08/11/2025
𝐎𝐬𝐬𝐢𝐮𝐫𝐢 (𝐯𝐞𝐫𝐦𝐢): 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚.
“Giorgio, ma è giusto prendere il Vermox per 3 giorni e poi stop? Mi pare tu mi avessi detto diversamente”.
«Ok, questa sera ci scrivo un post».
Uno dei temi forse più ributtanti (ma anche innocui e frequenti) in pediatria è l'𝐢𝐧𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐮𝐫𝐢🪱, detta anche 𝒐𝒔𝒔𝒊𝒖𝒓𝒊𝒂𝒔𝒊 o 𝒆𝒏𝒕𝒆𝒓𝒐𝒃𝒊𝒂𝒔𝒊: si tratta di piccoli vermi bianchissimi (vedi foto), estremamente sottili e lunghi 4-10 mm, mobili, in grado di colonizzare intestino e va**na, potendo diventare estremamente fastidiosi, specie di notte.
Non si tratta, come si pensa talvolta, di un problema legato a scarsa igiene, potendo colpire indistintamente qualunque classe sociale, preferibilmente soggetti che mettono spesso le mani in bocca e trascorrono molto tempo in comunità con i pari: i bambini.
Gli ossiuri sono parassiti 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢, per cui non hanno nulla a che vedere con gli animali, domestici e non.
L'infestazione avviene mediante l'ingestione delle invisibili uova, appiccicose ed estremamente resistenti nell'ambiente esterno (𝒂𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒍𝒆 𝒔𝒂𝒃𝒃𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒉𝒊!). Dopo circa 1 mese si sviluppano i vermi adulti le cui femmine, una volta mature, hanno l'abitudine di fuoriuscire di notte dall'intestino, per depositare 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝟏𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐢𝐚𝐬𝐜𝐮𝐧𝐚, a livello della cute peria***e/vulvare.
Essendo sottili e mobili, le femmine adulte possono creare un 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒑𝒓𝒖𝒓𝒊𝒕𝒐, tale da giustificare 𝒓𝒊𝒔𝒗𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒖𝒓𝒏𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒐𝒗𝒗𝒊𝒔𝒊, talvolta accompagnati da pianto inconsolabile.
Episodi che, talvolta, vengono etichettati come “pavor” e quindi non adeguatamente indagati.
Altre volte il bambino appare irrequieto, con sonno disturbato, lamenti e digrignamento dei denti durante la notte.
Causando intenso prurito, il bambino tende a grattarsi, talvolta procurandosi 𝒍𝒆𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒂 𝒈𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 sia a livello peria***e che, nel caso delle femminucce, a livello genitale.
Le uova, depositandosi sotto le unghie, verranno facilmente disperse nell'ambiente sia domestico che scolastico, potendo essere ingerite dal bambino stesso, ma anche da conviventi e compagni di scuola, facendo così ripartire il ciclo...
🧑🔬 La diagnosi di certezza si effettua cogliendo in flagranza di reato i vermi, che vanno ricercati proprio quando il bambino si lamenta/piange di notte per dolore/prurito/fastidio a livello a***e o va**nale: ispezionando la regione a***e/genitale con una pila, se presenti, sarà difficile avere dubbi!
Meno affidabile risulta essere lo scotch test, che ha l'obiettivo di "incollare" su un supporto adesivo le uova depositate di notte, che verranno poi ricercate in laboratorio al microscopio (essendo invisibili a occhio n**o), qualora il sospetto non sia stato accompagnato dalla visione diretta dei vermetti.
💊 La terapia è semplice quanto efficace nell'eliminare i vermi adulti (ma non le uova) e va assunta al momento della diagnosi e a 2-4 settimane (proprio per consentire alle uova non ancora schiuse di completare il loro ciclo vitale).
Ha una efficacia di circa il 90%.
La stessa terapia è consigliabile venga assunta dall'intero nucleo familiare almeno la prima volta; nelle eventuali infestazioni successive, tipicamente a carico di un singolo individuo, può essere riservata solo a quest'ultimo.
Iniziata la terapia è già possibile il rientro in comunità, dando comunicazione alla scuola.
Al fine di ridurre il rischio di reinfestazione, è opportuno, per 2 settimane:
- 🥋 utilizzare indumenti che ostacolino il "grattamento" dell'area incriminata, come body e pannolini nei più piccoli, pigiami interi nei più grandi;
- 🧼 lavare ogni mattina ad almeno 60 gradi gli indumenti entrati in contatto col bambino (mutande, pigiama, lenzuola) proteggendo le mani con guanti monouso;
- 🛁 al mattino al risveglio, sempre con guanti monouso, fare un accurato bidet al bambino;
- 🎴 utilizzare asciugamani personali;
- ✂️ tenere le unghie ben corte e lavare spesso e accuratamente le mani, specie prima dei pasti;
- 🧽 pulire le superfici e gli oggetti con cui è entrato in contatto il bambino, sapendo che le uova sono dure a morire, anche con i più aggressivi prodotti per la pulizia in commercio.
Pensate agli ossiuri (e cercateli!) in caso di sonno disturbato, con o senza episodi di pianto "inspiegabile", da diverso tempo.
La terapia è semplice quanto efficace: 100 mg di mebendazolo a tutte le età, disponibile sia in sospensione orale (“sciroppo”) che compresse (anche masticabili!).
Nella scheda tecnica del farmaco è stata recentemente modificata la posologia:
da “a tempo zero e dopo 2-4 settimane” a “a tempo zero, a 2 e 4 settimane” (3 dosi in totale); questo per ridurre il rischio che, uova non ancora schiuse e sopravvissute alla seconda dose, una volta schiuse possano essere trattate dalle terza dose (Immagine 3).
Su questa ultima strategia non sono concordi tutti gli esperti del settore, molti dei quali continuano a prescrivere la posologia “classica” in 2 dosi totali.
“Giorgio, ma è giusto prendere il Vermox per 3 giorni e poi stop?”
«No!».
Alla prossima,
Dott. Giorgio Cuffaro
Foto scattate col consenso della madre di una piccola paziente e ovviamente anche dei vermi!