Dott. Giorgio Cuffaro pediatra

Dott. Giorgio Cuffaro pediatra Pediatra privato in ambulatorio a Pordenone e in diversi ospedali in Veneto. N. iscr. albo VE6785. iscrizione albo VE6785.
(240)

“𝐃𝐨𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞: 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐨?”Questa mattina ho visitato in ambulatorio una bimba di 2 anni.Aveva presenta...
15/11/2025

“𝐃𝐨𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞: 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐨?”

Questa mattina ho visitato in ambulatorio una bimba di 2 anni.

Aveva presentato febbre fino a 39°C per 4 giorni consecutivi seguiti da 24 ore circa di apiressia, con ripresa della febbre il giorno successivo (in apparente miglioramento da ieri sera).

Essendo presenti anche rinite e tosse i genitori avevano temuto potesse trattarsi di una complicanza batterica.

Si trattava invece della caratteristica 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐛𝐢𝐟𝐚𝐬𝐢𝐜𝐚 tipica del virus dell’influenza (in questo caso influenza A).

Fatta diagnosi mediante tampone antigenico rapido ho potuto rassicurare i genitori raccomandando di monitorare febbre (in caso di persistenza), idratazione e condizioni generali.

“𝐃𝐨𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞: 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐨?”

«No!».

Dott. Giorgio Cuffaro

𝐁𝐨𝐜𝐜𝐚-𝐦𝐚𝐧𝐢-𝐩𝐢𝐞𝐝𝐢 𝐧𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨?Negli ultimi giorni ho visitato diversi bambini con questa comune ed estremamente contagiosa...
14/11/2025

𝐁𝐨𝐜𝐜𝐚-𝐦𝐚𝐧𝐢-𝐩𝐢𝐞𝐝𝐢 𝐧𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨?

Negli ultimi giorni ho visitato diversi bambini con questa comune ed estremamente contagiosa infezione virale e quindi riposto il post.

🦠 𝐄𝐙𝐈𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀 ( = causa della malattia).
La 𝐁𝐨𝐜𝐜𝐚-𝐦𝐚𝐧𝐢-𝐩𝐢𝐞𝐝𝐢 è una infezione causata da alcuni enterovirus come il Coxsackievirus A16 (più semplicemente conosciuto come 𝒗𝒊𝒓𝒖𝒔 𝑪𝒐𝒙𝒔𝒂𝒄𝒌𝒊𝒆), ma anche Enterovirus 71 e altri meno frequenti.
È per questo motivo che, sì, è possibile riprenderla, sebbene ciò avvenga di rado.

🧑‍⚕️ 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐂𝐋𝐈𝐍𝐈𝐂𝐇𝐄
L'infezione si caratterizza per la presentazione variabile di:
- 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 (temperatura ascellare > 38°C) o 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂 (temperatura ascellare 37-38°C) che in genere dura un paio di giorni;
- 𝒗𝒆𝒔𝒄𝒊𝒄𝒐𝒍𝒆/𝒑𝒂𝒑𝒖𝒍𝒆 a livello di 𝒄𝒖𝒕𝒆 (Foto 1): tipicamente regione periorale (attorno alla bocca), dorso e palmo delle mani, dorso e pianta dei piedi, e talvolta anche nella zona del pannolino e agli arti. Le lesioni possono essere presente anche solo in uno di questi distretti.
- 𝒗𝒆𝒔𝒄𝒊𝒄𝒐𝒍𝒆/𝒖𝒍𝒄𝒆𝒓𝒆 al cavo orale, in genere molto dolorose.

Il rischio principale per questi bambini è la disidratazione, causata dalla difficoltà a bere per il dolore in bocca, nel qual caso è opportuno “coprirli” con adeguata terapia antidolorifica.

Nelle forme con interessamento cutaneo più importante (vedi Foto 2) le lesioni possono diventare estremamente dolorose ed essere seguite dal fenomeno della 𝒐𝒏𝒊𝒄𝒐𝒎𝒂𝒅𝒆𝒔𝒊 (Foto 3, 4, 5), ovvero la caduta delle unghie dopo alcune settimane a causa dell'intensa infiammazione locale che, successivamente, ricrescono normalmente.

⌚ 𝐃𝐔𝐑𝐀𝐓𝐀 𝐄 𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐈𝐒𝐓𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐈𝐍𝐅𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄
La durata dell'infezione è variabile, 7-10 giorni, per giungere a guarigione completa.
Il contagio avviene tramite saliva e feci (con le quali il virus continuerà ad essere eliminato per circa 1 mese).
L'incubazione (tempo affinché si manifestino i primi sintomi) è di circa 7 giorni ed è sempre 7 giorni il tempo che si consiglia di attendere prima del rientro in comunità.

💊 𝐓𝐄𝐑𝐀𝐏𝐈𝐀
Come per molte altre infezioni virali il trattamento è 𝒔𝒊𝒏𝒕𝒐𝒎𝒂𝒕𝒊𝒄𝒐 e serve a ridurre i sintomi, ovvero il dolore specie in bocca:
- paracetamolo e ibuprofene che, per qualche giorno, possono essere assunti anche "a orario";
- antidolorifici topici: spray orali per alleviare, seppur marginalmente, il dolore alla bocca.
La cosa più importante, come sempre in corso di infezioni, è di garantire un adeguato apporto di liquidi, meglio se zuccherati in caso di rifiuto degli alimenti. Ottime soluzioni possono essere bevande fredde, gelati, yogurt e ghiaccioli.

Il rientro a scuola può avvenire dopo completo sfebbramento da almeno 24 ore (come al solito), quando nel cavo orale e sulla cute non compaiono nuove lesioni è soprattutto il bambino è in buone condizioni generali, ha buon appetito e può partecipare attivamente alla vita di comunità.

❗N.B.: in caso di gravidanza, informare il ginecologo. Seppur estremamente rare, sono state documentate alcune complicanze meritevoli di approfondimento.

Buon proseguimento a tutti,
Dott. Giorgio Cuffaro

Per approfondire:
https://www.uppa.it/sindrome-bocca-mani-piedi/
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/m/malattia-mani-piedi-bocca

Immensa Carmen Consoli.Quando la semplicità di una persona è direttamente proporzionale alla propria grandezza.Emozionan...
13/11/2025

Immensa Carmen Consoli.

Quando la semplicità di una persona è direttamente proporzionale alla propria grandezza.

Emozionante sentir cantare in siciliano con una tale disinvoltura.
Ci vuole talento, e classe.

Grazie.

Dott. Giorgio Cuffaro

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝟑𝟗°𝐂 𝐝𝐚 𝟓 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, 𝐏𝐂𝐑…Qualche giorno fa ho visitato in ambulatorio un bimbo di 1 anno e 8 mesi per febbre ...
11/11/2025

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝟑𝟗°𝐂 𝐝𝐚 𝟓 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, 𝐏𝐂𝐑…

Qualche giorno fa ho visitato in ambulatorio un bimbo di 1 anno e 8 mesi per febbre fino a 39°C associata a rinite.

La madre, giustamente, era preoccupata per la durata della febbre (più che per il suo valore, che ha poco significato) e me lo porta in visita.

Alla visita è in ottime condizioni generali: roseo, sorridente, interagisce e gioca attivamente.
Non ha febbre ma è mattina, potrebbe rialzarsi nel pomeriggio.
Di rilevante riscontro solo un po’ di rinite. Niente di patologico a carico di orecchie, gola, polmoni, addome.

Per non saper né leggere né scrivere faccio la diagnostica che mi è possibile fare in ambulatorio:
- 𝐞𝐜𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐨𝐫𝐚𝐜𝐞: negativa (talvolta l’orecchio inganna; pur non sentendo rumori potrebbe esserci una polmonite e viceversa);
- 𝐭𝐚𝐦𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐢𝐫𝐮𝐬 RSV, influenza A, influenza B, SARS-CoV-2: negativo;

La gola non è rossa per cui non eseguo 𝐭𝐚𝐦𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐩𝐭𝐨𝐜𝐨𝐜𝐜𝐨, passaggio obbligato per porre diagnosi e prescrivere la terapia corretta, a base di sola amoxicillina, da fare se e solo se il sospetto di faringite streptococcica è molto alto.

Per tagliare la testa al toro doso la 𝐏𝐂𝐑, 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐚 𝐂 𝐑𝐞𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐝𝐚 𝐠𝐨𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞, in 4 minuti di orologio.
Sarà bassa, indicativa di infezione virale, penso.

E invece… 152,6 mg/L: ma*****ia! (Immagine 1).

Un valore così IN PRESENZA DI FEBBRE è fortemente indicativo di infezione batterica.
Che abbia una infezione urinaria che, tipicamente, non dà segni di sé nei bimbi piccoli?

Posiziono sacchetto per la raccolta delle urine e istruisco la mamma per eseguire lo stick urine a casa.

Ma non credo molto all’infezione batterica: dopo 5 giorni di febbre è davvero in ottime condizioni generali e la “clinica” dovrebbe prevalere anche sugli esami.

Essendo apiretico restiamo d’accordo di monitorare la temperatura e di avviare la terapia antibiotica in caso di rialzo febbrile.

Lo stick urine fatto a casa risulta negativo, la febbre non sale più e pertanto non iniziamo la terapia antibiotica (Immagine 2, 3 e 4).

Conclusione: infezione virale con rialzo degli indici di flogosi.

Dott. Giorgio Cuffaro

𝐒𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 (𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞).Questa mattina io e mia moglie siamo andati a donare il nostro sangue 0 Rh negat...
11/11/2025

𝐒𝐚𝐧𝐠𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 (𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞).

Questa mattina io e mia moglie siamo andati a donare il nostro sangue 0 Rh negativo (può essere donato a tutti, ma proprio a tutti, belli e brutti: siamo donatori universali).

Mi chiedevo se, quelli che pretenderebbero di ricevere sangue proveniente da non vaccinati (che poi voglio proprio vederli di fronte al rischio di morte se fanno ancora i fenomeni) vadano regolarmente a donarlo, il sangue.

E se no, da dove pensano di recuperarlo, il sangue puro? Dai canali Telegram?

Oggi serve a te, domani potrebbe servire a me.

Andate a donare!

Dott. Giorgio Cuffaro

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚.3 anni, febbre superiore a 39°C da 12 ore.La febbre è di recente insorgenza.Ha più di 1 anno di vita.N...
10/11/2025

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚.

3 anni, febbre superiore a 39°C da 12 ore.

La febbre è di recente insorgenza.

Ha più di 1 anno di vita.

Non ha patologie di base (es. epilessia).

Non lamenta dolore.

Non ha difficoltà respiratoria.

Per cui non abbiamo ancora somministrato alcun farmaco.

Sta riposando più del solito e la stiamo assecondando in questo. Se dessimo un antipiretico tornerebbe attiva come sempre ma, in questo momento, il suo organismo ha bisogno di dedicarsi all’infezione, evitando di disperdere energie inutilmente.

Le stiamo offrendo spesso da bere bevande zuccherate visto che non ha voglia di mangiare e non ha diarrea (nel qual caso sarebbero preferibili le soluzioni reidratanti orali).

E infine confesso: non l’ho ancora visitata.
Quasi mai li visito nei primi giorni di febbre salvo sintomi di rilievo (o fino a che mia moglie riesce ad essere abbastanza persuasiva ma, a quel punto, qualcosa di rilevante di solito c’è).

Dott. Giorgio Cuffaro

P.S. vero, preferibile il termometro ascellare; questo correla bene e so di potermi fidare.

𝐈𝐧𝐪𝐮𝐢𝐞𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥.EDIT: quei numeri si riferiscono solo alla visualizzazione dei reel, ma io non pubblico reel...
09/11/2025

𝐈𝐧𝐪𝐮𝐢𝐞𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥.

EDIT: quei numeri si riferiscono solo alla visualizzazione dei reel, ma io non pubblico reel sopra il minuto e comunque ne ho pubblicati ben pochi. Fiufh!

Facebook mi dice che sto facendo un ottimo lavoro (aggratis, a guadagnarci è solo la piattaforma!) perché negli ultimi 28 giorni i miei contenuti sono stati visualizzati da 8,8 MILIONI di volte.

E pensi: wow, sono proprio un campione social!

Poi guardi poco sotto e scopri che la quasi totalità delle persone c’è rimasta sopra meno di 3 secondi, una minima parte da 3 secondi a 1 minuto e 92 persone su 8.800.000 ci sono rimaste più di 1 minuto (tempo che credo serva per leggere e capire uno qualunque dei miei post degli ultimi 28 giorni).

Che dire?

Mah!

Dott. Giorgio Cuffaro

𝐎𝐬𝐬𝐢𝐮𝐫𝐢 (𝐯𝐞𝐫𝐦𝐢): 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚.“Giorgio, ma è giusto prendere il Vermox per 3 giorni e poi stop? Mi p...
08/11/2025

𝐎𝐬𝐬𝐢𝐮𝐫𝐢 (𝐯𝐞𝐫𝐦𝐢): 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚.

“Giorgio, ma è giusto prendere il Vermox per 3 giorni e poi stop? Mi pare tu mi avessi detto diversamente”.

«Ok, questa sera ci scrivo un post».

Uno dei temi forse più ributtanti (ma anche innocui e frequenti) in pediatria è l'𝐢𝐧𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐮𝐫𝐢🪱, detta anche 𝒐𝒔𝒔𝒊𝒖𝒓𝒊𝒂𝒔𝒊 o 𝒆𝒏𝒕𝒆𝒓𝒐𝒃𝒊𝒂𝒔𝒊: si tratta di piccoli vermi bianchissimi (vedi foto), estremamente sottili e lunghi 4-10 mm, mobili, in grado di colonizzare intestino e va**na, potendo diventare estremamente fastidiosi, specie di notte.

Non si tratta, come si pensa talvolta, di un problema legato a scarsa igiene, potendo colpire indistintamente qualunque classe sociale, preferibilmente soggetti che mettono spesso le mani in bocca e trascorrono molto tempo in comunità con i pari: i bambini.

Gli ossiuri sono parassiti 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢, per cui non hanno nulla a che vedere con gli animali, domestici e non.

L'infestazione avviene mediante l'ingestione delle invisibili uova, appiccicose ed estremamente resistenti nell'ambiente esterno (𝒂𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒍𝒆 𝒔𝒂𝒃𝒃𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒉𝒊!). Dopo circa 1 mese si sviluppano i vermi adulti le cui femmine, una volta mature, hanno l'abitudine di fuoriuscire di notte dall'intestino, per depositare 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝟏𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐢𝐚𝐬𝐜𝐮𝐧𝐚, a livello della cute peria***e/vulvare.

Essendo sottili e mobili, le femmine adulte possono creare un 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒑𝒓𝒖𝒓𝒊𝒕𝒐, tale da giustificare 𝒓𝒊𝒔𝒗𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒖𝒓𝒏𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒐𝒗𝒗𝒊𝒔𝒊, talvolta accompagnati da pianto inconsolabile.
Episodi che, talvolta, vengono etichettati come “pavor” e quindi non adeguatamente indagati.

Altre volte il bambino appare irrequieto, con sonno disturbato, lamenti e digrignamento dei denti durante la notte.

Causando intenso prurito, il bambino tende a grattarsi, talvolta procurandosi 𝒍𝒆𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒂 𝒈𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 sia a livello peria***e che, nel caso delle femminucce, a livello genitale.

Le uova, depositandosi sotto le unghie, verranno facilmente disperse nell'ambiente sia domestico che scolastico, potendo essere ingerite dal bambino stesso, ma anche da conviventi e compagni di scuola, facendo così ripartire il ciclo...

🧑‍🔬 La diagnosi di certezza si effettua cogliendo in flagranza di reato i vermi, che vanno ricercati proprio quando il bambino si lamenta/piange di notte per dolore/prurito/fastidio a livello a***e o va**nale: ispezionando la regione a***e/genitale con una pila, se presenti, sarà difficile avere dubbi!

Meno affidabile risulta essere lo scotch test, che ha l'obiettivo di "incollare" su un supporto adesivo le uova depositate di notte, che verranno poi ricercate in laboratorio al microscopio (essendo invisibili a occhio n**o), qualora il sospetto non sia stato accompagnato dalla visione diretta dei vermetti.

💊 La terapia è semplice quanto efficace nell'eliminare i vermi adulti (ma non le uova) e va assunta al momento della diagnosi e a 2-4 settimane (proprio per consentire alle uova non ancora schiuse di completare il loro ciclo vitale).
Ha una efficacia di circa il 90%.

La stessa terapia è consigliabile venga assunta dall'intero nucleo familiare almeno la prima volta; nelle eventuali infestazioni successive, tipicamente a carico di un singolo individuo, può essere riservata solo a quest'ultimo.

Iniziata la terapia è già possibile il rientro in comunità, dando comunicazione alla scuola.

Al fine di ridurre il rischio di reinfestazione, è opportuno, per 2 settimane:
- 🥋 utilizzare indumenti che ostacolino il "grattamento" dell'area incriminata, come body e pannolini nei più piccoli, pigiami interi nei più grandi;
- 🧼 lavare ogni mattina ad almeno 60 gradi gli indumenti entrati in contatto col bambino (mutande, pigiama, lenzuola) proteggendo le mani con guanti monouso;
- 🛁 al mattino al risveglio, sempre con guanti monouso, fare un accurato bidet al bambino;
- 🎴 utilizzare asciugamani personali;
- ✂️ tenere le unghie ben corte e lavare spesso e accuratamente le mani, specie prima dei pasti;
- 🧽 pulire le superfici e gli oggetti con cui è entrato in contatto il bambino, sapendo che le uova sono dure a morire, anche con i più aggressivi prodotti per la pulizia in commercio.

Pensate agli ossiuri (e cercateli!) in caso di sonno disturbato, con o senza episodi di pianto "inspiegabile", da diverso tempo.
La terapia è semplice quanto efficace: 100 mg di mebendazolo a tutte le età, disponibile sia in sospensione orale (“sciroppo”) che compresse (anche masticabili!).

Nella scheda tecnica del farmaco è stata recentemente modificata la posologia:
da “a tempo zero e dopo 2-4 settimane” a “a tempo zero, a 2 e 4 settimane” (3 dosi in totale); questo per ridurre il rischio che, uova non ancora schiuse e sopravvissute alla seconda dose, una volta schiuse possano essere trattate dalle terza dose (Immagine 3).
Su questa ultima strategia non sono concordi tutti gli esperti del settore, molti dei quali continuano a prescrivere la posologia “classica” in 2 dosi totali.

“Giorgio, ma è giusto prendere il Vermox per 3 giorni e poi stop?”

«No!».

Alla prossima,
Dott. Giorgio Cuffaro

Foto scattate col consenso della madre di una piccola paziente e ovviamente anche dei vermi!

“𝑺𝒆 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒂 38,5°𝑪 𝒔𝒐𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐, 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐, 𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆 𝒑𝒐𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒐𝒈𝒏𝒊 4 𝒐𝒓𝒆”.La stagione invernale è alle p...
07/11/2025

“𝑺𝒆 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒂 38,5°𝑪 𝒔𝒐𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐, 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐, 𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆 𝒑𝒐𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒐𝒈𝒏𝒊 4 𝒐𝒓𝒆”.

La stagione invernale è alle porte. Ripropongo un mio grande classico per affrontarla al meglio.

Buona parte degli accessi in Pronto Soccorso Pediatrico è dovuta alla famigerata “febbre alta”. Senza difficoltà respiratoria, senza cefalea insolita e importante, senza vomito ripetuto, senza dolore (pancia, orecchie, gola), senza alterazione dello stato di coscienza.
Quasi tutti codici bianchi, quasi tutti accessi impropri.

Ma andiamo con ordine partendo dalla terminologia:
- 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂: tra i 37-38 °C;
- 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆: tra i 38-40 °C;
- 𝒊𝒑𝒆𝒓𝒑𝒊𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒂: oltre i 40 °C.

Parlando di 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 è stato dimostrato che “𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑝𝑖𝑠𝑜𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑡𝑖𝑎 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑎𝑐𝑖 𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑖 𝑎𝑚𝑚𝑎𝑙𝑎𝑣𝑎”. Fonte 1.

Ecco perché credo molto in quel che mi impegno a fare su questa pagina e durante gli incontri che tengo a titolo gratuito, togliendo tempo alla mia vita privata.

Cosa ci dicono le linee guida riguardo la 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 nel bambino? Lo riassumo in 10 punti (Fonti 2 e seguenti).

1. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 ma una risposta fisiologica dell'organismo all’infezione.

2. Nei bambini senza patologie di base, la maggior parte delle febbri sono autolimitanti e benigne, a condizione che la causa sia nota e 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐢𝐪𝐮𝐢𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚 𝐫𝐞𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐚.

3. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐨𝐜𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐚𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨.

4. 𝐒𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 (dolore importante, difficoltà respiratoria, eccessiva sonnolenza o agitazione, vomito ripetuto o scariche numerose con conseguente contrazione della diuresi per impossibilità a integrare le perdite bevendo) o se si tratta di un 𝒏𝒆𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐 (primi 30 giorni di vita) o di un 𝒍𝒂𝒕𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 (dal primo mese all’anno di età e in particolare nei primi 6 mesi di vita) 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐟𝐚𝐫 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐢 (se sta abbastanza bene non serve precipitarsi in Pronto Soccorso dopo un'ora dall'insorgenza della febbre!).

5. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚, anzi, serve a combatterla. Durante la fase iniziale di rialzo febbrile in cui il bambino trema e/o sente freddo con mani e piedi freddi e talvolta pallore periorale, è possibile coprirlo: sta generando calore! Una volta che la temperatura avrà raggiunto il valore massimo, è bene scoprirlo e offrire spesso da bere.

6. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐯𝐚 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐚 coi farmaci (paracetamolo o ibuprofene) 𝐬𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞/𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐨, e non se ha solo bisogno di riposare e stare “in pace” per lasciare che il suo sistema immunitario (aiutato dalla febbre!!) possa contrastare al meglio l'infezione. 𝐕𝐚 inoltre 𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚̀ 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 (laringospasmo e broncospasmo febbrile) in quanto la febbre di per sé aumenta il lavoro respiratorio.

7. 𝐈𝐥 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚 𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧'𝐢𝐧𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐨 𝐯𝐢𝐫𝐚𝐥𝐞. Se però, dopo l'effetto antipiretico del farmaco (da somministrare sempre per bocca quando possibile, e ci vuole almeno un'ora perché agisca) il bambino sta meglio, è sempre un buon segno.

8. 𝐒𝐞 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐪𝐮𝐢𝐥𝐥𝐨, è evidente non sia sofferente e quindi 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐚 per questo 𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐫𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐧 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐨 (e tantomeno condotto in Pronto Soccorso a qualunque ora del giorno o della notte!): la febbre infatti non è una malattia, punto 1.

9. 𝐋𝐚 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐩𝐢𝐬𝐨𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐮𝐥𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐢𝐥𝐢 (nei bambini predisposti): inutile accanirsi (Fonte 9). Al massimo riduce il rischio di episodi successivi al primo nell'ambito di quello stesso episodio febbrile.

10. 𝐈 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐥𝐥'𝐞𝐭𝐚̀ e, possibilmente, somministrati dopo che la temperatura avrà raggiunto il valore massimo. Consideriamo una buona risposta al farmaco una diminuzione di temperatura di almeno 1°C (es. da 40°C a 38,9°C). Se si somministra il farmaco appena superati i 38,5°C (come spesso viene fatto senza un razionale) non sapendo quale sarebbe stato il valore massimo (magari 40°C), si potrebbe restare “delusi” dall'effetto antipiretico del farmaco: “la febbre non scende”. In realtà non è salita ulteriormente, ma è come se fosse scesa.

Se il bambino presenta dolore o è sofferente/lamentoso, è bene scegliere un farmaco 𝒕𝒓𝒂 paracetamolo e ibuprofene.
Il paracetamolo è ripetibile ogni 6 ore, l'ibuprofene ogni 8 ore.

Se non fosse possibile attendere i rispettivi intervalli (in quanto il bambino è sofferente/ha male, non perché la febbre sta salendo nuovamente!), i 2 farmaci possono essere alternati ogni 4 ore per qualche giorno. Ma per la gestione del dolore che va SEMPRE risolto, non della febbre!

𝐈𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐭𝐞, 𝐢𝐧𝐚𝐩𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐞𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐮𝐫𝐞𝐬𝐢) 𝐞̀ 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐛𝐮𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐧𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐜𝐞𝐭𝐚𝐦𝐨𝐥𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞 (𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐥𝐞𝐬𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞 𝐬𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐭𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐦𝐚𝐜𝐨 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨).

La febbre alta può essere indicativa di una infezione severa? Sì, ma anche le infezioni di poco conto (es. faringite) possono presentarsi con febbre superiore a 40°C (iperpiressia).
Come anche una setticemia o una grave insufficienza respiratoria virale potrebbero presentarsi in apiressia o con poche linee di febbricola.

Se il bambino non rifiuta categoricamente le formulazioni orali, queste sono sempre da preferire alle supposte: le prime si possono dosare precisamente sul peso del bambino, le supposte no (oltre ad avere generalmente tempi di assorbimento maggiori).

Preferibile la classica 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐬𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞 alle altre (auricolare, frontale, rettale): non mente.

Chiudo con un calcolo semplice per dosare sempre precisamente paracetamolo sciroppo e ibuprofene sospensione orale in base al peso:

- Paracetamolo sciroppo (24 mg/mL, es Tachipirina): peso x 0,625 ripetibile ogni 6 ore. Es. Bimbo di 10 kg, deve assumere 6,25 mL.

- Ibuprofene sospensione orale 100 mg/5 mL (“classica”, es. Momentkid, Nurofen con confezione arancione, Algidrin): peso diviso 2 ripetibile ogni 8 ore. Es. bimbo di 10 kg deve assumere 5 mL.

- Ibuprofene sospensione orale 200 mg/5 mL (es. Nurofen con confezione verde, più concentrata della “classica”): peso diviso 4 ripetibile ogni 8 ore. Es. bimbo di 10 kg deve assumere 2,5 mL.

Buon proseguimento a tutti,
Dott. Giorgio Cuffaro

Fonti.
1. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27432451/
2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6333668/
3. https://www.nice.org.uk/guidance/ng143
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18562453/
5. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21357332/
6. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3324040/
7. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3627881/
8. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8344044/
9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23702315/

Immagine: https://www.uppa.it/come-si-misura-la-febbre/

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐚 𝟒𝟎°𝐂, 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐞, 𝐫𝐢𝐧𝐢𝐭𝐞, 𝐭𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐞…6 anni, eseguita solo prima vaccinazione a 2 mesi, poi stop.Genitori terro...
06/11/2025

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐚 𝟒𝟎°𝐂, 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐞, 𝐫𝐢𝐧𝐢𝐭𝐞, 𝐭𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐞…

6 anni, eseguita solo prima vaccinazione a 2 mesi, poi stop.

Genitori terrorizzati pensando a quello a cui ho pensato subito anche io.

*** LO SPIEGONE ***

Il bambino è stato condotto in PS di notte per prurito intenso che non passava nonostante l'antistaminico.

Quando sono entrato in ambulatorio era seduto sul lettino, pronto per la visita, intento a grattarsi.

La mamma era molto preoccupata, ma inizialmente non ne avevo capito il motivo.

“Ma può essere che questa febbre dipenda dallo streptococco? Ha completato questa mattina 8 giorni di terapia con amoxicillina”.

«No signora, questa febbre non può essere causata dallo streptococco se ha preso l’antibiotico».

“Ma può essere morbillo?”

«No signora, se il bambino è regolarmente vaccinato…»

“Ma il bambino non è vaccinato! Abbiamo fatto solo la prima dose di esavalente e poi ci siamo fermati perché ci siamo informati e abbiamo deciso così”.

«Allora certo, potrebbe essere morbillo.
Quasi tutto quello che avete letto o sentito sui danni da vaccino è falso, inventato ad hoc, ma non è questa la sede né l’ora per parlarne (era l’1:00 passata).
Domani farà la sierologia e vedremo di che si tratta, intanto lo visito…».

“Potrebbe essere pericoloso?”

«Raramente, potrebbe».

“Potrebbe avere delle complicanze immediate?”

«Potrebbe complicarsi in polmonite ed encefalite».

“Potrebbe avere delle complicanze tardive”?

«Raramente, sì».

“Ma se è quello si può curare, vero?”

«No signora, che altrimenti non ci sarebbe il vaccino. E signora, mi raccomando, niente Google fino all’esito degli esami ».

“Perché, crede riuscirò a dormire questa notte?”

«Cerchi di non pensarci, non è detto sia morbillo. Voi siete, come il bambino, vittime e non carnefici. Non è colpa vostra se circolano pericolose bugie e se nessuno tutela per davvero questi bambini».

“Buonanotte e grazie dottore”.

«Buonanotte a voi».

Fortunatamente la sierologia è risultata negativa per morbillo e anche per mononucleosi che, se contratta in corso di terapia con amoxicillina, può dare una eruzione cutanea maculo-papulare simile a questa (uno dei motivi per cui va fatto SEMPRE un tampone per streptococco prima di iniziare l’antibiotico in caso di faringite, con o senza placche che non significano nulla).

Visto che il bambino era febbrile e presentava i segni di una infezione virale, è verosimile che si sia verificato un quadro simile a quello causato dalla mononucleosi trattata impropriamente con antibiotico: allergia cellulo-mediata, non IgE mediata (Fonte 1).

Devo ammettere che questa volta ho preso un abbaglio, ma ne sono felice e spero che questa mamma, decisamente preoccupata, riveda la propria posizione.

Quando si è intelligenti, e certamente lei lo è, è sempre possibile rivedere le proprie posizioni.
Decisamente una perla rara in certi ambienti.

Dott. Giorgio Cuffaro

P.S. come potete leggere tra i commenti, quella di morbillo è stata la diagnosi più gettonata; chi ritenesse di aver avuto il morbillo da piccolo e non fosse vaccinato potrebbe fare la sierologia per verificare che sia vero e, in caso contrario, vaccinarsi.

Fonte
1 https://www.informazionisuifarmaci.it/allergia-agli-antibiotici-26

𝐆𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐭𝐞: 𝒓𝒆𝒑𝒆𝒕𝒊𝒕𝒂 𝒊𝒖𝒗𝒂𝒏𝒕.𝐂𝐚𝐮𝐬𝐚: infezione, quasi sempre virale.𝐑𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨: la disidratazione (con potenziali consegu...
05/11/2025

𝐆𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐭𝐞: 𝒓𝒆𝒑𝒆𝒕𝒊𝒕𝒂 𝒊𝒖𝒗𝒂𝒏𝒕.

𝐂𝐚𝐮𝐬𝐚: infezione, quasi sempre virale.

𝐑𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨: la disidratazione (con potenziali conseguenze gravi, fino al decesso).

𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚: garantire una adeguata idratazione.

𝐕𝐎𝐌𝐈𝐓𝐎
Strategia da tentare SEMPRE a casa prima di rivolgersi al Curante o al Pronto Soccorso.

1) digiuno assoluto dall'ultimo episodio di vomito di almeno 1 ora (assoluto significa che non va dato nulla!);

2) avviare idratazione a piccoli sorsi con 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑟𝑒𝑖𝑑𝑟𝑎𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒 (vedi oltre): somministrarne un cucchiaino da the ogni 2-3 minuti per la prima ora. Se categoricamente rifiutata, va bene anche acqua o una qualunque bevanda.
In caso di successo, proseguire poi con piccoli sorsi, sempre distanziati da alcuni minuti, per alcune ore.
𝐏𝐨𝐬𝐭𝐢𝐜𝐢𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝟔 𝐨𝐫𝐞 𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐛𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 compresi cracker, grissini, biscotti secchi, fette biscottate, ecc, e anche oltre se non richiesti: 𝐥'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐫𝐞!
Nei bambini allattati al seno, dopo l'ora di digiuno assoluto, offrire il seno "a piccoli sorsi" con frequenti pause.
In coloro invece assumessero latte in formula, lo stesso andrebbe posticipato al pari dei cibi solidi.

3) se ulteriore vomito, ripartire dal punto 1); se ulteriore fallimento, contattare il Pediatra o recarsi in Pronto Soccorso (disponiamo di un farmaco, 𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑠𝑒𝑡𝑟𝑜𝑛, anti-vomito formidabile di cui il più delle volte basta una unica somministrazione per l'intero evento infettivo).
N.B. 𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑠𝑒𝑡𝑟𝑜𝑛 è (purtroppo) ancora considerato 𝑜𝑓𝑓 𝑙𝑎𝑏𝑒𝑙 per il vomito da gastroenterite, sebbene gli studi ne dimostrino efficacia, sicurezza e, quindi, indicazione anche in età pediatrica a partire dai 6 mesi.
Può essere prescritto da QUALUNQUE medico ed 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐩𝐞𝐫𝐞𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐝𝐢𝐜𝐚, quindi… (per approfondire: https://www.facebook.com/share/p/15zNkjuZAH/?mibextid=wwXIfr).

Nota polemica: alcuni non lo prescrivono perché è uno di quei farmaci che potrebbe allungare il QT provocando aritmie. Un’altra categoria di farmaci con questa caratteristica sono gli antibiotici macrolidi (Zitromax il più famoso), prima scelta in caso della famigerata “bronchite”; lì però in genere il QT non preoccupa.

𝐃𝐈𝐀𝐑𝐑𝐄𝐀

Cosa fare.

Se anche vomito, vedi sopra.
Se solo diarrea l’importante è che bevano e facciano p**ì.
L’ideale da bere in caso diarrea sono, ancora una volta, le 𝒔𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒓𝒆𝒊𝒅𝒓𝒂𝒕𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒐𝒓𝒂𝒍𝒊, che garantiscono il maggior assorbimento possibile di liquidi.
𝐋𝐞 𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐢, 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐫𝐫𝐞𝐚, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐚𝐫𝐫𝐞𝐚!!

Le 𝒔𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒓𝒆𝒊𝒅𝒓𝒂𝒕𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒐𝒓𝒂𝒍𝒊 disponibili in commercio contengono il giusto bilanciamento di acqua, zuccheri e sali minerali; esistono sia in bustine da sciogliere in acqua, che in brick in forma liquida, ma sono un po’ care.

Riporto quindi di seguito alcune 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑓𝑎𝑖 𝑑𝑎 𝑡𝑒 (le successive alla prima prese da link in fondo).
𝑬𝒍𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆:
- 1 litro di acqua;
- ½ cucchiaino da the di sale da cucina;
- 6 cucchiaini da the di zucchero.
𝑩𝒂𝒔𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒑𝒓𝒆𝒎𝒖𝒕𝒂 𝒅'𝒂𝒓𝒂𝒏𝒄𝒊𝒂:
- ¾ cucchiaino da the di sale da cucina;
- 8 cucchiaini da the di zucchero;
- 200 ml di spremuta d'arancia non zuccherata senza polpa;
- 800 ml di acqua
𝑩𝒂𝒔𝒆 𝑮𝒂𝒕𝒐𝒓𝒂𝒅𝒆 𝒐 𝒔𝒊𝒎𝒊𝒍𝒂𝒓𝒊 (N.B. queste bevande, pure, contengono una eccessiva concentrazione di zuccheri e vanno, per questo, diluite):
- 400 ml di Gatorade;
- 400 ml di acqua;
- ½ cucchiaino di sale da cucina.
𝑩𝒂𝒔𝒆 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒆𝒍𝒂 (senza zuccheri aggiunti):
- 200 ml di succo;
- 600 ml di acqua;
- ½ cucchiaino da the di sale da cucina.

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗣𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗿𝗮?
Se fallisce il tentativo di reidratazione sopra riportato.

Qualora le scariche di diarrea fossero così numerose e abbondanti da non riuscire a reintegrare le perdite adeguatamente, con conseguente contrazione della diuresi.

Qualora il bambino fosse estremamente astenico (stanco), marcatamente sonnolento, o avesse addominalgia (mal di pancia, soprattutto continua più che crampiforme, come è tipico delle gastroenteriti).

N.B. alcuni

Buona serata a tutti,
Dott. Giorgio Cuffaro

Reidratanti home made: https://www.dartmouth-hitchcock.org/comprehensive-wound-healing/oral-rehydration-solution-

Immagine: https://www.kidsstreeturgentcare.com/treating-nausea-vomiting-and-diarrhea-in-kids/

𝐎𝐧𝐝𝐚𝐧𝐬𝐞𝐭𝐫𝐨𝐧 𝐢𝐧 𝐟𝐢𝐥𝐦: 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚?Ondansetron è il più potente farmaco antivomito esistente, indicato dalle l...
04/11/2025

𝐎𝐧𝐝𝐚𝐧𝐬𝐞𝐭𝐫𝐨𝐧 𝐢𝐧 𝐟𝐢𝐥𝐦: 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚?

Ondansetron è il più potente farmaco antivomito esistente, indicato dalle linee guida anche nel vomito da gastroenterite sebbene non ancora inserita, la gastroenterite, tra le indicazioni in foglietto illustrativo (da cui la reticenza di alcuni nel prescriverlo, preferendo inviare in PS - dove verrà somministrato senza l’esecuzione di alcun esame - o ricoverare per giorni i bambini per idratarli con flebo).

Ne avevo scritto qui: https://www.facebook.com/share/p/15zNkjuZAH/?mibextid=wwXIfr.

Quello che vedete in foto (Immagine 1) è la formulazione in foglietto orodispersibile.

C’è la consuetudine di farlo mettere sotto la lingua per favorirne l’assorbimento MA è un farmaco orosolubile e NON ad assorbimento orale.
Come specificato nella scheda tecnica (l’assorbimento massimo si ha infatti dopo 90 minuti dall’ingestione), Immagine 2.

Motivo per cui, nei bambini che lo rifiutano e sputano (ha un sapore disgustoso) applico efficacemente quello che alcune infermiere degli ospedali dove lavoro hanno battezzato come il “Metodo Cuffaro”: sciolto in qualche mL di acqua magari con dello zucchero e somministrato con la siringa in bocca (Immagini 3 e 4).

Funziona!

Dott. Giorgio Cuffaro

Indirizzo

Via Colonna, 12
Pordenone
33170

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 10:00

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott. Giorgio Cuffaro pediatra pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott. Giorgio Cuffaro pediatra:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare