Farmacia Rimondi

Farmacia Rimondi Farmacia del Centro Storico di Pordenone, specializzata in Omeopatia, Dermocosmesi, Fiori di Bach, Preparazioni Galeniche, Veterianaria, Autoanalisi, CUP

28/02/2019

Salute delle vie respiratorie:

Primavera = Allergie da Pollinosi

La pollinosi è una reazione allergica, si presenta regolarmente a cadenza stagionale in pazienti sensibili a pollini appartenenti a determinate famiglie di piante, fiori, alberi.
Nella nostra pen*sola esistono diverse aree con importanti differenze climatiche che sensibilizzano +o- i soggetti ipersensibili a determinate categorie vegetali, suddivise in:
- Graminacee
- Plantanacee
- Betullacee
- Oleacee
- Asteracee
- Cupressacee
- Parietarie
Queste categorie, variano la pollinosi a seconda della posizione geografica in cui si trovano, per tale motivo è utile consultare il calendario dei pollini allergenici al fine di prevenire le allergie utilizzando le cure più adatte alle proprie esigenze.

"Consultate il calendario generale dei periodi di pollinosi"

14/11/2018

PARABENI:
Con le sostanze denominate Parabeni si indica una particolare formulazione chimica introdotta in molti prodotti che vengono utilizzati ogni giorno dai Consumatori quali
ad esempio bagnoschiuma, deodoranti, creme, cosmetici, shampoo, balsami per capelli ma anche in alimenti e cibo.
Bene è conoscere che i Parabeni costituiscono una forma di conservante e sono vietati dalla legge italiana.
Tuttavia ci sono alcune formulazioni che sono consentite,
elenchiamo quelle nocive ed assolutamente vietate dal legislatore:

-Phenylparaben
- Benzylparaben
- Isopropylparaben
- Isobutylparaben

evitate quindi di acquistare prodotti di dubbia provenienza che contengono tali sostanze e leggete sempre attentamente l'etichetta.

Gli effetti nocivi dei parabeni vietati dalla legge italiana sono svariati e coinvolgono soprattutto il sistema endocrino.

14/11/2018

Farmacia di turno:
Diurno/Notturno dal 09/11 al 16/11

19/10/2018

Influenza 2018-2019 le cose da sapere:

Probabilmente quest'anno ci scontreremo con il virus di tipo A H1N1 e il virus B, che diventeranno più temibili con l'abbassamento delle temperature, ecco perché è importante la vaccinazione antinfluenzale.

Vaccinazione antinfluenzale gratuita:

Spetta agli anziani di età pari o superiore ai 65 anni, alle persone ad alto rischio di complicanze, alle donne dal secondo trimestre di gravidanza, a chi soffre di patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardio-circolatorio, diabete e insufficienza renale e surrenale cronica, chi è affetto da patologie congenite acquisite che danno luogo a un deficit di produzione di anticorpi, e patologie infiammatorie croniche.

Prevenire e limitare il contagio:

Piccoli accorgimenti quotidiani, possono prevenire contagi indesiderati specie evitando di toccarsi spesso naso, occhi e bocca, (vie primarie di accesso ai microbi nel nostro corpo).
Importante disinfettare gli ambienti, cambiare spesso l'aria nei locali, in particolare quelli in cui sono presenti più persone,e se a contatto con chi ha già l’infezione in atto, è buon uso lavarsi spesso le mani con acqua calda e saponi disinfettanti, in caso di contagio e buona norma evitare gli starnuti senza l'utilizzo di un fazzoletto di carta, ricordando di gettarlo ad ogni primo utilizzo in appositi sacchetti, evitando il più possibile i fazzoletti di stoffa.📌

Diabete di tipo 1, una nuova possibilità di trattamento con l'antiipertensivo verapamil: In pazienti con diabete di tipo...
11/10/2018

Diabete di tipo 1, una nuova possibilità di trattamento con l'antiipertensivo verapamil: In pazienti con diabete di tipo 1 di recente insorgenza la somministrazione orale regolare di verapamil, un comune farmaco antiipertensivo approvato per la prima volta nel 1981, ha permesso ai pazienti di produrre livelli più alti di insulina, limitando la necessità di insulina per bilanciare la glicemia. Sono i risultati di un piccolo studio condotto dai ricercatori dell'Università dell'Alabama, presso il Comprehensive Diabetes Center di Birmingham, appena pubblicato sulla rivista Nature Medicine.
Fonte: Pharmastar - https://www.pharmastar.it/news/diabete
URL Completo: https://www.pharmastar.it/…/diabete-di-…

I nuovi farmaci in Italia e nel mondo, i nuovi studi sui farmaci, notizie di business farmaceutico e centinaia di video interviste con i protagonisti della medicina.

11/10/2018

Fiori di Bach
Sono un rimedio totalmente naturale basato su un metodo scoperto e studiato da Edward Bach, medico inglese.

Laureato in medicina, Bach studiò però moltissimo le medicine alternative in quanto voleva trovare un metodo di cura basato sull’individuo, semplice e naturale, utilizzabile da chiunque. Scoprì i sette nosodi, cioè i vaccini omeopatici che sono usati ancor oggi e ottenuti da batteri intestinali. Notò che ad ogni gruppo dei nosodi, si poteva ricollegare un tipo di personalità, iniziò così a prescriverli in base a questa sua osservazione e ciò gli fece ottenere un buonissimo successo.

Bach cercava dei rimedi sempre più naturali: da qui l’intuizione che alcune piante potevano sostituirsi ai nosodi. Provando e riprovando scoprì che alcune piante avevano delle stupende virtù terapeutiche sullo stato d’animo umano.

Nella scelta delle piante non tenne conto delle piante velenose e di quelle coltivate. Intuì che alcuni fiori trasmettevano attraverso la rugiada, o l’immersione nell’acqua delle virtù terapeutiche uniche. Scoprì così 12 fiori, i primi “guaritori”, come li chiamò lo stesso Bach, e poi tutti gli altri attualmente conosciuti.

La floriterapia e’ la cura di determinati stati d’animo attraverso estratti di fiori o di infiorescenze di alberi o arbusti. La floriterapia non cura la malattia, ma gli stati d’animo e le reazioni agli eventi delle persone.

Esempio: come possiamo reagire ad un determinato avvenimento: rabbia, paura, indifferenza, scoraggiamento, etc..

La floriterapia e’ nata dall’ osservazione di Bach dei diversi comportamenti e dalle diverse reazioni degli individui. I fiori di Bach sono delle gocce derivanti dall’infusione di specifici fiori in acqua ed esposti al sole o bolliti. I diversi rimedi sono la somma dell’azione congiunta dell’acqua e del fuoco, visto che gli elementi terra ed aria sono già presenti nel fiore, la pianta che li ha generati è difatti cresciuta fra la terra e l’aria del cielo.

Lo spirito con il quale Bach iniziò la ricerca che lo portò a trovare i 38 rimedi conosciuti, era di avere un metodo semplice e naturale sia nella lavorazione sia nell’uso. Il metodo per ottenere i rimedi di Bach, prevede difatti il semplice utilizzo dell’acqua, dell’energia solare o del fuoco ed ovviamente dei Fiori. Sono raccolti in una giornata di sole, messi in acqua ed esposti per tre o quattro ore al sole, oppure quando questo per motivi stagionali non sia possibile, si mettono a bollire. Una volta che l’informazione trasformatrice del fiore si trasferisce nell’acqua, a questa è aggiunto del brandy (come conservante)… e I Fiori di Bach sono pronti.

10/10/2018

Con il Termine OMEOPATIA derivante dal greco òmoios, “simile”, e pàthos, “malattia” e/o cura omeopatica consiste nel favorire la naturale capacità di autoguarigione dell’organismo.
Il rimedio omeopatico somministra, a dosi diluite, alcune sostanze naturali che vengono ricavate da minerali,piante, estratti animali, dove in un soggetto sano, a dosi normali producono gli stessi effetti della malattia.
In un soggetto "malato" stimola il sistema immunitario ad attaccare la malattia o il disturbo in atto.
Il concetto è del tutto opposto al farmaco di sintesi che nel soggetto malato mira a produrre effetti opposti al sintomo e della malattia.

09/10/2018

26/07/2018 - Le supposte guarigioni dal diabete tipo 1. Una questione di “luna di miele”. Che purtroppo poi finisce.

Recentemente è stata presentata da qualcuno (peraltro non laureato in medicina) la storia di pazienti con diabete tipo 1 guariti con una dieta a basso contenuto di carboidrati e l’uso di integratori.
Saremmo tutti contenti se si potesse guarire dal diabete tipo 1 ma non è così. Per ora non è così. E nemmeno in futuro dieta paleolitica e integratori potranno far guarire dal diabete tipo 1. Ci vuole ben altro per contrastare il processo autoimmune che distrugge le beta-cellule del pancreas.
Quello che è successo a questi pazienti apparentemente guariti (quelli mostrati in tv non sono gli unici e ad altri è successo durante regimi alimentari normali) è semplicemente l’essere entrati in una fase della malattia definita il periodo della “luna di miele”. Una fase la cui lunghezza è assai variabile ed è tanto maggiore quanto più precocemente viene individuata la malattia.
C’è però spesso un evento intercorrente (infezione, trauma, stress psico-fisico, farmaci, ecc) che, per un certo periodo di tempo, peggiora la secrezione e rompe un equilibrio precario fra insulina e ormoni contro-insulari. Questo evento porta allo sviluppo di una notevole iperglicemia e talora di chetoacidosi.
E viene riconosciuta la malattia.
Superato l’episodio, durante il quale è necessaria la terapia insulinica, si osserva in un certo numero di casi il recupero di una discreta attività secretoria delle cellule beta del pancreas e la glicemia può talora tornare normale anche senza la terapia insulinica che infatti viene spesso ridotta o sospesa.
Il tempo di sospensione della terapia, prima che sia necessario riprenderla, è molto variabile da persona a persona. Può essere molto breve o assente nei piccoli bambini, può essere più lungo (anche anni) negli adolescenti o negli adulti. Non si tratta però di una guarigione ma solo di una fase della malattia.
Prima o poi la massa delle cellule che producono insulina raggiungerà un punto critico e il diabete tornerà a dare segni della sua presenza.
Se qualcuno vuole spacciare la fase della “luna di miele” come una guarigione per propagandare le sue teorie gli conviene preparare una giustificazione da usare con gli interessati nel momento in cui la presunta guarigione avrà termine.
Esiste una varietà di diabete tipo 1 in cui il processo autoimmune è così lento e limitato che è possibile una cura senza insulina per moltissimi anni. Si chiama LADA. Talora quando viene diagnosticato si avvia subito una terapia insulinica. A volte questa può essere sostituita per moltissimi anni da altra terapia. In certi casi per un certo tempo solo dalla dieta. Quando questo accade non si tratta di un diabete tipo 1 guarito da dieta paleolitica e integratori come raccontato da qualcuno. Si tratta di un LADA. Anche in questi casi prima o poi sarà necessaria la terapia insulinica.

09/10/2018

Diabete: Giugno 2016 trapianto di cellule su un uomo di 41 anni eseguito all'ospedale Niguarda di Milano, è il primo caso in Europa e quarto al mondo.....

La nuova tecnica consiste nel trapiantare le "cosiddette isole pancreatiche", cellule del pancreas che producono insulina, un intervento che favorisce la cura al diabete mellito di tipo I.
Il paziente di 41 anni affetto dalla malattia autoimmune dall'età di 11. Grazie ad una procedura chirurgica mini-invasiva gli sono state trapiantate le cellule necessarie per la produzione di insulina. Il trapianto è riuscito ed il paziente sta bene hanno comunicato i medici dell'ospedale Niguarda di Milano.

18/03/2017 Cellule staminali per curare il diabete. Buone notizie.
I trapianti da molti anni sono stati indicati come una possibile terapia del diabete, soprattutto del diabete tipo 1.
Da anni anche in Italia vengono eseguiti in soggetti con diabete tipo 1 trapianti di pancreas oppure di isole pancreatiche. I primi, decisamente più invasivi, con molto successo. I secondi, molto meno invasivi, con successi spesso solo transitori. In entrambi i casi è necessaria una terapia anti-rigetto per il resto della vita e questa terapia a volte non è innocua. Per questo i trapianti sono eseguiti solo in casi selezionati.
Grandi aspettative sono poste sui trapianti di cellule staminali pluripotenti che possono differenziarsi in cellule che producono insulina. Queste cellule devono però dimostrare di non possedere difetti intrinseci altrimenti in poco tempo rischiano di diventare inattive.
Una recente ricerca americana ha suggerito che cellule staminali pluripotenti ricavate da cellule cutanee di facile reperimento senza procedure invasive (fibroblasti) non sono diverse quando ottenute da soggetti sani e da soggetti con diabete tipo 1. In questi ultimi le cellule sembrano essere integre e quindi pienamente utilizzabili per essere trapiantate.
Questo risultato incoraggia a proseguire ricerche per sviluppare procedure di auto-trapianto di cellule staminali pluripotenti per rimpiazzare le cellule che producono insulina nel diabete.
È importante sottolineare che alcuni laboratori di ricerca italiani stanno lavorando in questo ambito.

Indirizzo

Pordenone
33170

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 13:00
16:00 - 19:00

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