04/11/2025
“Non vediamo le cose come sono, ma come siamo.” Anaïs Nin
A volte quello che ci irrita, ci ferisce o ci affascina nell’altro… non parla tanto di lui, ma di noi.
In psicologia, questo processo si chiama proiezione: un meccanismo di difesa attraverso il quale attribuiamo all’esterno emozioni, paure o desideri che non vogliamo riconoscere dentro di noi.
💭 Riconoscere le proiezioni non è semplice — ma è un atto di consapevolezza.
Significa chiedersi:
“Perché questa persona mi tocca così tanto?”
“Cosa mi sta mostrando di me stesso?”
In terapia, impariamo a riportare a casa queste parti “esiliate”: la rabbia, la vulnerabilità, la dolcezza, il bisogno di essere visti.
E piano piano, lo specchio diventa meno distorto.
Più vero. Più nostro.
🪞 Ciò che vediamo negli altri è spesso il riflesso di ciò che abbiamo bisogno di comprendere di noi.