14/11/2025
IARC vs. Ginecologi: Il Contenzioso Scientifico sulle Terapie Ormonali
Il dibattito sulla sicurezza delle terapie ormonali, dai contraccettivi orali alla Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) per la menopausa, rappresenta un classico esempio di scontro tra la valutazione del pericolo (salute pubblica) e la valutazione del rischio/beneficio (medicina individuale).
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) le classifica come cancerogene, mentre la comunità ginecologica le prescrive regolarmente, basandosi su un approccio clinico personalizzato.
La Classificazione IARC: Cancerogeni di Gruppo 1
Lo IARC, l'agenzia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), valuta la capacità intrinseca di una sostanza di causare il cancro. L'analisi è focalizzata sul pericolo potenziale, ignorando il contesto d'uso o il livello di esposizione.
Nel 2005, lo IARC ha classificato sia i contraccettivi orali combinati che la TOS combinata (Estrogeno più Progestinico) nel Gruppo 1: "Cancerogeni per l'uomo", la stessa categoria che include il fumo di tabacco e l'alcol.
La motivazione di questa classificazione si basa sull'evidenza epidemiologica che dimostra un aumento del rischio relativo dovuto alle terapie ormonali.
(IARC Monographs, Volume 91 (2007) – Combined Estrogen-Progestogen Contraceptives and Combined Estrogen-Progestogen Menopausal Therapy).
La Prospettiva Clinica: Bilancio Rischio/Beneficio
I ginecologi non negano i dati IARC, ma li contestualizzano nella pratica clinica, concentrandosi sul rischio assoluto per la paziente e sui benefici terapeutici per la sua qualità di vita.
La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)
La valutazione del rischio della TOS è stata profondamente influenzata dal Women's Health Initiative (WHI), un ampio studio randomizzato.
L'Allarme WHI (2002): Lo studio, che includeva donne in prevalenza anziane e lontane dalla menopausa, ha evidenziato che la TOS combinata aumentava i rischi di cancro al seno, ictus, trombosi e malattie coronariche.
(Writing Group for the Women's Health Initiative Investigators. Risks and benefits of estrogen plus progestin in healthy postmenopausal women: principal results from the Women's Health Initiative randomized controlled trial. JAMA 2002; 288: 321–333).
La "Finestra di Opportunità": Le linee guida cliniche attuali (es. SIGO) adottano la "Timing Hypothesis". Si raccomanda di iniziare la TOS per sintomi severi entro 10 anni dalla menopausa e prima dei 60 anni. In questa fase, i benefici sui sintomi vasomotori e sull'osteoporosi sono ritenuti superiori ai rischi, che restano bassi per un uso a breve termine (generalmente meno di 5 anni).
I Contracettivi Orali
Nonostante la classificazione IARC, i contraccettivi orali hanno un bilancio rischio/beneficio spesso positivo, in quanto offrono un significativo effetto protettivo contro il cancro dell'endometrio e il cancro dell'ovaio, un beneficio che persiste per decenni dopo l'interruzione del farmaco.
Il Ruolo della Nutrizione nel Modulare il Rischio
Lo stile di vita e la dieta agiscono come potenti modulatori del rischio oncologico, influenzando l'impatto delle terapie ormonali.
Controllo del Peso e Rischio Oncologico: L'obesità aumenta il rischio di tumori ormono-sensibili (come quello al seno) a causa dell'eccessiva produzione di estrogeni da parte del tessuto adiposo. Mantenere un peso corporeo sano abbassa il rischio oncologico generale.
Gestione dei Sintomi e Fitoestrogeni: Per sintomi menopausali lievi, l'adozione di una dieta ricca di fitoestrogeni (es. Legumi e semi di lino) può aiutare, riducendo la dipendenza dalla TOS.
Salute Ossea: Una dieta ricca di Calcio e Vitamina D è fondamentale per prevenire l'osteoporosi, affiancando o riducendo il ruolo preventivo della TOS per la salute ossea.
(IOM (Institute of Medicine). Dietary Reference Intakes for Calcium and Vitamin D. 2011).
In conclusione...abbiamo due Livelli di Verità.
Il conflitto apparente si riduce a una differenza di prospettiva:
IARC: Fornisce una verità di salute pubblica—la molecola ha il pericolo potenziale di causare cancro.
Ginecologi: Operano con una verità di medicina individuale—il rischio per la singola paziente è bilanciato da benefici clinicamente essenziali (miglioramento della qualità della vita, prevenzione dell'osteoporosi, contraccezione).
La decisione sulla terapia ormonale deve essere sempre il risultato di una valutazione medica personalizzata che integri i fattori di rischio individuali, lo stile di vita e le specifiche necessità terapeutiche della paziente.