08/11/2025
Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di "Patologie Spiritose: tra curiosità e leggerezza!" Oggi parliamo di un fenomeno che inganna anche gli ortopedici più esperti: la pseudoartrosi.
Sì, perché a volte un osso, invece di guarire e tornare compatto dopo una frattura, decide di fare di testa sua e.. diventare un’articolazione finta!
Cos’è e dov’è?
La pseudoartrosi è una mancata guarigione di una frattura ossea, in cui i due capi dell’osso non si saldano come dovrebbero. Al contrario, si forma una sorta di falso “giunto” tra i frammenti, che può perfino muoversi leggermente, imitando un’articolazione vera.
È come se l’osso dicesse: “Già che non riesco a saldarmi.. mi reinvento snodabile!”
Curiosità divertente
Il termine “pseudoartrosi” viene dal greco pseudos (falso) e arthro (articolazione).
In medicina il suffisso "-osi" indica un processo degenerativo. Pseudoartrosi, pertanto, significa "degenerazione della falsa articolazione". In pratica, è una bugia biologica: un’articolazione finta, ma con effetti molto reali!
A volte i pazienti, vedendo il movimento nella zona fratturata, dicono: “Dottore, ma non doveva muoversi..?” e il medico pensa: “Eh, appunto!” 😅
Come si sviluppa?
La pseudoartrosi si sviluppa quando la normale guarigione ossea si blocca.
Le cause possono includere scarsa vascolarizzazione dell’area (povero afflusso di sangue), infezioni post-frattura, eccessivo movimento dei frammenti ossei (immobilizzazione inadeguata), deficit nutrizionali o malattie sistemiche (come il diabete), fumo, che riduce l’ossigenazione dei tessuti.
Col tempo, i bordi dell’osso si levigano, si forma tessuto fibroso e, invece del callo osseo, nasce una “finta articolazione”.
Nella vita quotidiana
Il sintomo principale? Dolore persistente nella sede della frattura anche dopo mesi, e instabilità dell’osso. Chi ne soffre spesso racconta di sentire una “mobilità anomala” nella zona, come se l’osso “cedesse” o si piegasse. E non è raro che la forza o la funzionalità dell’arto ne risentano.
In poche parole: il corpo tenta di guarire.. ma sceglie un piano alternativo!
Parole complicate, spiegate semplici
Callo osseo: il “cemento biologico” che unisce i frammenti dopo una frattura.
Consolidamento: processo di guarigione che porta l’osso a saldarsi stabilmente.
Pseudoartrosi ipertrofica: l’osso produce tanto tessuto, ma non si salda.
Pseudoartrosi atrofica: l’osso smette di produrre callo, come se avesse rinunciato.
Accenni di fisioterapia
Il ruolo della fisioterapia arriva dopo la stabilizzazione ortopedica o chirurgica (come placche, chiodi o innesti ossei): recupero del movimento articolare nelle zone vicine, rinforzo muscolare progressivo per ridare stabilità e forza, terapie fisiche (come ultrasuoni o magnetoterapia) per stimolare la rigenerazione ossea ed educazione funzionale per gestire il carico e prevenire recidive.
Il fisioterapista accompagna il paziente nella fase di “ritorno alla vita”, quando l’osso ha finalmente deciso di.. smettere di fingere!
Curiosità scientifica
Studi mostrano che la pseudoartrosi si verifica nel 5-10% delle fratture, più spesso a livello di tibia, omero e radio. E il fumo può raddoppiare il rischio di mancata guarigione, per ridotta ossigenazione e alterato metabolismo del calcio. Oggi, grazie a tecniche chirurgiche moderne e stimolazioni biologiche (come fattori di crescita o cellule staminali), la guarigione è molto più efficace.
Conclusion
La pseudoartrosi è una “bugia” del corpo che però si può correggere, con la giusta pazienza, un buon chirurgo e tanta riabilitazione. Alla fine, l’osso smette di fingere e torna a fare il suo mestiere: reggere, proteggere e sostenere!
A sabato prossimo per il prossimo episodio! 🤗