02/12/2025
Finalmente è martedì! Benvenuti a un nuovo episodio di “Neurolandia: il sistema nervoso come non lo avete mai visto!”
Oggi parliamo di un nervo che vive in una zona affollata e delicatissima. Piccolo, protetto dallo psoas, coinvolto nei movimenti del bacino, nei riflessi e persino.. in alcune sensazioni intime.
È il nervo genitofemorale, il nervo che non si vede, che pochi conoscono davvero.. ma che quando decide di lamentarsi, diventa impossibile ignorarlo.
Dolori inguinali? Fastidi anteriori dell’anca? Formicolii nella zona genitale?
Potrebbe essere proprio lui.
Dove sta?
Il nervo genitofemorale nasce dal plesso lombare, precisamente dalle radici L1–L2.
Il suo percorso è molto caratteristico: perfora il muscolo psoas e decorre sulla sua superficie anteriore, scende verso il legamento inguinale, si divide in due rami principali. Il ramo genitale passa attraverso il canale inguinale, innerva il cremastere e la cute dello scroto (nell’uomo) e le grandi labbra e il monte di Venere (nella donna).
Il ramo femorale scende sotto il legamento inguinale e innerva la cute della parte superiore e anteriore della coscia.
Anatomia complessa, zona delicata, clinica spesso ingannevole.
Che cosa fa?
Il genitofemorale è misto: sia sensitivo, sia motorio (parzialmente).
La funzione sensitiva si presenta nella cute del triangolo femorale, nella regione inguinale, e nello scroto/grandi labbra.
Tramite la funzione motoria innerva il muscolo cremastere (solo nell’uomo), responsabile del riflesso cremasterico (sollevamento del testicolo).
Quando funziona bene, mantiene sensibilità fine nella regione inguinale e partecipa a riflessi protettivi.
Come si lamenta?
La sofferenza del nervo genitofemorale può essere sorprendentemente intensa.. e confusa con molte altre condizioni.
Sintomi principali: dolore o bruciore nella zona inguinale, formicolio nella parte anteriore e superiore della coscia, sensazioni alterate nelle grandi labbra o nello scroto, ipersensibilità al contatto con indumenti stretti, dolore accentuato da estensione dell’anca e trigger sul decorso dello psoas.
Segno clinico famoso: assenza o riduzione del riflesso cremasterico (nell’uomo).
È tipicamente aggravato da iperestensione lombare, posture in accorciamento dello psoas, cicatrici addominali/inguinali, compressione da ernia inguinale, interventi chirurgici (ernia, taglio cesareo).
Ruolo nella vita quotidiana
Il genitofemorale partecipa a molte funzioni.. senza che ce ne accorgiamo: sensibilità della zona inguinale, equilibrio tra psoas e bacino, riflessi protettivi dei genitali, stabilità del movimento durante estensione dell’anca, percezione fine della parte alta della coscia.
È uno di quei nervi di cui non parli mai.. finché non si irrita.
Patologie e disfunzioni
Nevralgia genitofemorale (post-chirurgica o idiopatica), irritazione da psoas teso o ipertrofico, compressione da ernia inguinale, trauma diretto nella zona inguinale, complicanze post-cesareo, sindromi dolorose pelviche e neuropatie da stiramento o microtraumi.
Clinicamente è molto simile alle neuropatie del nervo ileoinguinale e ileoipogastrico, per questo la diagnosi differenziale è fondamentale.
Curiosità neurologica
Il nervo genitofemorale è uno dei rari nervi che passa davanti allo psoas, partecipa a un riflesso unico (cremasterico), cambia funzione tra uomo e donna, è frequentemente coinvolto in dolori inguinali.. ma quasi mai viene ricordato dai pazienti.
È la classica “diagnosi mancata” del bacino.
Approccio fisioterapico
Qui il fisioterapista può dare tantissimo: lavora sullo psoas con rilascio miofasciale indiretto, mobilità lombare, decompressione locale e controllo motorio. Con tecniche di neurodinamica del nervo, ovvero movimento combinato di anca, colonna lombare e inguine. Attraverso mobilizzazione del bacino per ridurre tensioni compressive.
Utile un piano di rieducazione posturale per evitare iperlordosi e ridurre compressione inguinale, con educazione e gestione del carico fondamentali dopo interventi chirurgici o cicatrici.
Il lavoro è spesso multidisciplinare con chirurgo generale, urologo, ginecologo, fisiatra.
Conclusione
Il nervo genitofemorale è uno dei più “timidi” del plesso lombare, ma quando si irrita sa diventare incredibilmente rumoroso.
Dolori inguinali, fastidi anteriori della coscia, riflessi alterati: a volte il protagonista è proprio lui.
Un piccolo nervo in un grande crocevia anatomico.
Ci vediamo martedì prossimo su Neurolandia.. perché quando i nervi parlano, noi impariamo ad ascoltarli. 🤗
Nota bene
Anche se a Neurolandia i nervi parlano.. la diagnosi medica la fa il medico. Quindi, se i sintomi ti fanno compagnia da troppo tempo, ascolta i segnali e confrontati con un neurologo o uno specialista medico. Noi siamo qui per spiegarti come funzionano le cose, ma la cura parte sempre da una valutazione sanitaria. E spesso, il fisioterapista è proprio il primo professionista sanitario a intercettare quei segnali e indirizzare nel modo giusto. 👏