26/03/2024
“Ma il dolore non ha uno scopo, bambina mia.
Succede e basta, e non puoi farci nulla.
Però puoi decidere come usarlo, questo sì.
Devi lasciarlo parlare, senza aver paura di ascoltare quello che dice.
Di solito urla, sappilo.
E poi, dopo che ha urlato, e ha bruciato, e ha spezzato,
quando di lui è rimasta solo una br**ta cicatrice che fa male col vento,
da cui escono fantasmi durante la notte - usalo.
È una leva.
Può servire per scardinare gabbie, per saltare fossi -
o anche solo per sb****re via la polvere dalle tue ali come se fossero tappeti.
Ti ha mangiato un pezzo di anima - li senti gli spifferi gelidi che entrano?
Te ne serve uno nuovo, deve ricrescere.
E non può ricrescerti un pezzo di anima nuova se continui ad alimentarla di cose vecchie.
Il dolore è come il ghiaccio d'inverno,
e tu sei un seme rannicchiato nel terreno: puoi morirci in quella morsa fredda,
oppure puoi diventare più forte,
e sbocciare a primavera.
Scegli tu”.