Infermieri domiciliare subito a casa tua 3932739391

Infermieri domiciliare subito a casa tua 3932739391 Servizio di Infermiere a domicilio

Servizio di Infermiere/a a Domicilio. Assistenza infermieristi Durante i mesi estivi è garantito il servizio.

Servizi infermieristici domiciliari a prato

Tutti gli interventi domiciliari a prato e hinterland vengono svolti da infermieri diplomati, iscritti all'albo e di comprovata esperienza nell'ambito territoriale. Grazie ad una corretta dislocazione sul territorio di prato gli interventi vengono garantiti con celerità se urgenti e con puntualità se le prestazioni vengono programmate. Tutte le prestazioni erogate sono elencate e tariffate secondo il nomenclatore nazionale degli infermieri. E' previsto un rimborso per l'uscita da concordarsi in base alla distanza e orario. Gli infermieri sono auto e moto muniti, nel solo territorio di prato gli infermieri saranno operativi anche nei giorni festivi. Dall'esperienza sappiamo che gli interventi dell' infermiere sono rivolti soprattutto agli anziani ipomobili affetti da lesioni cutanee (piaghe da decubito o ulcere agli arti inferiori). Per questo gli infermieri sono esperti di Wound Care ovvero della cura delle ferite e grazie alla loro preparazione sempre aggiornata sono in grado di offrire consulti e praticare medicazioni secondo le metodiche più moderne con risultati impensabili qualche anno fa. Con l'utilizzo delle medicazioni avanzate anche i cambi delle medicazioni risultano più distanziati a tutto vantaggio del paziente. A seguire elenchiamo le prestazioni più comunemente erogate a domicilio. Non offriamo servizi alberghieri o di badanti. Prestazioni infermieristiche erogate a prato

Educazione sanitaria
•Assistenza in lesioni da pressione (utilizzo di medicazioni avanzate)
•Assistenza in lesioni da ulcere croniche arti inferiori (utilizzo di medicazioni avanzate)
•Bendaggi elastocompressivi arti inferiori
•Clisteri (a scopo evacuativo o per preparazione ad esami o interventi)
•Controllo, gestione ed assistenza a stomie delle vie intestinali (solo a prato)
•Gestione di una perfusione endovenosa e somministrazione di farmaci prescritti
•Iniezioni (solo a prato)
•Posizionamento di un catetere vescicale a permanenza o per prelievo urine a scopo di esame
•Prelievo di sangue e consegna referti a casa (solo a prato)
•Controllo della glicemia
•Rimozione punti di sutura o di un gesso
•Medicazioni semplici o complesse (utilizzo di medicazioni avanzate)
•Elaborazione di dossier assistenziali
•Addestramento del personale non infermieristico presente in casa (badanti o famigliari)
•Studio e progettazione case per disabili
•Assistenza diretta
•Esecuzioni di tests: Audiometria, spirometria, visiotest, ECG.
•Trasferimenti assistiti ecc. PIAGHE DA DECUBITO

Definizione

Piaghe da decubito - Lesione tessutale, con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione o di forze di taglio (o stiramento) causanti uno stress meccanico ai tessuti e la strozzatura dei vasi sanguinei. Prevenzione

Non c'è dubbio che la migliore terapia per la cura delle piaghe da decubito sia la prevenzione. Ogni strategia preventiva, in modo particolare quella rivolta alle lesioni cutanee da decubito, deve avere origine da una corretta informazione e conoscenza delle modalità di insorgenza della piaga. Identificazione dei soggetti a rischio

Scopo di ogni atto rivolto alla prevenzione risulta comunque essere sempre secondario rispetto all'individuazione del paziente ritenuto a rischio di contrarre lesioni da pressione. Per soggetto a rischio intendiamo quell'individuo che, costretto a letto o su una sedia o con gravi difficoltà di mobilizzazione- ed in relazione ad ulteriori fattori che sono in grado di aumentare il pericolo di sviluppare lesioni da decubito- necessita di interventi preventivi. Essi orientano l'agire degli operatori e dei professionisti verso un controllo dei fattori di rischio quali:

• l'immobilità e l'inabilità
• l'incontinenza
• i fattori nutrizionali
• i livelli di coscienza alterati
• le patologie croniche. L'individuo rispondente a tale descrizione, dovrà essere valutato al momento dell'ammissione in strutture ospedaliere o residenziali e nelle cure domiciliari, e rivalutato periodicamente ad intervalli regolari. Mantenimento e miglioramento del grado di tolleranza del tessuto alla pressione Ciascun individuo riconosciuto come a rischio dovrà essere sottoposto ad una ispezione della cute accurata almeno una volta al giorno, avendo cura di valutare con attenzione le prominenze ossee. Particolare importanza rivestirà la pulizia della cute, che dovrà essere fatta ogni qual volta questa si presenti sporca o umida, avendo cura di non esporla a sollecitazioni termiche inappropriate ed ancora non utilizzare prodotti in grado di provocare irritazione o secchezza alla cute stessa. Durante la pulizia, occorre prestare estrema attenzione per ridurre al minimo la forza e la frizione applicate; così come è da evitarsi il massaggio in corrispondenza delle prominenze ossee. Importante si rivela, inoltre, il controllo degli effetti che possono causare la frizione o lo scivolamento. A tale scopo l'applicazione di corrette tecniche di mobilizzazione finalizzate al cambio di postura ed ancor di più ad un piano programmato di riabilitazione, qualora le condizioni del paziente lo consentano, unitamente ad un controllo costante dello stato nutrizionale, aiutano in quello che è l'obiettivo preventivo. Supporti nella prevenzione delle lesioni cutanee da pressione

Qualora gli interventi di base, ossia il cambio di postura non risultassero sufficienti ad evitare la comparsa di lesioni da allettamento, è possibile avere un aiuto considerevole adottando degli ausili antidecubito volti a ridurre la pressione superficiale di contatto. Tra i più utilizzati in ambito sanitario ricordiamo:
•sovramaterassi ad aria
•cuscini antidecubito e materassi in schiume. Eziopatogenesi

In letteratura sono assai numerosi i lavori che analizzano i numerosi fattori causali e concausali che stanno alla base di questa patologia, impostati tutti allo stesso modo: la causa scatenante la piaga è la prolungata pressione. Concorrono alla genesi delle piaghe da decubito numerosi fattori collaterali, fra cui sono annoverate le precarie condizioni generali. La cura di un paziente portatore di lesione cutanea cronica è rappresentata da tre livelli di terapia indispensabili al raggiungimento della guarigione (generale, causale e locale). Appare evidente quindi come il paziente portatore di piaga da decubito debba essere curato contemporaneamente su due fronti, quello locale e quello generale. Fattori locali

La prolungata pressione è la causa principale che scatena, a livello locale, la piaga da decubito: la lesione si verifica quando la forza comprimente applicata per un tempo sufficientemente lungo, è maggiore della pressione del sangue nel distretto arteriolo-capillare e per tanto si verifica un'ischemia. Il paziente predisposto alle piaghe, soprattutto se anziano, è in condizioni generali compromesse e spesso ipoteso. Con l'invecchiamento cutaneo si ha un diminuito contenuto di fibre elastiche con conseguente aumento di carico sul liquido interstiziale e sulle cellule; mutamenti nella sintesi del collageno con conseguenti diminuite resistenze meccaniche e aumento della rigidità tessutale: che la cute senile sia strutturalmente predisposta alla lesione da compressione è dimostrato anche dalla frequenza con la quale si verificano lesioni intorno ai cateteri e sondini. Nelle a rischio di piaga e cioè quelle in prossimità delle salienze ossee (sacro, trocanteri, ecc.), non solo la cute ma anche gli strati sottocutanei sono compressi fra il piano di appoggio e le salienze ossee. La lesione ischemica non inizia dalla cute ma dai piani sottocutanei. Tra le varie strutture che possono essere sottoposte a compressione, quella più sensibile all'ischemia è il muscolo: l'ischemia comporta un danno endoteliale, da cui edema interstiziale, autolisi e necrosi cellulare, con accumulo di metaboliti tossici e acidosi tissutale. La cute è molto più resistente all'ischemia, sia perchè le cellule hanno minor fabbisogno di ossigeno sia per una maggior ricchezza di anastomosi arteriolari. Pertanto una lesione ischemica muscolare può avere origine, svilupparsi e giungere a guarigione senza che la cute vada in necrosi. Da quanto sopra esposto risulta evidente che la necrosi visibile, cioè quella cutanea, rappresenta "la punta dell'iceberg" di una lesione molto più vasta. La piaga da decubito viene attualmente rappresentata e spiegata con la teoria del "cono di pressione" la cui base è posta a livello della salienza ossea e l'apice a livello cutaneo: questo concetto ha grande importanza dal punto di vista pratico poiché sta a significare che la necrosi del sottocute e delle parti molli è sempre più ampia della necrosi cutanea i cui bordi sono quindi sottominati. Forze di stiramento

Entrano in azione quando il paziente viene posto nel letto in posizione seduta o semiseduta. In queste posizioni il corpo tende progressivamente a scivolare verso il fondo del letto mentre però lo scheletro si muove ad una certa velocità, la cute, trattenuta dall'attrito con il piano di appoggio, progredisce più lentamente; ne consegue a carico dei vasi del sottocute, uno stiramento che favorisce la trombosi. Se il paziente è molto dimagrito e la cute è lassa si può arrivare allo strappamento dei vasi del sottocute.

11/03/2016

Ciao

16/04/2015

Il servizio di consulenza Colf e Badanti offerto dal CAAF Sicurezza Fiscale nasce per aiutare a gestire in modo corretto e professionale il rapporto di lavoro domestico, garantendo in ogni sua fase assistenza e consulenza. Badanti e colf rappresentano infatti una realtà sempre più presente nelle famiglie italiane, le quali necessitano in misura crescente di assistenza nella gestione amministrativa.

Il nostro servizio di consulenza Colf e Badanti assicura alle famiglie:
◾gestione degli aspetti amministrativi del rapporto di natura domestica;
◾consulenza sulla normativa e sul contratto;
◾trasmissione telematica all’INPS della Comunicazione Obbligatoria di Assunzione, variazione, cessazione e annullamento del rapporto di lavoro.

Rivolgiti subito alla sede CAF più vicina a te per il tuo servizio di consulenza Colf e Badanti.

Sedi Territoriali che svolgono il servizio Colf & Badanti

contattateci per le esigenze di assistenza e supporto per disabili e anzianiNon perdete tempo e, in caso di necessità, c...
13/04/2015

contattateci per le esigenze di assistenza e supporto per disabili e anziani





Non perdete tempo e, in caso di necessità, contattate subito amica assistenza specializzata nell'assistenza e nel supporto per le persone non autosufficienti con una vastissima serie di servizi offerti.
Potete farlo compilando il form sottostante, chiamando il numero 0574-42086-oppure al 3932739391 oppure scrivendoci all'indirizzo mail servizidomiciliare@gmail.com e i nostri esperti saranno subito a vostra disposizione per concordare un piano d'intervento adatto in base alle vostre esigenze.
Vi ricordiamo che tutti i servizi offerti da amica assistenza sono flessibili a livello di orari, dunque non esitate a confidarci tutte le necessità. Inoltre amica assistenza al numero di telefono sopra indicato, offre un supporto costante 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di rispondere sempre presente in maniera chiara e veloce.

www.assistenzanzianitoscana.it

ASSOCIAZIONE AMICA DELL'ANZIANO si trova in Via Ferrucci 54 a Prato. Si occupa di assistenza ospedaliera e infermieristica per anziani.

13/04/2015

Dove è presente il servizio
Infermiere a domicilio -montemurlo
Infermiere a domicilio agliana
Infermiere a domicilio quarrata
Infermiere a domicilio Firenze
Infermiere a domicilio poggio a caiano
Infermiere a domicilio campi bisenzio
Infermiere a domicilio sesto fiorentino
Infermiere a domicilio empoli
Infermiere a domicilio pistoia
Infermiere a domicilio Prato
Infermiere a domicilio calenzano
Infermiere a domicilio lucca
Infermiere a domicilio viareggio

13/04/2015

Amministratore di sostegno
Operatore Socio Assistenziale Anziani

L’amore non si dimostra con le intezioni,
si dimostra con le azioni

Amore significa:

• parlargli
• farlo muovere
• nutrirlo, vestirlo e lavarlo
• stimolare la sua intelligenza per evitare che si avvilisca del tutto
• coinvolgerlo in qualcosa di vitale


Lavori, assisti e curi gli anziani sia a domicilio che nelle strutture pubbliche e private. Gli anziani sono persone che vivono nel desiderio di essere ascoltate, riconosciute, accolte e non emarginate.

Operatori Osa al domicilio Anziani aiuti gli anziani a sorridere e a fare un'esperienza completa e formativa ricca di umanità, utile per conoscere persone straordinarie e per dimostrare a se stessi le proprie capacità anche sul piano professionale.

13/04/2015

Servizi infermieristici

Piaghe da decubito

Ulcere arti inferiori

Medicazioni avanzate

Debridement a ultrasuoni

Bendaggio elastocompressivo

Piede diabetico

Casa per disabili

13/04/2015

Medicazioni avanzate a prato

Per medicazione avanzata si intende un materiale di copertura che abbia caratteristiche di biocompatibilità: processo che si identifica nell'interazione del materiale con un tessuto favorendo una reazione desiderata.
L'utilizzo di medicazioni avanzate garantisce il mantenimento dell'ambiente del corretto gradiente umido nel letto di lesione favorendo così una riparazione tessutale più rapida. Purtroppo non esiste una medicazione standard per tutte le ferite e nemmeno si può generalizzare utilizzando la stessa medicazione in tutte le fasi della riparazione tessutale.
Sicuramente l'utilizzo di tali medicazioni favorisce in modo significativo il rapporto costo-beneficio nonché maggior benessere al paziente. Le medicazioni potrebbero sembrare piuttosto costose ma permettono cambi diradati abbattendo quindi i costi per l'intervento del personale sanitario e il paziente non dovrà sottoporsi a fastidiosi e dolorosi rinnovi.
Alcuni tipi di lesioni della cute necessitano di un'assistenza complessa. Grazie alle conoscenze scientifiche attuali, le medicazioni avanzate sono in grado di rispondere a tali necessità.
Il crescente interesse verso le medicazioni avanzate e la loro applicazione su differenti tipi di lesioni cutanee può essere attribuito alla sempre maggiore consapevolezza degli effetti benefici che queste hanno sulla riparazione tissutale insieme ad un ridotto apporto di effetti collaterali riscontrabili in passato.

Molti sono i materiali di copertura atti a medicare le ferite e si possono distinguere in:

PASSIVI - Servono per assorbire gli essudati e proteggere la lesione dagli agenti esterni.

INTERATTIVI - Interagiscono regolando il microambiente della lesione garantendo quella serie di caratteristiche ideali affinchè il processo riparativo venga agevolato.

ATTIVI - Svolgono un ruolo attivo nella riparazione tessutale modificandone talvolta la matrice cellulare La medicazione ideale è quella in grado di creare l'ambiente umido ottimale per il processo di riparazione della lesione.

L'ambiente più favorevole alla ricostruzione del tessuto connettivo esposto e che darà inizio al processo di cicatrizzazione è l'ambiente umido. L'ambiente umido è controindicato in presenza di evidenti segni clinici di infezione. E' fondamentale in questo caso la gestione della lesione da parte di personale sanitario specializzato.

Caratteristiche delle medicazioni avanzate:
•Mantenere l'ambiente umido costante a contatto con la lesione tissutale
•Consentire lo scambio gassoso di ossigeno, anidride carbonica e vapore acqueo con l'ambiente
•Assicurare l'isolamento termico
•Essere sicura, non contenere elementi tossici, essere anallergenica, sterile
•Avere elevata capacità adsorbente (essudati, microrganismi , componenti tossici, cellule morte)
•Impermeabilità all'ingresso di microrganismi esterni che altrimenti aggraverebbero le lesioni rendendole infette
•Non aderire all'area cutanea lesa
•Garantire una protezione meccanica (proteggere la lesione da possibili traumi)
•Essere comoda e non dolorosa
•Conformarsi alle superfici irregolari (la medicazione ideale è conformabile e flessibile per adattarsi a qualsiasi contorno anatomico)
•Essere di semplice e sicuro utilizzo
•Permette intervalli di cambio non giornalieri
•Permettere il monitoraggio del processo riparativo senza rimuovere la medicazione (medicazioni trasparenti o a matrice leggibile)

Tipologia delle medicazioni avanzate

ALGINATI: fibre in tessuto non tessuto derivate da alghe marine. Prima dell'uso appaiono soffici e lanose, ma a contatto con l'essudato, si trasformano in gel. Producono un ambiente umido e sono utili su lesioni piane e cavitarie. Hanno proprietà emostatiche. Non è una medicazione occlusiva. Le fibre di alginato hanno proprietà emostatiche. Esiste la preparazione con argento ad effetto battericida per il controllo della carica batterica necessita medicazione secondaria di fissaggio.

IDROCOLLOIDI: medicazioni avanzate che realizzano un ambiente umido e assorbono medie quantità di essudato. Disponibili in placche e paste, promuovono la crescita del tessuto di granulazione. In presenza di essudato assorbono il liquido e maleodorante producono un gel. Medicazione occlusiva, per l'utilizzo necessita attenzione. Efficace in lesioni superficiali.

IDROFIBRE: medicazioni avanzate a base di carbossimetilcellulosa che promuovono un ambiente umido e non determinano traumatismo sulla sede di lesione durante la loro rimozione. Assorbono consistenti quantità di essudato gelificandosi in modo selettivo. Non occlusiva. Esiste la preparazione con argento ad effetto battericida per il controllo della carica batterica. necessita medicazione secondaria di fissaggio.

IDROGELI: medicazioni avanzate idrofiliche sotto forma di gel, promuovono l' ambiente umido. Contengono alte percentuali di acqua (fino all' 80%) e possono idratare lesioni necrotiche stimolando il debridement autolitico per effetto della macerazione provocato dall'acqua. necessita medicazione secondaria di fissaggio.

POLIURETANO IN SCHIUMA: sostanza presente in numerose medicazioni avanzate. Usata sempre più in alternativa agli idrocolloidi gestiscono in moto selettivo l'essudato (assorbimento verticale). Esiste la preparazione con argento ad effetto battericida per il controllo della carica batterica.

POLIURETANO IN FILM (pellicola): Medicazione semi occlusiva, usata da anni per proteggere punti d'inserzione di cateteri intravenosi. Utili come fissaggio secondario, usati anche per proteggere la cute perilesionale o la messa in sito di medicazioni a "pozzetto". Proteggono la cute dalle forze di trazione e frizione della cute. Attenzione particolare al momento della rimozione essendo dotate di adesivo. Il film in poliuretano essendo impermeabile offre un ottimo isolamento alle ferite durante il bagno o la doccia.

MEDICAZIONI IPERTONICHE: Sono garze impregnate con cristalli di sale al 20%. Il potere osmotico del sale è in grado di sbrigliare la necrosi e la fibrina. Svolgono efficace azione battericida ma necessitano di sorveglianza particolare perché potrebbero ledere i tessuti vitali.

13/04/2015

PIAGHE DA DECUBITO

Definizione

Piaghe da decubito - Lesione tessutale, con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione o di forze di taglio (o stiramento) causanti uno stress meccanico ai tessuti e la strozzatura dei vasi sanguinei.

Prevenzione

Non c'è dubbio che la migliore terapia per la cura delle piaghe da decubito sia la prevenzione. Ogni strategia preventiva, in modo particolare quella rivolta alle lesioni cutanee da decubito, deve avere origine da una corretta informazione e conoscenza delle modalità di insorgenza della piaga.

Identificazione dei soggetti a rischio

Scopo di ogni atto rivolto alla prevenzione risulta comunque essere sempre secondario rispetto all'individuazione del paziente ritenuto a rischio di contrarre lesioni da pressione. Per soggetto a rischio intendiamo quell'individuo che, costretto a letto o su una sedia o con gravi difficoltà di mobilizzazione- ed in relazione ad ulteriori fattori che sono in grado di aumentare il pericolo di sviluppare lesioni da decubito- necessita di interventi preventivi. Essi orientano l'agire degli operatori e dei professionisti verso un controllo dei fattori di rischio quali:

• l'immobilità e l'inabilità
• l'incontinenza
• i fattori nutrizionali
• i livelli di coscienza alterati
• le patologie croniche.

L'individuo rispondente a tale descrizione, dovrà essere valutato al momento dell'ammissione in strutture ospedaliere o residenziali e nelle cure domiciliari, e rivalutato periodicamente ad intervalli regolari. Mantenimento e miglioramento del grado di tolleranza del tessuto alla pressione Ciascun individuo riconosciuto come a rischio dovrà essere sottoposto ad una ispezione della cute accurata almeno una volta al giorno, avendo cura di valutare con attenzione le prominenze ossee. Particolare importanza rivestirà la pulizia della cute, che dovrà essere fatta ogni qual volta questa si presenti sporca o umida, avendo cura di non esporla a sollecitazioni termiche inappropriate ed ancora non utilizzare prodotti in grado di provocare irritazione o secchezza alla cute stessa. Durante la pulizia, occorre prestare estrema attenzione per ridurre al minimo la forza e la frizione applicate; così come è da evitarsi il massaggio in corrispondenza delle prominenze ossee. Importante si rivela, inoltre, il controllo degli effetti che possono causare la frizione o lo scivolamento. A tale scopo l'applicazione di corrette tecniche di mobilizzazione finalizzate al cambio di postura ed ancor di più ad un piano programmato di riabilitazione, qualora le condizioni del paziente lo consentano, unitamente ad un controllo costante dello stato nutrizionale, aiutano in quello che è l'obiettivo preventivo.

Supporti nella prevenzione delle lesioni cutanee da pressione

Qualora gli interventi di base, ossia il cambio di postura non risultassero sufficienti ad evitare la comparsa di lesioni da allettamento, è possibile avere un aiuto considerevole adottando degli ausili antidecubito volti a ridurre la pressione superficiale di contatto. Tra i più utilizzati in ambito sanitario ricordiamo:
•sovramaterassi ad aria
•cuscini antidecubito e materassi in schiume.

Eziopatogenesi

In letteratura sono assai numerosi i lavori che analizzano i numerosi fattori causali e concausali che stanno alla base di questa patologia, impostati tutti allo stesso modo: la causa scatenante la piaga è la prolungata pressione. Concorrono alla genesi delle piaghe da decubito numerosi fattori collaterali, fra cui sono annoverate le precarie condizioni generali. La cura di un paziente portatore di lesione cutanea cronica è rappresentata da tre livelli di terapia indispensabili al raggiungimento della guarigione (generale, causale e locale). Appare evidente quindi come il paziente portatore di piaga da decubito debba essere curato contemporaneamente su due fronti, quello locale e quello generale.

Fattori locali

La prolungata pressione è la causa principale che scatena, a livello locale, la piaga da decubito: la lesione si verifica quando la forza comprimente applicata per un tempo sufficientemente lungo, è maggiore della pressione del sangue nel distretto arteriolo-capillare e per tanto si verifica un'ischemia. Il paziente predisposto alle piaghe, soprattutto se anziano, è in condizioni generali compromesse e spesso ipoteso. Con l'invecchiamento cutaneo si ha un diminuito contenuto di fibre elastiche con conseguente aumento di carico sul liquido interstiziale e sulle cellule; mutamenti nella sintesi del collageno con conseguenti diminuite resistenze meccaniche e aumento della rigidità tessutale: che la cute senile sia strutturalmente predisposta alla lesione da compressione è dimostrato anche dalla frequenza con la quale si verificano lesioni intorno ai cateteri e sondini. Nelle a rischio di piaga e cioè quelle in prossimità delle salienze ossee (sacro, trocanteri, ecc.), non solo la cute ma anche gli strati sottocutanei sono compressi fra il piano di appoggio e le salienze ossee. La lesione ischemica non inizia dalla cute ma dai piani sottocutanei. Tra le varie strutture che possono essere sottoposte a compressione, quella più sensibile all'ischemia è il muscolo: l'ischemia comporta un danno endoteliale, da cui edema interstiziale, autolisi e necrosi cellulare, con accumulo di metaboliti tossici e acidosi tissutale. La cute è molto più resistente all'ischemia, sia perchè le cellule hanno minor fabbisogno di ossigeno sia per una maggior ricchezza di anastomosi arteriolari. Pertanto una lesione ischemica muscolare può avere origine, svilupparsi e giungere a guarigione senza che la cute vada in necrosi. Da quanto sopra esposto risulta evidente che la necrosi visibile, cioè quella cutanea, rappresenta "la punta dell'iceberg" di una lesione molto più vasta. La piaga da decubito viene attualmente rappresentata e spiegata con la teoria del "cono di pressione" la cui base è posta a livello della salienza ossea e l'apice a livello cutaneo: questo concetto ha grande importanza dal punto di vista pratico poiché sta a significare che la necrosi del sottocute e delle parti molli è sempre più ampia della necrosi cutanea i cui bordi sono quindi sottominati.

Forze di stiramento

Entrano in azione quando il paziente viene posto nel letto in posizione seduta o semiseduta. In queste posizioni il corpo tende progressivamente a scivolare verso il fondo del letto mentre però lo scheletro si muove ad una certa velocità, la cute, trattenuta dall'attrito con il piano di appoggio, progredisce più lentamente; ne consegue a carico dei vasi del sottocute, uno stiramento che favorisce la trombosi. Se il paziente è molto dimagrito e la cute è lassa si può arrivare allo strappamento dei vasi del sottocute.

Attrito

Può essere considerato una causa iatrogena. Si sviluppa quando il paziente viene spostato dal letto trascinandolo; si verificano questo modo piccole abrasioni degli strati superficiali dell'epidermide che concorrono a renderla più vulnerabile alla pressione.

Macerazione della cute

Si verifica generalmente a seguito dell'incontinenza urinaria e/o fecale ma può essere favorita anche da profuse sudorazioni. L'ambiente umido e le modificazioni del pH favoriscono la penetrazione dei batteri negli strati dell'epidermide con conseguenti fenomeni irritativi che rendono la cute più sensibile all'ischemia. Pur essendo una causa secondaria la macerazione riveste un ruolo molto importante nel favorire la comparsa di piaghe da decubito: è stato calcolato che in pazienti a parità di condizioni favorenti, la presenza di incontinenza aumenta di circa sei volte il rischio di comparsa di piaghe.

Corpi estranei

La lesione da pressione interessa pazienti generalmente allettati. Particolarmente importante è la cura dell'ambiente dove si trova il paziente, cioè del letto. Non è infrequente trovare tra le lenzuola piccoli corpi estranei quali cappucci per ago, tappi di aghi-canula, briciole; le stesse pieghe del lenzuolo possono creare danno diretto alla cute. In questo caso, è fondamentale ricordare che la pressione di pochi minuti della cute su un piccolo corpo estraneo può causare lesioni importanti e che, conseguentemente, la zona interessata aumenterà di parecchio il rischio di trasformazione di una piccola lesione traumatica in piaga da decubito.

Altri Fattori

Di più difficile inquadramento possono favorire a livello locale la genesi delle piaghe da decubito:fra questi ricordiamo le contratture spastiche degli arti inferiori che possono causare piaghe da decubito sulla faccia mediale delle ginocchia, l'uso scorretto di taluni presidi sanitaricome cuscini e padelle, frizioni con alcol.

Fattori generali

Tra i fattori di ordine generale che predispongono la cute senile alla lesione, la causa principale è rappresentata dalle precarie condizioni generali.

Ipoalbuminemia

La principale causa di ipoalbuminemia è la malnutrizione che risulta essere il comune denominatore in quasi l'80% dei portatori di piaghe da decubito.

Immobilità

Numerose sono le cause che possono favorire nell'anziano l'immobilità durante la degenza a letto; l'uso di psicofarmaci, la diminuita sensazione di dolore (diabetici), le turbe psichiche, l'ipotermia, la consapevolezza che il movimento possa provocare dolori più intensi che l'immobilità (gravi artropatici), la mancanza di forza o le menomazioni.

Ipertermia

Ogni aumento di temperatura di 1°C comporta un incremento del 10% delle richieste metaboliche. A parità di condizioni generali la piaga da decubito compare con una frequenza statisticamente maggiore nei pazienti anziani la cui patologia comporta febbre.

Condizioni cardiocircolatorie e respiratorie

E' evidente come tutte quelle patologie che comportano una riduzione dell'ossigenazione siano un importante fattore di rischio per l'insorgenza delle lesioni, causano ipossia tissutale che, in ultima analisi, è il principale fattore predisponente la formazione di piaghe da decubito.

Lesioni del sistema nervoso centrale o periferico

A tutt'oggi l'evidente correlazione fra sistema nervoso e frequenza di piaghe da decubito non è completamente spiegata. Nella nostra esperienza di pazienti anziani abbiamo sicuramente evidenziato una maggiore frequenza di piaghe da decubito in pazienti con esiti di ictus, involuzione cerebrale senile ed altre patologie degenerative del SNC o periferico; tali piaghe presentano una scarsissima o nulla tendenza alla granulazione anche in condizioni metaboliche ottimali.

Ipossideremia

Oltre il 75% dei pazienti con piaghe da decubito è iposideremico. Il problema sta nel fatto che il tentativo di riparare la lesione abbia depauperato l'organismo stesso di tutte le sue riserve. Ricordiamo che un tessuto povero di ossigeno non può svolgere le normali attività metaboliche. A questo punto risulta chiaro come l'iposideremia diventi una causa eziopatogenetica di lesione cutanea. Non sappiamo stabilire con precisione se la carenza di ferro sia prima conseguenza e poi causa o viceversa, ma sappiamo con certezza che la correzione dell'iposideremia deve essere considerata prioritaria non solo nell'approccio terapeutico al paziente con piaghe da decubito ma anche nella prevenzione in pazienti anziani a rischio.

www.assistenzanzianitoscana.it

Indirizzo

Via Francesco Ferrucci 54
Prato
59100

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Infermieri domiciliare subito a casa tua 3932739391 pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Infermieri domiciliare subito a casa tua 3932739391:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram