Salviamo il 118 di Prato

Salviamo il 118 di Prato Noi non ci stiamo!

NO ALLA CHIUSURA DEL 118 DI PRATO
La Regione Toscana sembra decisa a togliere la centrale del 118 di Prato e di Pistoia per fare un’unica centrale del 118 con sede a Firenze, con competenza d’intervento che va da Firenze a Pistoia.

E dire che noi l'avevamo detto.
25/08/2014

E dire che noi l'avevamo detto.

La disavventura di un’anziana di Poggio a Caiano, paese dotato di due associazioni di soccorso, mette in luce i problemi derivanti dall’accentramento del 118 a Firenze

Sulle vecchie centrali del 118 è stato detto di tutto,in particolar maniera che quella di Prato era fuori norma e obsole...
29/10/2013

Sulle vecchie centrali del 118 è stato detto di tutto,in particolar maniera che quella di Prato era fuori norma e obsoleta.... non ci risulta che abbia mai preso fuoco.
Alcuni mesi fa denunciamo la scelleratezza dell'operazione, dicemmo anche che la nuova centrale del 118 a Firenze non era sicura e non era a norma sulla legge sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Oggi nostro malgrado dobbiamo constare che avevamo ragione.

Allora, ancora una volta, un invito forte all'assessore regionale e al Presidente Rossi (che oggi scopriamo essere il Presidente di regione più amato in Italia) avete l'ultima possibilità, tornate indietro, lasciate le centrali periferiche, lasciate le compentenze sul territorio, valorizzate gli infermieri e i medici del 118 pratese. Prato deve preservare la sua Centrale operativa.

Il principio d'incendio sul lungarno Santa Rosa, a Firenze. Sul posto i vigili del fuoco. Alcuni apparati erano stati installati da poco

14/10/2013

e da oggi il 118 risponde da Firenze.... grazie a tutti per non averci ascoltato.... grazie per aver ricattato gli operatori di Prato, obbligandoli alla trasferta.... grazie, il punto più alto di una politica sempre meno vicina ai lavoratori..... e sempre più casta.

bene adesso c'è qualcuno che ci spiega la logica con cui vengono fatte le cose in questa regione? questo "Call Center" c...
23/09/2013

bene adesso c'è qualcuno che ci spiega la logica con cui vengono fatte le cose in questa regione? questo "Call Center" come qualcuno in modo dispregiativo l'ha chiamato perchè non ha i requisiti minimi previsti per legge? legge, per altro della stessa regione Toscana.(cfr LR 81 e dalla delibera 1235) ci dite dove sta il guadagno? c'è qualcuno che ci vuole rispondere? che vuole rispondere alla cittadinaza e alle dimenticate associazioni di volontariato?

Secondo gli operatori la sede di Lungarno Santa Rosa non ha i requisiti di antisismicità e anti-alluvionabilità. «Che cosa succederà in caso di crash?»

23/09/2013

Medicicentodiciotto Prato
Comunicazione per le istituzioni pratesi:
La Centrale 118 di Prato sta per essere trasferita in via temporanea presso quella di Firenze in Lungarno Santa Rosa, che è una centrale che che non è in linea con quanto stabilito dalla LR 81 e dalla delibera 1235, per quanto concerne il rispetto dei requisiti di sicurezza di antisismicità ed anti alluvionabilità.
in caso di crash della centrale così composta (Firenze e Prato) allo stato attuale nessuna di quelle presenti in area vasta o nei territori limitrofi sarebbe in grado in tempi brevi di farsi carico di queste due realtà esponendo a rischio fortemente la popolazione servita.
Qual'è il senso di questa scelta della ASL di Prato?

guarda un po chi si è rifatto vivo.....
23/09/2013

guarda un po chi si è rifatto vivo.....

19/09/2013

L'On. Caterina Bini sulla questione del 118: Sulla questione della centrale del 118 sentiamo la necessità di esprimere la nostra opinione dopo un anno circa di interventi costanti nei confronti della Regione. Pensiamo che questa non sia una questione politica o di rivendicazione localistica. Non siamo abituati a ragionare così e vogliamo stare alla realtà dei fatti: quei fatti che da molto tempo facciamo presenti alla Regione Toscana. 1. La centrale 118 di Pistoia è ai primi posti a livello nazionale per funzionamento ed efficacia degli interventi; 2. Per rendere la centrale 118 di Pistoia funzionale per l’area vasta della Toscana centrale sono necessarie risorse molto ridotte rispetto a Firenze; 3. La linea della Regione Toscana negli ultimi anni è stata quella della razionalizzazione delle risorse puntando alla riorganizzazione dei servizi ed alla loro efficacia; 4. La centrale del 118 di Pistoia risponde alla normativa regionale e cioè rientrava nei criteri e nei parametri a dicembre scorso come previsto dalla legge, cosa che, a dicembre, non valeva per Firenze. Stanti questi pochi fatti, non politici e non di rivendicazione localistica, ci siamo mossi nei confronti della Regione di concerto con le istituzioni locali e con i consiglieri regionali con i quali c’è stato un vero lavoro di squadra in tal senso. In prima istanza abbiamo denunciato il fatto che, mentre non ce n’era assolutamente bisogno, si spendessero milioni di euro a Firenze per costruire sulla base dei nuovi parametri una nuova centrale. Lo abbiamo detto più volte all’assessore Marroni il quale ci ha risposto in varie occasioni in modo evasivo e confuso. Abbiamo successivamente incontrato con le rappresentanze istituzionali a livello locale il Presidente Rossi. Gli abbiamo spiegato, in modo compatto e unitario, che la scelta pistoiese era l’unica che rispondeva ai criteri, la più economica e la più efficiente e dunque la più razionale. Il presidente Rossi ci ha garantito di aver compreso la questione. Durante l’estate si sono rincorse molte voci sul fatto che le cose, con modalità poco lineari, andavano, da parte dell’assessore (che ogni tanto farebbe bene a ricordare che non è più il direttore generale dell’Asl 10), nella direzione di una scelta fiorentina. Abbiamo allora, sempre in stretto contatto con il comune, contattato il presidente Rossi, il quale ha confermato che non c’erano decisioni assunte, dandoci la parola di una scelta che si sarebbe basata su criteri oggettivi e quindi che sarebbe andata nella direzione di Pistoia. Il presidente ci ha anche chiesto di non intervenire pubblicamente perché questo sarebbe stato dannoso per l’esito della vicenda. Ci siamo fidati ed, a fronte di voci che insistenti ci rappresentavano una diversa realtà dei fatti, abbiamo usato senso di responsabilità perché per noi la parola data è come un contratto. Visto che le notizie oggi appaiono più che semplici voci vogliamo confermare, anche a mezzo stampa, che questo territorio è unito su questa vicenda. Questo territorio è unito su una scelta che sia rispettosa dell’efficienza e dell’economicità (che non vuol dire solo chiedere ai direttori generali di tagliare reparti agli ospedali). Questo territorio vuole scelte lineari e spiegabili con criteri oggettivi. Se non dovesse essere così e se queste cose non dovessero essere rispettate, chiederemo conto alla Regione Toscana fino alle estreme conseguenze. e Prato cosa fa? come ci muoviamo? in ordine sparso o facciamo sistema e difendiamo l'eccellenza della nostra centrale del 118?

14/09/2013

COMUNICATO STAMPA
FIRENZE 11.09.2013 (c.b.) «Ad inizio agosto c’era stato un chiaro impegno istituzionale, da parte dell’assessore regionale, a discutere la questione nelle sedi proprie, confidando nelle assicurazioni ricevute circa il lavoro in corso per la corretta applicazione di quanto la legge toscana prevede sulle centrali operative del 118. Ora, alcuni, danno tutto per già deciso o parlano di una centrale unica a Firenze invece delle tre di area vasta, come previsto dalla legge regionale del 2012. L’assessore Marroni ha recentemente smentito che ci sia stata qualsiasi decisione. Mi attengo a questa smentita e sono fiduciosa sul fatto che le scelte vengano assunte in modo chiaro e assolutamente trasparente. E tutto ciò applicando quanto previsto dalla legge regionale, vale a dire l’individuazione della nuova centrale unica di area vasta, tra quelle esistenti al 27 dicembre 2012, scegliendo secondo i requisiti di efficienza ed economicità rilevati a quella data. Sono al corrente di un impegno forte della direzione dell’Asl 9 di Grosseto in tal senso. Non si tratta di una “guerra tra campanili”, dove la spunta chi grida più forte, ma di applicare seriamente e serenamente una legge che punta a ottimizzare e qualificare un servizio facendoci risparmiare risorse importanti da destinare ad altre priorità della sanità toscana».

Così Lucia Matergi, consigliere regionali del Pd, sul percorso per l’individuazione della sede unica del 118 per l’area vasta della Toscana del Sud-Est.

quelli che rimangono cosa andranno a fare? e come manterremo i livelli di servizio con solo due o tre operatori di Prato...
10/09/2013

quelli che rimangono cosa andranno a fare? e come manterremo i livelli di servizio con solo due o tre operatori di Prato? qualcuno ci vuole rispondere?

La Regione ha deciso sul servizio di area vasta in Toscana: Firenze e Siena due delle sedi. Ancora da individuare quella dell’area del litorale. Entro un mese trasferimento del pronto intervento di Prato ma la delibera arriverà dopo i mondiali di ciclcismo

Indirizzo

Prato
59100

Sito Web

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