14/11/2022
14 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE
La data corrisponde a quella di nascita del professor Banting, che assieme al suo allievo Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando la storia dei malati di diabete mellito, permettendone la sopravvivenza.
Quando si parla di diabete ci si riferisce a una condizione legata ad una mancanza di insulina o ad un suo alterato funzionamento: entrambi le situazioni determinano la presenza di una quantità eccessiva di glucosio nel sangue.
Esistono due forme della malattia. Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune, legata cioè alla presenza di anticorpi che distruggono le cellule beta responsabili della produzione di insulina nel pancreas. La causa della malattia non è chiara, è spesso preceduta da un'infezione virale su una predisposizione genetica di fondo.
La seconda tipologia, il diabete di tipo 2, non è legato a una carenza assoluta di insulina, ma al cattivo funzionamento delle cellule del pancreas che la producono e ad una resistenza alla sua azione. Solitamente la malattia colpisce persone adulte, dopo i 30-40 anni di età, ed è legata in particolare alla presenza di obesità e di grasso addominale.
Anche in questo caso, esiste una qualche familiarità genetica per la malattia. I pazienti con diabete di tipo 2 hanno livelli elevati di glucosio nel sangue, ma anche alti livelli di grassi, soprattutto trigliceridi, e una pressione arteriosa aumentata. In assenza di terapia, i sintomi che possono indicare l'insorgenza del diabete di tipo 2 sono sete eccessiva, aumento della diuresi, aumento dell'appetito, lenta guarigione dalle ferite, stanchezza ricorrente, disturbi della visione, cefalea e prurito cutaneo.