02/10/2024
PEDICULOSI --PIDOCCHI A SCUOLA
Che cos’è
La pediculosi del capo è una infestazione da pidocchi. Il suo ciclo vitale dura circa un mese e avviene
attraverso 3 stadi: adulto, uova, ninfa.
L’insetto adulto:
è lungo da 2 a 4 mm, ha un colore che varia dal bianco sporco
al grigio, si muove velocemente sul cuoio capelluto, è difficile da vedere, si
attacca alla base del capello
per succhiare il sangue; vive per circa un mese e può sopravvivere solo per 1-
2 giorni al di fuori del corpo umano.
Le uova o lendini:
la femmina depone, alla base del capello, a 3-4 mm dalla
superficie del cuoio capelluto, da 6 a 10 uova al giorno; sono lunghe circa 1
mm, ovoidali, grigio-bianche. Le uova si aprono dopo circa una settimana dalla
deposizione, dando origine alla ninfa.
Le uova non sopravvivono fuori dal corpo umano e quelle trovate al di fuori non sono vitali.
La ninfa: (l’insetto neonato),
della grandezza della testa di spillo, si annida sul cuoio capelluto e impiega,
a sua volta, una settimane per maturare in insetto adulto.
Come si trasmette
I pidocchi sono privi di ali e non possono né volare né saltare. La trasmissione avviene per contatto diretto,
cioè quando le teste e i capelli di persone diverse si toccano (contatto testa-testa). Raramente la
trasmissione avviene attraverso l’impiego in comune di oggetti quali spazzole, pettini o indumenti quali
cappelli, berretti, sciarpe, cuscini. L’infestazione non è particolarmente associata alla lunghezza dei
capelli, che possono però essere d’ostacolo a una facile individuazione di pidocchi e lendini.
Come si manifesta e quali sono i rischi per la salute
Il sintomo caratteristico è il prurito che può essere accompagnato da segni di grattamento come il rossore.
A volte l’infestazione può essere asintomatica. I pidocchi non trasmettono malattie infettive.
Come riconoscerla
Si deve ispezionare accuratamente la testa, dedicando particolare attenzione alle zone prossime
all’orecchio e alla nuca. I pidocchi maturi sono difficilmente visibili in quanto si muovono rapidamente e si
mimetizzano facilmente; la diagnosi si fa identificando le lendini (uova) che sono dei puntini biancastri di
forma ovale. Le lendini si distinguono facilmente dalla forfora perché sono saldamente attaccate alla base
del capello; passando tra i capelli un pettine, la forfora si stacca con facilità, le uova invece rimangono
adese ai capelli.
Come si previene
Non è ancora stato scoperto un prodotto capace di rendere inattaccabile la testa; in altre parole, non esiste
un repellente o una sostanza che crei un ambiente sfavorevole. Per cui, i prodotti che sono venduti come
preventivi per il capo, non hanno un vero effetto di prevenzione; alcuni di loro non contengono principi
attivi ed altri sono normali shampoo.
I prodotti che sono venduti come preventivi per l’ambiente (casa, scuola), sono inutili e sconsigliati.
La prevenzione più efficace è una “diagnosi precoce” ossia l’identificazione precoce dei casi e il loro
trattamento per potere prevenire l’infestazione di altre persone.
Deve essere evitato lo scambio di oggetti personali quali pettini, cappelli, sciarpe, nastri, fermagli per
capelli, asciugamani.
Come si evita nella scuola
La pediculosi si può controllare solo con la collaborazione dei genitori e della scuola. Studi scientifici hanno
dimostrato che è poco efficace il controllo del capo da parte degli operatori sanitari, mentre è più
efficace il controllo costante dei genitori per identificarla precocemente e trattarla adeguatamente.
I genitori devono:
- controllare settimanalmente la testa dei loro figli e, se hanno qualche sospetto, devono rivolgersi al
medico curante o al pediatra o al farmacista
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
IGIENE E SANITÀ PUBBLICA
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- comunicare alla scuola se il proprio figlio è affetto da pediculosi affinché vengano informati gli altri
genitori
La scuola deve:
- informare i genitori della classe e/o della scuola quando si verifica un caso di pediculosi, invitandoli a
controllare il capo dei figli e a trattarli in caso di positività
- educare i bambini a evitare lo scambio di oggetti personali quali pettini, cappelli, sciarpe, nastri,
fermagli per capelli, asciugamani
- fornire materiale informative.
Come si tratta
Il trattamento completo è farmacologico e manuale, perché nessun prodotto uccide completamente le
lendini.
Trattamento farmacologico
È basato sull’impiego di prodotti contenenti sostanze antiparassitarie di provata efficacia che devono essere
attivi sia sull’insetto, sia sulle uova. Sono da preferire schiume, gel, creme, emulsioni per il maggior potere
penetrante nelle uova, mentre gli shampoo sono sconsigliati in quanto vengono diluiti in acqua e il tempo
di contatto è troppo breve per esercitare un’azione ottimale. Esistono anche prodotti a base di oli naturali
o sostanze vegetali che potrebbero essere utili per eliminare l’insetto, però sembrano poco efficaci
nell’uccidere le lendini. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-10 giorni per eliminare eventuali insetti
nati nel frattempo da lendini rimaste vitali. È importante utilizzarli con attenzione, seguendo le indicazioni
contenute nelle rispettive confezioni.
Trattamento manuale
Dopo il trattamento farmacologico, è fondamentale sfilare tutte le lendini dai capelli, perché il prodotto
può non ucciderle tutte. Per potere eseguire con più accuratezza questa operazione si deve:
• ispezionare il capo sotto una fonte di luce adeguata (preferibile quella naturale), partendo dalla radice
del capello
• pettinare i capelli con pettine fitto; per facilitare il distacco delle lendini si possono inumidire i capelli
con acqua e aceto
• le lendini che non si staccano vanno sfilate manualmente controllando ciocca per ciocca; eventualmente
si può tagliare il capello alla radice.
Questo trattamento va ripetuto 1 volta al giorno per almeno 2 settimane. Se l’operazione risultasse
complicata per la lunghezza dei capelli si raccomanda di accorciarli. Se dopo questi trattamenti si ritrovano
ancora pidocchi o lendini bisogna pensare più frequentemente a una reinfestazione o a un fallimento della
terapia o a una errata applicazione del farmaco.
Trattamento delle persone venute a contatto e dei familiari
Per essere sicuri di bloccare il diffondersi dell’infestazione è necessario che contemporaneamente tutte le
persone venute a contatto e i componenti della famiglia siano sottoposti a ispezione e a un eventuale
trattamento con antiparassitari.
Trattamento degli indumenti, ambienti, giocattoli, animali
I pidocchi vivono esclusivamente sull’uomo e l’insetto adulto può sopravvivere al di fuori della testa solo
per 1-2 giorni; i rari pidocchi riscontrati su cuscini, poltrone, cappelli, sono presumibilmente morti, così
pure le lendini. Non è indicata la disinfestazione degli ambienti né l’uso profilattico di insetticidi o prodotti
naturali ambientali che possono esporre i bambini ad agenti chimici. È consigliato lavare la biancheria del
letto e da bagno in lavatrice alla temperature di 60°, subito dopo il trattamento. Abiti, cuscini, pupazzi,
peluches, possono essere lavati a secco o lasciati all’aria aperta per 48 ore.
Il pidocchio non si trasmette dall’uomo all’animale e viceversa, pertanto non vanno trattati cani, gatti o
altri animali domestici.
Trattamento di spazzole, pettini, cuffie
Vanno accuratamente lavati in acqua calda o immersi in una soluzione acquosa di un antiparassitario (lo
stesso impiegato per il trattamento) e/o lavati con prodotti antiparassitari.
Allontanamento dalla scuola e dalla collettività e riammissione
I bambini possono essere riammessi a scuola previa autocertificazione dei genitori attestante
l’avvenuto trattamento.