Studio di Psicologia Clinica e Forense - Dott.ssa Silvia Olive

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Studio di Psicologia Clinica e Forense - Dott.ssa Silvia Olive La pagina si propone di fornire informazioni tecnico-scientifiche e di attualità sulla Psicologia, sulla Psicoterapia e sulla Sessuologia Clinica.

07/01/2025

02/10/2023

Lei scrive
«Ciao Lunàdigas, vi ho già scritto con una perla di mia nipote e oggi faccio il bis.

Mia madre, pioniera di battaglie femministe in città, educatrice formidabile al sentimento del rispetto e dell’uguaglianza, con l’esempio, in casa, poi, si è dimostrata, oltre che una lavoratrice attenta alla carriera, una moglie e madre superdevota, attentissima alla casa, tutta tesa a mettersi non uno ma dieci passi indietro a far brillare un uomo, mio padre. Per la verità un uomo che meritava e ancora merita di brillare, ma che sul sacrificio silenzioso e dolce di mia madre ci ha costruito una vita senza neppure rendersene conto. Questo non credo che lo renda meno colpevole, ma tanto quanto ogni figlio del suo tempo. Che il maschilismo e il patriarcato costringono tutti in recinti precisi.
Solo che i nostri fanno più schifo.
Ci pensa una nipote, la prima della nuova generazione, figlia di mio fratello che è stato educato esattamente come me, a rimettere a posto un po’ di equilibri.
E mia madre e mio padre, ora anziani, con lei riflettono da capo di femminismo e uguaglianza.
Cosa bellissima.

Oggi tutto è nato da qui:

«”Nonna ma stai sempre a lavare i piatti?
Non mi sembra giusto.
Quando sono grande e mi sposo con Luca i piatti li lava lui…”

Mia nipote Sara (che ha capito tutto della vita), 5 anni».

07/05/2023
14/04/2023

Se l’unico obiettivo nella vita è quello di evitare i sentimenti o le situazioni negative più comuni, si rischia di perdere le sfide e le occasioni che danno un senso pieno all’esistenza. Meglio cercare un compromesso. Leggi

Laboratorio di arteterapia
13/03/2023

Laboratorio di arteterapia

02/03/2023

Dieci minuti ed esco dalla stanza, ho assaporato la prima dose di vero distillato di dolore umano della giornata.
Ne assumo almeno una al giorno, tre volte a settimana.
Si chiama: fare lo psicoterapeuta.
Faccio quello che faccio perché lo so fare e per motivi troppo lunghi da spiegare.
Ho imparato il mestiere, ho studiato molto, rovistato nelle parti del mio animo non esposte al sole del sud.
Ci ho costruito una reputazione scientifica sopra.
Ma ha un prezzo: assumere quotidianamente dosi di vero distillato di dolore umano.

- Giancarlo Dimaggio

13/02/2023

In occasione dell’8 marzo il Centro Antiviolenza Bari promuove la campagna di sensibilizzazione “Io posso essere ciò che desidero” sul tema del gap di genere e degli stereotipi nel mondo dello studio e del lavoro.

Si tratta di una campagna di comunicazione partecipata per cui stiamo raccogliendo testimonianze fotografiche sul tema “Io posso essere ciò che desidero”.
Tali immagini saranno utilizzate per l’allestimento di una mostra fotografica il giorno 8 marzo e pubblicate sulla pagina Facebook del Centro Antiviolenza Bari.

Per partecipare occorre inviare nr. 1 fotografia in orizzontale con rappresentato il proprio volto e un cartello con la scritta – “Io sono…… inserire la propria professione” oppure – “Io vorrei essere…… inserire la professione che si vorrebbe avere” all’indirizzo mail info@centroantiviolenzabari.it corredata da liberatoria firmata (scaricabile qui) e documento di identità entro il giorno 17 febbraio 2023.
qui il modello di liberatoria da compilare, firmare ed inviare:
https://www.centroantiviolenzabari.it/io-posso-essere-cio-che-desidero-8-marzo-2023/


Francesca Bottalico
Medihospes Rete dei Centri Antiviolenza SanFra

11/02/2023

⭐️FUMARSI LE CANNE NON è NORMALE
📍Come funziona il cervello adolescente

Cari Fedez e J-Ax, chi vi parla è uno psicopedagogista che per tanti anni ha lavorato in strada nel campo della prevenzione e del recupero delle tossicodipendenze.
Molti ne ho salvati, molti ne ho persi.

Invece di giocare a fare i rivoluzionari andate in un Sert o in una comunità.
Parlate con gli educatori sottopagati che non hanno la possibilità di gridare dal palco di Sanremo ma, soprattutto, leggete i dati della ricerca scientifica.

⛔️Vi riporto un passaggio di Roberto Cavallaro, responsabile dell’Unità per i disturbi psicotici dell’ospedale San Raffaele di Milano: «La ma*****na una droga leggera? Può anche raddoppiare il rischio di schizofrenia. La verità è che non esistono droghe leggere o pesanti, è un concetto da superare: sono tutte droghe con effetti deleteri, il rischio e la gravità con cui si manifestano in una condizione patologica sono individuali».

✅️Negli adolescenti c'è un elemento in più da considerare.
Il cervello adolescente ha alcune peculiarità specifiche che non ritroviamo nel cervello adulto.
Durante l'adolescenza si intensifica l'attività dei circuiti dopaminergici.
La dopamina è il neurotrasmettitore coinvolto nella ricerca del piacere.
Durante l'adolescenza il "livello base" di dopamina è inferiore all'adulto ma, e questo è il punto critico, le esperienze gratificanti (tra cui l'uso di droghe) creano una "tempesta di dopamina" che "inonda" il cervello in modo diverso da quanto accade negli adulti.

Questa tempesta di dopamina espone gli adolescenti a due grossi rischi.
🔺️Il primo è l'impulsività, non riuscire a frenare il desidero di provare.
🔺️Il secondo è la maggiore predisposizione dei giovani alle dipendenze, perché le droghe sono strettamente correlate all'attivazione della tempesta dopaminergica.

Il cervello dei vostri figli è come un bellissimo veliero composto da due aspetti:
il Piccolo Timoniere del "Cervello che pensa";
le Grandi Vele del "Cervello emotivo".

Il compito di noi adulti (genitori, insegnanti, e sì, anche di voi influencer che avete una presa fortissima sui giovani) deve andare nella direzione opposta della minimizzazione dei comportamenti a rischio.

🚩Noi adulti dobbiamo stare dalla parte del Piccolo Timoniere (la corteccia pensante dei ragazzi), una corteccia che matura completamente dopo i 20 anni.
Il nostro compito, invece di banalizzare temi complessi come la legalizzazione delle droghe, è stimolare la corteccia adolescente per imparare a distinguere tra Bene e Male, acquisendo man mano la capacità di regolare emozioni e impulsi distruttivi.
Le droghe che voi chiamate "leggere" interferiscono sulle capacità cognitive della corteccia.
Non è le tesi di un solo psicopedagogista, leggete la letteratura scientifica.
Ma sopratutto, se proprio volete giocare a fare i rivoluzionali, non fatelo sulla pelle dei ragazzi.

P.S. Purtroppo per dire sciocchezze basta una rima ma, per smontarle compiutamente, occorre fare una cosa che non va più di moda: leggere.

Se volete approfondire questi temi ne parlo in:
⭐️"Mio figlio è un casino".
In libreria, su Amazon e nel mio store
https://editshop.it/prodotto/mio-figlio-e-un-casino

Il cervello dei nostri adolescenti è fantastico, ma deve essere nutrito nel modo giusto...

Giangiacomo Feltrinelli Editore

📍NOTA A MARGINE
Sul tema legalizzazione come contrasto alle mafie vi invito ad ascoltare le parole del magistrato Nicola Gratteri che danni combatte in prima linea la lotta alle mafie.

Mi dispiace molto leggere i risultati di una nuova ricerca scientifica promossa della East Carolina University, secondo ...
29/01/2023

Mi dispiace molto leggere i risultati di una nuova ricerca scientifica promossa della East Carolina University, secondo la quale gli effetti rilassanti della cannabis possono aumentare il desiderio e ridurre le inibizioni, migliorando il funzionamento e la soddisfazione sessuale. Favorendo, addirittura, l'orgasmo multiplo nelle donne.
L'articolo parte analizzando un fenomeno sociale, per cui, in media, le donne raggiungono l'orgasmo molto più raramente rispetto agli uomini. Dato tristemente vero.
Ora, i motivi per cui, ancora, tra le donne esiste una scarsa soddisfazione sessuale sono molteplici e hanno a che fare sicuramente con il ruolo che per secoli ha avuto la sessualità nella nostra vita, rilegata semplicemente a funzione riproduttiva o a semplice strumento di soddisfazione maschile.
Sminuita, marginalizzata, colpevolizzata. Ricoperta di vergogna.
Per secoli, alle bambine, alle ragazze, alle giovani donne, non è stato permesso di esplorare e conoscere il proprio corpo, di pensarlo, di immaginarlo, di sentirlo, oltre e altrove la maternità, come strumento di incontro con se stesse e con l'altro, di conoscenza e piacere sessuale.
Per secoli le ragazze e le giovani donne non si sono permesse il piacere sessuale, al di fuori del matrimonio, del rapporto di coppia tradizionalmente inteso.
Pensare di risolvere immediatamente questo "divario" attraverso l'utilizzo di una sostanza psicoattiva ci allontana ancora una volta da noi stesse, dalla direzione in cui dobbiamo andare, che è quella di imparare a sentire, che è quella di imparare a sentirci, che è quella di imparare a sentire l'altro, e non quella di "rilassarci", e cioè, imparare a non sentire, o a sentire di meno la paura o la vergogna.
E' una battaglia culturale quella che deve restituire la sessualità alle donne, che non può passare dall'utilizzo delle sostanze.
Le sostanze non aiutano il piacere sessuale, anzi lo danneggiano profondamente.
Una buona conoscenza di sé, del proprio corpo, della propria sessualità, così come una buona intesa e complicità con il/la propri* partner può portare ad un profonda soddisfazione sessuale, difficile da raggiungere, ma possibile.

Secondo un nuovo studio, gli effetti rilassanti della cannabis possono aumentare il desiderio e ridurre le inibizioni, migliorando il funzionamento e la soddisfazione sessuale

22/01/2023

Con i e le pazienti uso spesso una metafora:
imparare a tenere i piedi nell'acqua.
Chi è passato dal mio studio l'avrà sentita almeno una volta, nei percorsi di psicoterapia.
Imparare a tenere i piedi nell'acqua.
Imparare a tenere i piedi anche negli stati emotivi negativi, nell'ansia, nella paura, nella tristezza.
Nella mancanza apparente di senso, mi verrebbe da dire.
Senza il bisogno di tirarsene subito fuori.
Imparare ad attraversare anche gli stati emotivi negativi, a sentirli, a tollerarli.
A cosa serve? E' una cosa così dolorosa, mi dicono spesso i pazienti.
E se servisse ad insegnarci che possiamo farcela?
Tutto passa. Anche la tristezza più profonda, l'ansia più intensa, la paura più spaventosa.
I contorni si sfumano, i colori si sbiadiscono, i rumori si abbassano.
Riflettiamo spesso con Alessia, sul perchè non accetta di rimanere nella sua ansia di malattia, e invece cerca sempre di liberarsene in fretta chiedendo rassicurazioni al marito.
E con Elena, che non riesce ad attraversare la paura, durante l'attacco di panico, e non saprà mai cosa c'è dall'altra parte.
E con Elisa, che galleggia in una relazione tossica perchè ha paura di attraversare il dolore della perdita.
Come sarebbero andate le loro vite se invece avessero tenuto i piedi nell'acqua?
Cosa ci sarebbe dall'altra parte, una volta attraversato la nostra ansia, la nostra paura, la nostra tristezza, il dolore della perdita?

C'è un solo modo per capire in che direzione andare.
Devi seguire la tua paura.

Indirizzo

Via MONTE SAN GABRIELE, 19
Racale
73055

Orario di apertura

Lunedì 17:00 - 21:00
Martedì 17:00 - 21:00
Mercoledì 17:00 - 21:00
Giovedì 17:00 - 21:00
Venerdì 17:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 21:00

Telefono

+393492472370

Sito Web

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