Dr.Giuseppe Mirabella - Psicologo

20/12/2025

La paura non ci controlla dominando le nostre emozioni. Ci controlla convincendoci silenziosamente che il nostro comfort è più importante della felicità.
www.giuseppemirabella.blogspot.com

17/12/2025

Non sempre le difficoltà sessuali dipendono dal corpo.
Spesso è l’ansia a prendere il controllo. Paura di non riuscire, attenzione alla prestazione, ipercontrollo:
tutto questo allontana dalle sensazioni e blocca la risposta sessuale.
Il problema non è “non funzionare”,
ma un sistema nervoso in allerta.
La sessualità ha bisogno di sicurezza e presenza, non di giudizio.

Parlarne è possibile. E può fare la differenza.

Non tutte le difficoltà sessuali hanno un’origine fisica. Molto spesso è l’ansia a interferire, anche quando non viene riconosciuta come ta...

14/12/2025

Ogni persona è qui per insegnarti qualcosa:
alcune con l’amore,
altre con l’abbandono.

La verità è che le relazioni non sono mai semplici. Dopo i primi fuochi d’artificio, quando tutto sembra fluire senza sforzo, ar...

02/12/2025

Una scena semplice che contiene un segreto profondo.

Un bambino tocca per la prima volta una candela accesa.
Un secondo dopo, la sua mano si ritrae di scatto.
Poi lo sguardo si fissa sulla fiamma, come se il corpo stesse imparando qualcosa che la mente non ha ancora parole per dire.
In quel momento, il suo cervello cambia fisicamente.
Non in senso metaforico.
Letteralmente.
Una nuova connessione sinaptica si è formata.
Un segnale è stato registrato.
La realtà ha lasciato un’impronta biologica.
Questo è ciò che ha dimostrato Eric Kandel, Premio Nobel per le neuroscienze: ogni apprendimento autentico lascia un segno nei nostri neuroni.
Una sinapsi si rafforza. Un circuito si modifica.
Il cervello non è un archivio: è un organismo plastico, che si modella con ogni esperienza.
E non solo i fatti.
Anche le convinzioni, le paure, le idee che hai su te stesso… sono scolpite lì dentro.
Non sono solo pensieri. Sono tracce biologiche.
E come ogni traccia, possono essere riscritte.
Ma serve qualcosa di più delle parole.
Serve una nuova esperienza. E serve viverla più di una volta.
Secondo lo psichiatra Norman Doidge,
il cervello rimane plastico per tutta la vita.
Ma non cambia con la teoria.
Cambia con la ripetizione consapevole.
Con l’attenzione guidata.
Con l’azione coerente.

Se hai pensato per anni di non essere abbastanza,
quella convinzione è diventata una scorciatoia neurale.
Un’autostrada dentro il tuo cervello.
Per cambiarla, non basta “pensare positivo”.
Bisogna costruire una nuova strada, passo dopo passo.
Con nuove esperienze, piccoli gesti, percezioni ripetute,
che insegnino al corpo e alla mente che qualcosa di diverso è possibile.

Il cambiamento è reale. Ma ha bisogno di prove, non di promesse.
Non basta capire.
Serve sentire.
Serve fare.
Serve ripetere.
https://www.psicologi-italia.it/psicologo/giuseppe-mirabella.html

22/11/2025

Le parole di Baricco descrivono con grande lucidità ciò che molti incontrano nel proprio percorso di crescita: ambienti emotivi in cui il dolore non viene nominato, la sofferenza viene normalizzata e il conflitto è evitato più che compreso.
In queste condizioni impariamo a sopravvivere, non a riconoscere ciò che ci ferisce. E così ciò che è “palude” finisce per sembrare casa.

Il lavoro psicologico spesso inizia proprio qui: nel dare un nome a ciò che non ha potuto averlo, nel distinguere l’abitudine dal benessere, la sopravvivenza dalla vita piena.
Riconoscere la propria “palude” non è un atto di colpa, ma di libertà. È il primo passo per trasformare un’eredità silenziosa in una possibilità nuova.

Così, senza saperlo, ereditiamo l'incapacità verso la tragedia...perché nelle nostre case non si accetta la realtà del male, e questo rinvia all'infinito qualsiasi sviluppo tragico innescando l'onda lunga di un dramma misurato e permanente – la palude in cui siamo cresciuti. È un habitat assurdo, fatto di dolore represso e quotidiane censure. Ma noi non possiamo accorgerci di quanto sia assurdo perché come rettili di palude conosciamo solo quel mondo, e la palude è per noi la normalità. Per questo siamo in grado di metabolizzare incredibili dosi di infelicità scambiandole per il doveroso corso delle cose: non ci sfiora il sospetto che nascondano ferite da curare, e fratture da ricomporre.

Alessandro Baricco

19/11/2025

Guarire non significa distruggere.
Spesso immaginiamo il cambiamento come un taglio netto: voltare pagina, chiudere porte, cancellare ciò che è stato. Ma nella mia esperienza clinica, la vera guarigione è un processo diverso, molto più sottile e profondo.

Guarire è permettere alla propria anima di tornare, poco a poco, a riempire gli spazi della vita.
Non è bruciare il passato, ma imparare a integrarlo: ciò che è stato non deve scomparire, ma trasformarsi in terreno fertile per ciò che verrà.

La metafora del “seme nella cenere” descrive bene la resilienza: la capacità di generare qualcosa di nuovo proprio dove pensavamo non fosse più possibile.
È un invito a rispettare i propri tempi, ad ascoltare i propri limiti e a costruire una relazione più gentile e autentica con sé stessi.

Nella crescita personale, affettiva e sessuale, questo è un passaggio fondamentale: non la distruzione, ma la rinascita.
Ogni giorno, una goccia alla volta.

18/11/2025

Il vero amore,
contiene l'elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità. Per rendere felice una persona bisogna esserci. Si dovrebbe imparare a guardarla, a parlarle. Rendere un'altra persona felice è un'arte che si impara.
Il secondo elemento che compone il vero amore è la compassione, la capacità di togliere il dolore, di trasformarlo nella persona che amiamo. Anche in questo caso bisogna praticare il guardare in profondità per riuscire a vedere che tipo di sofferenza ha in sè quella persona. Spesso avviene che l'altra persona, compresa e sostenuta, sarà in grado di affrontare più facilmente le difficoltà della sua vita, perchè sentirà che siete dalla sua parte.
Il terzo elemento è la gioia. Il vero amore vi deve portare gioia e felicità, non sofferenza giorno dopo giorno.
Il quarto e ultimo elemento è la libertà. Se amando sentite di perdere la vostra libertà, di non avere più spazio per muovervi, quello non è vero amore.
(Thich Nhat Hanh)

Perdonare qualcuno in silenzio e decidere di non avere più contatti con lui non è segno di rabbia o rancore. È un atto di protezione, un’acc...

05/11/2025

Un tempo le persone si aiutavano perché sentivano di appartenere a qualcosa di più grande. Oggi, invece, spesso ci si avvicina all’altro solo per interesse, e ci si allontana quando non serve più.
Come terapeuta, vedo in questo il segno di una crisi del legame: abbiamo smarrito il contatto con il cuore, con l’empatia, con la dimensione spirituale che dà senso alle relazioni anche a quelle affettive e sessuali.
Ritrovare quella “visione divina” non significa tornare al passato, ma riconnettersi: con se stessi, con l’altro, con la vita. È il passaggio dall’ego all’essere, dal bisogno alla presenza.
Solo così possiamo tornare a vivere relazioni vere, capaci di nutrire mente, corpo e anima.
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01/11/2025

Intraprendete un percorso terapeutico che vi aiuti a lasciar andare le credenze e le supposizioni su come voi e il vostro mondo dovreste essere. Questo vi renderà capaci di vivere nel momento presente calmando il corpo, la mente e lo spirito.
Io posso aiutarvi (339 4442385 dott. Giuseppe Mirabella psicologo e educatore sessuale)
www.giuseppemirabella.blogspot.com

17/10/2025

La relazione matura è costituita da due persone entrambe autonome e indipendenti. Che non si sorreggono vicendevolmente, ma che si supportano a vicenda. Non si appoggiano barcollando l' uno all'altra, come due ubriachi.
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03/10/2025

Correre non è solo allenamento fisico: migliora l’umore, riduce lo stress e rafforza l’autostima.
E sì… ha effetti positivi anche sulla sessualità, grazie a una migliore circolazione, più energia e maggiore fiducia in sé.
Un passo dopo l’altro, verso il benessere integrato.
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