Annarita Corradini Psicologa

Annarita Corradini Psicologa Diffondere il più possibile una cultura di cura dell'anima e dei suoi bisogni. Perché ho scelto questa professione?

Ho scelto la professione di psicologa perché mi colloca in ruolo sociale che più si avvicina alla mia vocazione. La mia è, in primis, una vocazione all’indagine della realtà e alla ricerca di senso. Tale ricerca non è disgiunta da una partecipazione empatica alla sofferenza altrui. Proprio quando le difese psicologiche cominciano a barcollare si creano delle aperture che favoriscono un contatto autentico. In quella vulnerabilità l’essere umano mostra tutto il suo splendore. Indifeso e smarrito, di fronte la ricerca del significato dell’esistenza, brilla inconsapevole. Rendersi coscienti della condizione esistenziale che tutti condividiamo, ci definisce, ci accomuna e ci innalza nel nostro valore. Ascoltare ed offrirmi testimone della sofferenza altrui, accompagna, supporta, restituisce dignità, affinché ciascuno possa vedersi riflesso e scoprirsi nella propria unica bellezza.

...la voce di uomini che scendono in piazza contro la mentalità che maltratta le donne...
24/10/2025

...la voce di uomini che scendono in piazza contro la mentalità che maltratta le donne...

I panni sporchi si lavano in pubblico.
È accaduto ieri, a Genova. Diversi uomini di diverse età, si sono dati appuntamento in piazza De Ferrari alle 17:30. L’iniziativa era di White Dove, associazione che in 10 anni ha seguito oltre mille uomini maltrattanti: “Se abbiamo evitato anche solo un femminicidio è già un grande risultato”.
Ci hanno messo il corpo, la faccia.
“Siamo qui non perché siamo necessariamente colpevoli, ma perché siamo tutti responsabili, quello sì, di un clima, di una mentalità di cui siamo intrisi tutti quanti, con questa iniziativa, simbolicamente ma non solo, proviamo a cambiare questa mentalità”.
Così ha detto Arturo Sica, psicoterapeuta e presidente dell’associazione White Dove.
Questi uomini hanno detto che si, la violenza maschile sulle donne non è affatto un fatto che riguarda pochi criminali ma riguarda tutti gli uomini. Anche quelli che non hanno mai alzato un dito contro una donna.
Lo dicevano anche i cartelli.
Non “ho perso il controllo e ho agito”, bensì “volevo riprendere il controllo e ho agito con violenza”.
Non “gli uomini non fanno i lavori di casa”, bensì “la casa è di tutti e ce ne prendiamo cura tutti insieme”.
Non “sii uomo”, bensì, “un uomo può essere fragile”.
E la violenza, non dimentichiamolo, è l’ammissione di debolezza più grande di tutte.
Viva questi uomini che si mettono in gioco.
Anche se è solo il primo passo.

Anche io le devo tanto.... l'esperienza Erasmus che ho fatto nel 1996 a Bruxelles presso l'unità di ricerca di Psicologi...
24/10/2025

Anche io le devo tanto.... l'esperienza Erasmus che ho fatto nel 1996 a Bruxelles presso l'unità di ricerca di Psicologia di Louvain La Neuve è stata un'esperienza di vita oltre che di studio. Grazie Sofia Corradi!

Madre Erasmus se ne è andata.
Parliamo di Sofia Corradi che il 17 ottobre ci ha lasciato, a 91 anni.
Nel 1959, giovane laureata, Sofia rientra a Roma dopo un periodo di studi presso la Columbia University, ma non riesce a farsi riconoscere il suo master dall’università ‘Sapienza’.
Nasce li, da quell’ostacolo, l’idea del programma ‘Erasmus’.
Sofia inizia la sua battaglia negli anni 60, ma solo nel 1987 il programma prende la luce.
Oggi è considerata l’esperienza comunitaria di maggiore portata educativa a livello mondiale.
Quando, nel 2021, la Sapienza vuole celebrarla con un dottorato di ricerca honoris causa in Psicologia sociale, dello sviluppo e della ricerca educativa, lei dice: “Sono commossa, avete toccato il mio cuore mi piace il fatto che gli studenti mi chiamino ‘mamma Erasmus’, è un’espressione molto tenera. Io non ho mai pensato all’Erasmus come qualcosa di europeo, perché è un programma mondiale. Un viaggio aperto a tutti perché tutti devono avere la possibilità di fare questa esperienza, non solo i giovani abbienti. È un’opportunità di vivere e studiare in un’altra cultura. Per gli erasmiani il diverso non è un nemico ma una persona da cui si impara. Queste sono qualità rarissime”.

e celebra questa meraviglia di donna

Una mia intervista per raccontare il lavoro che faccio soprattutto in ambito di prevenzione, cura e sviluppo del potenzi...
20/10/2025

Una mia intervista per raccontare il lavoro che faccio soprattutto in ambito di prevenzione, cura e sviluppo del potenziale inespresso di ogni donna.












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Un canale fatto dalle donne per le donne. Storie di successi, preziose testimonianze, racconti di vita narrati da ospiti speciali, con l'intento di ispirare ...

Proiettare fuori di sé il dolore,  groviglio non risolto, per sentirsi meno impotenti...
28/09/2025

Proiettare fuori di sé il dolore, groviglio non risolto, per sentirsi meno impotenti...

15/09/2025
Intelligenza spirituale....
14/09/2025

Intelligenza spirituale....

L'APPROFONDIMENTO CON GIOVANNI FRAJESE NON SIAMO MACCHINE:LA DIGNITÀ DELLA VITA UMANA In questa intervista, il prof. Giovanni Frajese ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità e consapevolezza. Dal senso profondo dell’esistenza al ruolo del libero arbitrio, dal rapporto tra scie...

Se Dio è fuori di me e non ne faccio esperienza nell'anima, chi sto servendo?
29/07/2025

Se Dio è fuori di me e non ne faccio esperienza nell'anima, chi sto servendo?

26 luglio 1875 - 2025
Carl Gustav Jung
Omaggio alla memoria

“Può quindi verificarsi che un cristiano, per quanto creda a tutte le sacre figure, pure rimanga senza evoluzioni e senza mutamenti nell'intimo della sua anima, poiché ha 'tutto Dio fuori' e non ne fa nell'anima un'esperienza viva. I suoi motivi determinanti, i suoi interessi e impulsi decisivi scaturiscono dalla sua anima non sviluppata e inconscia, più pagana e più arcaica che mai, e in nessun modo dalla sfera del cristianesimo. Non soltanto le singole vite, ma anche quella somma delle singole vite che è il popolo, provano la verità di questa affermazione. I grandi avvenimenti del nostro mondo, che sono voluti e provocati dagli uomini, non respirano lo spirito del cristianesimo, bensì quello di un paganesimo grezzo. Vi è all'origine di ciò una condizione psichica rimasta arcaica, che non è stata sfiorata nemmeno lontanamente dal cristianesimo. (...) Esternamente c'è tutto, in immagini e in parole, nella chiesa e nella Bibbia. Interiormente non c'è nulla. Interiormente dominano più che mai divinità arcaiche; questo significa che ciò che interiormente corrisponde all'immagine divina esteriore è rimasto senza sviluppo per mancanza di cultura psichica e quindi è arenato nel paganesimo. È vero che l'educazione cristiana ha fatto quanto era umanamente possibile, ma in misura insufficiente. Troppo pochi hanno vissuto l'immagine divina come la proprietà più intima dell'anima. Hanno incontrato un Cristo soltanto all'esterno; nessun Cristo è venuto a essi incontro dalla loro anima. Per questa ragione nell'anima regna ancora il paganesimo più oscuro, che invade, in parte con un'evidenza che non si può più negare, in parte sotto camuffamenti fin troppo lampanti, il cosiddetto mondo della cultura cristiana. Con i mezzi usati finora non è stato possibile cristianizzare l'anima al punto che almeno le più elementari esigenze della morale cristiana avessero una qualche influenza decisiva sui principali interessi dell'europeo cristiano. È vero che le missioni cristiane predicano il Vangelo ai poveri pagani ignudi; ma i pagani interiori che popolano
l'Europa non hanno inteso mai parlare di cristianesimo. Il cristianesimo deve necessariamente ricominciare da capo, se vuole adempiere al suo alto compito educativo. Finché la religione rimane soltanto fede esterna e forma esterna, finché la funzione religiosa non diventa una funzione della nostra anima, nulla di fondamentale è successo. Rimane ancora da comprendere che il misterium magnum non è soltanto una realtà in sé, ma è radicato principalmente nell'anima umana. Chi non lo sa per esperienza, sarà forse dottissimo di scienze teologiche; ma non ha la più pallida idea di che cosa sia la religione, e meno ancora di che cosa sia l'educazione degli uomini”.

C. G. Jung, Psicologia e alchimia

Indirizzo

C. So G. Persiani, 45
Recanati
62019

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