01/05/2023
Paura delle aflatossine?
Anche il nostro stile alimentare, le nostre scelte salutistiche, le nostre ricerche attente hanno una falla, un buco nero. Lo spettro delle aflatossine è un problema in più da risolvere. Ma per tenere a bada il nostro nemico, prima di tutto, bisogna conoscerlo.
Cosa sono queste aflatossine?
Sono sostanze tossiche, micotossine per l’appunto, prodotte da un fungo.
Purtroppo sono cancerogene e mutagene.
Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari come arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta.
EFSA ha valutato i rischi delle aflatossine come genotossiche e cancerogene.
Le colture provenienti da aree tropicali e subtropicali sono, contaminate più frequentemente ma a causa del cambiamento climatico.
Infatti la distribuzione geografica delle specie di funghi che producono le aflatossine mostra il loro adattamento a particolari condizioni caldo,umide e molto secche.
Vorrei allora capire come possiamo difenderci da queste micotossine che a lungo andare avvelenano il nostro fegato, così da una ricerca accurata la risposta che trovo è questa:
La migliore difesa è evitare i prodotti alimentari più frequentemente contaminati da aflatossine che includono:
1. cereali (mais, riso e quinoa)
2. frutta secca e fichi secchi.
3. semi oleaginosi.
4. oli vegetali (di arachidi, mandorle, noci, semi di lino, di cotone)
5. soia, legumi, cacao e caffe’
Particolare attenzione ai fichi secchi dalla Turchia, le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani, il mais.
Non essendo possibile eliminare in natura le aflatossine, l'unica cosa che possiamo fare è variare il più possibile gli alimenti a rischio consumandone sempre quantità equilibrate.
Oltretutto non sappiamo in che quantità siano sicure ed anche piccole quantità si possono accumulare nel nostro organismo.
Nel nostro piccolo facciamo qualcosa:
conserviamo sempre gli alimenti lontano dall'umidità,
evitiamo i sacchetti di plastica per contenere i generi alimentari
riduciamo al minimo la presenza di ossigeno nei contenitori.
rispettiamo le modalità di conservazione di frutta secca( in estate conserviamola in frigorifero) e spezie.
Se facciamo uso di cereali in chicco e di legumi dobbiamo evitare di tenere grosse scorte in cucina, luogo caldo e umido per eccellenza, apprezzatissimo da tutte le muffe. Attenzione in estate! Per tenere sotto controllo il problema è utile preferire prodotti bio di qualità, più controllati; inoltre quando si apre una confezione di legumi o cereali occorre consumarla in tempi rapidi e cerchiamo di non iniziarne più di una.
Neppure comprare dai contadini può essere una garanzia.
Per farvi un esempio, ho personalmente ricevuto in regalo da amici contadini un sacco di mais da macinare e sapete una cosa? I chicchi avevano la muffa.
Basta una cattiva conservazione anche se in buona fede per accendere una miccia🤷🏻♀️
Sempre attenti ed informati.