presenta l'enorme vantaggio di riuscire ad investire l'individuo in maniera globale, grazie alle stimolazioni psico-motorie che intervengono parallelamente a quelle affettive ed emotive. Si tratta dunque di un intervento integrato che opera per ridurre la disabilità (deficit della funzione) e contemporaneamente interviene sull'handicap (effetto sociale della perdita funzionale). Di seguito sono presentati i principali obiettivi potenzialmente perseguibili. EFFETTI A LIVELLO NEUROMOTORIO
- Miglioramento del controllo posturale
- Rottura schemi motori patologici e raddrizzamento capo-tronco, attraverso i meccanismi di facilitazione del movimento e inibizione della patologia
- Miglioramento delle reazioni di equilibrio
- Regolazione del tono muscolare e rilassamento muscolare
- Miglioramento della coordinazione visuo-spaziale e oculo-manuale
EFFETTI A LIVELLO PSICOMOTORIO
- Acquisizione dello schema corporeo (presenza corporea dell'individuo, l'esserci con un peso, occupare uno spazio che custodisce la propria individualità) spesso compromesso in caso di ritardo mentale
- Miglioramento nella coscienza di sé
- Miglioramento nell'orientamento spazio-temporale (capacità di stabilire un prima e un dopo nell'esistenza e nelle esperienze di relazione) e acquisizione dei concetti spazio-temporali (prima-dopo, sopra-sotto,ecc.)
- Allenamento delle abilità cognitive di base: attenzione, memoria, ragionamento e soluzione di problemi, creatività. EFFETTI A LIVELLO PSICOLOGICO E RELAZIONALE
- Aumento dei canali comunicativi e relazionali
- Miglioramento dell'autostima: costruzione di un'immagine positiva di sé, in un ambiente in cui ci si concentra sulle potenzialità del soggetto, non sui suoi limiti
- Rivalutazione del proprio ruolo e delle proprie capacità nell'ambiente di appartenenza (agli occhi di amici, familiari,ecc.), quindi spinta ad una maggiore autonomia
- Spinta e motivazione all'affermazione di sé, al movimento attivo e all'esplorazione di aspetti alternativi alla realtà abituale, miglioramento delle capacità decisionali
- Miglioramento della qualità della comunicazione, sia non verbale che verbale (in questo caso sia in termini di produzione che di comprensione, ad esempio attraverso l'apprendimento del linguaggio tecnico di settore)
- Miglioramento della capacità di rispettare le regole
- Inserimento nell'attività di gruppo: ove necessario, si cerca di arrivare ad un lavoro di gruppo attivo per stimolare le spinte alla socializzazione, e con essa sviluppare il senso del rispetto dei tempi e delle reattività agli altri e l'accettazione di tutte le dinamiche affettivo-relazionali. Il progetto riabilitativo è individuale, per cui non tutte le attività descritte di seguito ne faranno necessariamente parte; la scelta degli obiettivi da perseguire sarà fatta a partire dalle caratteristiche ed esigenze del singolo utente.
- Avvicinamento al cavallo. Il primo obiettivo è quello di strutturare una buona relazione sia col cavallo che con l'operatore. Si lavorerà quindi nell'ottica di avvicinarsi progressivamente al cavallo, impararne il nome, fino ad arrivare al contatto fisico. Si proseguirà poi al riconoscimento delle sue parti, anche attraverso l'esplorazione tattile (quindi toccando le varie parti e nominandole) in modo da acquisire lo schema corporeo del cavallo; in alcuni casi può essere utile chiedere al soggetto di rappresentarne graficamente lo schema. Sempre in questa fase si imparerà a riconoscere le varie parti del maneggio e gli strumenti utilizzati, percorrendolo a piedi, magari portando a mano il cavallo, oppure proponendone una rappresentazione grafica.
- Montare a cavallo. Si passerà dallo stare in sella al movimento, momento in cui il soggetto dovrà imparare, aiutato dall'operatore, a controllare eventuali ansia, tensione e agitazione, ad acquisire progressivamente sicurezza e a controllare le proprie emozioni e il proprio comportamento. Particolarmente importante in questa fase "passiva" è il lavoro sul raddrizzamento capo-tronco, sul controllo posturale, sulle reazioni di equilibrio e sul miglioramento della coordinazione: questi obiettivi potranno essere modulati proponendo diversi esercizi di difficoltà crescente.
- Lavoro attivo. E' il lavoro che si svolge a cavallo richiedendo l'intervento attivo del soggetto, in primo luogo per l'apprendimento dell'arte di guidare il cavallo: attraverso la guida attiva si perseguirà l'obiettivo di ottimizzare le capacità motorie dell'individuo e l'interazione fra il corpo e le attività mentali, intellettive e comunicative. Nello specifico, a seconda dei casi, potranno essere proposti: esercizi per l'equilibrio, con o senza l'utilizzo di strumenti (esercizi a corpo libero, con la palla, il bastone, o l'esecuzione di circoli, slalom, cambi di direzione, ecc., che aumentano l'impegno gravitazionale per il soggetto); esercizio delle attività visuo-spaziali, attraverso l'ideazione e l'esecuzione di figure e percorsi all'interno del maneggio; esercizi più specificamente cognitivi, attraverso l'utilizzo di disegni, figure geometriche e lettere come punti di riferimento e quindi la stimolazione delle capacità di memoria, attenzione e linguaggio; lavoro di gruppo, nell'ottica di migliorare l'integrazione sociale.
- Attività di grooming. Parallelamente, o come alternativa (qualora l'utente risulti impossibilitato a montare a cavallo o abbia ancora troppa paura), l'individuo sarà chiamato a prendersi cura del cavallo, ad imparare a pulirlo, sellarlo, alimentarlo, ecc. Queste attività sono parte integrante dell'intervento rieducativo, importanti da diversi punti di vista: in primo luogo si tratta di un'attività di apprendimento, quindi implica una spinta a conoscere aspetti alternativi alla realtà abituale e determinare nel soggetto un miglioramento dell'autostima e dell' auto-efficacia e una spinta ad una maggiore autonomia. In secondo luogo, lo svolgimento di questo tipo di attività non può prescindere da una precisa strutturazione di modi, tempi e spazi ad essa dedicati, con importanti implicazioni dal punto di vista educativo. In terzo luogo, non va dimenticato che anche il grooming stimola le capacità motorie e il miglioramento della coordinazione oculo-manuale (uno degli obiettivi è la generalizzazione degli apprendimenti di queste nuove capacità ed attività tipiche della vita quotidiana, relative ad esempio alla cura di sè).