13/11/2025
LA TENUTA GIUSTA
«Sopportatevi a vicenda e perdonatevi»
(Colossesi 3,13)
Una molletta ha un compito semplice:
tenere insieme ciò che rischia di cadere.
Ma perché funzioni bene, deve trovare la giusta tensione:
se stringe troppo, spezza;
se stringe troppo poco, lascia andare.
Così è l’amore.
La coppia vive in un equilibrio sottile
tra forza e delicatezza,
tra vicinanza e rispetto dei confini,
tra il trattenere e il lasciare respirare.
Il contatto in senso gestaltico è tensione viva:
non fusione, non distanza,
ma la capacità di regolare quanto mi avvicino
e quanto mi allontano,
per creare uno spazio in cui entrambi possiamo restare.
Quando accompagno gli sposi e i fidanzati
vedo che molti conflitti nascono proprio qui:
dal “troppo” o dal “troppo poco”.
Troppa presa diventa controllo.
Troppo distacco diventa gelo.
La relazione allora si spezza o scivola via.
La sfida è la tenuta giusta:
quella che sostiene senza imprigionare,
che avvicina senza soffocare,
che custodisce senza possedere.
È un’arte, non una formula.
Un lavoro quotidiano di ascolto, di regolazione, di incontro.
Come questa piccola molletta trasformata in abbraccio:
due metà autonome
che trovano una forza comune
per restare unite senza perdere se stesse.
Perché l’amore maturo è questo:
saper stringere l’altro
senza mai spegnerlo.