Medicalassistance italia

Medicalassistance italia Centro servizi socio Psico pedagogico sanitario, servizi medico sanitari integrati

Le delusioni che ritornanoCi sono delusioni che sembrano ripetersi come un’eco.Cambi volto, storia, stagione… eppure il ...
26/10/2025

Le delusioni che ritornano

Ci sono delusioni che sembrano ripetersi come un’eco.
Cambi volto, storia, stagione… eppure il sapore è sempre lo stesso.
Una parte di te si chiede: “Perché mi succede ancora?”
Ma la risposta non è fuori, è dentro.

Le delusioni ricorrenti non nascono tanto dagli eventi in sé, quanto dagli schemi interiori irrisolti che quegli eventi risvegliano.
Non è ciò che accade a ferirci, ma il significato che vi attribuiamo, la memoria profonda di una ferita antica che si riapre sotto nuove forme.

Dal punto di vista psicologico

Ogni esperienza emotiva importante lascia una traccia nel nostro sistema psichico.
Quando quella traccia non viene elaborata, resta viva e tende a ripresentarsi.
Così, continuiamo a scegliere inconsciamente persone o situazioni che riattivano la stessa emozione di allora: il senso di rifiuto, l’abbandono, la mancanza di riconoscimento.
È un meccanismo inconscio, ma potente, che ci porta a ripetere più che a vivere.

Riconoscere lo schema è il primo passo.
Significa smettere di dire “capita sempre a me” e iniziare a chiedersi “perché continuo a restare in queste dinamiche?”

Dal punto di vista del counseling

Il counseling aiuta a portare luce nei punti ciechi del nostro vissuto.
Attraverso l’ascolto, l’empatia e la riflessione condivisa, emergono i modelli relazionali che ci guidano spesso in modo invisibile.
Impariamo così a distinguere tra ciò che appartiene al presente e ciò che appartiene al passato.
A scegliere risposte nuove dove prima reagivamo solo con automatismi emotivi.
Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo cambiare il modo in cui rispondiamo al presente.

In chiave psicoterapeutica

Dal punto di vista psicoterapeutico, le delusioni ricorrenti sono segnali preziosi.
Indicano un nodo non sciolto, una ferita che chiede riconoscimento.
Non vanno evitate, ma accolte come maestre di consapevolezza
Ogni delusione contiene un messaggio: ti mostra dove ancora cerchi negli altri ciò che dovresti darti da sola.
Solo integrando le parti di noi che abbiamo lasciato in sospeso il bambino non visto, la donna non ascoltata, l’essere umano che chiede valore possiamo smettere di ripetere e iniziare davvero a vivere.

Non possiamo evitare le delusioni.
Ma possiamo trasformarle in punti di svolta, in spazi di verità.
Ogni volta che scegli di guardare dentro invece che accusare fuori,
ti stai liberando da una catena invisibile.
La crescita non avviene quando smetti di soffrire,
ma quando impari a non soffrire più per le stesse ragioni.

Segui La Stanza dell’Ascolto
per imparare a trasformare le ferite in consapevolezza
e le delusioni in forza interiore.
Clinica sul link e seguici https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

“L’amore vero non ti spegne. Ti tiene in piedi.”C’è una frase che ogni tanto riaffiora tra i commenti e le immagini di d...
17/10/2025

“L’amore vero non ti spegne. Ti tiene in piedi.”

C’è una frase che ogni tanto riaffiora tra i commenti e le immagini di donne che da luminose diventano spente:
“Il matrimonio ha distrutto più donne che la fame, la guerra e le catastrofi naturali” frase prettamente aforistica.
Eppure, tante donne, nel silenzio delle loro case, in quella frase si sono riconosciute.
Non come cattive, ma come ferite.
Perché il problema non è il matrimonio. È tutto ciò che dentro a esso può accadere.

Riflessione psicologica

Il vero nemico non è l’anello, ma le dinamiche invisibili che si insinuano nelle relazioni.
Le rinunce accumulate, i silenzi non detti, la sensazione di dover salvare qualcuno mentre si affonda con lui.
È la codependenza, quella trappola emotiva che trasforma l’amore in sacrificio, la dedizione in annullamento.
L’amore sano non chiede di scomparire, ma di restare presenti, autentici, vivi.

Nel counseling, si lavora proprio lì: dove la donna ha smesso di riconoscersi, dove ha imparato a chiedere il permesso per esistere.
Si ricostruisce l’autostima, passo dopo passo.
Si impara a dire “io” senza paura di perdere il “noi”.
Si capisce che amare non significa trattenere, ma condividere la libertà.

Approccio psicoterapeutico

Chi vive dentro relazioni disfunzionali spesso non si accorge di quanto il corpo parli prima della mente: insonnia, gastrite, stanchezza cronica, dolori diffusi.
La psicoterapia aiuta a portare in superficie ciò che è stato represso per troppo tempo, trasformando il senso di colpa in consapevolezza e la paura in coraggio.
Ricominciare non è un tradimento: è una forma di guarigione.

Non è il matrimonio a distruggere.
Sono le convinzioni che ci insegnano a sopportare, a salvare, a restare anche quando non c’è più nulla da salvare.
Le nostre figlie devono sapere che amare non è sparire.
Che la cura non è annullamento.
Che l’amore vero ti tiene in piedi, ti fa crescere, ti lascia intera.

Segui il canale La Stanza dell’Ascolto
Perché imparare ad amare senza perdersi è una forma di libertà.
Condividi questo messaggio con chi ha dimenticato la propria luce.
Clicca sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

FERITE D’ARTE. LA VOCE DI ARTEMISIAQuando la bellezza diventa resistenza, e l’arte si fa denuncia.Convegno – “La violenz...
16/10/2025

FERITE D’ARTE. LA VOCE DI ARTEMISIA

Quando la bellezza diventa resistenza, e l’arte si fa denuncia.

Convegno – “La violenza che non si vede: percorsi di coscienza, legge e cura”

Sabato 22 Novembre 2025 – Ore 18:30
Chiesa Madonna del Carmine – Reggio Calabria

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere -25 novembre -
l’ODV Centro Antiviolenza Margherita promuove un evento di riflessione e impegno civile,
in collaborazione con:
Associazione San Camillo Onlus, Associazione Templare Pietas Pellicani,
ODV San Giorgio al Corso, Associazione Psi.co,
e AziendeItalia – Centro Servizi e Progetti - sponsor ufficiale della manifestazione.
Il convegno si propone di affrontare “la violenza che non si vede”, quella che si insinua nel linguaggio, nelle relazioni e nella coscienza collettiva.
Un dialogo tra esperti, istituzioni e cittadini per analizzare la violenza da più prospettive — psicologica, giuridica, etica e spirituale — e per riscoprire il valore della cura, della prevenzione e della responsabilità sociale.

Il dibattito sarà aperto a tutti, con la possibilità per i partecipanti di porre domande e confrontarsi direttamente con i relatori, per costruire insieme percorsi di consapevolezza e cambiamento.

Intervengono:
• Dott. Paolino Cantalupo – Psichiatra e scrittore;
• Dott.ssa Eleonora Capuozzo – Psicologa;
• Dott.ssa Tiziana Iaria – Psicologa, Counselor, Presidente ODV Centro Antiviolenza Margherita;
• Avv. Antonio Aloi – Esperto in diritto di famiglia;
• Mons. Antonino Vinci – Parroco della Chiesa della Madonna del Carmine.

Durante l’evento
- Presentazione del libro
“Artemisia Gentileschi. Donna di ieri, oggi e domani” di Tiziana Iaria;
- Esposizione delle opere dell’artista Antonia De Salvo:
• Artemisia Gentileschi
• Pentidattilo. La strage degli Alberti;
- Monologo sulla violenza di genere
interpretato dall’attrice Domiziana Sapone;
- Esibizione del Coro Polifonico San Giorgio al Corso.

“La violenza che non si vede è quella che abita nel silenzio.
Ma quando la parola si fa arte, anche il silenzio guarisce.”

La stanza della menteLa mente somiglia a una stanza.Se resta chiusa troppo a lungo, l’aria si fa pesante. I pensieri ris...
14/10/2025

La stanza della mente

La mente somiglia a una stanza.
Se resta chiusa troppo a lungo, l’aria si fa pesante. I pensieri ristagnano, diventano ingombranti e ci soffocano dall’interno. Aprire una finestra non è solo un gesto simbolico: è la possibilità di lasciare entrare nuova luce, nuovi sguardi, nuove prospettive.

Riflessione psicologica

Concedersi pause non è perdita di tempo, ma igiene mentale. Il cervello ha bisogno di momenti di “vuoto” per rielaborare, integrare, mettere ordine. Quando impariamo a fermarci, a respirare e a osservare, il nostro sistema nervoso trova equilibrio e si rigenera.

Dal punto di vista del counseling
Dare respiro ai pensieri significa imparare a nominarli, ascoltarli senza giudizio, accogliere ciò che arriva. Spesso un colloquio diventa proprio quella finestra aperta che permette di cambiare aria, di vedere le stesse cose da un’altra angolazione, di trasformare ciò che sembrava immobile.

Dal punto di vista terapeutico
Il silenzio e lo spazio interiore non sono vuoti da temere, ma luoghi di cura. Imparare a tollerare il silenzio dentro di sé significa ridurre l’ansia, ascoltare il corpo e favorire processi di guarigione più profondi.

Non dimenticare di aprire le finestre della tua mente.
Lascia entrare aria nuova, permetti ai pensieri di muoversi, respira consapevolmente.
Ogni respiro che fai è già una piccola rivoluzione.

Segui il canale WhatsApp La Stanza dell’Ascolto: ogni giorno uno spunto per prenderti cura della tua interiorità e dare respiro alla tua mente.
Clinica sul link e seguici https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

Gestire lo Stress: per una Vita più Equilibrata“Non possiamo fermare le onde, ma possiamo imparare a surfare.”— Jon Kaba...
12/10/2025

Gestire lo Stress: per una Vita più Equilibrata

“Non possiamo fermare le onde, ma possiamo imparare a surfare.”
— Jon Kabat-Zinn

Lo stress è diventato il compagno silenzioso di molti di noi.
Corre accanto alle nostre giornate, si infila nei pensieri, nel corpo, nei respiri affannati.
A volte ci sembra di controllarlo, altre di esserne travolti. Ma una cosa è certa: lo stress non è un nemico, è un segnale.
È la voce del corpo che ci dice che qualcosa ha bisogno di equilibrio.

Cos’è lo stress e cosa ci insegna

Lo stress è una risposta naturale del nostro organismo a situazioni percepite come impegnative o minacciose.
È un meccanismo di sopravvivenza — la famosa reazione lotta o fuga.
Un po’ di stress ci serve: ci attiva, ci spinge, ci tiene svegli.
Ma quando diventa cronico, logora.
Il cortisolo, l’adrenalina, la tensione costante… si accumulano e ci fanno perdere il contatto con il corpo e la mente.
E allora arrivano i segnali: insonnia, stanchezza, irritabilità, ansia, dolori fisici, confusione mentale.

Nel counseling lo stress viene visto come una disarmonia tra ciò che viviamo e ciò che sentiamo di poter gestire.
Spesso ci sentiamo intrappolati nella convinzione che “dobbiamo farcela da soli”.
Ma la gestione dello stress non è forza — è ascolto.
È imparare a fermarsi, respirare, chiedere aiuto, riconoscere i propri limiti come parte della propria umanità.
Una buona pratica è quella del respiro consapevole: anche pochi minuti al giorno di presenza e respiro lento possono cambiare la qualità delle giornate.

In psicoterapia, lo stress viene affrontato partendo dal riconoscimento delle sue radici interiori: la paura del fallimento, il bisogno di controllo, la difficoltà di dire no.
Spesso lo stress non è solo ciò che accade fuori, ma ciò che non ci concediamo dentro: riposo, leggerezza, cura.
Il lavoro terapeutico aiuta a sviluppare strumenti di autoregolazione emotiva e di ristrutturazione del pensiero.
L’obiettivo non è eliminare lo stress, ma renderlo un alleato, un indicatore di quando è il momento di fermarsi.

Gestire lo stress non significa vivere senza difficoltà, ma imparare a danzare con esse.
Significa ritrovare un ritmo che sia nostro, riconoscere i segnali del corpo e accoglierli con rispetto.
Ogni respiro può essere un ritorno a sé, ogni pausa una forma di amore verso la propria mente.

Prendersi cura della mente è prendersi cura della vita.

Segui La Stanza dell’Ascolto per continuare il tuo percorso di consapevolezza e benessere.
Ogni settimana nuove riflessioni, strumenti e spazi di ascolto per imparare a vivere con equilibrio e presenza.

Clinica sul link e seguici.
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

11/10/2025

Respira. Rallenta. Ritrova il tuo centro.

Quando l’ansia stringe e il respiro si fa corto, il corpo entra in allerta. È come se la mente volesse scappare e il cuore corresse senza sapere dove andare.
In quei momenti non serve forzarsi a “stare calmi”, serve ascoltare il respiro.

Gli esercizi di respirazione non sono magia, ma una porta concreta verso il benessere.
Attraverso il respiro possiamo comunicare al corpo che non c’è pericolo, che può tornare a fidarsi, a rallentare, a vivere.

La respirazione diaframmatica e le tecniche lente e consapevoli attivano il sistema parasimpatico, la parte del nostro cervello che ci invita al rilassamento.

Respirare lentamente significa dire a noi stessi:
“Sono qui. Posso farcela.”

Benefici:

Riduce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna

Migliora l’ossigenazione del cervello

Ristabilisce la calma e la concentrazione

Aumenta la consapevolezza del corpo e il senso di controllo

🔵Prova così:
Inspira dal naso per 4 secondi, trattieni il respiro per 2, espira lentamente dalla bocca per 6.
Ripeti per un minuto.
Non devi “riuscirci”: devi solo respirare.

Segui La Stanza dell’Ascolto
Perché la calma non è assenza di tempesta, ma la capacità di respirare mentre il vento soffia.
Clinica sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

L’abitudine a credere“L’abitudine a credere è la causa principale per cui la ragione umana è distolta dal percepire ciò ...
07/10/2025

L’abitudine a credere

“L’abitudine a credere è la causa principale per cui la ragione umana è distolta dal percepire ciò che di per sé è evidente.”

Siamo creature che cercano appigli, che si affidano alle abitudini come se fossero radici. Credere diventa spesso una scorciatoia per non vedere, per non mettersi in discussione. Ma a volte proprio questa abitudine ci impedisce di accorgerci di ciò che è davanti ai nostri occhi.

Riflessione psicologica
L’abitudine a credere si lega ai meccanismi di pensiero automatici: convinzioni radicate, schemi mentali che si ripetono senza che ce ne accorgiamo. Ci rassicurano, ma allo stesso tempo ci rendono ciechi alla realtà. Spesso crediamo più a ciò che ci è stato insegnato che a ciò che sentiamo davvero.

Il counseling aiuta a rompere questi automatismi, a far emergere domande nuove. Non è importante convincere qualcuno di una verità, ma stimolare la capacità di guardare con occhi propri. La consapevolezza nasce quando impariamo a distinguere la voce dell’abitudine da quella della nostra autenticità.

In psicoterapia si lavora sul riconoscere e rielaborare le credenze disfunzionali, quelle che ci limitano e ci tengono prigionieri. Smontarle non significa rimanere senza radici, ma piantare semi nuovi: pensieri più liberi, più aderenti alla realtà e alla nostra essenza.

Liberarsi dall’abitudine a credere non è un atto di ribellione sterile, ma un atto di libertà. Significa tornare a guardare il mondo con occhi limpidi, capaci di vedere l’evidenza e di scegliere, davvero, la propria strada.

Segui il canale La Stanza dell’Ascolto per altre riflessioni e strumenti di consapevolezza.
Condividi questo messaggio con chi pensi possa averne bisogno.
Clinica sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

Il tuo destino non è già scrittoIl destino non è un copione già deciso, ma un foglio bianco che attende la tua mano.Ogni...
03/10/2025

Il tuo destino non è già scritto

Il destino non è un copione già deciso, ma un foglio bianco che attende la tua mano.
Ogni scelta, ogni passo, ogni respiro è inchiostro che scrive la tua storia.

Riflessione psicologica

Due forze guidano il cambiamento: la conoscenza e la volontà.
La conoscenza apre gli occhi: ti permette di comprendere te stesso, di leggere i tuoi schemi, di individuare possibilità nuove.
La volontà, invece, è il motore: la capacità di trasformare la consapevolezza in azione, anche quando la strada sembra difficile o incerta.

Counseling e consapevolezza

In counseling, la conoscenza diventa esplorazione del presente e la volontà diventa la scelta di non restare immobili.
Scoprire chi siamo, senza giudizio, e decidere quali passi muovere con intenzione: è così che si spezzano i cicli che sembravano invincibili e si apre spazio per nuove direzioni.

Psicoterapia e trasformazione

La psicoterapia ti insegna che conoscere significa anche riconoscere le tue ombre, le tue fragilità, le tue paure.
E che la volontà non è rigidità, ma resilienza: il coraggio di rialzarti dopo ogni caduta e di costruire un futuro che non è frutto del caso, ma di un cammino interiore.

Il tuo destino non è un confine: è una porta.
E tu hai già in mano la chiave.

Segui il canale La Stanza dell’Ascolto per altre riflessioni psicologiche, strumenti di crescita e spunti di consapevolezza.
Condividi questo messaggio con chi ha bisogno di ricordarsi che il futuro non è scritto, ma scelto.

Clinica sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

E ci furono mille cose che non scelsi…La vita non è solo ciò che decidiamo.È fatta anche di imprevisti, di strade che si...
30/09/2025

E ci furono mille cose che non scelsi…

La vita non è solo ciò che decidiamo.
È fatta anche di imprevisti, di strade che si aprono senza preavviso, di ferite e di incontri che non avevamo cercato.
Non sempre possiamo scegliere cosa ci accade.
Ma possiamo sempre scegliere come viverlo.

Riflessione psicologica

Gli eventi che non controlliamo spesso ci travolgono, facendoci sentire impotenti. Tuttavia, è proprio nella capacità di adattamento che risiede la nostra forza: scegliere la prospettiva, il significato, la risposta. Non possiamo governare le onde, ma possiamo imparare a navigarle.

Il counseling ci insegna a dare voce a ciò che proviamo di fronte all’imprevisto: la paura, la rabbia, la speranza. Offrendo ascolto e sostegno, aiuta a trasformare un evento inatteso in occasione di consapevolezza e crescita. Non è l’evento in sé a definirci, ma il modo in cui scegliamo di attraversarlo.

In psicoterapia
Ogni trauma, ogni deviazione dal percorso previsto, lascia un segno. Ma il lavoro terapeutico ci permette di integrare questi segni nella nostra storia, non come ferite che ci bloccano, ma come cicatrici che raccontano resilienza. Accettare ciò che non abbiamo scelto significa liberare energie per costruire ciò che ancora possiamo scegliere.

Non tutto ci appartiene, ma ogni giorno ci appartiene la libertà di decidere come viverlo: con i sogni che lo illuminano, con la speranza che lo sostiene, con il coraggio che lo attraversa.

Segui La Stanza dell’Ascolto per altre riflessioni e strumenti di crescita interiore.
Ogni parola può diventare un seme di consapevolezza

Clicca sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

Le ferite che chiedono ascoltoTi auguro di guarire.Non in fretta, non per forza, ma con la delicatezza di chi impara ad ...
26/09/2025

Le ferite che chiedono ascolto

Ti auguro di guarire.
Non in fretta, non per forza, ma con la delicatezza di chi impara ad accarezzare le proprie ferite invece di nasconderle. Guarire non è dimenticare: è trasformare il dolore in una parte della tua storia che non ti definisce più, ma ti accompagna.

Riflessione psicologica

Molti dolori rimangono sepolti perché non trovano voce: parole non dette, emozioni soffocate, pensieri che bussano nelle notti insonni. Il rischio è che, col tempo, questi pesi si trasformino in ansia, insonnia, sintomi psicosomatici. Dare loro uno spazio sicuro e riconoscerli è il primo passo per la guarigione interiore.

Nel counseling, ciò che non viene raccontato a nessuno trova finalmente ascolto. È lì che le parole taciute diventano dialogo, i silenzi diventano respiro, le ferite trovano spazio per essere elaborate senza giudizio. Il counseling non cancella ciò che è accaduto, ma restituisce alla persona la forza di guardare la propria storia con occhi nuovi.

Prospettiva psicoterapeutica

La psicoterapia ci ricorda che non possiamo riscrivere il passato, ma possiamo cambiare il significato che esso ha per noi. Pentimento, consapevolezza e perdono — soprattutto verso sé stessi — diventano strumenti potenti. La felicità non è assenza di cicatrici, ma la capacità di camminare con esse senza che ci impediscano di vivere.

Ti auguro di trovare la pace, anche nei silenzi più pesanti.
Perché tutto, anche ciò che non dici, merita ascolto, merita cura.
La vera guarigione non è perfezione, ma il coraggio di affrontare ciò che sembrava imperdonabile.

Segui il canale La Stanza dell’Ascolto
Ogni parola, ogni tema, è un invito a scoprire che non siamo soli.
Unisciti a noi: perché il cammino verso la guarigione diventa più leggero quando è condiviso.

Clinica sul link e seguici
https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125

26/08/2025

Coltivare la genitorialità sana

“Un bambino cresce forte non perché ha genitori perfetti,
ma perché ha genitori disposti ad amare, sbagliare e riparare.”

Si parla spesso di famiglie tossiche, di genitori narcisisti, di ferite emotive. Ma altrettanto importante è ricordare cosa rende la genitorialità uno spazio di cura e crescita.
Un genitore “sufficientemente buono” (Winnicott) non è immune da errori, ma possiede la capacità di riconoscerli, correggerli e trasformarli in opportunità di legame.

Counseling e consapevolezza
Ecco alcuni atteggiamenti che nutrono i figli — e insieme il nostro bambino interiore:

Dare valore alle emozioni: “Capisco che sei arrabbiato” è diverso da “Non arrabbiarti”.

Amare senza condizioni: “Ti voglio bene anche quando sbagli”.

Offrire confini sicuri: i limiti coerenti sono protezione, non rifiuto.

Mostrare autenticità: riconoscere i propri limiti educa più di una maschera di perfezione.

Riparare dopo il conflitto: chiedere scusa rafforza, non indebolisce.

Essere presenti: ascoltare, ridere, condividere tempo vero.

Nutrire gioco e curiosità: perché il gioco è il linguaggio dell’infanzia.

Nella pratica clinica vediamo che i bambini che crescono in ambienti affettivi sani sviluppano maggiore resilienza, autostima e capacità relazionale.
La genitorialità sana non è mai assenza di errori, ma disponibilità a riparare, a guardare al figlio come a un soggetto con bisogni, non come a un’estensione di sé.

“Ogni gesto di cura oggi è un seme di resilienza domani.”

Segui il canale WhatsApp La Stanza dell’Ascolto per riflessioni e strumenti sulla genitorialità, sulle relazioni e sulla crescita personale.
Condividi questo post con chi sa che crescere un figlio significa, in fondo, imparare a crescere di nuovo anche se stessi.

Unisciti al canale qui https://whatsapp.com/channel/0029VbAzn7e2975KvRRebw3p/125
#

Indirizzo

Via Dei Correttori 20
Reggio Di
89127

Telefono

+390965883567

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Medicalassistance italia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Medicalassistance italia:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare