01/12/2025
❤️🪴🌱
🌿 IL LINGUAGGIO INVISIBILE
“Il bambino non si sbaglia. Conosce il colore dei vostri pensieri.”
F. Leboyer
C’è una capacità straordinaria che abita l’infanzia: quella di leggere l’invisibile. Ciò che non diciamo, ciò che tratteniamo, ciò che il nostro corpo comunica ben prima delle parole.
I bambini e le bambine – soprattutto nei primi sei anni di vita – non ascoltano per capire: ascoltano con gli occhi per sopravvivere, sentono per orientarsi.
Il loro sistema nervoso, ancora immaturo e altamente sintonizzato sul mondo umano, registra frequenze sottili: vibrazioni, dettagli, sfumature, tensioni, variazioni del tono di voce, del respiro, del ritmo, della presenza, dell’assenza. Ed altamente sintonizzato su ciò che nell’ambiente vibra, cambia, comunica.
E da queste informazioni costruisce il proprio senso di sicurezza, fiducia, presenza. O, al contrario, di allerta e di minaccia.
🌱 Il corpo dell’adulto parla anche quando tace. E i bambini lo ascoltano con una finezza che noi adulti abbiamo spesso dimenticato.
Leggono:
🌿 la stanchezza nascosta dietro un sorriso veloce e “finto”;
🌿 l’irritazione infilata in un “va tutto bene”;
🌿 il cuore che, anche solo per un attimo, si chiude a scudo;
🌿 la fretta che corre nel ritmo delle mani e del tocco;
🌿 la tensione che attraversa il respiro;
🌿 la genuinità - o la disconnessione - di uno sguardo.
Perché il corpo non mente.
E loro lo sanno.
Non è magia: è neurocezione, è biologia della relazione, è quella danza sotterranea tra due sistemi nervosi che Stephen Porges descrive nella Teoria Polivagale.
È la competenza intuitiva dei cuccioli d’essere umano, che per crescere hanno bisogno di sentire se l’adulto davanti a loro è davvero disponibile, connesso, presente.
🌿 I bambini non si sbagliano: percepiscono l’essenza, non l’apparenza. Ed è una ricchezza immensa.
Perché ci ricordano che l’educazione passa prima di tutto dalle vibrazioni che emaniamo, molto prima delle spiegazioni che offriamo.
Ci invitano alla coerenza, alla presenza, alla lentezza.
E ci ricordano – con la loro sensibilità luminosa – che la nostra autenticità, equilibrata tra connessioni, rotture relazionali e riparazioni affettive, è il primo ponte verso la loro sicurezza.
Atelier della Pedagogista