Anna Rossi Psicologa e Psicoterapeuta

Anna Rossi Psicologa e Psicoterapeuta Psicologa del lavoro e psicoterapeuta TMI Expert, EFT per le coppie, Sensorimotor Level 2

🌳 𝗜𝗹 𝗴𝗿𝗼𝘂𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴 𝗲 '𝗮 𝗻𝗮𝗰𝗮 🛏️   (dal dialetto "la culla")Sono una psicoterapeuta, ma prima ancora una persona profondament...
02/12/2025

🌳 𝗜𝗹 𝗴𝗿𝗼𝘂𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴 𝗲 '𝗮 𝗻𝗮𝗰𝗮 🛏️ (dal dialetto "la culla")

Sono una psicoterapeuta, ma prima ancora una persona profondamente radicata in questa terra: la Calabria.
Nel mio lavoro uso spesso il grounding per aiutare le persone a sentire i piedi per terra e il bacino stabile, per collegarsi così all'esperienza del momento presente.
Stamattina pensavo che il radicamento ha anche una dimensione socioculturale.

Ma le 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗶 contano in terapia?
Certo che si! L'ingiustizia sociale, l'oppressione e il contesto culturale influenzano profondamente il corpo e il sistema nervoso e impattano sulla salute mentale.
Ignorare il 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 significa disconoscere quella parte importante dell'identità che passa attraverso il linguaggio non verbale, le dinamiche familiari, storiche e collettive.

Essere calabrese significa ad esempio muoversi costantemente tra 𝗼𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗴𝗼𝗴𝗻𝗮, sentire la 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗹𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼. Tutte esperienze che ritrovo spesso nei miei pazienti calabresi. Il mio ruolo diventa allora aiutarli a riconoscere, riscoprire e utilizzare queste dinamiche che sono parte del loro patrimonio culturale per renderle motore di un 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 più che macigni che schiacciano.

Essere qui in Calabria è per me una 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲, è il desiderio di mettere le mie competenze al servizio della mia comunità, valorizzando l'identità culturale per renderla strumento di cura.
È la scelta di farlo cercando stabilità nelle mie radici.

E adesso, dopo lo sforzo di scrivere questo post, 'ma nacu (mi rilasso) un po'. 😌

"Noi (𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘪) non siamo i guaritori, siamo il contesto nel quale si ispira la guarigione" 🪷Ron KurtzLa 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗦...
30/11/2025

"Noi (𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘪) non siamo i guaritori, siamo il contesto nel quale si ispira la guarigione" 🪷
Ron Kurtz
La 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗦𝗲𝗻𝘀𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮® nasce negli anni 80 con il lavoro di 𝗣𝗮𝘁 𝗢𝗴𝗱𝗲𝗻, pioniera nell'integrazione delle tecniche somatiche con i metodi psicoterapeutici tradizionali.
È un modello di intervento ancorato alle moderne neuroscienze e alla pratica clinica ed è guidato da sei principi che affondano le loro radici in tradizioni filosofiche (buddhista, taoista e indigena) che guardano al rapporto mente corpo.
Più che "oggetto biologico", la psicoterapia sensomotoria riconosce il 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 "𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼": il corpo è il modo che abbiamo per stare su questo pianeta, lo strumento a nostra disposizione per conoscerlo.
I 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 si basano sul riconoscimento della saggezza corporea innata che il terapeuta impara a osservare e attivare per aiutare le persone ad attingere alle loro risorse interne e a liberare il potenziale.
Tali principi sono mappe per i terapeuti, per la loro azione e per il loro atteggiamento. Non esiste una ricetta per farli propri una volta per tutte: sono 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 cui il terapeuta può prestare attenzione, di cui può osservarne il manifestarsi momento per momento non solo nella stanza di terapia, ma anche nel rapporto con sé stesso e con il mondo.
Il 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗢𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ riconosce che il 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 e che ogni persona ha il proprio cammino di crescita unico, misterioso ed emergente. Il terapeuta che si ispira a questo principio non vuole "aggiustare" le persone, semplicemente perché sa che non c'è niente da aggiustare! Non impone un cambiamento dall'esterno, ma cerca di facilitare il processo naturale di guarigione creando un ambiente che permetta al paziente di "lasciar fare" al proprio sistema nervoso, a fidarsi della sua saggezza intrinseca.

🪷"Noi (𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘪) non siamo i guaritori, siamo il contesto nel quale si ispira la guarigione" 🪷Ron KurtzLa 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 ...
30/11/2025

🪷"Noi (𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘪) non siamo i guaritori, siamo il contesto nel quale si ispira la guarigione" 🪷
Ron Kurtz

La 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗦𝗲𝗻𝘀𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮® nasce negli anni 80 con il lavoro di 𝗣𝗮𝘁 𝗢𝗴𝗱𝗲𝗻, pioniera nell'integrazione delle tecniche somatiche con i metodi psicoterapeutici tradizionali.

È un modello di intervento saldamente ancorato alle moderne neuroscienze e alla pratica clinica ed è guidato da sei principi che affondano le loro radici in tradizioni filosofiche (buddhista, taoista e indigena) guardano al rapporto mente corpo.

Più che "oggetto biologico", la psicoterapia sensomotoria riconosce il 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 "𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼": il nostro corpo è il modo che abbiamo per stare su questo pianeta, lo strumento a nostra disposizione per conoscerlo.

I 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 si basano sul riconoscimento di questa saggezza corporea innata che il terapeuta impara a osservare e attivare per aiutare le persone ad attingere alle loro risorse interne e a liberare il potenziale inespresso.

Tali principi sono come delle mappe per i terapeuti, per la loro azione e per il loro atteggiamento. Non esiste una ricetta per farli propri una volta per tutte: sono 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶, in continuo divenire, cui il terapeuta può prestare attenzione, di cui può osservarne il manifestarsi momento per momento non solo nella stanza di terapia, ma anche nel rapporto con sé stesso e con il mondo.

Il 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗢𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ riconosce che il 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 e che ogni persona ha il proprio cammino di crescita unico, misterioso ed emergente. Il terapeuta che si ispira a questo principio non vuole "aggiustare" le persone, semplicemente perché sa che non c'è niente da aggiustare! Riconosce invece in ogni manifestazione del paziente un tentativo di regolazione. Non impone un cambiamento dall'esterno, ma cerca di facilitare il processo naturale di guarigione creando un ambiente che permetta al paziente di "lasciar fare" al proprio sistema nervoso, a fidarsi della sua saggezza intrinseca.

26/11/2025

Oggi voglio condividere "Pieno Vuoto", un albo illustrato di Cristina Bellemo e Liuna Virardi (ed. Topipittori).

Un piccolo capolavoro di sintesi tra segno e parola che, con stile minimale, esplora la complessità delle relazioni e della nostra identità.

Signor Pieno e Signor Vuoto si incontrano un giorno e così scoprono la diversità. Ed è proprio quando decidono di provare a vivere ciascuno l'esperienza dell'altro che avviene l'alchimia, una trasformazione che li arricchisce entrambi e gli permette di scoprire l'interdipendenza delle loro condizioni.

Il tema delle differenze è qui centrale: le differenze tra noi e l'altro, ma anche quelle tra le diverse parti che ci abitano. Facendo spazio interiore, i personaggi imparano ad accogliere emozioni scomode o sconosciute, come quelle di "una stanza vuota di musica" o di un "gu**to caldo pieno di mano". Ed è proprio la stessa magia che accade in terapia quando ci consentiamo di accogliere parti di noi che consideriamo "vuote" o "piene in eccesso", facendo loro spazio per muoverci verso l'integrazione.
Pieno Vuoto ci mostra come queste due dimensioni siano dinamiche e interconnesse, ciascuna con una legittima prospettiva sul mondo e fonte di ricchezza. Ci invita a riflettere su noi stessi e sulle nostre relazioni, ricordandoci che è proprio nell'accettazione delle nostre "pienezze" e dei nostri "vuoti" che possiamo trovare un nuovo, più ricco, equilibrio.

Guardare nella stessa direzione, ciascuna con il proprio sguardo. E poi il calore di una risata occhi negli occhi. Quest...
25/11/2025

Guardare nella stessa direzione, ciascuna con il proprio sguardo.
E poi il calore di una risata occhi negli occhi.
Questo il senso profondo della condivisione 😊🚗

Come psicoterapeuta attenta al corpo, con i pazienti mi piace dedicare spazio all'esplorazione di risorse capaci di favo...
23/11/2025

Come psicoterapeuta attenta al corpo, con i pazienti mi piace dedicare spazio all'esplorazione di risorse capaci di favorire l'emergere di un senso di calma, sicurezza e radicamento.
Esistono tanti tipi di risorse: somatiche, sensoriali, creative, relazionali, intellettuali e chi più ne ha più ne metta. Tra queste ce n'è una tanto cara al nostro sistema nervoso: la Musica!
Il Dr. Stephen Porges, con la sua Teoria Polivagale, ha esplorato i meccanismi che fanno della musica uno strumento incredibilmente potente nel promuovere benessere influenzando in modo organico il nostro stato fisiologico.
Ma cosa c'è alla base di tutto questo? La Neurocezione!
Neuro...che?
La Neurocezione! Quel modo attraverso il quale il sistema nervoso autonomo, al di fuori della consapevolezza cosciente, scansiona costantemente l'ambiente interno (il nostro corpo) ed esterno alla ricerca di segnali di sicurezza, pericolo o minaccia alla vita.
La neurocezione non è un pensiero e non è neanche una emozione: "Sono al sicuro" è prima di ogni cosa una sensazione fisiologica. Un senso sentito.
Ma cosa c'entra la Neurocezione con la musica?
La musica può funzionare come Segnale di Sicurezza per la Neurocezione in funzione di alcune sue caratteristiche. Vediamone alcune:
🎶 Frequenza e tono: il nostro orecchio è cablato per ascoltare la gamma di frequenze della voce umana quando ci sentiamo al sicuro. Musica con frequenze simili al parlato può segnalare al nostro cervello che l'ambiente è sicuro, facilitando ulteriormente il senso di calma e connessione.
🎶 Ritmo e Prevedibilità: un ritmo costante, lento e prevedibile segnala al sistema nervoso che non c'è bisogno di stare in allerta e ci invita a rilassarci.

Integrare la musica nella propria routine è più che dedicarsi un momento piacevole, è un modo per sintonizzarsi sulla propria fisiologia e modularla verso uno stato di sicurezza e apertura.

Quale potrebbe essere la vostra playlist per "sentirvi al sicuro"? Buona esplorazione!

Si sente sempre più spesso parlare di "parti" anche al di fuori dello spazio di terapia. Parti bambine, parti ferite, pa...
21/11/2025

Si sente sempre più spesso parlare di "parti" anche al di fuori dello spazio di terapia. Parti bambine, parti ferite, parti adulte sono termini orami familiari ai più. Ma cosa sono esattamente le "parti"?
Spesso pensiamo alle parti della nostra personalità come ad aspetti esclusivamente mentali o emotivi. Oppure le associamo a ricordi autobiografici, a istantanee che ci ritraggono in momenti della nostra vita densi di vissuto.
In realtà le "parti" altro non sono che metafore per descrivere memorie procedurali sviluppatesi in passato che, in relazione a specifici trigger attuali, guidano la nostra esperienza nel "qui e ora" come se fossimo "lì e allora". Ogni parte racchiude particolari credenze, visioni di sé e del mondo, emozioni, ma anche specifiche configurazioni somatiche e linguaggi corporei. Ogni parte è infatti collegata a specifiche sensazioni fisiche, posture abituali e schemi di movimento sviluppatisi nel tempo come strategie di sopravvivenza. Così una postura rigida e trattenuta potrà raccontarci di una parte critica che fatica a lasciarsi andare. Un corpo che si accartoccia e si ripiega verso l'interno potrebbe invece parlarci di una parte che vorrebbe scomparire, farsi piccola piccola, di fronte a un senso di minaccia.
La Psicoterapia Sensomotoria (SP), un approccio rivoluzionario sviluppato da Pat Ogden che integra mente e corpo nel processo di guarigione, considera le parti come esperienze incarnate. L'idea centrale è che il trauma e le ferite emotive lascino tracce nel corpo sotto forma di "memorie implicite".
La Psicoterapia Sensomotoria, più che limitarsi a parlare del passato, lavora con queste manifestazioni fisiche per:
🌳 Osservare con Consapevolezza, ossia imparare a "leggere" i segnali non verbali del corpo proprio durante il loro manifestarsi nell'esperienza del momento presente.
🎤 Dare Voce al Corpo, per far emergere significati profondi.
💃🏻 Modificare le Risposte Automatiche attraverso il ricorso a risorse somatiche o "esperimenti" al fine di regolare il sistema nervoso, creare un senso di sicurezza fisica ed emotiva, ampliare la finestra di tolleranza
Attraverso un lavoro insieme bottom up e top down, la psicoterapia sensomotoria non mira a eliminare parti di noi, ma ad aiutare ogni parte a sentirsi al sicuro legittimata e integrata con le altre. A consentirci di essere quel bellissimo e complesso mosaico che ogni essere umano è.

Che bello! Oggi appena arrivata a studio ho trovato davanti la porta questo regalo 😃Grazie di cuore a Francy Cavallo per...
16/10/2025

Che bello! Oggi appena arrivata a studio ho trovato davanti la porta questo regalo 😃
Grazie di cuore a Francy Cavallo per averlo voluto, per tutto il lavoro fatto, per averci dato spazio e guidato con la sua gentilezza mai forzata. Grazie alla SITCC per aver sostenuto questo progetto, per il suo quotidiano lavoro, per fare da connettore tra tutti noi e per questo regalo SITCC che è frutto di un lavoro condiviso.
Davvero onorata di aver dato un contributo e di essere tra gli autori 🙏🏻
Un abbraccio a tutti i colleghi con cui ho condiviso questa bella esperienza ❤️

Sono! A volte sono un respiro corto, di quelli che rimangono incastrati tra le costole come se solo lì fosse il loro pos...
22/09/2025

Sono!

A volte sono un respiro corto, di quelli che rimangono incastrati tra le costole come se solo lì fosse il loro posto. A volte sono una prospettiva chiusa, uno sguardo fisso, un imperativo unico. A volte sono un andare per necessità, un rifugio fatto di passi svelti, sono l'attesa di quello che non vorrei mi attendesse.

E poi ancora sono! Sono un bacino e una schiena ben piantati su una comoda poltrona. Sono un respiro in fondo alla pancia e sono piedi sollevati da terra. Sono un no quando serve e un sì solo quando è sì. Sono lenta, sono il mio peso. Sono il dentro e sono il fuori e sono il "tra". Sono paura di sbagliare, ma anche curiosità per miei errori e felicità per i traguardi che raggiungo.

E ora sono il mio lunedì dopo un weekend di formazione in sensorimotor....un bellissimo modo di iniziare la settimana.

Grazie a tutti i colleghi con cui sto "vivendo" questa strada, ai loro sguardi, alla loro fiducia, al loro supporto. Grazie al nostro fare il tifo gli uni per gli altri. È nutrimento e appartenenza❤️

Il mio lavoro e io. Io cresco ogni giorno con lui e con gli esseri umani che incontro. E lui con me, riflettendo le espe...
18/09/2025

Il mio lavoro e io.
Io cresco ogni giorno con lui e con gli esseri umani che incontro. E lui con me, riflettendo le esperienze che faccio e i cambiamenti che attraverso. E forse è per questo che continuo a farlo, che non mi stanca nonostante mi stanchi, a volte tanto.
Il mio lavoro mi regala meraviglia, fiducia, speranza. Come quando gli occhi di un padre e di una figlia si incontrano come se fosse la prima volta, senza il peso del passato e con la curiosità del presente. Uno sguardo che sembra dire contemporaneamente "ci sono" e "sono contento che ci sei", un messaggio che viaggia in entrambe le direzioni. Che non fa promesse ma è presenza.
E sì, è come una magia...e io ringrazio il mio lavoro per darmi sempre modo di coltivare umanità.

Indirizzo

Via Loreto N. 92
Reggio Di
89133

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:00
15:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 13:00
Mercoledì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 12:00
15:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393809046521

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