Parlami d’Amore - Dott.ssa Caterina Pettinato

Parlami d’Amore - Dott.ssa Caterina Pettinato Aiuto le persone a creare relazioni sane. Lavoro con bambini, coppie, famiglie e singoli individui. Questa pagina si occupa di Emozioni.

Spunti e condivisioni su come trasformare le proprie emozioni in risorse.

02/12/2025

Ultimamente sembra che sui social vada di moda una cosa soltanto: incolpare i genitori.
Ogni comportamento diventa una diagnosi, ogni disordine un trauma, ogni scelta un errore imperdonabile.
E così molti finiscono per sentirsi inadeguati, proprio nel posto in cui dovrebbero sentirsi sostenuti.

Lo dico da professionista, ma anche da genitore ferito: non è “troppi sì”, “troppi no” o lo smartphone il problema.
Il problema è quando chi dovrebbe aiutarti ti giudica.
Quando cerchi un supporto e trovi qualcuno che ti fa sentire sbagliato, impreparato, colpevole.

La verità è semplice:
nessun genitore si sveglia con l’intenzione di traumatizzare i propri figli.
La maggior parte fa quello che può, con le risorse che ha.

E se si vuole lavorare davvero con i bambini, bisogna saper lavorare prima con i genitori.
Accoglierli. Ascoltarli. Creare un’alleanza.
Perché senza relazione, nessun bambino si lascerà guidare.

Forse la moda non sono i genitori sbagliati.
Forse la moda è farli sentire sbagliati.

Noi scegliamo un trend diverso:
professionisti che collaborano, non che giudicano.
Perché le relazioni crescono con la cura, non con le sentenze.

.vacanti.coach.genitori

29/11/2025

Non sempre è utile parlare di “madre narcisista”.
È un’etichetta pesante, rigida, che spesso non racconta davvero ciò che accade dentro una relazione.

Preferiamo parlare di dinamiche narcisistiche: quei modi di stare insieme che possono nascere anche senza una patologia, ma che diventano dolorosi quando si irrigidiscono.

Un bambino, dentro queste dinamiche, impara troppo presto a non deludere, a non disturbare, a proteggere l’adulto.
Impara a essere “quello bravo”, quello che non chiede, quello che fa spazio agli altri anche quando non può farlo.

E così smette di essere visto come un bambino.

A volte queste dinamiche sono invisibili: fuori tutto sembra perfetto, dentro c’è critica, fragilità, insicurezza.
E allora il bambino impara che l’amore si conquista, che i bisogni si nascondono, che dire “no” può essere pericoloso.

Da adulti, queste lezioni tornano:
nel dare troppo, nel non chiedere mai aiuto, nel non mettere confini, nel giudicarsi senza sosta.

Il punto non è trovare colpevoli.
Il punto è capire cosa hai imparato da quel clima emotivo e come sta influenzando il tuo presente.

In terapia si rimette ordine, si dà spazio, si costruisce un’identità che non deve più chiedere permesso per esistere.

Le dinamiche narcisistiche non dicono chi sei.
Raccontano solo la fatica che hai fatto.

Riconoscerle è il primo passo per poterti muovere con più dignità, più libertà e meno paura.

Ogni giorno diciamo che la violenza sulle donne è una priorità.Poi arriva un quotidiano qualsiasi e ci ricorda che, in r...
27/11/2025

Ogni giorno diciamo che la violenza sulle donne è una priorità.
Poi arriva un quotidiano qualsiasi e ci ricorda che, in realtà, la priorità è il gossip.

Mezza pagina per il Pandoro Gate.
Un trafiletto nell’angolo per uno stupro.
Una sproporzione che non è un errore: è una scelta editoriale.

Perché ciò che “vende” vale più di ciò che conta.
Perché l’indignazione funziona solo quando fa comodo.
Perché è più semplice puntare i riflettori per un giorno che cambiare davvero le cose.

Se vogliamo parlare di violenza, dobbiamo anche parlare di informazione.
Di come raccontiamo le storie.
Di quanto spazio decidiamo di dare alle vite delle persone… e quanto ai loro scandali.

Finché il dolore vale meno dei click, non cambierà nulla.

Live dedicata al caso della famiglia che ha scelto di vivere nel bosco a Chieti.Un’occasione per parlarne insieme.Quando...
26/11/2025

Live dedicata al caso della famiglia che ha scelto di vivere nel bosco a Chieti.
Un’occasione per parlarne insieme.
Quando?

📌 Martedì 2 Dicembre – Ore 21:00
📍 Live su Instagram

Vi aspettiamo 😊

25/11/2025

Tutti ricordiamo il Pandorogate.
Per settimane sembrava che Chiara Ferragni fosse il male assoluto del Paese.
Titoli, urla, indignazione, processi sui social prima ancora che nei tribunali.

Io quel Pandoro l’ho comprato.
E bastava leggere per capire cosa stavi acquistando.
Ma è bastata una voce urlata più forte delle altre…
e l’Italia ha trovato il suo nuovo sport preferito: il linciaggio mediatico.

La cosa che mi ha colpita davvero?
Non il pandoro.
Non i 3,4 milioni.
Ma la paura che ha generato.
La paura di scrivere.
La paura di esporsi.
La paura di essere il prossimo bersaglio.

E intanto, nello stesso Paese:
🔹 chi u**ide esce dopo 30 anni,
🔹 chi distrugge famiglie resta impunito,
🔹 chi fa politica sporca resta seduto dove sta.

Ma per un pandoro… 🔥
per quello sì, accendiamo il rogo.

Potete dirmi ciò che volete, non cambia.
Dopo anni, questa cosa la dovevo dire.

22/11/2025

Quando emergono casi estremi come quello di Chiara Petrolini, la domanda non è solo “perché lo ha fatto?”
La vera domanda è: “cosa succede nella mente di una persona quando la realtà interna si frantuma?”

In questo video parlo proprio di questo:
meccanismi psicologici che non giustificano, ma spiegano ciò che spesso non vediamo.

✔️ L’immagine della “ragazza perfetta” e l’iperadattamento
✔️ La disconnessione che porta a non sentire sé stessi (e quindi nemmeno l’altro)
✔️ Le difese psichiche: diniego, minimizzazione, scissione
✔️ I traumi taciuti che erodono fiducia e capacità di chiedere aiuto
✔️ Il posto del bambino nella mente della madre quando prevale il collasso psichico

Comprendere questi meccanismi non serve ad assolvere, ma a prevenire.
Perché certe fratture interne, se ignorate, possono trasformarsi in agiti estremi.

Se vuoi altre analisi psicologiche di casi reali, scrivimelo nei commenti.

18/11/2025

Cosa accade nella mente di una ragazza come Chiara Petrolini?
Non parliamo di colpe o assoluzioni: parliamo dei meccanismi psicologici che possono portare una persona a dissociarsi da ciò che sta vivendo, fino a perdere contatto con sé stessa.

Il video non racconta “la verità dei fatti”.
Racconta la possibilità mentale: cosa succede quando trauma, vergogna e solitudine diventano così grandi da spegnere le emozioni, anestetizzarle, cancellarle pur di proteggere un’immagine di sé “perfetta”.

Ed è proprio questo il punto clinico:
quando la mente collassa, non lo fa con rumore.
Lo fa nel silenzio.

Questo monologo nasce per far riflettere:
🔸 su come si forma la dissociazione
🔸 su cosa succede quando il trauma blocca le emozioni
🔸 su quanto sia pericoloso nascondere dolore e chiedere aiuto troppo tardi

15/11/2025

La storia di Giulia Cecchettin non è l’esito di un raptus.
È il risultato di una dinamica che in molte relazioni nasce in silenzio: controllo, dipendenza, bisogno patologico di conferme.
Una spirale che, nel caso di Filippo Turetta, è diventata violenza.

Il narcisismo di tipo covert non urla, non si impone in modo plateale.
Si nasconde dietro fragilità apparente, bisogno costante dell’altro, paura dell’abbandono.
Ma basta che la relazione sfugga di mano, che l’altro provi a riprendere la propria libertà, e quella ferita si trasforma in rabbia.
E la rabbia diventa dominio.

Quando l’altro smette di essere una persona e diventa uno specchio da cui dipende il tuo valore, la relazione non è più amore.
È possesso.

È da qui che nasce la violenza:
dal non tollerare la perdita, dal confondere “amore” con controllo, dal pensare “se non sei mia, non puoi essere di nessuno”.

Il caso di Giulia ci costringe a guardare in faccia queste dinamiche.
A insegnare ai ragazzi che l’amore non imprigiona.
La libertà dell’altro non è una minaccia: è la prova dell’amore autentico.

Se impariamo a leggere i segnali prima, forse evitiamo un dopo che non lascia scampo.

13/11/2025

📍Muggia, Trieste.

Una madre ha u**iso il figlio di 9 anni.
Un’altra tragedia che ci lascia senza parole.

Una donna seguita dai servizi sociali, in carico al centro di salute mentale.
Una “situazione difficile ma non drammatica”, dicono.
Eppure, un bambino è morto.

E allora la domanda è:
chi protegge davvero chi non sta bene?
Chi protegge i bambini, le famiglie, le persone che chiedono aiuto e non lo trovano?

Viviamo in un Paese che parla tanto di salute mentale, ma lascia sole le persone quando crollano.
E mentre gli influencer parlano di nulla,
la realtà continua a sanguinare in silenzio.

11/11/2025

Per Giulia.
L’amore non trattiene, libera.
Non è catena, non è controllo, non è paura.
Se ti chiede di rinunciare a te, non è amore.
Ricordiamo Giulia perché nessun’altra debba essere ricordata così.
Se senti che qualcosa non va, chiedi aiuto

08/11/2025

Ci sono amori che non finiscono: si logorano rincorrendosi.
Uno cerca sicurezza, l’altro libertà.
Uno vuole sapere, l’altro scappa.
E nel mezzo c’è quella distanza invisibile che chiamiamo “equilibrio”.

Spesso non è mancanza d’amore, è paura.
Paura di perdere sé stessi, o di non bastare all’altro.
Ma l’amore non è controllo, e nemmeno fuga:
è restare — anche quando tutto dentro vorrebbe scappare.

Quante volte ti sei trovato in questa danza?
(O in quale dei due ruoli ti riconosci di più?)

04/11/2025

Ti sei mai chiesto perché chi urla più forte sembra sempre avere ragione?
Viviamo in un mondo dove la prepotenza fa audience e l’empatia viene vista come una debolezza.
Ma non è forza quella che vedi in TV o sui social: è solo rumore.
La vera forza è saper regolare le proprie emozioni, restare centrati anche quando tutto intorno ti spinge a dominare.
Perché non serve alzare la voce per farsi ascoltare.
Serve consapevolezza.

Ricordati: ciò che normalizziamo diventa ciò che insegnamo.

Indirizzo

Reggio Nell Emilia
42123

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