04/12/2025
🟦 𝗗𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗼: 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗮
Un recente articolo su The Lancet ricorda un punto fondamentale: nel dolore cronico il paziente non è un destinatario passivo di cure, ma un protagonista della propria salute.
Il dolore è influenzato non solo dai meccanismi biologici, ma anche da emozioni, pensieri e comportamenti. Per questo l’autogestione – cioè la capacità di riconoscere i propri schemi di risposta, gestire lo stress, rimanere attivi e orientati ai propri valori – è una parte essenziale della terapia, non un’aggiunta opzionale.
Le evidenze mostrano che queste competenze possono ridurre la sofferenza, migliorare la qualità di vita e persino modificare i circuiti cerebrali coinvolti nella percezione del dolore.
Autogestione non significa “fare da soli”: significa essere guidati e sostenuti da professionisti che aiutano la persona a sviluppare strumenti efficaci per affrontare il dolore ogni giorno.
Fondazione ISAL promuove una visione chiara: 𝘪𝘭 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘪 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦, 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰.
Link all'articolo originale: https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)00404-0/abstract
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