Marcello Chiapponi, Fisioterapista

Marcello Chiapponi, Fisioterapista Fisioterapia, fitness e salute in generale Mi occupo di riabilitazione, fitness e di salute in generale.
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Tratto disturbi posturali ma anche disturbi funzionali del metabolismo (digestione lenta, stanchezza, difficoltà del sonno, gonfiori). Sul mio blog L'Altra Riabilitazione, tenuto in collaborazione con la nutrizionista Annalisa Caravaggi, trovate guide e articoli per migliorare tantissimi aspetti della vostra salute,

Dolore al FIANCO DESTRO sotto le costole e dietro la schiena: cosa significa davvero?È uno di quei fastidi che tantissim...
04/12/2025

Dolore al FIANCO DESTRO sotto le costole e dietro la schiena: cosa significa davvero?

È uno di quei fastidi che tantissime persone cercano online.�
Parte sotto le costole, sul lato destro, poi sembra spostarsi un po’ dietro la schiena… e a volte diventa difficile capire da dove arrivi davvero.

E infatti è un classico: chi lo prova spesso dice “mi fa male qui… ma anche qui… e poi a volte si irradia un po’ più in basso”.�
Insomma, non è facile descriverlo nemmeno a parole.

E da lì partono le grandi domande:�
* sarà un problema muscolare?
* sarà la schiena?
* saranno i reni?
* sarà la colonna lombare?

La verità è che questa zona è un punto dove si “sovrappongono” molte strutture.

E il sistema nervoso, quando deve decidere dove farti sentire un fastidio… non sempre invia il segnale nel punto preciso dell’origine. Parli di un sistema così potente (ma per quanto riguarda il dolore, poco preciso) da mandare segnale di dolore alle gambe di persone amputate 20 anni prima!

Per fortuna, nella stragrande maggioranza dei casi, quel dolore laterale sotto le costole che si irradia dietro la schiena non è un problema degli organi interni, ma una normale irritazione muscolo articolare.

In particolare entrano in gioco due zone:
* la giunzione tra coste e colonna dorsale. Se queste articolazioni si irritano un po’ (magari per posture storte, tensione, movimenti ripetitivi), il dolore può essere percepito anche di lato, proprio sotto le costole.
* i muscoli lombari (soprattutto il quadrato dei lombi) e quelli laterali dell’addome. Quando si irrigidiscono, possono dare un dolore “a cintura”, che parte dietro e arriva in avanti o viceversa.

È un fastidio spesso strano, intermittente, che peggiora in certe posture e migliora in altre.�
E proprio questa variabilità è uno dei segnali più classici del fatto che il problema è muscolare e non interno.

La buona notizia?�
Questi fastidi rispondono molto bene al movimento: allungamenti dolci, mobilità della colonna toracica e lombare, respirazione più profonda (le coste adorano essere “mosse”).

E più i muscoli della zona diventano elastici ed efficienti, meno questa sensazione laterale compare.

Se vuoi fare un percorso guidato per migliorare rigidità, tensioni lombari e quei fastidi che “non si capisce da dove arrivano”, puoi scaricare GRATUITAMENTE le mie lezioni e il mio manuale di Sblocco e Rinforzo Lombare.

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Ansia improvvisa e collo rigido: il legame nascosto che pochi conoscono.Immagina questa scena, sono sicuro che l'hai vis...
04/12/2025

Ansia improvvisa e collo rigido: il legame nascosto che pochi conoscono.

Immagina questa scena, sono sicuro che l'hai vissuta.

Sei seduto alla scrivania, o magari sei in auto nel traffico. All'improvviso arriva quel pensiero preoccupante, quella mail di lavoro urgente, o semplicemente una sensazione di disagio che sale dallo stomaco.

Ok, la tua mente inizia a correre: ora fai caso a cosa sta facendo il tuo corpo in quel preciso istante, senza che tu glielo abbia ordinato.

Il respiro si accorcia e si blocca nel petto. I denti si stringono leggermente (o serrano forte). Ma soprattutto: le tue spalle si alzano verso le orecchie e la testa si incassa leggermente.

È l'effetto "tartaruga che rientra nel guscio".

In quel momento, i tuoi muscoli trapezi e i muscoli del collo stanno diventando marmo. Si stanno contraendo con una forza incredibile, creando una vera e propria corazza difensiva.

Perché succede?

È un meccanismo di difesa primordiale.

Quando il cervello percepisce un pericolo (che sia una tigre nella savana o una scadenza lavorativa, lui non fa differenza), ordina al corpo di proteggere la parte più vitale che abbiamo: il collo e la gola.

Il problema è che la tigre dopo 5 minuti se ne va (oppure ti sta usando come spuntino), e i muscoli si rilassano. Lo stress e l'ansia moderna, invece, restano lì per ore, giorni, settimane.

Il risultato? Quei muscoli rimangono in tensione costante, "accesi" h24. Ecco perché spesso, dopo un periodo emotivamente difficile, ci si ritrova con il collo bloccato, sbandamenti e cerchio alla testa.

La tensione emotiva si è trasformata in tensione meccanica.

La cosa affascinante è che questo processo è reversibile: se riusciamo a sciogliere quella "corazza" muscolare e a ridare movimento al collo, inviamo al cervello un segnale opposto.

Gli stiamo dicendo: "Ehi, i muscoli sono rilassati, puoi abbassare il livello di allarme".

Lavorare sulla cervicale, in questi casi, è un modo potente per aiutare anche la mente a ritrovare calma.

Se vuoi capire come fare questo lavoro in modo ordinato ed efficace, ho il piacere di invitarti al mio nuovo seminario online e alle mie nuove lezioni GRATUITE dal titolo “Come ba***re la cervicalgia”.

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04/12/2025

Lo sapevi che la forza della presa è uno degli indicatori di longevità più affidabili?
Uno studio del 2015 ha mostrato che predice la salute futura persino meglio della pressione sanguigna.

La presa è solo un modo semplice per misurare la forza generale. E qui sta il punto: più c’è forza fisica e una buona massa muscolare, minore è la probabilità di sviluppare problemi di ogni tipo. Il muscolo è il tessuto metabolicamente più attivo e quando è in forma tiene basso lo stato infiammatorio.

Ecco perché il lavoro di forza diventa indispensabile, soprattutto dopo i quarant’anni.
Le attività sportive vanno tutte bene, ma un po’ di resistenza vera con i pesi è ciò che offre i risultati migliori nel medio e lungo termine.

Ho creato un programma completo di lavoro sicuro con i pesi, adatto sia in palestra che a casa.
L’anteprima delle schede è nel link qui: https://bit.ly/4nJx7Xq

Allungamento trapezio: ottimo quando serve, a volte addirittura....peggiorativo!L'allungamento del trapezio è un eserciz...
03/12/2025

Allungamento trapezio: ottimo quando serve, a volte addirittura....peggiorativo!

L'allungamento del trapezio è un esercizio cervicale molto famoso, probabilmente il più famoso in assoluto.

In teoria è un ottimo esercizio, perchè allunga quello che è un muscolo sempre ultra-contratto e che genera buona parte dei sintomi cervicali.

Facendo questo stretching, il trapezio riduce la sua tensione, e con lui i vari sintomi.

Questo esercizio migliora i sintomi in circa l'80% delle persone; c'è però un 10% a cui non fa ne caldo nè freddo, e addirittura un 10% che nota un aumento dei sintomi quando lo fa.

Com'è possibile che un semplice esercizio di allungamento aumenti i sintomi (che non va confuso con il "peggiorare", cosa impossibile, si tratta di un aumento transitorio)?

Molto semplice: il trapezio è uno dei muscoli più "emotivi" che abbiamo: è uno dei primi che si irrigidisce quando siamo sotto ansia e stress.

Ci sono persone che hanno un livello di ansia molto alto, e di conseguenza hanno i trapezi sempre e costantemente di marmo.

In persone ad altissima tensione emotiva, andare a "stiracchiare" il trapezio le mette più che altro in subbuglio, perchè in un certo senso si ricorda al cervello il perchè queste tensioni si sono formate (stress, paure, ansie...).

Se sei una persona ad altissima emotività, ti conviene cercare di aggirare il problema facendo attività fisica che metta in movimento un po' tutto, e cercando di lavorare prima sugli altri muscoli (spalle, schiena...).

Più si riesce a migliorare la schiena in generale, più c'è possibilità che il trapezio "molli" anche in persone che accumulano un sacco di ansia e stress.

Per tutti gli altri, lo stretching del trapezio è fondamentale per "lubrificare" la zona cervicale.

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F***e alla BASSA SCHIENA (dx o sx): è una SACROILEITE, ecco cosa fare!Quella f***a nella bassa schiena che ti coglie qua...
03/12/2025

F***e alla BASSA SCHIENA (dx o sx): è una SACROILEITE, ecco cosa fare!

Quella f***a nella bassa schiena che ti coglie quando ti alzi dopo un po’ di seduta… la conoscono tutti.

È quel dolore nella zona delle famose fossette che arriva come una puntura improvvisa, a volte così netta da sembrare un colpo di coltello. E ogni volta ci si ritrova a fare mezzi inchini, smorfie e piccole coreografie per non far capire a chi c’è intorno che la schiena sta protestando.

Poi fai due passi e, come spesso accade, tutto si scioglie un po’, quasi come se il corpo dicesse “ok, ci sto lavorando”.

Ma che cos’è davvero quella f***a?

Molto spesso è una sacroileite, cioè un’irritazione dell’articolazione sacro iliaca. È un punto chiave, una vera cerniera tra arto inferiore e colonna, e su quella zona si scarica letteralmente una parte enorme delle forze che produciamo durante la giornata.

A complicare la situazione c’è il muscolo psoas, che passa proprio sopra l’articolazione e che ha una tendenza quasi “professionale” a irrigidirsi. Non è colpa sua:
* rimane accorciato quando si sta seduti
* è molto vicino all’intestino, che crea facilmente tensioni riflesse
* e nelle persone con genitali femminili risente anche di eventuali problemi ovarici, cosa molto più frequente di quanto si pensi

Insomma, un cocktail perfetto per mettere sotto stress la sacro iliaca.

Quando stiamo seduti per troppo tempo lo psoas resta compatto, chiuso. E nel momento in cui ci alziamo deve fare l’opposto: allungarsi. Se l’articolazione sotto è già irritata, questo “riaprirsi” non riesce in modo fluido. E arriva la f***a che fa ve**re il classico pensiero “sto invecchiando”, anche se è semplicemente biomeccanica pura.

La parte positiva è che non siamo vittime di tutto questo: un po’ di stretching quotidiano dello psoas può cambiare letteralmente la storia di quella zona. Bastano pochi minuti al giorno. Nel giro di 15-30 giorni, nella maggior parte dei casi, il fastidio si riduce in modo sensibile.

E se si lavora anche su tutti gli altri muscoli del core, il beneficio aumenta: meno rigidità, più stabilità, articolazioni più tranquille. È un equilibrio che si costruisce.

Se vuoi fare un lavoro completo e rimettere davvero in sesto la bassa schiena, puoi scaricare gratuitamente le lezioni e il mio manuale di “Sblocco e Rinforzo Lombare”.

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Questi 2 muscoli CERVICALI causano vertigini e rigidità: ecco come allenarli!Quando hai mal di collo, la mano va sempre ...
03/12/2025

Questi 2 muscoli CERVICALI causano vertigini e rigidità: ecco come allenarli!

Quando hai mal di collo, la mano va sempre lì: dietro, sul Trapezio, quel "cordone" rigido che sembra un sasso. Lo massaggi, metti la crema, fai stretching... eppure il giorno dopo è di nuovo contratto.

Perché succede? Perché il Trapezio, molto spesso, è solo la vittima. I veri colpevoli si nascondono nella parte anteriore e laterale del collo, e quasi nessuno li calcola.

Sto parlando di due muscoli fondamentali: lo Sterno-Cleido-Mastoideo (quel "tubo" che vedi di lato quando giri la testa) e gli Scaleni.

Questi muscoli sono dei "flessori" e hanno una caratteristica particolare: sono i primi a reagire quando c'è un problema o un pericolo. Ti fa male qualcosa? Ti chiudi. Sei ansioso o stressato? Ti chiudi.

Quando questi muscoli anteriori si accorciano e si irrigidiscono (e lo fanno spesso, anche per via dello stress emotivo), tirano la testa in avanti.

A quel punto, poverino, il Trapezio dietro cosa deve fare? È costretto a contrarsi h24 per ti**re la testa indietro e mantenere lo sguardo orizzontale. È un tiro alla fune continuo. Finché non smolli la corda davanti (Scaleni e SCM), il povero Trapezio dietro non potrà mai rilassarsi.

Inoltre, questi due muscoli "davanti" possono creare sintomi fastidiosi:

Gli Scaleni possono stringere i nervi del braccio, causando formicolii o scosse.

L'SCM è pieno di recettori dell'equilibrio: se è rigido, può darti sbandamenti e vertigini.

Come sbloccarli? Serve un allungamento delicato, abbinato al respiro (fondamentale per "sgonfiare" il torace).

Ecco un esercizio semplice ed efficace:

Blocca la spalla: Porta il braccio dietro la schiena per tenere ferma la clavicola.

Il movimento: Inclina la testa dal lato opposto e guarda leggermente verso l'alto (estensione).

Il segreto: Butta fuori TUTTA l'aria. Espira profondamente per 3-4 secondi. Sentirai una tensione piacevole e profonda sul lato/davanti del collo.

Fallo 3 volte per lato. Liberando questi muscoli anteriori, togli il "freno a mano" che costringeva il tuo collo a stare rigido.

Questo è solo un piccolo tassello di come funziona davvero la cervicale. Se vuoi capire come risolvere il problema alla radice con un percorso completo, ho preparato qualcosa di speciale.

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03/12/2025

Muscolo Sterno Cleido Mastoideo: nome complesso, muscolo critico, ma se lo alleni bene...

Il muscolo sternocleido è il "tubo" che vedi a lato del collo quando giri la testa.

È un muscolo molto spesso critico per diversi motivi:

- fa parte del gruppo dei muscoli anteriori, quelli più soggetti alla tensione emotiva
- è vicinissimo alla mandibola, altra zona estremamente "stressogena"
- è il più ricco di recettori di posizione

Di conseguenza, quando questo muscolo diventa troppo rigido, ci possono essere una serie di problemi, tra cui le famosissime "vertigini cervicali".

Per lo stesso motivo, un buon allenamento mirato ti può migliorare tantissimo sia la comunissima rigidità cervicale, sia sintomi fastidiosi come quello.

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Mal di schiena e pancia gonfia: due problemi collegati?Moltissime persone (si stima fino al 70% della popolazione over 3...
02/12/2025

Mal di schiena e pancia gonfia: due problemi collegati?

Moltissime persone (si stima fino al 70% della popolazione over 30) soffrono di gonfiori a livello addominale, che si manifestano in vari modi:

* eccessivo senso di pienezza post prandiale
* gonfiore e aria a livello dello stomaco
* gonfiore e aria a livello intestinale
* generica irritabilità dell'intestino

Capitava molto anche a me da giovane, e infatti quando ho iniziato a fare il fisioterapista ho apprezzato l'avere un lavoro che mi permettesse di tenere pantaloni comodi, ma oggi.... non ne soffro assolutamente più (alla fine ti dico il perchè).

Nel 90% e oltre dei casi, questa situazione NON è dovuta ad una patologia specifica di stomaco o intestino.

Patologie comuni come il reflusso o l'ernia iatale non giustificano da sole questi sintomi, che per alcuni sono davvero molto fastidiosi.

Alla base di questi sintomi c'è spesso uno stato infiammatorio generale alto, legato allo stile di vita e alle tensioni emotive.

Tensioni emotive che spesso si trasformano in tensioni muscolari, soprattutto in alcuni muscoli specifici.

Tra questi non possiamo non citare lo PSOAS ed il DIAFRAMMA, che sono degli eccellenti.... "Bidoni Emotivi!"

Ma uno stato di eccessiva tensione di questi muscoli (che può essere legato anche alla postura) non fa altro che ridurre lo "spazio vitale" degli organi, ed il loro fisiologico movimento.

Risultato? Maggiori fenomeni di fermentazione e.....gonfiori!

Ovviamente, di tutto questo la schiena non può esserne particolarmente contenta: ecco perchè i due problemi molto spesso coesistono.

Ecco perchè l'esercizio specifico di allenamento muscolare è una delle principali armi per contrastare queste situazioni.

Ed ecco perchè non soffro più di gonfiori: in questi anni, grazie ai vari video, ho fatto tantissimo lavoro sui miei muscoli, e posso dire di non aver mai più sentito gonfiori "anomali".

L'allenamento è un arma potentissima e poco utilizzata, perchè come prima cosa si pensa all'alimentazione, che è sicuramente importante ma per molti non basta.

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02/12/2025

Lo sapevi che se i tuoi muscoli sono rigidi, lo sono anche....le tue arterie?

Uno studio del 2009 ha dimostrato che chi ha i muscoli più rigidi ha anche maggiore rigidità arteriosa, e quindi più rischio cardiovascolare.

Un altro studio molto interessante ha dimostrato che il processo è reversibile: più aumenti la flessibilità muscolare, più aumenta anche quella arteriosa.

Questo non è legato allo stretching delle arterie, quanto ad un importante messaggio che si trasmette al sistema nervoso, che passa da una modalità di "tensione costante" ad una di maggiore relax, con conseguenti benefici a 360 gradi.

Ancora una volta, un programma completo è quello che garantisce i migliori risultati.

Se vuoi farlo insieme a me, non perdere l'ANTEPRIMA GRATUITA delle mie schede di allenamento "Total Training".

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Ernia al disco LOMBARE: come gestire IL problema di SCHIENA per eccellenzaLa parola "ernia al disco" è nota a moltissime...
01/12/2025

Ernia al disco LOMBARE: come gestire IL problema di SCHIENA per eccellenza

La parola "ernia al disco" è nota a moltissime persone, ovviamente loro malgrado.

Succede più o meno così:

- cominci ad avere mal di schiena
- ad un certo punto (o improvvisamente) la situazione diventa molto acuta, con dolore alla schiena forte e/o irradiazione alla parte posteriore della gamba
- fai una risonanza
- ti trovano un problema ai dischi vertebrali, tipicamente L4-L5 o L5-S1

Questo nome può avere vari nomi: ernia al disco vera e propria, discopatia, bulging....ma la sostanza è che nelle vertebre c'è qualcosa che vorresti non ci fosse.

Come si affronta questo problema? La primissima cosa che ti serve sono INFORMAZIONI CORRETTE.

E la prima informazione è: le ernie talmente gravi da necessitare un intervento chirurgico sono circa il 2%. Sono quelle nelle quali c'è una perdita di sensibilità o movimento al piede molto significativa.

Le altre (quindi più del 95%) si gestiscono in modo non invasivo, per fortuna.

La seconda informazione è che l'ernia potrebbe essere solo un piccolo pezzo del puzzle. È raro che sia il problema principale e l'unica fonte del dolore.

Gli studi hanno dimostrato, da 30 anni a questa parte, che problemi anche significativi ai dischi sono presenti anche nelle persone perfettamente sane: avere un'ernia non significa quindi avere NECESSARIAMENTE problemi, o non poter mai più stare bene.

La terza informazione è che se i tuoi muscoli funzionano bene, la tua colonna può stare benissimo comunque.

Anche qui, gli studi hanno dimostrato che quando i muscoli del core funzionano bene, la colonna si muove meglio e riduce i suoi stati di infiammazione.

Così come tantissime persone hanno ernie senza saperlo perchè non hanno sintomi, moltissime persone con ernie tornano a stare bene e a fare tutto "semplicemente" con un buon allenamento muscolare.

Si perchè l'importante non è che tutte le strutture siano "a posto" (cosa impossibile) ma che ci sia un buon equilibrio generale, e quello...si può ALLENARE!

Sul mio canale YouTube trovi millemila video di rinforzo del core, ma se vuoi puoi fare qualcosa di meglio organizzato.

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01/12/2025

Cosa succede se hai i muscoli addominali deboli e poco efficienti?

Non verrebbe da dire che la schiena ne risente, perchè i muscoli addominali non si attaccano alla colonna (se non il trasverso, peraltro in modo indiretto).

Ma non è assolutamente così: se i tuoi addominali sono deboli, la tua schiena ne risente eccome.

I muscoli addominali contribuiscono a creare solidità nel core, e quindi un effetto "lattina piena", che è MOLTO meno comprimibile rispetto ad una lattina vuota.

Ecco perchè un buon allenamento addominale (con esercizi statici tipo plank) è molto importante anche per avere una schiena più forte.

E se vuoi avere non solo la schiena, ma TUTTI i muscoli più forti ed efficienti, non dimenticare di provare l'ANTEPRIMA GRATUITA delle mie schede di allenamento!

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Esercizi in quadrupedia: ecco perchè spesso sono inutili (anche se sono tra i miei preferiti)!Gli esercizi in quadrupedi...
30/11/2025

Esercizi in quadrupedia: ecco perchè spesso sono inutili (anche se sono tra i miei preferiti)!

Gli esercizi in quadrupedia per glutei e muscoli posteriori delle cosce sono molto popolari, e come spesso succede con esercizi famosi....quasi nessuno li sfrutta al meglio.

Il problema fondamentale di questi esercizi è l'OBBIETTIVO che le persone si propongono di raggiungere.

Se lo scopo è favorire un migliore sviluppo muscolare e/o reale aumento di forza dei muscoli, sono esercizi pessimi e il gioco non vale la candela.

Il motivo è semplice: perchè i muscoli si sviluppino in modo visibile o "palpabile" occorre dargli un carico SIGNIFICATIVO.

Per i glutei e i muscoli posteriori delle cosce il carico di questi esercizi non è mai significativo: non importa quante cavigliere usi o quanto tu "senta lavorare" il muscolo.

Ma gli esercizi di quadrupedia sono tra i miei preferiti quando si parla di MOBILITÀ FUNZIONALE, ovvero di usare la forza dei muscoli per "sbloccare" rigidità che abbiamo accumulato.

Per questo obbiettivo ti serve farli così:

- no cavigliere o minimo peso
- portare il movimento a "fine corsa"
- tenere la posizione più alta almeno 5-6 secondi
- non muovere la schiena

La schiena e le anche e la tua libertà di movimento ne traggono un sacco beneficio. Se vuoi favorire anche lo sviluppo muscolare, ti servono esercizi come squat e affondi.

Fare un buon lavoro sugli arti inferiori senza pesi è assolutamente possibile: se ti va di farlo insieme a me, la mia iniziativa "Gambe Forti Senza Pesi" è attiva ancora solo per oggi!

Link per info qui: https://bit.ly/4ajy8Sf

Indirizzo

Ss 45 N 48
Rivergaro
29029

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