03/12/2025
Ogni anno, quando arrivano le feste, iniziano a circolare gli stessi messaggi: “ecco come gestire le feste per rimanere in forma”, “da gennaio dieta”, “bisogna compensare”.
È così diffusa che la preoccupazione per il cibo è diventata quasi un rituale.
Ma questa normalizzazione non parla di salute: parla di una cultura che ci insegna a vivere il cibo con ansia e controllo, come se le tavolate fossero un problema da gestire e non un momento da vivere.
Il risultato? Entriamo nelle feste già con la sensazione di doverci trattenere, con il timore di “esagerare”, con l’idea che un dolce in più possa compromettere qualcosa. E così finiamo per viverle più con la testa che con la presenza.
In realtà, non è il cibo delle feste a creare difficoltà.
È la narrazione che ci fa credere che dovremmo costantemente monitorarci, giudicarci o meritarci ciò che mangiamo.
Quando togliamo le regole, resta spazio per ascolto, flessibilità e piacere.
E le feste tornano ad essere ciò che dovrebbero essere: un momento di convivialità, non di tensione.
Quest’anno puoi provare a chiederti: “Come voglio sentirmi davvero?” invece di “Come devo controllarmi?”