Scienza del Benessere - Dr. Rodolfo Vittori - Psicologo

10/11/2025

Durante un attacco di panico può essere utile l’esercizio 5-4-3-2-1, una tecnica di radicamento usata in psicologia per riportare la mente al presente.

👁 Guarda 5 cose
Osserva cinque elementi attorno a te e descrivili mentalmente.
👉 Nominarli sposta l’attenzione dai pensieri catastrofici alla realtà concreta.

✋ Tocca 4 cose
Senti quattro superfici diverse: vestiti, pavimento, bracciolo, oggetti.
👉 Il tatto aiuta a ridurre la risposta d’allarme del corpo.

👂 Ascolta 3 suoni
Riconosci tre suoni esterni: un rumore, una voce, il tuo respiro.
👉 La mente passa dal controllo interno alla percezione esterna.

👃 Annusa 2 odori
Percepisci due odori, anche lievi.
👉 L’olfatto riattiva il contatto con il presente.

👅 Senti 1 sapore
Dell’acqua, del caffè, dell’aria stessa.
👉 Chiude il ciclo percettivo e riporta equilibrio tra corpo e mente.

⚙️ Perché funziona
Questo esercizio interrompe il circuito “paura della paura”, aiutando il corpo a uscire dallo stato d’allarme e la mente a ritrovare il controllo.

08/11/2025

Scrivete il vostro buongiorno nei commenti. Raccontateci come avete dormito e che cosa farete in questo fine settimana

08/11/2025

𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐨 𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞.

Ricevo questa newsletter che spiega i benefici di usare l’AI (l’intelligenza artificiale)
Vi invito a leggere tutto e poi a commentare con il vostro pensiero.

𝑂𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜: 𝐼𝑛 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑥𝑖 𝑎 𝐿𝑜𝑛𝑑𝑟𝑎

𝐶𝑖𝑎𝑜 𝑅𝑜𝑑𝑜𝑙𝑓𝑜,

𝐻𝑜𝑤’𝑠 𝑖𝑡 𝑔𝑜𝑖𝑛𝑔? 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑎𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑖.

𝐿𝑎 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑒𝑟𝑜 𝑎 𝐿𝑜𝑛𝑑𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎.

𝐼 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑣𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑙𝑙𝑜𝑤𝑒𝑒𝑛, 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑙𝑒𝑛𝑑𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜.

𝐶𝑜𝑠𝑖̀, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎, 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝐿𝑜𝑛𝑑𝑟𝑎 𝑎 𝑔𝑜𝑑𝑒𝑟𝑐𝑖 𝐻𝑎𝑙𝑙𝑜𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑝𝑒𝑟 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜: 𝑧𝑢𝑐𝑐ℎ𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑢𝑚𝑖, 𝑡𝑟𝑖𝑐𝑘-𝑜𝑟-𝑡𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑐𝑐ℎ𝑒𝑡𝑡𝑜.

𝐸𝑠𝑠𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑎𝑛𝑎𝑑𝑒𝑠𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑓𝑎𝑟 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

𝐶𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒, 𝑒𝑟𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑡𝑖.

𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑥𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑒𝑟𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝐻𝑒𝑎𝑡ℎ𝑟𝑜𝑤 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜.

𝐼 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐ℎ𝑖, 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑜𝑟𝑚𝑖𝑣𝑎, 𝑒 𝑖𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑜 45 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖.

𝐸 𝑙𝑖̀ 𝑚𝑖 𝑒̀ 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑢𝑛’𝑖𝑑𝑒𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛’𝐴𝑑.

𝐴𝑝𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑎𝑝𝑡𝑜𝑝, 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 ℎ𝑜𝑡𝑠𝑝𝑜𝑡 𝑑𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑜, 𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 - 𝑠𝑖̀, 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 - 𝑐𝑟𝑒𝑜 𝑢𝑛 𝑣𝑖𝑑𝑒𝑜 𝐴𝑑 𝑑𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑎𝑔𝑛𝑜, 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎, 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒, 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑡𝑜𝑛𝑜, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜.

𝐿𝑜 𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑎𝑚, 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑙𝑜 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎… 𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎.

𝐿’𝑎𝑛𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎, 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑥𝑖, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑣𝑖𝑑𝑒𝑜𝑐𝑎𝑚𝑒𝑟𝑒… 𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑦.

𝐷𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑢𝑛 𝑙𝑎𝑝𝑡𝑜𝑝 𝑒 𝑢𝑛’𝑖𝑑𝑒𝑎.

𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝐼.

𝑂𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 “𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝐴𝑑𝑠 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑥𝑖”, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑎 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒.

𝐼𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑟𝑟𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜: 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖.

𝑇𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖.

𝙌𝒖𝙚𝒔𝙩𝒂 𝒆𝙧𝒂 𝒍𝙖 𝙣𝒆𝙬𝒔𝙡𝒆𝙩𝒕𝙚𝒓

𝙌𝒖𝙞 𝙨𝒐𝙩𝒕𝙤, 𝒅𝙞 𝙨𝒆𝙜𝒖𝙞𝒕𝙤, 𝒍𝙖 𝙢𝒊𝙖 𝙘𝒐𝙣𝒔𝙞𝒅𝙚𝒓𝙖𝒛𝙞𝒐𝙣𝒆 𝒄𝙝𝒆 𝒉𝙤 𝙞𝒏𝙫𝒊𝙖𝒕𝙤 𝙖𝒈𝙡𝒊 𝒂𝙪𝒕𝙤𝒓𝙞. 𝑵𝙤𝒏 𝒔𝙤 𝙣𝒆𝙢𝒎𝙚𝒏𝙤 𝙨𝒆 𝒍𝙖 𝙧𝒊𝙘𝒆𝙫𝒆𝙧𝒂𝙣𝒏𝙤 𝙚 𝙡𝒂 𝒍𝙚𝒈𝙜𝒆𝙧𝒂𝙣𝒏𝙤, 𝒎𝙖 𝙢𝒊 𝒔𝙤𝒏𝙤 𝙨𝒆𝙣𝒕𝙞𝒕𝙤 𝙙𝒊 𝒇𝙖𝒓𝙡𝒐 𝒑𝙚𝒓 𝒅𝙖𝒓𝙚 𝙪𝒏 𝒑𝙞𝒄𝙘𝒐𝙡𝒐 𝒄𝙤𝒏𝙩𝒓𝙞𝒃𝙪𝒕𝙤 𝙥𝒆𝙧 𝙪𝒏 𝒎𝙤𝒏𝙙𝒐 𝒎𝙞𝒈𝙡𝒊𝙤𝒓𝙚:

𝘊𝘢𝘳𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪

𝘓𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘵𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘭’𝘪𝘯𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰, 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘨𝘪, 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘤𝘤𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰, 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘯𝘤𝘦.

𝘛𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘪 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘵𝘢𝘹𝘪, 𝘢 𝘓𝘰𝘯𝘥𝘳𝘢, 𝘤𝘰𝘯 𝘪 𝘵𝘶𝘰𝘪 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪. 𝘚𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘭𝘪, 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘭𝘪 𝘢𝘧𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘦𝘴𝘵𝘳𝘪𝘯𝘪. 𝘊𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘯𝘥𝘰.

𝘗𝘰𝘵𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘪̀, 𝘤𝘰𝘯 𝘵𝘦, 𝘢 𝘰𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦, 𝘢 𝘨𝘰𝘥𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘮𝘢𝘪 𝘱𝘪𝘶̀. 𝘐𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦 𝘢𝘱𝘳𝘪 𝘪𝘭 𝘭𝘢𝘱𝘵𝘰𝘱 𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘪 𝘶𝘯 𝘈𝘥 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘔𝘰𝘯𝘵𝘺.

𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰, 𝘥𝘢𝘭 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦. 𝘌 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘵𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀. 𝘗𝘦𝘤𝘤𝘢𝘵𝘰, 𝘷𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘤𝘤𝘢𝘵𝘰

𝘋𝘰𝘵𝘵. 𝘙𝘰𝘥𝘰𝘭𝘧𝘰 𝘝𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪
𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘰

07/11/2025

Nella newsletter di questa settimana parliamo di benessere psicofisico partendo dall'alimentazione

la colazione del benessere... ... per nutrire il corpo quando è più pronto a ricevere

07/11/2025

Ti arrabbi, alzi la voce e subito dopo ti senti in colpa.
Ti ripeti che avresti potuto gestirla meglio e quel pensiero ti fa sentire un cattivo genitore.

Ma in realtà è il contrario.
Quel senso di colpa è il segnale che la mente sta già ricalcolando l’errore, trasformando l’impulso in consapevolezza e la reazione in riflessione.

Non serve essere perfetti, serve mostrare ai figli che anche le emozioni difficili si possono gestire e che un errore si può riparare.

👉 Ti succede mai di giudicarti troppo quando perdi la pazienza?

06/11/2025

Ti è mai successo che nei periodi di stress la pelle si irriti o si arrossi senza un motivo preciso?

La pelle non è solo un involucro, è un confine che comunica con la mente.
Quando siamo sotto pressione, il corpo entra in allarme e rilascia cortisolo, l’ormone dello stress.
Se questo stato dura a lungo, la pelle può reagire.

Capire questo legame aiuta a trattare il sintomo anche con la consapevolezza di cosa sta succedendo dentro.
👉 Ti sei mai accorto che la pelle reagisce nei momenti in cui ti senti più teso?

05/11/2025

A volte dici sì anche se sei stanco.
Altre volte dici no, ma poi ti senti in colpa.

Non è questione di forza di volontà, è la mente che cerca un equilibrio tra il bisogno di stare bene e la paura di deludere gli altri.
Ogni scelta racconta qualcosa di come gestisci quella tensione.

Nessuna risposta è giusta o sbagliata.
Racconta solo quanto ti è facile o difficile stare in equilibrio con gli altri.

04/11/2025

Ti è mai capitato di ricevere un invito e pensare “Non ne ho voglia”?
Poi inizi a discutere con te stesso se dire sì o no?

A volte non è solo stanchezza.
È la mente che cerca di bilanciare due spinte opposte, il bisogno di riposo e il dovere di non deludere gli altri.
Quando prevale una delle due, spesso restano irritazione o senso di colpa.

Imparare a riconoscere questo conflitto aiuta a capire come funzioniamo davvero, non si tratta di essere “deboli” o “egoisti”, ma di capire da cosa nasce quella fatica a scegliere.
Solo così possiamo decidere in modo più autentico e meno automatico.

👉 Questo piccolo test serve proprio a questo, osservare come reagisce la mente quando è divisa tra bisogno e dovere.
Tu cosa fai quando non ne hai voglia?

03/11/2025

La mente funziona come un navigatore.
È progettata per correggere l’errore, non per punirlo.

Ogni volta che sbagli, il cervello attiva meccanismi di correzione, ricalcola la direzione, cerca soluzioni, aggiorna le informazioni.
Il problema nasce quando aggiungiamo giudizio e colpa.
È come se interrompessimo il percorso per discutere con il navigatore.

La mente ha bisogno di orientamento, non di condanna.
Riconoscere questo significa smettere di punirsi per imparare.