DRIVE IN Psicologi su strada

DRIVE IN Psicologi su strada Associazione (APS) fondata per offrire uno spazio psico-socio-culturale alla portata di tutti.

È quasi tempo di ferie 🌞Le nostre attività si fermeranno il 4 agosto e riprenderanno il 4 settembre. Vi auguriamo una se...
29/07/2023

È quasi tempo di ferie 🌞

Le nostre attività si fermeranno il 4 agosto e riprenderanno il 4 settembre.

Vi auguriamo una serena estate 💜

Lyll ci accompagna fin dalla fondazione di Drive in Psicologi su strada. Appare nel nostro logo e dà il via al viaggio c...
29/06/2023

Lyll ci accompagna fin dalla fondazione di Drive in Psicologi su strada. Appare nel nostro logo e dà il via al viaggio che abbiamo desiderato intraprendere.

In un pomeriggio d’inverno, ritrovandoci con ad immaginare come il nostro progetto potesse essere graficamente rappresentato, tra una tazza di the e biscotti, appare Lyll!

Lyll, da allora, ci accompagna in tutte le nostre attività.

Da qualche tempo vediamo Giulio, un giovane ragazzo di 25 anni iscritto all’Università. Giulio si descrive come un ragaz...
09/06/2023

Da qualche tempo vediamo Giulio, un giovane ragazzo di 25 anni iscritto all’Università. Giulio si descrive come un ragazzo che ha sempre avuto tanti amici e che è sempre stato molto socievole. Riporta che da qualche mese ha difficoltà ad uscire e che anche la sua carriera universitaria si è bloccata.
Giulio richiede una terapia poiché è spaventato di questo suo cambiamento e non capisce perché nonostante si sia impegnato in attività che lo appassionino, comunque adesso non riesce a portarle avanti.
Attraverso la narrazione della sua storia, Giulio è riuscito a fare più chiarezza rispetto alla confusione che questi sintomi gli creavano. Si è parlato molto della sua famiglia e di come tutti loro vivono questo suo cambiamento. Avere la possibilità di invitarli in terapia ha permesso a tutto il sistema familiare di comprendere di più la sofferenza di Giulio e lui ha avuto la possibilità di iniziare a condividere di più i suoi bisogni.

Ti aspettiamo sabato 27 maggio in Via Aurelia 381/a dalle ore 16 alle 20 per una mostra a cura di - GianPaint - e Giulia...
18/05/2023

Ti aspettiamo sabato 27 maggio in Via Aurelia 381/a dalle ore 16 alle 20 per una mostra a cura di - GianPaint - e Giulia Gorga

Ingresso libero 🍃

Proprio perché la sessualità include tutto ciò che ha a che fare con il corpo e il rapporto con esso, non esiste un’età ...
28/04/2023

Proprio perché la sessualità include tutto ciò che ha a che fare con il corpo e il rapporto con esso, non esiste un’età precisa per iniziare a parlarne con i bambini.

Tra i tanti interrogativi che spesso i più piccoli si pongono ci sono anche domande relative all’esplorazione del corpo, poiché notano differenze anatomiche tra maschio e femmina oppure sono interessati a conoscere da dove nascono i bambini. Questo esprime una spontanea curiosità verso la comprensione di come si è costituiti.

Tenendo conto dell’età del bambino, delle sue domande spontanee, delle sue risorse e capacità di comprensione, l’adulto, il genitore potrà affiancarlo nel suo percorso di sviluppo spiegando come funziona e come cambierà il corpo man mano che crescerà.

Ricordiamoci che la sessualità è una dimensione naturale ricca di significati affettivi, emotivi e relazionali.

Recentemente abbiamo incontrato Monica, una donna di 40 anni che ci ha chiesto aiuto per un momento particolare della su...
31/03/2023

Recentemente abbiamo incontrato Monica, una donna di 40 anni che ci ha chiesto aiuto per un momento particolare della sua vita: sei mesi fa le è stato diagnosticato un tumore al seno.
La prima volta abbiamo incontrato solo lei, che ci ha spiegato il momento che stava attraversando. Il sentimento che l’ha mossa però a chiedere aiuto è quello della solitudine. M. è sposata da 12 anni e ha 2 figli adolescenti. Parlandoci della sua famiglia, ci racconta come da qualche tempo hanno difficoltà a stare tutti insieme.
La cena che è sempre stato un momento di incontro da qualche mese è diventata silenziosa. Ci racconta di una famiglia che è sempre indaffarata in tante attività fuori casa.
Decidiamo di invitare tutta la famiglia in terapia e nel corso di questi incontri ognuno riesce pian piano a condividere tutte le emozioni che il tumore ha attivato in ognuno di loro.
Questa storia ci ha insegnato quanto sia importante affrontare le problematiche psicologiche e relazionali, legate alla malattia oncologica, senza perdere di vista l’intero nucleo familiare. Il tumore ha un impatto non solo sulla persona che ne è affetta ma anche sulla salute dei cari che lo circondano.

Negli anni si è registrata una crescita dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Una persona su cinque al mondo ...
09/03/2023

Negli anni si è registrata una crescita dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Una persona su cinque al mondo ha ricevuto una diagnosi di DCA; in Italia circa 3 milioni di persone ne soffrono, il 30% di questi ha un’età al di sotto dei 14 anni. Seppur i DCA hanno sempre avuto una prevalenza nella popolazione femminile, oggi vi è una maggiore diffusione anche tra gli uomini.

Ma perché si è sviluppato proprio questo sintomo legato alla nutrizione, al rapporto con il cibo?

Quale sfida lanciata alla famiglia, al mondo, al contesto culturale, a se stessi?

Oltre la biologia, il corpo è lo spazio in cui innanzitutto si definisce la propria identità; è anche la materia che permette di agire nel mondo e per questo diventa oggetto sociale. Così l’immagine di sé va oltre se stessi e prende forma nelle tante relazioni che ci circondano, coinvolgendo la cultura, la società, la famiglia. E il cibo rappresenta il legame con la propria sopravvivenza.

Per ricercare le ragioni di questo sintomo bisogna così tenere conto di tutte le relazioni in cui si è inseriti.

Con quali occhi ci si guarda? Con quali occhi ci si definisce? Con quali modelli ci si giudica?

Questo sintomo diventa così l’urlo disperato di una crisi esistenziale, nella corsa ambivalente tra dipendenza e autonomia.

16/02/2023

La foto del bambino che si arrende fu scattata nel ghetto di Varsavia dai nazisti che lo costruirono e lo distrussero. La guardo e penso ai bambini di oggi: i bambini che muoiono nel Mediterraneo, i bambini cui i talebani negano l’aiuto delle donne che lavorano per le ONG, i bambini africani che muoiono di fame o che combattono le polmoniti con la fatica immane di ogni loro respiro invece che con gli antibiotici e solo con le loro lacrime, senza medicine, il tracoma che li sta rendendo ciechi e i tanti bambini, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in tanti paesi “ricchi“ che sono costretti ad arrendersi di fronte alla violenza e alla patologia degli adulti. Senza che di loro ci si occupi in tempo e sul serio perché di tutto si parla in politica e sui giornali tranne che della necessità di servizi in grado di contrastare il maltrattamento e l’abuso sui bambini. Perché?
Utile, forse, per capirlo, il modo sconsiderato, superficiale e violento in cui tanti uomini delle istituzioni si scagliano contro le ONG, in Italia o in Afghanistan. Perché ad occuparsi di questi bambini ci sono oggi soprattutto loro, le ONG contro cui violentemente si scagliano giorno dopo giorno uomini e donne che sono stati scelti per fare i Ministri della nostra Repubblica. Mettendo le loro dichiarazioni e la loro stupida fermezza al servizio di quei potenti meccanismi psichici, la rimozione e la negazione, che aiutano chi li ascolta ad evitare la consuetudine con il dolore. Pensare al dolore e alla morte di tutti quei bambini farebbe male anche a quelli che non fanno nulla per aiutarli, penso, demonizzare chi ce li ricorda, da parte di chi fa “ politica”, è un modo abile di ottenere consenso. Ed è per me ancora più triste a questo punto, pensando al futuro, dover constatare che, nei paesi “liberi“ del mondo in cui si vota, le elezioni si vincono, sempre più spesso, mettendosi al servizio della rimozione e della negazione piuttosto che del principio di realtà’. Riproponendo, coscientemente o no, il pericolo (eterno?) di una forma particolare di razzismo: debole, non aggressivo ma potente, basato sull’indifferenza invece che sull’odio.
Simbolo dei bambini che si arrendono alla violenza degli adulti, il bambino del ghetto di Varsavia dovrebbe riempire ancora oggi le prime pagine dei giornali e dei notiziari televisivi: se davvero vogliamo, se siamo sinceri nel dire che la memoria dell’Olocausto deve restare viva.

Noi di Drive in per prenderci cura della salute abbiamo realizzato dei servizi dedicati ad ogni persona.Per conoscere i ...
20/01/2023

Noi di Drive in per prenderci cura della salute abbiamo realizzato dei servizi dedicati ad ogni persona.

Per conoscere i nostri progetti puoi visitare il sito di Drive in Psicologi su strada: www.psicologisustrada.com

Illustrazioni a cura di Giulia Gorga

13/01/2023

La felicità costa 🌱

31/12/2022

Ogni guarigione ha il suo tempo 🌱

24/12/2022

Auguri di Buone Feste da Drive in Psicologi su strada.

Se hai bisogno di contattarci, noi ci siamo anche in questo periodo. 🌱

www.psicologisustrada.com

Indirizzo

Via Aurelia 381/A
Roma

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 20:00
Venerdì 10:00 - 20:00
Sabato 09:30 - 13:30

Telefono

+393534397989

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