07/10/2025
Per me, il Personal Training non è una serie di regole, né una sequenza di esercizi.
È una “conversazione silenziosa” che nasce quando incontro una persona e, ancor prima di pensare a cosa insegnare, comincio a osservarla.
Guardo il suo corpo come un territorio da scoprire: ne studio le linee, le leve, le sfumature, le potenzialità nascoste.
Ogni dettaglio diventa un indizio, ogni movimento una parola di un racconto che dobbiamo scrivere insieme.
In quei momenti mi emoziono, come un’artista davanti a una tela bianca.
Sento che tutto può prendere forma, che dentro quel corpo c’è un mondo da svelare.
E quando percepisco una grande potenzialità — e succede spesso, per fortuna — mi innamoro ancora una volta di ciò che faccio.
Mi sembra di tornare bambina, con la stessa pazienza e curiosità di quando passavo ore davanti a un puzzle gigante, cercando il pezzo giusto, uno dopo l’altro, fino a comporre un’immagine che prima esisteva solo nella mia mente.
La parte più bella arriva quando quella persona che ho davanti sceglie di fidarsi.
Quando decide di seguire il progetto con dedizione, precisione e costanza, quasi con la cura sartoriale di chi cuce addosso a sé il proprio cambiamento.
È lì che avviene la magia.
È lì che la disciplina si trasforma in arte, che l’impegno diventa “poesia”
E ogni volta che accade, io me ne sto lì, a guardare compiaciuta, grata e felice di poter fare ciò che amo:
trasformare il potenziale in forza, la forza in bellezza, e la bellezza in movimento.
Fai Swipe a destra per sintetizzare in una foto il pi***ne che ho scritto.
Grazie per la gentile concessione ♥️