12/12/2025
Santa Lucia
Conosciamo un po' la Storia
Lunghetta ma ne vale la pena leggere
La festività di Santa Lucia, che cade secondo il calendario gregoriano la notte del 13 dicembre, è considerata di primaria importanza nel periodo del cosiddetto Avvento, il tempo liturgico, compreso fra il 3 e il 24 dicembre, che precede il Natale.
⭐Secondo la tradizione scandinava, la notte del 13 dicembre, Lussinatt, è la notte più lunga dell’anno (per questo motivo fu denominata anche Langnatt, «Lunga Notte»), nonché la più buia e pericolosa. Si ritiene che questa notte sia governata da Lussi («Luce»), uno spirito femminile considerato anche come Madre/Regina degli spiriti dell’Aldilà e di entità tipiche del foklore europeo quali elfi, gnomi, fate e troll, che essa conduce dietro di sé in una sorta di processione fantasma (Lussiferda).
⭐Secondo la tradizione, è proprio nel periodo dell’anno in cui le tenebre scendono minacciose sulla terra, vale a dire il mese di Yule, che è possibile imbattersi in questa sinistra processione: si ritiene infatti che questo sia il periodo dell’anno in cui il confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti (e degli spiriti e delle entità fatate) non sia ben definito, ragion per cui viene considerato come il più pericoloso dell’anno. Si noti anche come probabilmente questa processione sia connessa con il più noto Dianaticus, corteo di anime dannate e di esseri fatati conosciuto dalla tradizione centro-europea condotto dalla dea Diana
Ad ogni modo si credeva che, durante la Langnatt, i bambini che non si erano comportati a dovere potessero essere rapiti da Lussi e, condotti su per il camino, portati nel mondo dei morti. Probabilmente questa credenza è connessa con la funzione distributiva della Befana che, se da una parte porta regali ai bambini che si sono comportati bene, dall’altra punisce gli altri portandogli il carbone (c’è forse un nesso tra il carbone, il cui colore nero simbolizza ancora una volta le tenebre della regressione nel caos, e il camino, che durante la notte in questione funge per così dire da “passaggio” tra mondo dei vivi e mondo dei morti).
⭐Si credeva anche che questa fosse l’unica notte dell’anno in cui gli animali potessero parlare (una credenza che in Italia riguarda perlopiù la notte di Natale e quella dell’Epifania, le altre due festività topiche della «crisi solstiziale»): essi chiacchierano fra di loro scambiandosi le opinioni sui propri padroni e sul trattamento che essi riservano loro. Per questa ragione, era consigliabile trattarli meglio del solito, concedergli cibo migliore e pulire accuratamente la stalla.
Con l’avvento del Cristianesimo nell’Europa del Nord la «Lunga Notte» diventò la celebrazione di una santa siracusiana martirizzata durante il IV secolo della nostra era: S. Lucia, il cui nome ha la stessa valenza “luciferina” di Lussi. S. Lucia, ornata di una corona di candele (in numero di 4 o di 12, come le stagioni o i mesi dell’anno), simbolizza letteralmente la «Portatrice di Luce»
⭐Appare privata degli occhi, che tiene in mano, ha una valenza “terrifica” epperò anche simbolica: gli occhi, simbolo solare, sono rimossi in quanto il Sole in questo periodo dell’anno sembra “morire”, “scomparendo” nelle tenebre invernali. Rinascerà solo la notte di Yule, il 25 dicembre, quando secondo la tradizione grandi fuochi si accenderanno in tutto il villaggio per festeggiare il ritorno del Sole (ri)Nascente.
Eppure, anche se “terrifica”, questa Lussi è come abbiamo detto colei che concepisce questo Nuovo Sole: da qui la sua denominazione di «Luminosa». A questa credenza è legata l’usanza in voga tutt’oggi di cucinare un particolare tipo di dolce durante la notte di S. Lucia, i Lussekatter, di colore giallo come il sole e la luce, formato da una duplice spirale, veicolante ancora una volta l’idea di una rinascita periodica, di una resurrezione ciclica.
Dal web
L’Almanacco di BabaJaga