23/11/2025
𝐋' 𝐎𝐒𝐓𝐄𝐎𝐏𝐀𝐓𝐈𝐀 𝐄 𝐋𝐀 𝐃𝐈𝐍𝐀𝐌𝐈𝐂𝐀 𝐋𝐈𝐍𝐅𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀: 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐨 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐟𝐢𝐚𝐦𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
𝑳𝒂 𝒃𝒊𝒐𝒎𝒆𝒄𝒄𝒂𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒔𝒕𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒐𝒅𝒖𝒍𝒂 𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒂 𝒊𝒎𝒎𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂.
Nel paradigma osteopatico, l’efficienza del sistema linfatico rappresenta un pilastro fondamentale per l’omeostasi, la modulazione dell’infiammazione e il sostegno del sistema immunitario. Poiché la linfa non dispone di una p***a centrale, la sua progressione dipende dall’integrità biomeccanica e fasciale del corpo: l’osteopata indaga quindi tutte le strutture che possono influenzarne il flusso.
🔹 1. Diaframma e meccanica respiratoria
Il diaframma costituisce la principale forza propulsiva del ritorno linfatico addominale. Alterazioni funzionali legate a postura, stress, cicatrici o tensioni viscerali possono comprometterne l’escursione e rallentare il drenaggio.
👉 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚:
• Disfunzioni diaframmatiche → riduzione del deflusso linfatico → sensazione di pesantezza, gonfiore e affaticamento.
• Trattamento: riequilibrio diaframmatico, lavoro sul pavimento toracico, miglioramento della mobilità costale.
🔹 2. Torace e regione di sbocco linfatico centrale
Il principale collettore linfatico, il dotto toracico, si svuota nel sistema venoso a livello cervico-toracico. Restrizioni meccaniche in quest’area possono influenzare l’intero sistema.
👉 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚:
• Limitazioni della prima costa, clavicola o fascia cervicale → ostacolo allo scarico linfatico globale.
• Trattamento: normalizzazione della prima costa, rilascio delle tensioni cervicali, apertura del torace superiore.
🔹 3. Mobilità globale e p***a muscoloscheletrica
La progressione linfatica sfrutta la compressione e decompressione dei tessuti durante il movimento. Una ridotta mobilità articolare diminuisce questa “p***a naturale”.
👉 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚:
• Disfunzioni di bacino, colonna e arti inferiori → riduzione della dinamica linfatica.
• Trattamento: mobilizzazioni articolari, facilitazione neuromuscolare, ottimizzazione delle catene fasciali.
🔹 4. Sistema fasciale e continuità dei tessuti
La fascia, essendo un continuum strutturale, gioca un ruolo chiave nella modulazione del flusso linfatico. Aderenze o alterazioni di tensione possono interferire con la circolazione dei fluidi.
👉 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚:
• Restrizioni fasciali → ristagno linfatico → accumulo di liquidi e incremento dell’infiammazione.
• Trattamento: tecniche miofasciali, approcci indiretti, lavoro di “unwinding”.
🔹 5. Stress e regolazione neurovegetativa
La motilità linfatica è strettamente connessa al sistema nervoso autonomo. Uno stato di iperattività simpatica, tipico dello stress cronico, può comprometterne l’efficienza.
👉 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚:
• Disfunzioni cranio-sacrali e cervicali alte → alterazioni del tono autonomico → riduzione della linfomotilità.
• Trattamento: tecniche cranio-sacrali, normalizzazione del sacro, modulazione vagale.
𝑰𝒏 𝑺𝒊𝒏𝒕𝒆𝒔𝒊
𝑄𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ — 𝑑𝑖𝑎𝑓𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑡𝑜𝑟𝑎𝑐𝑖𝑐𝑎, 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑜 𝑛𝑒𝑢𝑟𝑜𝑣𝑒𝑔𝑒𝑡𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 — 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑓𝑒𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑑𝑟𝑒𝑛𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑙𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑞𝑢𝑖𝑑𝑖 𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑎𝑚𝑚𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎.
𝐿’𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑜𝑠𝑡𝑒𝑜𝑝𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑚𝑖𝑟𝑎 𝑎 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑛𝑎𝑚𝑖𝑐𝑎, 𝑜𝑡𝑡𝑖𝑚𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑙𝑢𝑠𝑠𝑜 𝑙𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜.
Francesco Manti,
Osteopata, Direttore Generale I.R.C.O. - Istituto di Ricerca Clinica Osteopatica.