01/11/2025
NEL TEMPO DELLA GUARIGIONE
Ci sono cambiamenti che non si vedono.
Avvengono in silenzio, mentre fuori continui a sorridere, a lavorare, a rispondere ai messaggi.
Ma dentro ti stai trasformando.
Stai lasciando andare pezzi di te che un tempo sembravano imprescindibili.
Stai facendo spazio a chi sei diventato.
Dopo la frattura che ha cambiato tutto.
È una ricostruzione lenta, silenziosa.
Invisibile agli occhi di chi ha conosciuto
solo le tue macerie.
Per questo a volte fa male guarire.
Perché chi ti ha giudicato quando eri spezzato
non sa riconoscerti intero.
Chi ti ha abbandonato nella resa
non immagina la forza che ci è voluta per rialzarti.
E chi ti lasciava nella tua fragilità
forse non saprà amarti nella tua libertà.
Ma guarire, davvero, è anche
accettare che non tutti potranno seguirti.
Non c’è rivalsa.
C’è quiete.
C’è il coraggio di non spiegarti più,
di non chiedere che ti credano.
Alcuni ti vedranno cambiare
e penseranno che sei diventato freddo.
Che sei distante.
Che non sei più quello di prima.
Ed è vero.
È successo piano.
Hai capito che trattenere chi non resta
è solo un modo di restare feriti.
Hai sentito che non serviva più trattenere
chi aveva già scelto di andare.
E allora hai smesso di opporre resistenza.
Non tutti comprenderanno questa scelta.
Ma non è più il loro sguardo a definirti.
Il vero riconoscimento…
viene da chi sei
quando ti guardi.
Se riesci a incontrarti nei tuoi occhi nuovi,
se riesci a tenerti senza scappare,
allora sì…
sei tornato.
Finalmente,
a casa.
𝐼𝓁𝓁𝓊𝓈𝓉𝓇𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 Lilybris - Cecilia Roda