Il mio lavoro è teso al miglioramento del benessere psicologico della persona e del “sistema” in cui questa è inserita. Nel corso degli anni, nel ruolo di psicologa, mi sono occupata di minori, famiglie e stranieri. Ho lavorato come supervisore di gruppi di lavoro nel settore dell'immigrazione e come coordinatrice di servizi rivolti agli anziani e ai disabili. L’approccio a cui faccio riferimento, quello sistemico-relazionale, rivolge una particolare attenzione alle relazioni tra l’individuo, la famiglia e il contesto sociale di appartenenza, nonché alle eventuali difficoltà che potrebbero manifestarsi durante il ciclo di vita. Quando si parla di “sistemi” seppure la famiglia rappresenti quello primario, ve ne sono altri, quali la scuola, il lavoro, gli amici, lo sport, in cui possono insorgere difficoltà che provocano malessere. Nella stanza di terapia viene “utilizzata” una particolare lente di osservazione che interpreta le relazioni, le reazioni emotive, i comportamenti, in termini trigenerazionali per cui è come se fossero presenti almeno tre generazioni (nonni, genitori e figli; genitori, figlio, nipoti), sia nella stanza che nella vita quotidiana di ognuno di noi.
È possibile utilizzare tale lente nei percorsi di consulenza/ supporto psicologico o di psicoterapia individuale, di coppia e familiari, attività di cui mi occupo. Ricevo a Roma (in zona stazione Tiburtina e a Nettuno)
