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Soffri di problematiche intestinali? Hai disturbi gastrici a cui non riesci a dare una spiegazione? CI SIAMO NOI! 👍 Sos ...
13/01/2023

Soffri di problematiche intestinali? Hai disturbi gastrici a cui non riesci a dare una spiegazione? CI SIAMO NOI! 👍 Sos Intestino è l'unica community italiana che il tuo intestino tollera 😜 Ti aspettiamo 👉 https://bit.ly/SIBO-SOLUTION

Ma dici sul serio? 😒Ancora non sai che esiste una Community interamente dedicata alla SIBO e a tutte le problematiche in...
19/10/2022

Ma dici sul serio? 😒

Ancora non sai che esiste una Community interamente dedicata alla SIBO e a tutte le problematiche intestinali? È arrivato il momento fare richiesta d’accesso, è GRATIS >> https://bit.ly/33OUSt2

Il team di professionisti è composto dal 𝐃𝐨𝐭𝐭 𝐂𝐨𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐥𝐞, noto gastroenterologo funzionale ed esperto in problematiche intestinali; dal 𝐃𝐨𝐭𝐭 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, nutrizionista funzionale e dal 𝐃𝐨𝐭𝐭 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨 𝐅𝐚𝐛𝐛𝐫𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, nutrizionista funzionale; il 𝐃𝐨𝐭𝐭 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢, gastroenterologo.

Cosa troverai nel gruppo ogni settimana?

Tantissime news dal mondo della SIBO e dintorni e consigli dei professionisti per stare meglio davvero. Tra i contenuti, troverai ricette, supporto psicologico, dirette su temi interessanti con tanti professionisti diversi, persone con disturbi simili che possono capirti davvero e un metodo rivoluzionario per alleviare i sintomi che ti tormentano.

Iscriviti subito, che aspetti!

🤯 Fibromialgia e SIBO: che correlazioni esistono? 🤯Le persone che soffrono di fibromialgia molto spesso presentano sinto...
31/07/2022

🤯 Fibromialgia e SIBO: che correlazioni esistono? 🤯

Le persone che soffrono di fibromialgia molto spesso presentano sintomi gastrointestinali. Ci può essere una correlazione tra il dolore muscolare questi sintomi? Proviamo a fare chiarezza.

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Molto spesso chi soffre di fibromialgia tende a sottovalutare i sintomi, pensando sia un male passeggero. La patologia reumatica interessa muscoli e tessuti connettivali, generando infiammazione e dolori forti.

Al momento non è stata trovata ancora una cura, si ricorre ai farmaci per trattare i sintomi e non la causa. E se l’alimentazione fosse lo strumento per prevenire e trattare questa patologia? Infatti, alcuni alimenti se consumati con regolarità possono inibire gli stati di infiammazione e favorire la corretta salute del microbiota intestinale.
Tra fibromialgia e SIBO esiste una correlazione: nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica la sovracrescita batterica nel tenue favorisce la produzione di tossine e di sostanze infiammatorie. Si attivano una serie di processi che sensibilizzano il cervello al dolore, generando stati di ansia e depressione.

A sostegno di questa tesi è il risultato di uno studio che ha dimostrato che il dolore è proporzionale al livello di idrogeno emerso in fase di Breath Test, lo strumento in grado di attestare la condizione intestinale, attraverso la misurazione della concentrazione di idrogeno e metano generato dalla fermentazione.

È possibile prevenire la sovracrescita batterica per alleviare la sindrome fibromialgica? Le principali cause della SIBO sono l’ipocloridria e la scarsa motilità intestinale: la carenza di acidi gastrici consente ai batteri cattivi di vivere più a lungo nel nostro stomaco, favorendo la proliferazione nel tenue. L’ipocloridria oltre ad essere causata dall’assunzione di alcuni farmaci, è imputabile allo stress cronico.

L’altra causa è da attribuire alla velocità con cui il cibo si muove attraverso l’apparato digerente e più a lungo permane nel tenue, maggiore sarà la fermentazione.

Hai domande? Lasciaci un commento!

A che cosa serve il collagene se hai la SIBO?Che cos’è il collagene?Conosci il collagene per via delle continue pubblici...
31/07/2022

A che cosa serve il collagene se hai la SIBO?

Che cos’è il collagene?

Conosci il collagene per via delle continue pubblicità alla tv. La proteina del collagene, però, è utile anche contro la SIBO. Questa proteina abbonda nel nostro corpo e si rintraccia nella pelle, nei muscoli e nelle ossa, nei vasi sanguigni e nel sistema digerente. Diventa indispensabile per la salute del tuo microbiota intestinale.

Ci sono oltre 16 tipologie di collagene che hanno diverse funzioni, tra cui:

Aiutare le ossa a formarsi correttamente;
Velocizzare la guarigione delle ferite;
Sostenere la formazione della cartilagine;
Rendere e mantenere la pelle elastica;
Apporta benefici per la guarigione delle lesioni delle articolazioni e delle fratture;
Migliora la salute di capelli, unghie, denti e pelle;
Aumenta l’apporto energetico (grazie alla glicina) e velocizza il metabolismo;
Migliora la circolazione sanguigna e la salute cardiovascolare;
Disintossica il fegato dalle sostanze nocive: alcool, tossine e altre entità tossiche per l’organismo;
Riduce il dolore e la sensazione di astenia;
Aiuta a migliorare una situazione di permeabilità intestinale;
Tiene sotto controllo l’infiammazione.

Come si assume il collagene?

Ci sono tanti modi di integrare il collagene nella propria routine quotidiana.

INTEGRAZIONE: sono diversi i prodotti in commercio che ti permettono di assumere la tua dose quotidiana di collagene. Ricordati sempre di farti seguire da un medico nell’acquisizione di questo integratore per dosi e tempi di assunzione.

ALIMENTI: si può assumere consumando brodo di ossa e aumentando la porzione di grassi.

Hai domande sul collagene? Fanne pure nei commenti.

Sapevi che tra SIBO e Reflusso Gastro Esofageo esiste una connessione? Facciamo chiarezza! Che cos’è il reflusso gastro ...
31/07/2022

Sapevi che tra SIBO e Reflusso Gastro Esofageo esiste una connessione?

Facciamo chiarezza!

Che cos’è il reflusso gastro esofageo?

Il reflusso gastroesofageo è una patologia molto diffusa e in tanti ne curano i sintomi controllando l’iperacidità. Tale affermazione non è del tutto esatta: la causa del reflusso e del bruciore non è dovuta all’iperacidità, ma dallo stretto legame che c’è con la SIBO.

La vera causa del bruciore di stomaco e del reflusso non è l’iperacidità ma la scarsa acidità.

REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO E SIBO

Risulta impossibile trattare il bruciore di stomaco senza conoscerne la causa. Per curare il reflusso, pertanto, è indispensabile accertare la presenza della SIBO.

PROTEGGI IL TUO INTESTINO: COME INTERVENIRE

* fai pasti frequenti e non troppo abbondanti;
* non mangiare troppo la sera, appesantire lo stomaco non ti aiuta;
* evita l'alcool;
* evita gli alimenti che possono irritare filtrato gastroesofageo come caffè, pomodori, spezie particolarmente piccanti e cibi industriali e preconfezionati;
* evita un abbigliamento costrittivo (pantaloni troppo stretti, cinture, ecc.);
* gestisci al meglio lo stress e pratica discipline dolci come lo yoga, camminare molto e - ancora, la mindfulness;
* scegli un'alimentazione bilanciata e, se sei sovrappeso, prenditi cura del tuo corpo con una dietoterapia (evita il fai da te);
* smetti di fumare subito!

Dovresti leggere questo post se… Dolori addominali, gonfiore, stipsi, flatulenza a diarrea: sono sintomi che riscontri d...
31/07/2022

Dovresti leggere questo post se…

Dolori addominali, gonfiore, stipsi, flatulenza a diarrea: sono sintomi che riscontri di frequente? Molto probabilmente soffri di Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e non lo sai ancora.

Questo disordine gastrointestinale è abbastanza diffuso, si stima che a soffrirne sia circa il 10-20% della popolazione italiana. È una patologia che interessa soprattutto le donne, spesso associata ad altri disturbi a carico dell’intestino, come il reflusso gastroesofageo, la dispepsia e la celiachia.

Cosa causa l’IBS?

Le cause della Sindrome dell’intestino irritabile non sono del tutte note, molto probabilmente è una patologia imputabile a intolleranze alimentari, problemi di natura gastrointestinale, ansia e stress. Interessa il colon e l’intestino tenue, con alterazioni delle attività del tubo digerente (motilità, sensibilità e secrezione) regolate dal cervello. Tra i due organi si creano interazioni anomale e, per questo motivo, tale patologia è nota anche come disturbo dell’asse intestino-cervello.

Quali sono i sintomi dell’IBS?

I principali sintomi della Sindrome dell’intestino irritabile sono:

😣 Dolore addominale
😣 Problemi intestinali come stipsi e diarrea
😣 Gonfiore
😣 Gas
😣 Eruttazione
😣 Presenza di muco bianco-giallastro nelle feci

Come avviene la diagnosi dell’IBS?

I sintomi della Sindrome da intestino irritabile sono comuni a diverse patologie gastrointestinali e questo aspetto rende la diagnosi non semplice.

Innanzitutto va eseguita un’analisi accurata per confrontare il quadro clinico del paziente con i sintomi dell’IBS. Il professionista analizzerà la durata complessiva della sintomatologia, la natura, la gravità, i singoli disturbi e le possibili cause scatenanti. Questa analisi consente di escludere la possibile presenza di malattie infiammatorie intestinali come morbo di Crohn, colite ulcerosa e celiachia.

Come si cura l’IBS?

Dalla Sindrome dell’intestino irritabile si può guarire, basterà instaurare un nuovo stile di vita per migliorare i sintomi.

Affidarsi a un professionista esperto in nutrizione è fondamentale, analizzerà attentamente gli alimenti assunti regolarmente e sarà in grado di individuare gli elementi di stress che causano i sintomi.

Su misura del paziente verrà creato un piano alimentare atto a eliminare i problemi intestinali. Non esiste uno schema valido per tutti i pazienti, la cura è disegnata sulle necessità del singolo individuo.

Vuoi saperne di più sull’IBS? Lasciaci un commento e, se vuoi prenotare una visita con il Team, scrivi a prenotazionisosintestino@gmail.com.

21/06/2022

Come si diagnostica la Sibo?

Una delle domande più diffuse nel nostro gruppo SIBO SOLUTION è proprio questa: come si fa a sapere se si ha la sindrome da sovraccrescita batterica?

Andiamo per ordine.

Intanto, capiamo un attimo qual è la sintomatologia di questa condizione che riguarda il microbiota intestinale. Premesso che è una sindrome che colpisce principalmente l’intestino, i sintomi della SIBO sono piuttosto simili in tutti i pazienti e includono dolore allo stomaco (molto frequente soprattutto dopo i pasti), crampi addominali, gonfiore addominale, diarrea o stipsi, cattiva digestione, sensazione di pienezza, formazione di gas, perdita di peso e malassorbimento. Ovviamente, alla sindrome da sovraccrescita batterica sono associate diverse condizioni. Parliamo della celiachia, della gastroenterite virale, del morbo di Crohn, di gastroparesi, cirrosi epatica, sindrome dell’intestico irritabile e corto. Inoltre alla SIBO sono spesso associate situazioni di danni ai nervi, le conseguenze di alcune procedure di bypass gastrico e alcuni interventi chirurgici che causano aderenze o stenosi. Anche ansia e depressione sono associate a questa condizione.

Come si diagnostica la SIBO?

Quando ti rivolgi ad uno specialista per la sintomatologia che ti abbiamo descritto, fai attenzione a riportare tutto del tuo stile di vita perché i fattori che incidono sullo sviluppo della condizione della Sovraccrescita Batterica incontrollata sono tanti e diversi. Identificarli è fondamentale per il tuo percorso di riduzione dei sintomi fino ad arrivare - anche se non in tutti i casi è possibile, alla guarigione.

La diagnosi di SIBO riguarda i tuoi sintomi e la tua anamnesi. Gli esami di laboratorio, del sangue, delle feci e tutte quelle che il medico riterrà opportune sono necessarie ad ottenere una visione totale e a tutto tondo delle cause dello sviluppo della sindrome da sovraccrescita batterica.

I principali test da effettuare (indicativi, ogni caso è unico e solo e quindi richiede particolari test e indagini) sono:

Disbiosi test: un esame di laboratorio che serve a stimare la concentrazione di scatolo e indicano (metaboliti del triptofano) in un campione di urine.

Breath test al glucosio e al lattulosio: due esami che durano in media dalle due alle 4 ore, per nulla invasivi che si fondano sull’analisi dei campioni di aria espirata a intervalli regolari in un sacchetto di plastica prima e dopo aver assunto un bicchiere di glucosio e/o lattulosio discolto in acqua.

Generalmente, si effettuano anche l’OAT (test sugli acidi organici), il Disbiosi F***l Candi Test e una coprocultura oltre ai principali esami del sangue.

Hai domande a tal proposito? Spara! :P

La tua acne potrebbe essere causata da problemi intestinali 🤔👉 Hai mai pensato che la tua acne potrebbe essere causata d...
18/06/2022

La tua acne potrebbe essere causata da problemi intestinali 🤔

👉 Hai mai pensato che la tua acne potrebbe essere causata da problemi intestinali?

L’acne è un disturbo cutaneo a carattere infiammatorio, che coinvolge i follicoli sebacei e piliferi della pelle. Noto anche come acne vulgaris, a soffrirne non sono solo gli adolescenti ma anche gli adulti.

Quello che la pelle mostra è solo la punta di un iceberg, un sintomo di un problema che va curato dall’interno. Eppure, quando si parla di acne, il microbiota intestinale è l’ultima cosa che ci viene in mente, invece di essere la prima.

🤓 Che legame c’è tra acne e microbiota intestinale?

L’importanza del microbiota intestinale è ben nota: svolge un ruolo attivo nel funzionamento del sistema immunitario, partecipa attivamente alla digestione e produce acidi grassi a catena corta e vitamine fondamentali.

Numerose patologie hanno dimostrato il coinvolgimento del microbiota e tra queste c’è anche l’acne, di solito accompagnata da disturbi gastro-intestinali come costipazione, reflusso e sindrome dell’intestino irritabile, sintomi riconducibili a una situazione di disbiosi intestinale.

L’acne è spesso associata all’ipocloridria, ovvero la scarsità di acido cloridrico nello stomaco. Il compito principale dell’acido cloridrico è quello di digerire e assorbire i nutrienti, proteggendoci dai microrganismi patogeni che potrebbero causare infezioni all’apparato digerente.

Una secrezione gastrica non sufficiente comporta una colonizzazione anomala dei batteri nell’intestino tenue che alla lunga può scatenare diarrea, flatulenza e dolori addominali.

L’approccio della medicina tradizionale per il trattamento dell’acne prevede l’utilizzo di farmaci antibiotici, antinfiammatori e anticoncezionali ma tutto questo non fa altro che aumentare lo squilibrio dell’organismo, favorendo la comparsa di nuovi sintomi e il ripresentarsi, puntuale, della patologia una volta interrotta la cura.

Basterebbe considerare una terapia di tipo alimentare per il trattamento dell’acne, limitando carboidrati e cibi iperglicemici come pane e patate, caseine e altri cibi proinfiammatori.

Inoltre, un piano alimentare a basso apporto glicemico può essere la soluzione per ridurre lo stato di infiammazione e le dimensioni delle ghiandole sebacee, responsabili della produzione del sebo in eccesso, quindi dell’acne.

Se stiamo bene dentro, lo stato di benessere di riflette anche sulla pelle. La pensi anche tu così? Se hai dubbi, scrivici a prenotazionisosintestino@gmail.com!

Soffri di problematiche intestinali? Hai disturbi gastrici a cui non riesci a dare una spiegazione? CI SIAMO NOI! 👍 Sos ...
10/06/2022

Soffri di problematiche intestinali? Hai disturbi gastrici a cui non riesci a dare una spiegazione? CI SIAMO NOI! 👍 Sos Intestino è l'unica community italiana che il tuo intestino tollera 😜 --> https://bit.ly/SIBO-SOLUTION

Sai che tra la tua tiroide e l'intestino c'è un rapporto speciale? 🤯 😳Le malattie della tiroide sono condizioni molto co...
06/06/2022

Sai che tra la tua tiroide e l'intestino c'è un rapporto speciale? 🤯 😳

Le malattie della tiroide sono condizioni molto comuni che hanno, di fatto, un impatto molto negativo sulla vita dei pazienti. Diversi studi stanno dimostrando che c’è una correlazione tra il microbiota intestinale e la tiroide e le diverse reazioni autoimmuni a cui questa va facilmente soggetta.

Chi soffre di una condizione di infiammazione cronica intestinale,
infatti, ha maggiore probabilità di sviluppare qualcosa legata alla tiroide rispetto a pazienti che possono definirsi sani. Il microbiota intestinale influisce, nei fatti, sulla funzionalità della ghiandola tiroidea ed è indiscutibile, a seguito di diverse evidenze scientifiche, che esista un asse intestino-tiroide.

👉 Quali sono, quindi, le connessioni esistenti tra il microbiota intestinale, i suoi metaboliti e le disfunzioni legate alla tiroide?

Recenti studi hanno evidenziato il grosso impatto sulla salute tiroidea e sulla “formazione” e sviluppo delle malattie autoimmuni dei batteri metaboliti residenti nell’intestino (parliamo di acidi a grassi a catena corta o i biliari secondari). Prima di interrogarci sulla correlazione tra intestino e tiroide, però, è opportuno fare un piccolo passo indietro: ricordiamoci che la composizione del microbiota intestinale è influenzata da fattori ambientali, genetici, da una dieta sbilanciata, dall’abuso di farmaci e dallo stress cronico. Questi fattori portano a uno sbilanciamento del microbiota intestinale, provocando un’alterazione nell’integrità della barriera protettiva dell’organo, compromettendone le funzionalità e danneggiando anche l’efficacia del sistema immunitario che, per circa l’80% della sua composizione, vi risiede.

Studi dimostrano che la capacità di omeostasi dell’organismo vada “a quel paese” nel momento in cui il microbiota subisce una (anche piccola) modifica nel suo equilibrio originario. Questo, inutile sottolinearlo ancora una volta, va a incentivare lo sviluppo di malattie autoimmuni come la Sindrome di Hashimoto. La correlazione tra ghiandola tiroidea e disbiosi è inequivocabile.

Le conclusioni delo studio? 👀

Confermato che le alterazioni del microbioma influiscono sulla ghiandola tiroidea; la correlazione tra ghiandola tiroidea e disbiosi è inequivocabile e così via.

Trovi lo studio completo qui >> https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34441905/ #:~:text=The%20microbiome%20affects%20the%20proper,its%20metabolites%20and%20thyroid%20dysfunction.

👉 Non perderti la diretta con Dott Francesco Marinelli - Nutrizionista Funzionale e con il Dottor Marco Napoli! ✋ Ci ved...
24/05/2022

👉 Non perderti la diretta con Dott Francesco Marinelli - Nutrizionista Funzionale e con il Dottor Marco Napoli! ✋ Ci vediamo alle 19:30 sul gruppo Sos Intestino Community Italia. Hai domande? Scrivile nei commenti (No diagnosi, no prescrizioni mediche, no pareri sul altri professionisti). Ti aspettiamo! 😁

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Via Paolo Mercuri N. 8
Rome
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SOS INTESTINO

“SOS INTESTINO” è un metodo innovativo e unico nel suo genere, che ha come obiettivo quello di permettere il miglioramento o la risoluzione delle problematiche legate al sistema gastrointestinale.

Capitanato dal Dr. Cono Casale, gastroenterologo esperto in SIBO e malattie del sistema digerente, il team vede anche l’aggiunta di due nutrizionisti, il Dr. Francesco Marinelli e il suo collaboratore, il Dr. Alessio Fabbricatore.

La cooperazione fra queste tre figure professionali consente sia una migliore anamnesi e valutazione delle problematiche, sia l’impostazione di un percorso terapeutico personalizzato ed adatto alle vostre condizioni.

Ci occupiamo della maggior parte delle patologie, tra queste :