14/05/2023
“Diventare madre è un’esperienza iniziatica…desiderare un figlio è la manifestazione della creatività propria della specie umana” (Bydlowski 2022)
Si evidenzia così la complessità del fenomeno che risponde ad un impulso psichico individuale, ad una funzione biofisologica e di prosecuzione della specie ed ad un contesto storico e sociale. Pur con i cambiamenti sociali e scientifici “ la fertilità femminile e la gravidanza costituiscono ancora non solo un polo di fascino immaginario ma anche un rifugio del sacro.” (Kristeva 2012).
La madre mette a disposizione se stessa nel corpo ma anche nell’organizzazione del sé, offrendosi come contenitore di un essere che cresce in sé ma non sa chi è. La futura madre si confronta con il fantasma della propria madre; diventare madre significa dover morire come figlia, tornando alla propria infanzia ed ai propri traumi. Alla nascita la madre ancora accetta la soppressione del suo tempo, la dedizione totale al nascituro, perde le sue passioni. La Aulagnier si chiede cosa accada nell’”incontro inaugurale” tra due spazi non solo psichici, nell’incontro tra la bocca e il seno. Il latte oltre ad essere cibo è un alimento psichico, offerta di senso che a partire dal corpo apre la strada al simbolo e quindi al pensiero. Un seno pensante (Bion 1962) che si prende cura del corpo ma è nutritivo della mente che dona senso all’esperienze psicosensoriali del neonato.
Una madre sufficientemente buona ( Winnicott 1963 ) non perfetta, nutre protegge, scalda, contiene e sostiene. E’ paziente, permette al suo bimbo di riconoscersi nel suo sguardo materno, perché il suo sguardo non vaghi nel vuoto, creando la base essenziale per un sentimento di coesione interna.
E solo dopo, la madre mostra la sua assenza, si fa distruggere rimanendo viva, capace ancora di accoglienza e trasformazione per portare il bambino nel mondo, permettere una crescita emotiva e dare spazio alla creatività e all’individualità.
E solo allora riprenderà il suo ruolo di donna, necessario passaggio per evitare che la coppia madre-bambino rischi di essere risucchiata in una relazione simbiotica.
Ma la madre fa molto di più, si apre al mistero della vita. E allora la madre non è solo la madre reale “madre è il nome dell’altro che tende le sue n**e mani alla vita che viene al mondo… insieme al figlio viene nuovamente alla vita anche il mondo. Ogni neonato genera un neo-mondo” (Recalcati 2015).
BIBLIOGRAFIA
- Aulagnier P. "Le pensèe interdite" PUF , Paris (2009)
-Bion W.R. (1963)"Gli elementi della psicoanalisi"Trad.it. Armando Editore Roma, 1973
-Bydlowski M. "Diventare madre" Casa Editrice Astrolabio, Ubaldini Editore Roma 2022
-Kristeva J. "La passione materna", Frenis Zero 2012
-Recalcati M. "Le mani della madre" Feltrinelli Editore Milano, 2015
-Winnicott D.V. (1965) "Sviluppo affettivo e ambiente", Armando Editore Roma 1974