13/11/2025
Lo scorso 11 Novembre 2025 siamo stati invitati a Firenze dalla Rete nazionale del Gruppo di Lavoro permanente PIS (Pronto Intervento Sociale) . La Commissione di Albo nazionale degli Educatori Professionali è stata rappresentata dal vicepresidente Nicola Titta
È stato un privilegio ascoltare e confrontarci con tanti professionisti che operano quotidianamente nel PIS e sul campo, misurandosi con estreme povertà, vulnerabilità, e problemi sociosanitari complessi.
Le discussioni con i gruppi di lavoro hanno messo in luce due sfide cruciali:
> L'agilità delle competenze: La difficoltà delle équipe a mantenere un alto livello di competenze, poiché le problematiche mutano ad una velocità impressionante.
> I dilemmi deontologici: La necessità di affrontare continuamente questioni etiche che mettono alla prova procedure e know-how.
Ma un punto è emerso con forza da tutti, nessuno escluso: l'impossibilità di scindere i bisogni delle persone! 🤔 Ogni caso, ogni incontro, ogni presa in carico conferma che i bisogni sono sociosanitari e integrati tra loro.
Nel pomeriggio, una sessione unica ha riunito le tre Federazioni degli Ordini professionali più rappresentative nel PIS: Educatori professionali, Psicologi e Assistenti Sociali.
Nicola Titta, rivolgendosi alla rete ha sottolineato l'importanza di essere Protagonisti nella qualificazione delle Linee Guida PIS in fase di definizione presso il Ministero, portando in esse tutta l'immensa base di conoscenze che viene dal campo!
Qualificare le proprie proposte in documenti e ricerche, non lasciando alle sole Università il compito di realizzarle. Le associazioni tecnico-scientifiche delle nostre professioni sono compagni di strada essenziali.
L'Appello al Ministero: Basta Divisioni! 🛑
Al Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali, presente in sala, è stato ribadito con forza l'assoluto non senso della separazione legislativa che limita la spendibilità degli Educatori professionali nei settori sociale e sanitario.
Gli stessi operatori PIS hanno confermato: è impossibile dividere i bisogni in "sociali" e "sanitari". Avere figure professionali paradossalmente separate da norme che dovrebbero rispondere a bisogni integrati non farà che creare difficoltà ai destinatari e inutili lotte intestine nei servizi. Le persone hanno bisogni interi, le risposte devono essere intere!
Un grazie a tutti i professionisti per l'impegno quotidiano! 👏