13/10/2025
Questa settimana è venuta in studio una giovane ballerina con una caviglia che proprio non voleva muoversi bene. Non si era slogata né fatta male in modo evidente — durante le prove era semplicemente atterrata con forza sul tallone, e da allora la caviglia le sembrava “bloccata”.
Aveva già provato di tutto: stretching, ghiaccio, calore, riposo — tutto ciò che si fa di solito — ma senza risultati. Così la mamma ha deciso di portarla da me.
Durante la valutazione ho notato che i tessuti molli, soprattutto il polpaccio e la fascia, erano molto tesi e limitavano il movimento. Ho iniziato lavorando su quelli per sciogliere la zona, ma sentivo che il problema veniva più in profondità: l’articolazione non si muoveva correttamente.
Un delicato aggiustamento della caviglia ha fatto la differenza. Ho poi effettuato delle correzioni anche alla schiena, al dorso e al collo per ristabilire l’equilibrio generale del corpo. Alla fine ho applicato del kinesiotape per sostenere la caviglia durante la guarigione.
Il risultato? Un sollievo quasi immediato — e finalmente ha potuto muovere la caviglia liberamente.
Storie come questa ricordano quanto sia importante non fermarsi solo ai sintomi. Anche quando facciamo tutto “bene”, a volte il corpo ha bisogno di un piccolo aiuto per ritrovare il suo equilibrio naturale.
Ed è proprio questo il mio lavoro: aiutarti a ripristinare l’allineamento e il movimento, così che il tuo corpo possa guarire come sa fare.
Se stai affrontando dolore, rigidità o una sensazione di “blocco” in una articolazione, non aspettare che passi da sola — scopriamo insieme perché succede e rimettiamoti in movimento.