25/03/2025
"Dottore, cosa ne pensa del glutatione endovena?"
È una delle domande che ricevo più spesso dai miei pazienti, affascinati da promesse di detox miracolosi, pelle più luminosa e potenziamento immunitario.
Ho deciso di rispondere con questo post, in modo chiaro e basato sulla letteratura scientifica.
Il glutatione è un potente antiossidante, prodotto naturalmente dal nostro organismo. Tuttavia, somministrarlo per via endovenosa ha molti limiti:
– Viene rapidamente degradato nel sangue da enzimi come la gamma-glutamil transferasi.
– L'assorbimento cellulare è scarso: la maggior parte non arriva dove serve davvero, ovvero nei mitocondri e nel citoplasma delle cellule.
– Le evidenze scientifiche sull'efficacia terapeutica del glutatione endovena sono deboli e controverse.
– In molti casi, i presunti benefici dipendono da altri nutrienti presenti nel cocktail endovena (es. vitamina C, B12, acido alfa-lipoico) o dall'effetto placebo.
In pratica?
È un trattamento costoso e sopravvalutato, che ha preso piede più per moda e marketing, che per dati clinici solidi.
Cosa consiglio invece ai miei pazienti?
– Favorire la sintesi endogena del glutatione con:
N-acetilcisteina (NAC)
Alimentazione mirata
Attività fisica regolare
Sonno e riduzione dello stress
– Monitorare gli esami e gli indici di stress ossidativo solo quando realmente necessario.
– Evitare "superinfusioni" a caso, senza un razionale clinico.
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Fonti scientifiche:
Richie, J.P. et al. (2015). Randomized controlled trial of oral glutathione supplementation. European Journal of Nutrition, 54(2), 251–263.
Witschi, A. et al. (1992). The systemic availability of oral glutathione. European Journal of Clinical Pharmacology, 43(6), 667–669.
Allen, J. & Bradley, R.D. (2011). Effects of oral glutathione supplementation on systemic oxidative stress biomarkers. Nutrition Journal, 10, 96.
Park, E.Y. et al. (2017). Intravenous glutathione for skin lightening: A systematic review. Journal of Clinical