07/10/2025
🦴 1. Anatomia rilevante
La scapola è un osso piatto con diverse parti funzionali:
• Corpo scapolare (la porzione più estesa e sottile);
• Spina della scapola, una cresta ossea che divide la faccia posteriore in fossa sovraspinata e fossa sottospinata;
• Acromion, prolungamento laterale della spina;
• Processo coracoideo (anteriormente);
• Cavità glenoidea, che articola con l’omero.
La spina della scapola serve come punto di inserzione per vari muscoli (trapezio, deltoide, sovraspinato e sottospinato), quindi una frattura in quest’area può compromettere la biomeccanica della spalla.
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⚙️ 2. Meccanismo di lesione
Le fratture scapolari sono poco frequenti (meno dell’1% di tutte le fratture), perché l’osso è protetto da molti muscoli e da costole e torace.
Le cause tipiche sono:
• Traumi ad alta energia (incidenti stradali, cadute da grande altezza);
• Traumi diretti sulla regione postero-superiore della spalla;
• Contrazioni muscolari violente (raro, ma possibile negli atleti);
• In alcuni casi, fratture da stress della spina scapolare (es. in lanciatori, nuotatori o pazienti con disfunzioni della cuffia dei rotatori).
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🔍 3. Studio diagnostico
a. Esame clinico
• Dolore posteriore alla spalla, tumefazione, limitazione funzionale;
• Dolore localizzato alla palpazione della spina scapolare o dell’acromion;
• A volte deformità visibile o alterazione della cinetica scapolare.
b. Esami strumentali
1. Radiografia standard
• Proiezioni: anteroposteriore, scapolare-Y, assiale;
• Spesso difficile da interpretare per la sovrapposizione delle strutture toraciche.
2. TC (tomografia computerizzata)
• Esame di riferimento per lo studio della morfologia e del grado di spostamento della frattura;
• Fondamentale nella pianificazione chirurgica.
3. RMN (risonanza magnetica)
• Utile se si sospetta un danno associato a cuffia dei rotatori o tessuti molli.