Neurochirurgo Raffaelino Roperto

Neurochirurgo Raffaelino Roperto Medico neurochirurgo del San Filippo Neri di Roma

☑La spondilolistesi è lo scivolamento di una vertebra rispetto a quella sottostante, che può verificarsi in avanti (ante...
12/11/2025

☑La spondilolistesi è lo scivolamento di una vertebra rispetto a quella sottostante, che può verificarsi in avanti (anterolistesi), all'indietro (retrolistesi) o lateralmente (laterolistesi). È più frequente nella regione lombare e le cause possono essere molteplici, incluse condizioni congenite, degenerative, traumatiche o patologiche.

☑Premesso che può rimanere asintomatica anche per anni (o in alcuni casi per tutta la vita), il paziente con spondilolistesi può lamentare un dolore lombare che si irradia fino agli arti inferiori, con un senso di intorpidimento e debolezza che genera difficoltà motorie.

☑Le cause possono essere di varia natura, dipendendo talvolta:
>da un difetto di nascita nella struttura vertebrale;
>da una frattura della pars interarticularis, (spesso associata a sovraccarico dovuto ad attività sportiva);
>dall’usura delle faccette articolari e dei dischi vertebrali dovuta all’avanzare dell’età;
>da un trauma o da una patologia (tumori, infezioni, malattie ossee).

☑L’iter diagnostico ricalca quello di altre patologie della colonna vertebrale con esami di diagnostica per immagini (radiografie, risonanza magnetica e TAC) e visita neurochirurgica per confermare la patologia e valutare l’entità dello scivolamento.

☑Anche i trattamenti seguono lo stesso iter di molte patologie della colonna vertebrale, prevedendo un approccio conservativo (fisioterapia, farmaci antidolorifici e antinfiammatori, infiltrazioni di cortisone) e solo successivamente l’eventuale ricorso alla chirurgia, qualora il paziente non avesse risposto positivamente ai trattamenti sopra indicati e lamentasse sintomi neurologici gravi o addirittura in peggioramento.

☑Attualmente sono disponibili diverse tecniche chirurgiche per la spondilolistesi, ovvero:
>la chirurgia tradizionale – nello specifico l’artrodesi, che consiste nella fusione delle vertebre per bloccare lo scivolamento e stabilizzare la colonna. Questo intervento prevede solitamente l'uso di viti e barre per collegare le vertebre, spesso combinato con una laminectomia per decomprimere i nervi compressi (secondo l'esigenza), trattamento sempre meno praticato perchè eccessivamente invasivo;
>la chirurgia mini-invasiva - evita di aprire il canale vertebrale, pervenendo allo stesso risultato mediante tecniche di decompressione indiretta, quali Xlif ed Alif associati ad una artrodesi posteriore (anch'essa mini-invasiva), eseguita con tecnica percutanea. In tal modo si ha la possibilità di mobilizzare il paziente, fuori dal letto, già in prima giornata postoperatoria.

☑️Nel precedente post ho sottolineato che la causa più frequente che determina una frattura vertebrale è dovuta all'oste...
06/11/2025

☑️Nel precedente post ho sottolineato che la causa più frequente che determina una frattura vertebrale è dovuta all'osteoporosi, una condizione di fragilità ossea che colpisce molte persone dopo i 50 anni di età (soprattutto donne).

☑️Come vanno gestite quindi le fratture vertebrali da osteoporosi?
Naturalmente dipende dalla gravità ma in linea di massima è sempre bene adottare all'inizio terapie conservative come riposo assoluto per circa 3 settimane, farmaci antidolorofici ed utilizzo di un corsetto per un periodo di 2/4 mesi al fine di stabilizzare la vertebra ed alleviare il dolore (anche se tale utilizzo non sempre può rivelarsi efficace). La fisioterapia è parte integrante del trattamento conservativo e può essere iniziata appena il dolore regredisce di intensità.

☑️Ci sono però casi più complessi in cui è necessario ricorrere ad interventi chirurgici mini-invasivi, già menzionati nel precedente post: la vertebroplastica (iniezione diretta di cemento per stabilizzare l'osso) o la cifoplastica (iniezione di cemento dopo aver gonfiato dei palloncini per ripristinare l'altezza della vertebra).

☑️E' importante aggiungere però che la vertebroplastica è indicata proprio per le fratture vertebrali dovute ad osteoporosi senza un crollo significativo dell'altezza o una marcata deformità della vertebra, dove il dolore è l'unico problema.

☑️Infine, in casi particolarmente gravi con compromissione dei nervi, si può rendere necessario un intervento chirurgico di stabilizzazione più esteso e di conseguenza assai più complesso.

☑️Le fratture vertebrali sono rotture di una o più vertebre della colonna. Una frattura vertebrale è un trauma che può i...
03/11/2025

☑️Le fratture vertebrali sono rotture di una o più vertebre della colonna.
Una frattura vertebrale è un trauma che può interessare diverse parti della vertebra mentre un crollo vertebrale è una specifica tipologia di frattura che causa una deformazione della vertebra, riducendone l'altezza di almeno il 20% (o 4 mm) ed assumendo una forma a cuneo.

☑️I sintomi delle fratture vertebrali possono includere: dolore acuto, postura curva e limitazione dei movimenti, intorpidimento o formicolio, debolezza e (in casi gravi) danni neurologici.

☑️Le fratture vertebrali sono generalmente dovute ad una (o più) delle seguenti cause:
>Osteoporosi - la più frequente, specialmente negli anziani, a causa del ridotto contenuto minerale osseo.
>Traumi - incidenti o cadute, soprattutto nei soggetti con ossa deboli.
>Neoplasie - tumori primari, mieloma multiplo (un tumore del sangue che origina nel midollo osseo e genera crolli vertebrali) o metastasi che indeboliscono le vertebre.
>Patologie Metaboliche - disturbi che alterano il metabolismo.

☑️La diagnosi di frattura vertebrale avviene attraverso esami di diagnostica per immagine, prescritti dal medico dopo aver visitato il paziente.
La Radiografia è utile per visualizzare deformità, la TAC e la Risonanza Magnetica per avere immagini più dettagliate, la MOC se si sospetta l’osteoporosi.

☑️E’ evidente che il trattamento dipenderà dalla gravità della frattura e dalla presenza di danni neurologici. A tal proposito, l’intervento chirurgico diventa necessario quando le terapie conservative non hanno prodotto effetti positivi o la situazione si presenta talmente critica da renderlo urgente.

☑️Le tecniche di chirurgia più utilizzate per le fratture vertebrali sono:
>Vertebroplastica – iniezione di cemento nella vertebra per stabilizzarla.
>Cifoplastica - iniezione di cemento dopo aver gonfiato dei palloncini per ripristinare l'altezza della vertebra.
>Spesso le precedenti metodiche vengono associate all'artrodesi posteriore mininvasiva per via percutanea.

☑La mielopatia cervicale è una condizione medica caratterizzata dalla compressione del midollo spinale nella regione cer...
28/10/2025

☑La mielopatia cervicale è una condizione medica caratterizzata dalla compressione del midollo spinale nella regione cervicale della colonna vertebrale.

☑I sintomi possono includere:
>debolezza e intorpidimento di braccia e gambe;
>movimenti impacciati, maldestri e poco precisi delle mani;
>problemi di deambulazione e perdita di equilibrio;
>dolori al collo (non sempre presenti e pertanto spesso trascurati tanto da portare ad una diagnosi tardiva);
>perdita di controllo della vescica e degli sfinteri (sintomi che indicano un avanzamento della mielopatia cervicale).

☑Le cause possono essere molteplici ma le principali sono dovute:
>Alla spondilosi cervicale (una forma di artrosi spinale) – questa è la causa più comune, derivante da un processo degenerativo legato all'età che provoca il restringimento del canale spinale e la formazione di ernie discali.
>All’ernia del disco cervicale: può comprimere direttamente il midollo spinale.

☑Altre cause possono essere dovute ad artrosi, tumori spinali, artrite reumatoide e malformazioni congenite della colonna vertebrale.

☑La diagnosi avviene normalmente dopo che il medico, eseguita una prima visita, prescrive la risonanza magnetica. Questo esame diagnostico è fondamentale per visualizzare il midollo spinale, identificare il livello della compressione e le alterazioni nel tessuto nervoso (segni di sofferenza midollare). Ulteriori test neurofisiologici (potenziali evocati) possono essere utili per valutare meglio il grado di sofferenza midollare, registrando le risposte elettriche del cervello a stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili) o motori.

☑Il trattamento di norma può prevedere fino a 4 step:
>Terapia farmacologica - uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), analgesici e, a volte, corticosteroidi per ridurre dolore e infiammazione;
>Fisioterapia - programmi di esercizi mirati per migliorare forza, flessibilità e mobilità;
>Collare cervicale - può essere utilizzato temporaneamente per stabilizzare il collo ed alleviare la pressione.
>Intervento chirurgico - necessario nei casi più gravi per rimuovere la compressione sul midollo spinale e prevenire danni permanenti.

Complimenti ai Colleghi!👏👏👏👏👏👏👏👏👏
24/10/2025

Complimenti ai Colleghi!
👏👏👏👏👏👏👏👏👏

🔴 San Filippo Neri, delicato intervento va a buon fine: grazie a tecnologia all’avanguardia, rimosso un tumore della faringe

Un nuovo traguardo per l’équipe di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Filippo Neri della , diretta dal dottor Paolo Ruscito. Il team ha portato a termine con successo un delicato intervento di rimozione di un tumore recidivo della faringe, utilizzando il Sistema Robotico Da Vinci.

Una tecnologia d’avanguardia che consente di operare attraverso la bocca, raggiungendo le zone più profonde della gola grazie a un’ottica ad alta definizione tridimensionale e a bracci robotici controllati a distanza dal chirurgo.

“Un risultato straordinario – ha commentato il Direttore Generale Giuseppe Quintavalle – che dimostra ancora una volta l’eccellenza e la competenza dei nostri professionisti”. L’équipe era composta dai chirurghi Francesco Tauro, Raffaele Chiarelli, Francesca Cianfrone e Clara Pacilli, dall’anestesista Alessia Cipriani e dagli strumentisti Simone Caruso ed Eugenia Oddo Casano, sotto la guida del dottor Ruscito.

Un intervento che conferma il San Filippo Neri come centro di riferimento per le tecniche robotiche avanzate e per la chirurgia mini-invasiva in ambito otorinolaringoiatrico, a beneficio dei pazienti e dell’intero sistema sanitario regionale.

☑Per cervicalgia intendiamo un dolore generico di carattere muscolo-scheletrico che interessa la zona del collo e che si...
21/10/2025

☑Per cervicalgia intendiamo un dolore generico di carattere muscolo-scheletrico che interessa la zona del collo e che si prolunga per un periodo variabile di tempo.

☑I sintomi possono includere:
>dolore localizzato al collo;
>mal di testa (cefalea);
>rigidità muscolare;
>limitazione dei movimenti.

☑Le cause dei dolori cervicali possono essere numerose. Indicativamente, le più frequenti sono:
>cattiva postura;
>sforzo muscolare;
>distonia cervicale (contrazioni toniche involontarie o spasmi intermittenti dei muscoli del collo);
>spondilosi cervicale (artrosi cervicale, cioè una degenerazione delle vertebre e dei dischi del collo);
>fibromialgia (dolore muscolo-scheletrico diffuso accompagnato da problemi di affaticamento, sonno, memoria e umore);
>ernia del disco (quando il disco tra due vertebre sporge al di fuori);
>meningite (processo infiammatorio a carico delle meningi).

☑È consigliabile effettuare una visita con il proprio medico curante (o un fisiatra) per avere una prima valutazione, supportata da accertamenti preliminari come una radiografia del rachide cervicale (secondo prescrizione medica).

☑L'indicazione a consultare un neurochirurgo si baserà pertanto:
>sulla valutazione complessiva dei sintomi;
>sull'esame obiettivo;
>sugli esami diagnostici già effettuati.

TUMORI VERTEBRALI VS TUMORI MIDOLLARI – QUALI SONO LE DIFFERENZE?☑In estrema sintesi, i tumori vertebrali riguardano le ...
09/10/2025

TUMORI VERTEBRALI VS TUMORI MIDOLLARI – QUALI SONO LE DIFFERENZE?
☑In estrema sintesi, i tumori vertebrali riguardano le ossa della colonna mentre i tumori midollari si sviluppano all'interno del midollo spinale.
Descriviamo ora le loro caratteristiche per comprenderne le differenze…

TUMORI VERTEBRALI (o tumori della colonna vertebrale)
☑Questi tumori originano nelle strutture ossee della colonna (vertebre), nei dischi intervertebrali, o nei tessuti adiacenti esterni al midollo spinale (cioè al di fuori dello spazio durale, quindi extradurali). Spesso sono metastasi, cioè cellule tumorali arrivate da tumori primari in altri organi (seno, polmone, prostata, rene, ecc.).
☑Possono causare dolore vertebrale, distruzione ossea, instabilità della colonna o compressione del midollo spinale o delle radici nervose vicine.
☑La diagnosi avviene attraverso risonanza magnetica con contrasto + TAC per valutare l’osso.
☑Il trattamento può includere:
-chirurgia vertebrale (con stabilizzazione);
-radioterapia;
-terapia sistemica (a seconda del tumore primario);
-(talvolta) approcci di decompressione spinale.

TUMORI MIDOLLARI (o tumori spinali intradurali/intramidollari)
☑Questi tumori nascono all’interno del sacco durale che avvolge il midollo spinale e possono essere:
>Intramidollari - cioè che si sviluppano all’interno del tessuto midollare (nel “parenchima” del midollo).
>Extraduram (intradural-extramidollari) - si sviluppano all’interno della dura madre ma fuori dal midollo stesso, comprimendo il midollo dall’esterno.
☑Gli esempi comuni di questo tipo di tumori sono:
>Intramidollari - ependimomi, astrocitomi, emangioblastomi.
>Intradural-extramidollari - meningiomi, schwannomi (neurinomi), neurofibromi.
☑Questi tumori sono quasi sempre benigni o a basso grado ma possono causare sintomi rilevanti per compressione (dolore, debolezza, disturbi sfinterici, alterazioni sensitive -ad esempio formicolii- ).
☑La diagnosi avviene attraverso risonanza magnetica ad alta risoluzione (tale metodica è considerata il “gold standard”)
☑Il trattamento è spesso chirurgico (con asportazione microscopica, se possibile) e può essere seguito da radioterapia, a seconda del tipo istologico, della localizzazione e del grado.

🧠Nella pratica clinica neurologica, l’intelligenza naturale batte ancora quella artificiale (IA). 👉Lo dimostra uno studi...
04/10/2025

🧠Nella pratica clinica neurologica, l’intelligenza naturale batte ancora quella artificiale (IA).
👉Lo dimostra uno studio italiano pubblicato sul Journal of Medical Informatics Research e condotto dai ricercatori dell’Università Statale di Milano e dell’ASST Santi Paolo e Carlo.
📊I risultati mostrano che i neurologi hanno ottenuto un’accuratezza diagnostica del 75%, superando i Large Language Models (LLM) ChatGPT (54%) e Gemini (46%).
☑In futuro, hanno commentato gli autori dello studio, se l’IA verrà adeguatamente sviluppata, personalizzata, validata e si manterrà una supervisione umana, potrà diventare un’alleata nella pratica clinica.
💬I ricercatori sottolineano comunque che “l’uso dei LLM da parte di utenti non sanitari per auto-interpretare sintomi ed esami diagnostici deve essere molto cauto”. L’auspicio è che l’IA possa diventare in futuro “un supporto utile nella pratica clinica, a patto che sia sviluppata, personalizzata e validata con rigorosi studi clinici”.
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Secondo una ricerca italiana i neurologi rimangono più accurati e affidabili nelle diagnosi rispetto a ChatGpt e Gemini

❓In caso di mal di schiena, quando bisogna prendere in considerazione il trattamento chirurgico?👉Tale eventualità può re...
30/09/2025

❓In caso di mal di schiena, quando bisogna prendere in considerazione il trattamento chirurgico?
👉Tale eventualità può rendersi necessaria solo quando i metodi conservativi (farmacologici, fisioterapia) non hanno successo ed in casi di grave compressione nervosa o sindrome della cauda equina.

📊L'intervento chirurgico può essere necessario nelle seguenti situazioni:
1. Dolore cronico e severo >Dolore lancinante che persiste per più di tre mesi e non migliora con i trattamenti conservativi.
2. Danno neurologico grave >Compressione severa delle radici nervose che può causare danni permanenti o perdita di funzionalità (ad esempio, in una gamba).
3. Sindrome della cauda equina >Condizione di emergenza che causa intorpidimento nella zona inguinale ed anale (con problemi di controllo di vescica ed intestino) e dolore agli arti inferiori.

💬I trattamenti chirurgici possono includere tecniche mini-invasive quali: la microdiscectomia per l'ernia del disco, la vertebroplastica per le fratture vertebrali, l'artrodesi lombare per stabilizzare la colonna e la stabilizzazione dinamica, sino ad arrivare all'artroplastica nei pazienti giovani e sportivi.

✔Un discorso a parte (che affronteremo dettagliatamente in qualche successivo post) va fatto per le neoplasie: un tumore vertebrale può essere pericoloso per la vita e causare disabilità permanente. Fortunatamente, oggi, ci sono molte opzioni di trattamento. Tra queste, la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, i farmaci... ma talvolta può essere sufficiente solo il monitoraggio del tumore.

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Via Aurelia 559
Rome
00165

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