Riflessologia podalica

Riflessologia podalica Alessia Bruni,
riflessologa plantare. La riflessologia plantare ha radici antiche ed è patrimonio medico-culturale di innumerevoli popoli.

La si trova nell'antico Egitto dei faraoni e tra i nativi d'America. E' fondamento dell'antica come della moderna medicina cinese ed orientale. Studiata e quindi elaborata su basi scientifiche in Europa e negli Stati Uniti da William Fitzgerald, Eunice Ingham e Hanne Marquardt, la riflessologia podalica è insegnata e
praticata da operatori della salute che hanno alle spalle un percorso di studi, di pratica e ricerca consolidati ma in continua evoluzione. La riflessologia plantare non combatte la malattia nel senso più tradizionale del termine:
rafforza piuttosto la capacità di autoguarigione dell'organismo,
a ricordarci che in fondo corpo e mente lavorano sempre insieme.

Dalla tomba del "medico"dice il paziente: "non farmi male"la risposta del guaritore è:" agirò in modo da meritare le tue...
23/02/2013

Dalla tomba del "medico"
dice il paziente: "non farmi male"
la risposta del guaritore è:" agirò in modo da meritare le tue lodi."

tomba di Ankhmanhor -gran visir della VI dinastia-
riportata alla luce nel 1899 da Victor Loret

Con Loto d'oro o Gigli d'oro si indicano i piedi artificialmente deformati delle donne cinesi. Il nome è dovuto all'anda...
12/02/2013

Con Loto d'oro o Gigli d'oro si indicano i piedi artificialmente deformati delle donne cinesi. Il nome è dovuto all'andatura precaria e oscillante che assumevano le donne sottoposte a questa pratica, in auge dall'inizio della dinastia Song e durante le dinastie Ming e Qing e gradualmente scomparsa durante la prima metà del XX secolo. Dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese questo termine è considerato inaccettabile e discriminatorio: si prediligono i termini 裹脚 pinyin: gŭojiăo, 缠足 pinyin: chánzú, entrambi significanti "piedi fasciati".
Dorothy Ko, cattedra di storia alla Columbia University, contesta l'immagine fortemente negativa dell'usanza, spiegando che gli Occidentali vennero a contatto della realtà cinese solo negli ultimi due secoli, quando la fasciatura dei piedi fu condotta ai suoi eccessi. Nei secoli precedenti le fasciature non erano così strette da compromettere i movimenti e la vita sociale delle donne. Esistevano infatti alcuni accessori destinati all'uso esterno, come i para pioggia; anche in tempi recenti una parte delle donne con i piedi fasciati era in grado di svolgere attività lavorative e pubbliche. In un primo periodo, inoltre, le scarpe erano piccole e appuntite, ma i piedi non venivano fasciati né deformati. Furono soprattutto le donne a sviluppare la tradizione, in qualità di moda e attrattiva estetica.
Anche in Occidente il piede piccolo è considerato bello, basta pensare alle ballerine o alle scarpe con i tacchi a spillo, che causano un'andatura oscillante ed hanno la punta. Si consideri anche la fiaba di Cenerentola, originaria della Cina.
L'usanza si diffuse inizialmente fra le classi più facoltose della popolazione, per motivi estetici. Ma presto cambiò significato, diventando simbolo di status sociale: una donna con i piedi fasciati, impossibilitata a svolgere lavori pesanti o rurali, aveva un marito facoltoso. Per questo stesso motivo, la pratica cominciò a diffondersi nelle classi meno abbienti che potevano dare in sposa una figlia ad una famiglia facoltosa, stabilendo legami interfamiliari che aumentavano il prestigio della propria famiglia. Le ragazze povere venivano anche vendute come concubine e il prezzo era legato alle dimensioni e alla perfezione dei piedi.
Le donne con i piedi fasciati erano fisicamente dipendenti dal loro uomo, ed era estremamente difficile allontanarsi dalla propria casa a causa della difficoltà di equilibrio. Alla fine la pratica divenne così popolare che una donna che non aveva i piedi fasciati non aveva speranza di contrarre un buon matrimonio, tra le classi meno agiate era addirittura impossibile sposarsi. Era l'unica cosa che una donna rispettosa, e una madre premurosa, avevano obbligo di pensare. Una buona fasciatura dei piedi sostituiva qualunque altra dote di una donna:
-garantiva che la sposa avrebbe compiaciuto in ogni modo il marito, pur di non essere ripudiata
-era prova di un'alta sopportazione del dolore
-era dimostrazione di coraggio
-era simbolo di docilità caratteriale di una donna.
Tuttavia, la sottomissione della donna non è l'unica chiave, molto occidentale, di lettura. Se le donne erano segregate in casa ed escluse dalla vita pubblica, controllavano però la vita all'interno della famiglia, comandando sui figli e soprattutto sulle figlie. La figura della suocera era spesso la più dispotica.
Aspetto molto importante era il passaggio ad uno status sociale superiore attraverso il matrimonio combinato, spesso fin dall'infanzia, tra le famiglie.

12/02/2013

Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
Ennio Flaiano, Taccuino del marziano, 1974 (postumo)

12/02/2013

Una ragazza tedesca di nome Emma Cahill ha i piedi lunghi ben 33 cm, un record che li classifica come i piedi più grandi d'Europa. Un risultato da guinnes world records al quale si associa pure un grave disagio: «Vorrei tanto poter indossare scarpe carine così come fanno tutte le altre mie coetane...

11/02/2013

Perché reggono l'intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché portano via.
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
Perché sono stati crocefissi.
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l'appoggio.
Perché, come le capre, amano il sale.
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

Erri de Luca-Elogio dei piedi

11/02/2013

"L'idealista cammina in punta di piedi, il materialista sui talloni. "

Malcolm de Chazal, Senso plastico, 1948

LA CARTA DEI PIEDIQuesto capitolo classifica e definisce le zone energetiche osservate e delimitate nei piedi, presentan...
03/02/2013

LA CARTA DEI PIEDI
Questo capitolo classifica e definisce le zone energetiche osservate e delimitate nei piedi, presentando dapprima la divisione in elementi. Questa divisione fondamentale comprende le quattro qualità d’energia che si uniscono per creare la vita. Bisogna capire che nessuna di queste energie è capace di esistere separatamente dalle altre, è solo combinandosi che formano il quinto elemento che rappresenta la totalità della nostra energia vitale. Infatti noi consideriamo l’unione di questi elementi come l’atto che crea l’essere umano che siamo, l’equilibrio tra questi elementi differenti caratterizza la persona in maniera individuale.
VALUTAZIONE DEL POTENZIALE
L’analisi del piede ci permette di vedere il potenziale di base di un individuo e il modo in cui può essere realizzato. Attraverso un utilizzo eccessivo o insufficiente del suo potenziale, la persona può creare una disarmonia che si manifesterà attraverso una varietà di sintomi fisici.
[…] La bellezza di un’analisi del piede risiede nel fatto che, se condotta con serietà, in profondità e sulla base di una solida esperienza, ci permetterà di vedere lo svolgersi della vita di una persona, gli avvenimenti che non ha digerito, anche se non se ne ricorda o non dà loro molta importanza.
I nostri piedi testimoniano esperienze che noi abbiamo dimenticato, ma che continuano a influenzare la nostra energia vitale, creando e formando le strade cicliche delle nostre vite.
L’ANALISI DEGLI ELEMENTI
Il piede riflette il potenziale di base attraverso la sua struttura globale, i segni congeniti, la struttura e lo stato delle ossa. La condizione attuale si evince dal tessuto, nei segni variabili e nelle alterazioni.[...]



A.Grinberg-Foot analysis

I QUATTRO ELEMENTIL’Aria: l’elemento del pensiero e della percezioneQuesta zona va dalla base del collo alla sommità del...
03/02/2013

I QUATTRO ELEMENTI
L’Aria: l’elemento del pensiero e della percezione
Questa zona va dalla base del collo alla sommità del capo. Rappresenta il sistema nervoso centrale, il cervello e la pelle. Le sue caratteristiche sono la comprensione, il pensiero, l’intendere, l’intelligenza, l’attitudine all’organizzazione, la logica, l’intuizione, l’instabilità di movimento, la memoria cosciente, la capacità di comunicazione, i sensi. L’Aria è un elemento maschile, positivo, un elemento in cui le funzioni occupano due spazi principali: lo spazio concettuale e lo spazio della comunicazione. Contiene i sensi: è attraverso l’elemento Aria che riceviamo le informazioni che poi elaboriamo nel nostro spazio concettuale.
[…] Rappresenta le funzioni della vista, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, della memoria cosciente, della critica, del linguaggio e della capacità di utilizzare le informazioni esistenti […]
Rappresenta la mente assente, le dimenticanze, la tendenza ad ignorare le cose, l’incostanza, l’impazienza, l’esigenza di cambiamento. Qui troviamo gli schemi, i principi, le teorie coscienti, le spiegazioni, i discorsi, le parole e la scrittura. L’Aria deve essere contenuta in una forma poiché tende a disperdersi. Non è sola ma solitaria. È rapida. La maggior parte degli occidentali ha un grande accumulo di tensione in questa regione perché tutte le energie passano per questo elemento: siamo qui la maggior parte del tempo. Nell’Aria sono riflesse tutte le azioni mentali della nostra vita. […] Dall’osservazione delle dita possiamo vedere come la gente convive con questo elemento […] Questo elemento può denotare la presenza di intuizione, di attitudini mentali speciali, di diverse condizioni nel passato che hanno coinvolto la testa di una persona sul piano fisico e nelle sue funzioni di percezione. Aria e Fuoco sono complementari: l’Aria non si muove senza calore, il Fuoco non si accende senza Aria
Aria = Io penso



A. Grinberg -Foot analysis

I QUATTRO ELEMENTIIl Fuoco: l’elemento incandescenteIl Fuoco copre la regione che va dallo sterno fino alla cima delle s...
03/02/2013

I QUATTRO ELEMENTI
Il Fuoco: l’elemento incandescente
Il Fuoco copre la regione che va dallo sterno fino alla cima delle spalle. Ingloba la gabbia toracica, i polmoni, il cuore, le costole, i pettorali e la parte superiore della schiena. Rappresenta il sistema muscolare. È in questo elemento che avviene la combustione dell’ossigeno che arricchisce il sangue e così facendo fornisce energia e calore al corpo. È un elemento esigente, maschile, positivo, dinamico […] Rappresenta il coraggio, l’ambizione, la mancanza di considerazione per gli altri […] Brucia, illumina, ricerca il dinamismo negli altri e prende da loro ciò che gli serve per bruciare. […] Questo elemento rappresenta l’ego, la forza interiore della personalità. Questa è la regione dell’azione: le braccia sono l’espressione del fuoco […]Le cose si consumano dentro il fuoco. Rappresenta le decisioni rapide, impulsive, la capacità di infiammarsi e bruciare in un istante. Per il suo orgoglio non può esistere da solo: vuole che gli altri lo vedano. Cerca di impressionare, di confondere e oscurare la vera riflessione: nel buio si vede da lontano, lascia tracce dietro di sé. È speranza, un posto di intimo equilibrio. Il Fuoco ha la capacità di brillare, di illuminare, di donare unicamente per il piacere di donare e di amare incondizionatamente. Rappresenta ugualmente l’individualismo, l’indipendenza, ha un forte senso del proprio Io, sede primaria dell’ego, del rispetto per se stessi. È un elemento che si sforza di salire, che si vuole estendere.
Rappresenta la forza e l’espressione di sé, il potere personale di un individuo, il suo modo di presentarsi, il suo carisma.
Fuoco = Io faccio



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I QUATTRO ELEMENTIL’Acqua: l’oceano delle emozioniL’Acqua risiede al disopra dell’elemento Terra. Fisicamente essa rappr...
03/02/2013

I QUATTRO ELEMENTI
L’Acqua: l’oceano delle emozioni
L’Acqua risiede al disopra dell’elemento Terra. Fisicamente essa rappresenta l’addome e tutti gli organi molli: quelli che contengono i liquidi del corpo come i reni, gli intestini, una parte della vescica. […]
L’Acqua rappresenta tutti i liquidi del corpo: il sangue, le urine, il contenuto intestinale, la linfa, la bile, gli ormoni secreti in forma di fluidi e il liquido cerebro-spinale. L’Acqua è un elemento che indica un flusso incontrollato nella persona, il sistema parasimpatico attivo, i muscoli lisci e l’intestino. È necessaria per pulire il corpo, forma soluzioni, può invertire il suo corso, fluire in opposte direzioni, essere pericolosa.
La paura e le altre emozioni che emanano da lei sono la sua essenza. L’Acqua è emotiva, romantica, profonda, segreta, impulsiva: si infiltra nella secchezza, ma può anche restare immobile, stagnare. Può avere un forte odore, produrre bolle, gelare in superficie o al di sotto. È il mondo emozionale di un individuo. Rappresenta anche il rinnovamento, il dono, l’accettazione, il bisogno di movimento e il dinamismo del suo flusso. […] E’ un elemento femminile, misterioso: non sicuro e materno come la Terra, ma che attira e seduce per i suoi misteri e le sue ombre. La sua intuizione è di tipo emozionale, ha la capacità di assorbire ciò che gli altri sentono senza bisogno di parole. Acqua e Terra si completano l’un l’altra: quando si mescolano la crescita diventa possibile.
Acqua = Io sento





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I QUATTRO ELEMENTILa Terra: l’elemento pesanteDalla prospettiva di un uomo in piedi è l’elemento più basso, è anche il p...
03/02/2013

I QUATTRO ELEMENTI
La Terra: l’elemento pesante
Dalla prospettiva di un uomo in piedi è l’elemento più basso, è anche il posto dove osserviamo la persona, ovvero i piedi. In rapporto con il corpo, la zona in cui l’elemento è predominante comincia dai piedi e si estende fino alle anche. Comprende il bacino, le cosce e le gambe. Tutto lo scheletro è una manifestazione generale dell’elemento Terra. La sua caratteristica essenziale è la capacità di assorbimento e di ricettività. Rappresenta tutto ciò che riguarda il corpo, la stabilità, il radicamento, la vita domestica, la permanenza, la sensualità, la sessualità, la fertilità e la sopravvivenza. La Terra è autonoma, lenta, non dinamica. E’ l’elemento dove la gravità si manifesta più intensamente: è la dove cadono le cose. […] Ama possedere e tesaurizzare, ama l’estetica, l’ordine e la proprietà, ha il bisogno di accumulare cose: fanno parte dei suoi attributi anche l’istinto materno e una coscienza sessuale molto elevata. I suoi processi di cambiamento sono lenti, la sua energia densa […] Nella nostra vita noi non raggiungiamo che un basso grado di coscienza e di controllo di questa forza. La grande attenzione che presteremo a questo elemento in un’analisi del piede si rapporta al potere di sopravvivenza e all’energia interna che la persona possiede per far fronte alla vita. La Terra è un elemento passivo che manifesta la stabilità nella vita di una persona, è la capacità di avere “i piedi per terra” e di essere responsabili della propria esistenza. Terra = Ho bisogno

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