05/11/2025
💭 Ti è mai capitato di essere con qualcuno, ma sentirti comunque solo?
Di parlare mentre l’altro scorre lo schermo, risponde a un messaggio o semplicemente non ti guarda più negli occhi?
Si chiama phubbing, e oggi è una delle forme più comuni di solitudine connessa.
Viviamo costantemente online, sempre raggiungibili, sempre connessi — ma quasi mai davvero presenti.
Ci sentiamo parte di tutto, ma spesso distanti da noi stessi.
Condividiamo foto, parole, frammenti… ma dimentichiamo di condividere la presenza, l’ascolto, il silenzio.
Essere “connessi” non significa esserci.
Significa solo essere disponibili, non necessariamente vicini.
E così, lentamente, impariamo a parlare meno e a scrivere di più.
A guardare meno negli occhi e più negli schermi.
A vivere la vita… ma solo attraverso uno schermo.
📱 Forse non abbiamo bisogno di più connessioni, ma di più realtà.
Di meno notifiche e più emozioni vere.
Di momenti che non si possono postare, ma solo vivere.
✨ Prova a fermarti.
Lascia il telefono, alza lo sguardo, respira il momento.
Ascolta chi hai accanto.
Non tutto ciò che conta passa da uno schermo.
Alcune connessioni si sentono solo con il cuore. 💚