21/09/2025
🥞 Mini pancake, maxi amore (e autonomia)
Stamattina ho preparato questi mini pancake per Andrea, 3 anni.
Li ho fatti con 1 uovo, farina, latte, un pizzico di lievito, cacao, gocce di cioccolato e un po’ di zucchero.
Nessuna bilancia, solo occhio, cuore e voglia di coccolarlo.
Li ho preparati piccoli apposta: così può mangiarli da solo, mentre noi ci prepariamo per uscire.
In quel momento della giornata in cui tutto corre, lui si ferma… e si prende il suo tempo.
Li trova “divertenti anche da mangiare” — e questo basta per renderlo autonomo, curioso e felice.
Come nutrizionista e mamma, credo che il cibo sia molto più di nutrienti e grammature:
è un linguaggio d’amore, un gesto di cura, un modo per dire “ti vedo, ti ascolto, ti accompagno”.
I bambini non hanno bisogno di perfezione, ma di presenza.
Di sapori che li incuriosiscano, di consistenze che li divertano, di momenti che li rassicurino. Questi pancake sono piccoli, ma racchiudono un grande messaggio: mangiare può essere semplice, sano e anche giocoso.
E sì, anche i professionisti della nutrizione improvvisano, sbagliano, assaggiano, si lasciano guidare dall’intuito.
Perché la vera educazione alimentare parte dalla relazione, non dalla rigidità.
Voi come rendete speciali i pasti dei vostri bambini?
Vi va di raccontarmelo nei commenti?