Edith Mincuzzi

Edith Mincuzzi Pagina ufficiale di Edith Mincuzzi, psicologa, psicoterapeuta, ipnocoach e mediatrice familiare.

Psicologa, psicoterapeuta a orientamento psicodinamico-psicoanalitico e mediatrice familiare, esperta in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), approccio terapeutico per il trattamento del trauma e dei sintomi correlati. Lavoro da anni in libera professione, proponendo sia interventi psicologici e terapeutici nell'area del disagio psichico e relazionale di adulti, coppie e famiglie sia percorsi di mediazione familiare per il miglioramento della comunicazione tra genitori in via di separazione o divorzio e la condivisione di accordi su tutti gli aspetti coinvolti nella riorganizzazione delle relazioni. Su entrambe le materie svolgo docenze all'interno dei corsi di specializzazione dell'Istituto HFC.

06/11/2025

Sembra un’assurdità, lo so.
Ma la logistica dello studio — il tragitto, il parcheggio, l’attesa —
non è solo una questione organizzativa.

È parte del setting terapeutico:
uno spazio mentale e simbolico che prepara la mente
all’incontro con sé stessa.

Freud e Fonagy ne hanno parlato,
ognuno da prospettive diverse.
Domani, nel nuovo reel,
ti racconto cosa intendevano davvero
quando parlavano di “spazio terapeutico”.

🌙 A volte la terapia inizia prima di entrare in studio.

Il conflitto è una parte inevitabile di qualsiasi legame, ma la paura di affrontarlo può ferire più del conflitto stesso...
28/10/2025

Il conflitto è una parte inevitabile di qualsiasi legame, ma la paura di affrontarlo può ferire più del conflitto stesso.
Spesso evitiamo di litigare per paura di ferire l’altro, di subire ritorsioni o semplicemente perché non sappiamo come farlo in modo costruttivo.
Eppure il silenzio — come un veleno lento — finisce per distruggere l’autenticità e la fiducia.

In questo carosello esploriamo perché evitiamo il conflitto, cosa accade quando lo ignoriamo e, soprattutto, 3 mosse efficaci per litigare in modo sano.
Scoprirai che il vero amore non elimina il conflitto: lo attraversa, lo ascolta e lo trasforma in crescita.

L’intimità non è l’assenza di discussioni,
ma la consapevolezza che puoi arrabbiarti e sentirti vulnerabile,
e sarai comunque amato/a. 💗

Impariamo a gestire i litigi per costruire relazioni più forti, profonde e autentiche.

27/10/2025

Negli ultimi tempi sentivo la mente stanca, piena ma confusa.
Così ho iniziato a prendermene cura anche dall’interno.

Con MemoBoost sto ritrovando chiarezza e memoria,e con Smarter la lucidità calma che mi serve per affrontare le giornate.

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E in bio!!


24/10/2025

Se ti capita di iniziare mille cose e non finirne nessuna, se vivi con la mente sempre accesa ma senza direzione, questo reel è per te.

Parlo di ADHD negli adulti, di come riconoscerlo
e di un piccolo passo per iniziare a capirti meglio.

🎯 Test gratuito di GAM Medical al link in bio.

Durante il percorso terapeutico può capitare di avere la sensazione di non andare avanti, o avere paura di essere rimast...
22/10/2025

Durante il percorso terapeutico può capitare di avere la sensazione di non andare avanti, o avere paura di essere rimasti sempre allo stesso punto. Si riconosce il trauma, si è in grado di parlarne eppure è come se ci fosse una sensazione profonda di paura che porta a dubitare dei progressi.
Questo accade perche il corpo impiega più tempo della mente ad elaborare il traume e per quando si riesca a dare una spiegazione logico-razionale, poi si ricade - o si ha la sensazione a i farlo- in vecchi schemi.
Non è così, in questi casi imparare a osservare i progressi più dei passi indietro serve a proseguire nel percorso di crescita e raggiungere gli obiettivi desiderati.

Ti è mai capitato?
Se si, raccontalo nei commenti o in privato, sarà di aiuto a molti non solo per te!




13/10/2025

Queste 5 regole psicologiche hanno cambiato il mio modo di iniziare la settimana.
Ho imparato ad ascoltare la mia energia, a creare rituali positivi, a ridurre il carico cognitivo, a dare un senso alla mia settimana e a praticare la gentilezza cognitiva.

E devo dire che ha fatto una grande differenza! Quando riesco a prendermi cura di me stessa e a priorizzare le cose che contano, mi sento più stabile e più motivata.

Spero che queste regole possano aiutarti anche te:

1- Ascolta la tua energia: chiediti “Di cosa ho bisogno per partire?”
2- Crea un rituale d’inizio che ti aiuti a stabilire un ancoraggio positivo
3- Riduci il carico cognitivo e priorizza le cose che contano
4- Dai un senso alla tua settimana e scrivi il tuo “perché”
5- Pratica la gentilezza cognitiva e sii gentile con te stesso

Scegli una di queste regole e applicala già da oggi!

Scrivi nei commenti quale regola ti ha colpito di più e condividi con me la tua esperienza!

A volte succede così, all’improvviso.Un ricordo bello – un momento, una voce, un’immagine –e ti ritrovi con le lacrime a...
08/10/2025

A volte succede così, all’improvviso.
Un ricordo bello – un momento, una voce, un’immagine –
e ti ritrovi con le lacrime agli occhi.
Non capisci bene perché.
Non è tristezza. Ma neanche gioia.
È un nodo dolce e caldo. Che stringe. Ma non soffoca.

Ci prende alla sprovvista.
Soprattutto quando non ce lo aspettiamo.
E allora magari pensiamo: “Perché sto piangendo per qualcosa di bello?”

In realtà è un momento sacro.
Perché dentro quelle lacrime c’è traccia di ciò che hai vissuto davvero.
Di ciò che hai amato. Di ciò che ti ha fatto sentire presente.
E se lasci spazio a quella malinconia, senza scacciarla…
può perfino scaldarti il cuore.

Dal punto di vista neuropsicologico, tutto questo ha un senso.
La memoria non è un archivio oggettivo.
È un racconto vivo, costruito sulle emozioni.
Ogni volta che ricordiamo, non riproduciamo un file,
ma lo ricostruiamo:
attingendo alle emozioni, ai bisogni, alle narrazioni familiari.

Il cervello riempie i vuoti, ricollega i fili, e intanto rilascia segnali emotivi:
dopamina, nostalgia, allarme, tenerezza.
Per questo un ricordo bello può diventare anche struggente.
Perché non è solo ciò che è stato,
ma ciò che quel momento rappresenta per te oggi.

💬 Ti è mai successo?
Hai mai pianto per qualcosa di bello?
Scrivilo nei commenti, se ti va.
A volte condividere questi vissuti è il modo più semplice per ricordare chi siamo.

📌 Se questo post ti ha toccato, salvalo.
E se conosci qualcuno che ha bisogno di sentirsi meno solo… mandaglielo.



Ripartire non vuol dire dimenticare o fare finta che nulla sia accaduto.Ripartire significa accogliere la propria storia...
26/09/2025

Ripartire non vuol dire dimenticare o fare finta che nulla sia accaduto.
Ripartire significa accogliere la propria storia, con i suoi dolori e le sue gioie, e lasciare che diventi parte di te senza più definirti del tutto.

Ogni esperienza, anche la più difficile, porta con sé una lezione. Non serve azzerare, serve trasformare.
Il nuovo inizio è autentico solo se nasce dalle radici della tua storia.

🌱 Non temere ciò che hai vissuto: portalo con te come forza, non come peso.

👉 Tu come vivi i tuoi “nuovi inizi”? Ti senti più vicino all’idea di azzerare tutto o di portare con te ciò che hai imparato?



26/09/2025
Ci sono stati giorni in cui sentivo di essere io stessa il problema.Mi guardavo dentro e tutto sembrava rotto,pensavo ch...
14/09/2025

Ci sono stati giorni in cui sentivo di essere io stessa il problema.
Mi guardavo dentro e tutto sembrava rotto,
pensavo che l’unica via fosse cambiare chi ero.

Ho conosciuto bene quella sensazione.
La convinzione che “qualcosa non andasse in me”
è stata per anni una ferita silenziosa, capace di farmi dubitare del mio valore.

Col tempo però ho imparato una verità che voglio lasciarti come promemoria:
non ero solo il problema.
Ero anche la risposta, la possibilità, la cura.

Non è servito diventare perfetta, ma imparare a guardarmi con più dolcezza,
a riconoscere che dentro di me c’era già la forza per ricominciare.

E oggi posso dirtelo: non sei difettata.
Sei stata ferita, come lo siamo stati tutti.
Ma dentro quelle ferite c’è anche la tua strada di guarigione.

✨ Da dove iniziare a trovare le tue risposte?
– Impara ad ascoltarti: non solo i pensieri, ma le emozioni che cerchi di mettere a tacere.
– Concediti il diritto di chiedere aiuto, senza vergogna.
– Scrivi ciò che senti: la carta sa accogliere anche quello che non dici a nessuno.
– Fai piccoli passi, uno alla volta: non serve avere subito tutte le soluzioni.

Perché resto?”Chi vive una relazione disfunzionale si pone spesso questa domanda, con un misto di dolore e senso di colp...
03/09/2025

Perché resto?”
Chi vive una relazione disfunzionale si pone spesso questa domanda, con un misto di dolore e senso di colpa.

La verità è che non si tratta di mancanza di forza.
Si tratta di un legame psicologico complesso, chiamato TRAUMA BOND, che nasce quando momenti di svalutazione e critica si alternano a brevi attimi di vicinanza e sollievo.
È proprio questa alternanza che confonde, che logora e che rende così difficile dire basta.

Non è colpa tua.
È un meccanismo che agisce in profondità, toccando la tua autostima, le tue paure e le tue speranze. Ma questo non significa che non puoi spezzarlo.

💙 Cercare aiuto, parlare con qualcuno, affidarti a un percorso, può diventare il passo decisivo per ritrovare te stesso e imparare a scegliere relazioni che ti nutrono, non che ti logorano.

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri ...
01/09/2025

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.
Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri nuovi che profumavano di carta, temperare matite colorate e riempire il diario di sogni e speranze. Il nuovo capitolo iniziava quasi da sé, senza che ci fosse bisogno di pensarci troppo.

C’era un mondo intorno a noi che ci guidava: genitori che ci svegliavano, insegnanti che ci davano compiti, amici che ci aspettavano, orari e impegni che scandivano le giornate. La disciplina era fuori da noi, e pian piano imparavamo a interiorizzarla. Per questo da ragazzi era più semplice: non dovevamo inventare regole, ci bastava seguirle.

Oggi è diverso.
Crescere e diventare adulti significa che nessuno ci dice più cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. All’inizio sembra la libertà che abbiamo sempre desiderato, ma presto ci accorgiamo che questa libertà porta con sé anche ansia e dispersione. Senza punti di riferimento esterni, tutto dipende da noi.

Ed è qui che nasce la sfida più grande: scegliere noi quando iniziare, quando smettere, quale strada prendere. Decidere di aprire il nostro nuovo capitolo. Non importa se oggi, domani o tra un mese: ciò che conta è scegliere, e avere il coraggio di riprendere in mano la nostra vita.

E se non ci riusciamo da soli, cercare un aiuto non è segno di debolezza: significa darci la possibilità di ritrovare quella disciplina e quella costanza che un tempo venivano dall’esterno, e che oggi possiamo imparare a costruire dentro di noi.

✨ Il nostro nuovo capitolo inizia nel momento in cui decidiamo di viverlo.

Indirizzo

Via Paolo Emilio 7
Rome
00192

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:30 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 14:00
Giovedì 09:30 - 20:00

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Abstract curricolare

Psicologa, psicoterapeuta a orientamento psicodinamico-psicoanalitico e mediatrice familiare, perfezionata in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), approccio terapeutico per il trattamento del trauma e dei sintomi correlati. Lavoro da anni in libera professione, proponendo sia interventi psicologici e terapeutici nell'area del disagio psichico e relazionale di adulti, coppie e famiglie sia percorsi di mediazione familiare per il miglioramento della comunicazione tra genitori in via di separazione o divorzio e la condivisione di accordi su tutti gli aspetti coinvolti nella riorganizzazione delle relazioni. Su entrambe le materie svolgo docenze all'interno dei corsi di specializzazione dell'Istituto HFC.