Lucha y Siesta

Lucha y Siesta Bene comune femminista e transfemminista che dice NO alla violenza di genere e sui generi.

La Casa delle donne Lucha y Siesta è uno spazio di relazione femminista e transfemminista in cui si elaborano, sperimentano e praticano politiche di genere e di commoning intersezionali; è attiva dall’8 marzo del 2008 come centro antiviolenza, casa di accoglienza per donne in percorsi di fuoriuscita dalla violenza, polo culturale, luogo di confronto e crescita collettiva. Sin dalla sua nascita la Casa delle Donne Lucha y Siesta è diventata un luogo di riferimento per il contrasto alla violenza di genere. Questo obiettivo stesso è il motivo per cui si è formata la comunità che ha rimesso a valore uno stabile abbandonato da decenni: le donne che quel giorno hanno varcato il cancello di via Lucio Sestio venivano dal movimento per la casa, dal femminismo, dal contrasto alla violenza e avevano capito che l’autonomia delle donne e delle loro scelte veniva spezzata proprio all’intreccio di queste istanze. Al momento di dover andare via di casa per uscire dalla situazione violenta, le alternative – le case, i posti per vivere – erano terribilmente insufficienti. Lucha y Siesta nasce per questo, per questo esiste 14 anni dopo, e per questo è un luogo irrinunciabile: la violenza di genere è trasversale, sistemica, strutturale e stratificata, i posti per l’accoglienza sono ancora terribilmente insufficienti così come i luoghi, materiali e simbolici, per praticare alternative possibili e necessarie.

Siamo felicissimə di presentarvi un nuovissimo laboratorio che si terrà a Lucha a partire da gennaio: ✨SCENARIA. WORKSHO...
16/12/2025

Siamo felicissimə di presentarvi un nuovissimo laboratorio che si terrà a Lucha a partire da gennaio: ✨SCENARIA. WORKSHOP DI SCRITTURA CINEMATOGRAFICA✨ condotto da Raha Shirazi, Giulia Moriggi e Silvana Tamma

⚠️ Per info e prenotazioni scrivi a segreterialys@gmail.com

🎬Un corso per pensare al cinema come strumento di trasformazione sociale e politica.
Attraverso lezioni teoriche e pratiche, lə partecipanti avranno l’opportunità di riflettere su come le scelte narrative e visive possano influenzare l’immaginario collettivo e contribuire a costruire una nuova e diversa realtà.

🖊️ Non è necessaria alcuna formazione pregressa ma è importante che ogni partecipante si presenti con una bozza di idea (non necessariamente scritta) da sviluppare.

🎯 L’obbiettivo di SCENARIA è condividere gli strumenti per sviluppare un’idea per un lungometraggio o cortometraggio di finzione o un documentario.

🗓️ Il corso si terrà 2 volte al mese (10-17 per 36 ore totali di lezione) da gennaio a marzo.

🧑‍🏫 Metodo di insegnamento:
-Analisi partecipata: la mattina verrà utilizzata per dare gli strumenti tecnici per portare avanti la scrittura delle proprie storie. Si vedranno insieme di scene di film o opere video di diversi generi o si leggeranno di stralci di sceneggiature e soggetti per rifletterne insieme.
-Esercizio pratico: nel pomeriggio si lavora singolarmente o in gruppo, sviluppando la propria proposta di racconto, sostenuta dai feedback.
Durante alcune lezioni pomeridiane accoglieremo professioniste del settore che porteranno la loro esperienza in dialogo con lə corsistə.

Raha Shirazi è una regista e sceneggiatrice irano canadese. I suoi film hanno partecipato a numerosi festival internazionali tra cui il Toronto International Film Festival.
Giulia Moriggi è diplomata in sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. È autrice di lungometraggi, documentari e corti, selezionati e premiati da importanti festival internazionali.
Silvana Tamma si diploma al centro sperimentale nel 2016. È stata coordinatrice di produzione e assistente casting; nel 2020 ha iniziato a scrivere film.

Ha preso avvio il Progetto A.A.D.A. - Act Against Digital Abuse, un’iniziativa promossa dalla Casa delle donne* Lucha y ...
15/12/2025

Ha preso avvio il Progetto A.A.D.A. - Act Against Digital Abuse, un’iniziativa promossa dalla Casa delle donne* Lucha y Siesta, dalla piattaforma italiana Chayn, dal gruppo di ricerca Ippolita e da professionistə attivə in diversi settori delle tecnologie e del contrasto alla violenza e alle multi-discriminazioni di genere.
Il progetto nasce da una ricerca intrapresa un anno fa con l’obiettivo di sviluppare strumenti concreti per fronteggiare la violenza digitale di genere – o cyberviolenza – e tutelare i diritti delle persone più esposte.

Il progetto si inserisce all’interno del bando “Connecting Spheres: strengthening CSOs and networks to protect GBV survivors in all their diversity” finanziato dall’Unione Europea tramite il programma Citizen, Equality, Rights and Value – CERV e nello specifico attraverso la call CERV-2023-DAPHNE, implementata da Oxfam Italia, Oxfam Italia Intercultura e Fondazione Giacomo Brodolini.

Il progetto è rivolto a operatrix di CAV (Centri anti violenza) e CAD (Centri anti discriminazione) per integrare tra gli strumenti di intervento una risposta strutturata ed efficace alla violenza di genere digitale anche nei confronti delle persone LGBTQIA+ al fine di liberarsi dalla violenza in tutti gli ambiti della vita.

La violenza digitale di genere si prospetta come fenomeno variegato e complesso e quale estensione delle più tradizionali forme di violenza di genere di matrice etero-patriarcale ma presenta, tuttavia, caratteristiche e dinamiche proprie: pervasività, anonimità, permanenza digitale, amplificazione e facilità di utilizzo.

Per approfondire, link nel primo commento

E grazie mille alla creatività e alla visione di Carlotta Cacciante che ha realizzato il logo di AADA

✨ Mercatino artigianale 2025 ✨📍Casa delle Donne* Lucha y Siesta, via Lucio Sestio 10 �🕒 Dalle 10 alle 19 🔥 Programma del...
04/12/2025

✨ Mercatino artigianale 2025 ✨
📍Casa delle Donne* Lucha y Siesta, via Lucio Sestio 10 �
🕒 Dalle 10 alle 19

🔥 Programma della giornata 🔥

☀ Ore 10:00�Apertura del mercatino artigianale + colazione a cura della Casa ☕🍰

🎭 Ore 10:30 - “Tana Libera Tutti”
Spettacolo di Massimiliano Maiucchi e Daniele Miglio: un viaggio giocoso tra rime e filastrocche, rivolto all3 bambin3 della scuola dell’infanzia e primaria.�In collaborazione con la Cooperativa Diversamente - progetto “Il sentiero dei nidi di ragno”.

🎶 Ore 12:00 - Concerto de “Le S-Conosciute”�Uno spettacolo come atto d’amore e resistenza, con Eleonora Brunetti, Eleonora Lambardi e Valentina Pietrapertosa.

🍽 Ore 13:30 - Pranzo a cura dalla Casa.

🥁 Ore 16:00 - Murga Los Adoquines de Spartaco

🌙 Ore 19:00 - Chiusura

Durante tutta la giornata sarà possibile aderire alla campagna di raccolta fondi “Psicoterapia Sospesa 3.0”, promossa da Associazione Limen - centro popolare di psicologia clinica insieme a Lucha y Siesta.

♿️La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno è equipaggiato per accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio.
Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

L’iniziativa è sostenuta da Periferiacapitale il programma per Roma della Fondazione Charlemagne

Cosa fareste se domani vi svegliaste e foste uomini cis?Quando entriamo nelle scuole e parliamo di violenza di genere, q...
25/11/2025

Cosa fareste se domani vi svegliaste e foste uomini cis?
Quando entriamo nelle scuole e parliamo di violenza di genere, questo è il gioco che proponiamo.
E la risposta, ogni volta, è sempre la stessa: non avrei più paura di uscire.
Perché quando camminiamo per strada, quando andiamo al lavoro, quando a fine serata torniamo a prendere la macchina dal parcheggio, abbiamo paura.
Nella nostra città, abbiamo paura.
Nella nostra stessa casa, abbiamo paura.
Oggi vogliamo gridarlo: non vogliamo più avere paura!
Se chiedessimo a chi incontriamo nelle scuole, alle donne e alle persone trans* nei centri antiviolenza, a compagne e compagnu che sono qui in corteo oggi, di immaginare una casa e una città in cui non si ha paura, non parlerebbero di sorveglianza, di telecamere, di securitarismo e controllo. Parlerebbero di spazi di libertà. Di presidi transfemministi.
Parlerebbero di Lucha y Siesta.
Lo sappiamo bene: quando una persona arriva in un centro antiviolenza, spesso le serve tempo prima di riuscire a pensarlo come uno spazio non solo di elaborazione, ma anche di desiderio.
Perché ci siamo dovute abituare, tutte e tutt*, a mettere la sopravvivenza prima del desiderio. A resistere, prima che a volere. Ma quando il desiderio torna a essere possibile, inizia la rivoluzione.
Per questo oggi, come casa delle donne* Lucha y Siesta, siamo qui a parlare di desiderio.
E a gridarlo forte: vogliamo una città transfemminista!
Vogliamo una città che possiamo attraversare.
Vogliamo spazi accessibili, aperti, sicuri. Vogliamo spazio pubblico non militarizzato, non blindato, non ostile. Vogliamo spazi di mutualismo, di scambio, di collettività. Vogliamo spazi pensati per adolescenti e persone piccole.
Vogliamo una città che si possa abitare. Vogliamo case accessibili. Vogliamo i quartieri che abbiamo costruito con la nostra presenza, le nostre relazioni e le nostre reti.
Vogliamo avere tempo. Tempo per vivere, per il desiderio e per la tenerezza. Vogliamo un lavoro non precario e vogliamo che la cura sia riconosciuta come lavoro, sostenuta e ridistribuita.
Vogliamo salute pubblica, laica e transfemminista.
Vogliamo che sia normale individuare il punto di distribuzione più vicino e ritirare gratuitamente la pillola per l’IVG.
Vogliamo parlare di piacere. Di piacere sensoriale e sessuale, di piacere come diritto politico.
Vogliamo che la cultura e la politica transfemminista siano ovunque: nelle scuole, nelle università, negli spazi di cura, nei musei, nei luoghi pubblici, nelle strade.
Vogliamo una cultura che ci nomini e spazi che ci rappresentino. Che mostrino i nostri corpi. I corpi dissidenti, i corpi trans, i corpi grassi, i corpi neri, i corpi fuori norma, irriverenti, ribelli, alieni.
Vogliamo poterci vedere. Vogliamo che i nostri corpi stiano sui maxischermi. Vogliamo comparire sulle riviste di maternità. Vogliamo che si parli di noi negli asili e che i giochi per l’infanzia ci assomiglino di più.
Vogliamo che venga costruita una memoria storica tranfemminista.
Vogliamo Lucha y Siesta in via Lucio Sestio 10.
Vogliamo arrivare al giorno in cui i centri antiviolenza non serviranno più. Ma finché non arriverà quel giorno vogliamo che siano riconosciuti per quello che sono: non servizi di assistenza, non bandi a scadenza, ma presidi politici e culturali, luoghi di incubazione per la rivoluzione.
Cosa fareste se domani vi svegliaste e vi trovaste in questa città? Se le strade fossero nostre? Se il desiderio venisse prima della sopravvivenza? Se tutti i corpi potessero occupare uno spazio di vita?
Questa città noi l’abbiamo già iniziata a costruire. Oggi la rivendichiamo insieme

🌿Le vie del corpo. La cura come atto rivoluzionario🌿Il sabato olistico a Lucha 29 novembre 11:00-12:30✨Incontro di movim...
19/11/2025

🌿Le vie del corpo. La cura come atto rivoluzionario
🌿Il sabato olistico a Lucha

29 novembre 11:00-12:30
✨Incontro di movimento bioenegetico ✨
💌Per info e prenotazioni scrivi a segreterialys@gmail.com

🥗A seguire pranzo aperto a tutt3 (con prenotazione entro venerdì 28 mattina) a cura della Casa delle donne* Lucha y Siesta

Se vuoi rallentare il ritmo, dedicarti del tempo di qualità, approfondire la respirazione, sciogliere le tensioni, aumentare la vitalità e la consapevolezza del tuo corpo, le classi di esercizi di bioenergetica sono quello che fa per te.
Attraverso esercizi specifici, in modo giocoso e creativo e, allo stesso tempo, profondo e mirato, imparerai a parlare e riconoscere il linguaggio del corpo, aumentando la sua vitalità mediante il lavoro sullo scioglimento delle tensioni e dei blocchi.

Vieni a provare…
per aumentare la vitalità e la consapevolezza corporea
per approfondire la respirazione
per lasciar andare le tensioni
per sciogliere i blocchi
per promuovere la salute psicocorporea.

Il progetto “Le vie del corpo: la cura come atto rivoluzionario” nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui il corpo viene messo al centro dei processi di trasformazione e partecipazione, di lotta e risignificazione della dimensione individuale e collettiva.
Rimettere il corpo al centro del discorso significa potersene prendere cura, ascoltarlo e conoscerlo, occuparsi del proprio benessere psico-fisico, della propria salute e di quella collettiva.
I laboratori psico-corporei che proponiamo vogliono farci comprendere che i fattori di stress che viviamo individualmente hanno una matrice comune e provengono da una società in cui la cura non viene praticata né agevolata perché non è funzionale al sistema vigente: capitalismo, consumismo, patriarcato, autoritarismo, estrattivismo, colonialismo, guerra.
Per questo, guardiamo alla cura come a un atto politico e rivoluzionario.

♿La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno è equipaggiato per accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio.
Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

L’iniziativa è sostenuta da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne

🌿Le vie del corpo. La cura come atto rivoluzionario🌿Il sabato olistico a Lucha📌Open day 15 novembre 16:00-18:00💌Per info...
05/11/2025

🌿Le vie del corpo. La cura come atto rivoluzionario
🌿Il sabato olistico a Lucha

📌Open day 15 novembre 16:00-18:00
💌Per info e prenotazioni scrivi a segreterialys@gmail.com
🥗A seguire aperitivo a cura della casa delle donne* Lucha y Siesta (via Lucio Sestio 10)

Il progetto “Le vie del corpo: la cura come atto rivoluzionario” nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui il corpo viene messo al centro dei processi di trasformazione e partecipazione, di lotta e risignificazione della dimensione individuale e collettiva.
Rimettere il corpo al centro del discorso significa potersene prendere cura, ascoltarlo e conoscerlo, occuparsi del proprio benessere psico-fisico, della propria salute e di quella collettiva.
Ogni due sabati al mese verranno proposti laboratori di discipline come lo yoga (Viola Brancatella), la bioenergetica (dottoressa Sara Montozzi), il movimento espressivo (Raffaella Mastropierro) e la mindfulness (dottoressa Benedetta Meloni), per offrire diversi strumenti per sentirsi e percepirsi attraverso il movimento.

I laboratori si terranno presso la casa delle donne* Lucha y Siesta, la mattina del sabato dalle 11:00 alle 12:30, seguiti da un pranzo sociale aperto al territorio come momento di scambio, di cura collettiva e opportunità per far sedimentare le pratiche esperite durante il laboratorio.

Convint3 che il potere di trasformarsi sia nel corpo e nella consapevolezza che abbiamo di esso, con questo progetto desideriamo diffondere pratiche accessibili per risintonizzarci con noi stess3 e con le altre persone, per riconoscerci in un sistema più grande e creare un senso di comunità che metta il mutualismo e la cura in primo piano.
I laboratori psico-corporei che proponiamo vogliono farci comprendere che i fattori di stress che viviamo individualmente hanno una matrice comune e provengono da una società in cui la cura non viene praticata né agevolata perché non è funzionale al sistema vigente: capitalismo, consumismo, patriarcato, autoritarismo, estrattivismo, colonialismo, guerra.
Per questo, guardiamo alla cura come a un atto politico e rivoluzionario.

♿La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno è equipaggiato per accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio.
Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

L’iniziativa è sostenuta da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne

La perdita di Oria lascia un vuoto che non trova parole sensate, per moltə di noi è il dolore personale di chi l'ha viss...
30/10/2025

La perdita di Oria lascia un vuoto che non trova parole sensate, per moltə di noi è il dolore personale di chi l'ha vissuta con tutta la potenza della sua incredibile passione, per tuttə se ne va un'alleata preziosa, un pezzo di cuore pulsante e vivo del femminismo.
Per ora ci stringiamo in silenzio — ma con tutta la forza e la sorellanza* di cui siamo capaci — alla sua famiglia e a tutte le compagne di Be Free.
Insieme a loro continueremo a tenere vivo, nelle lotte, il tuo ricordo e il tuo esempio: un femminismo schietto, allegro e determinato, fiero e sfrontato.

Dal 2020, ogni 8 del mese l’Osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di NON UNA DI MENO pubblica i dat...
29/10/2025

Dal 2020, ogni 8 del mese l’Osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di NON UNA DI MENO pubblica i dati aggiornati per renderli noti e mostrare come agisce sistematicamente la violenza di genere e sui generi.

In Italia non esiste una banca dati pubblica con i dati sui femminicidi. Invece, abbiamo bisogno di dati capaci di intrecciare le storie di chi subisce violenza di genere. Abbiamo bisogno che le banche dati siano messe in dialogo per poter leggere e interpretare tutta la complessità della violenza di genere.

Perché questi dati non ci sono? Perché sono raccolti solo parzialmente? Perché non riusciamo a far dialogare le banche dati di forze di polizie, ISTAT, centri antiviolenza, operatori sanitari? Il contrasto alla violenza di genere è o non è una priorità?

Raccogliere dati è un atto politico, farlo con sguardo femminista è trasformativo e rivoluzionario.
Sfatiamo un mito! I dati non sono neutri e nemmeno oggettivi. I dati sono raccolti e interpretati alla luce di teorie e visioni del mondo.
Lo sguardo di chi raccoglie il dato fa la differenza. Il contesto e il fine sono altrettanto rilevanti.
Raccogliere dati sui femminicidi con sguardo femminista e transfemminista non è solo contare le morti, è anche ricostruire vite, dinamiche, contesti, restituire dignità alla persona.
Il femminismo dei dati sfida il potere, costruisce consapevolezza e restituisce dignità alle soggettività che hanno subito violenza.

Verso il corteo nazionale del 22 novembre e la giornata del contro la violenza patriarcale, partiamo da “Perché contare i femminicidi è un atto politico”, il nuovo libro di Donata Columbro per discutere insieme di quanto e come raccogliere dati sia una pratica politica e un atto di cura di cui abbiamo bisogno. Con noi ci saranno anche la giornalista Claudia Torrisi e l’Osservatorio di Non Una di Meno.

Vi aspettiamo sabato 8 novembre alle 18.30 a Lucha y Siesta, via Lucio Sestio 10

♿️La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno è equipaggiato per accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio.
Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

In uno scenario in cui le destre e frange antiscelta imperversano, strumentalizzando la violenza di genere, riconosciamo...
28/10/2025

In uno scenario in cui le destre e frange antiscelta imperversano, strumentalizzando la violenza di genere, riconosciamo l'importanza di starci vicinɜ e tracciare i confini delle nostre alleanze, sempre più larghe ma anche definite sulla base di valori, di pratiche condivise e costruite nel corso delle lotte e del lavoro portato avanti insieme.
Lo spazio separato che scegliamo come pratica politica e come metodologia di lavoro nel contrasto alla violenza di genere, sancito dagli statuti delle associazioni di cui facciamo parte, non è una operazione di facciata, bensì un fondamento per garantire alle donne e alle soggettività trans, non binarie e q***r che seguiamo la certezza di trovarsi in spazi sicuri, costruiti nella relazione tra persone che vivono la stessa oppressione patriarcale.
La pratica femminista e quella transfemminista condividono un punto imprescindibile, ossia il fondamento della postura antiviolenza, che non include gli uomini cis. Sappiamo anche che uomini consapevoli sono alleati nel riconoscere questa postura come necessaria.
Riconosciamo la necessità di partire da noi, di guardare alle nuove generazioni e a tutto quello che hanno da insegnarci, ma ci teniamo strettɜ la nostra genealogia e quella dei centri antiviolenza in cui operiamo, fondati sulla relazione tra donne* e tra corpi che si riconoscono nella stessa oppressione.
Femminismo e transfemminismo non sono etichette che possiamo metterci addosso indiscriminatamente dalla pratica politica che quotidianamente portiamo avanti; usarle impoverendole del loro significato e portato storico, culturale e trasformativo è un pericolo che non possiamo permetterci.
Non è un caso, infatti, che questa notizia abbia scatenato i pruriti più violenti di chi dal patriarcato ha molto da guadagnare. Schiere di incel e associazioni che non riconoscono le specificità della violenza di genere hanno trovato la sponda per dire che la violenza di genere non esiste, che vogliono ogni spazio possibile, compreso quello dei centri antiviolenza. Basterebbe leggere i commenti di odio misogino che questa notizia ha generato, e quelli che ogni giorno trovano spazio su media e social.
La nostra società regala agli uomini cis larghi spazi di comodità dove agire indisturbati, mentre femminnistɜ e transfemministɜ con fatica negli anni hanno lottato per costruirne di propri, insieme.
Ed è per questo che questo spazio separato vogliamo tenercelo stretto: perché è il punto da cui partiamo per cambiare il mondo, per tutt3.

D.i.Re Donne in Rete contro la violenza

CLUBITO È SOLD-OUT, LE PRENOTAZIONI SONO CHIUSE, GRAZIEEEE 🌈Amiamo riunirci per ballare insieme, per liberare i nostri c...
28/10/2025

CLUBITO È SOLD-OUT, LE PRENOTAZIONI SONO CHIUSE, GRAZIEEEE 🌈

Amiamo riunirci per ballare insieme, per liberare i nostri corpi e occupare spazio. Ballare insieme è gioia e relazione, quindi è rivoluzione ❤️‍🔥

I luoghi belli in cui farlo sono però pensati per le persone adulte, lasciando allɜ bimbɜ spazi residuali, spesso costosi e iper stimolanti.
Clubito nasce dal desiderio di colmare questo vuoto. Quando diciamo che Lucha è di tuttɜ intendiamo anche questo 💫

🪩La sala grande il 9 novembre si trasformerà nel mini club più cool della capitale. Lo spazio sarà aperto ma riservato allɜ bimbɜ per muoversi e interagire in libertà, con la facilitazione di un piccolo gruppo di cura.
🎶Si ballerà sulle selezioni di tre formidabili dj, di casa a Lucha e sui più famosi dancefloor transfemministi della pen*sola. RiKEn, La Reina del Fomento, Santa Feroce ci accompagneranno alla scoperta di elettronica, perreo, pop, musica classica e cumbia.
Nessuna performatività, tutto ciò che conta è essere gentili e scatenatɜ!

E poi ovviamente succhetti, biscottini e pizzette, perché la merenda, si sa, è il pasto più importante della giornata 🧃🍪
Ma abbiamo pensato anche a voi grandi che lɜ accompagnerete: godetevi l’aperitivo vegano, le chiacchiere e la siesta che questa città spesso ci nega. 🍻

🎈Per creare uno spazio comodo vi chiediamo di prenotare il vostro posto in pista con una mail a segreterialys@gmail.com

♿️La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno è equipaggiato per accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio.
Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

La meravigliosa illustrazione è di Marianna Coppo , che ringraziamo infinitamente per la generosità e l’entusiasmo con cui partecipa alla costruzione del nostro immaginario fantastico.

L’evento è realizzato in collaborazione con la Cooperativa Diversamente - progetto “il sentiero dei nidi di ragno”

Che fai venerdì 31 ottobre? Noi ci facciamo una fantastica serata di BALLETTI 👩🏻‍🎤Il progetto di Daria Greco arriva a Lu...
27/10/2025

Che fai venerdì 31 ottobre? Noi ci facciamo una fantastica serata di BALLETTI 👩🏻‍🎤

Il progetto di Daria Greco arriva a Lucha y Siesta con un programma tutto da ballare:

h19 aperitivo 🍻 🥗
h20 lezione (costo 8€, ti prenoti con una mail a segreterialys@gmail.com) 🕺🏼
h21.30 dj-set 🪩

BALLETTI è un progetto di trasmissione fedele delle coreografie dei videoclip musicali. 🎶

Negli anni Novanta, popstar come Britney Spears, Backstreet Boys, Spice Girls, Ricky Martin, Janet Jackson, solo per citarne alcuni, hanno combinato la propria musica con la danza costruendo delle
performance coreografiche, da soli o con altri ballerini, diventate l’elemento ricorrente dei videoclip musicali e dei live di quegli anni.
Già nei primi anni Ottanta Michael Jackson aveva danzato le proprie canzoni in maniera indimenticabile, ma da Vogue di Madonna (1990) in poi, ballare nei videoclip diventa un genere.
Daria ricrea una classe di danza moderna in cui tutto corrisponde all’estetica anni Novanta.

💫Dopo un breve riscaldamento del corpo e la visualizzazione del videoclip, la trasmissione della coreografia avviene attraverso la spiegazione dei passi e l’assimilazione dei conteggi, in maniera frontale e per mezzo della ripetizione.

♿️La sala e il bagno sono accessibili alle persone con disabilità motoria, il bagno può accogliere persone piccole grazie a riduttore, sgabellino e fasciatoio. Se hai esigenze che non abbiamo considerato non esitare a contattarci, faremo del nostro meglio insieme.

Daria Greco è una danzatrice e autrice che basa la sua ricerca coreografica sul rapporto fra meccanica del corpo e immaginazione. Artista associata del gruppo Chiasma (MIC) di Salvo Lombardo, lavora, inoltre, con Carsten Sanger, Alice Gosti/Malacarne, Fabritia D’Intino, Clementine Vanlerberghe, Riccardo Guratti, DOM, Federica Santoro. Tra i suoi progetti autoriali Crangon Crangon (debutto Short Theatre 2022); [parentesi] (2022, con Jacopo Ruben Dell’Abate); Kern (2023, con JOMOON); Rampante (2023, con Ondina Quadri e Margherita Panizon). Conduce laboratori di ricerca artistica per danzatorə e non. È coach di movimento per attorə e circensi.

Nuovo corso a Lucha y Siesta 🔥💪LA MIA PARTE - Laboratoria di racconto espressivo a mediazione teatrale.Si tiene tutti i ...
30/09/2025

Nuovo corso a Lucha y Siesta 🔥

💪LA MIA PARTE - Laboratoria di racconto espressivo a mediazione teatrale.

Si tiene tutti i lunedì dalle 18 alle 20. Si inizia lunedì 6 ottobre. Per info e iscrizioni scrivi a segreterialys@gmail.com

La laboratoria si propone di creare uno spazio protetto di ricerca personale e collettiva dove, attraverso gli strumenti del teatro (il gioco, l’emozione, il corpo, la voce), cercare, esplorare, sperimentare e infine fare la propria parte!

Useremo esercizi di scrittura creativa, autobiografia, narrazione collettiva e pratiche teatrali inclusive, per offrirci la possibilità (non lo scopo) di costruire insieme un racconto corale e potente, da aprire al pubblico alla fine del percorso.

Nel corso sarà incoraggiata qualunque specifica inclinazione artistica, valorizzando le diversità come fonte creativa in un clima di partecipazione assolutamente non competitiva perché, quella del teatro, è l’unica performatività che ci piace!

Non è richiesta alcuna esperienza pregressa. Il corso è aperto a donne, persone trans e non binarie.

Valentina Conti è attrice, regista e performer.

Indirizzo

Via Lucio Sestio 10
Rome
00174

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