25/10/2025
𝘐𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘤𝘶𝘳𝘢𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢
Quando pensiamo al trauma da trascuratezza (neglect), lo immaginiamo come qualcosa di invisibile, perché non lascia segni chiari o ricordi nitidi. Ma in realtà, il corpo ne conserva tracce profonde e silenziose.
Il corpo – sempre – ci “parla”, chi è cresciuto senza una risposta adeguata ai propri bisogni emotivi può sviluppare una o più delle seguenti caratteristiche:
👀 uno sguardo sfuggente - che evita il contatto oculare diretto,
📃 una postura ripiegata su sé stessa - come a voler proteggere un nucleo fragile,
✋🏼 un atteggiamento distaccato, poco reattivo - che fa apparire la persona fredda, ma è in realtà una strategia di sopravvivenza.
Questi non sono “difetti”, ma adattamenti: quando, da piccoli, non c’era nessuno ad accogliere, il corpo ha imparato a ridurre l’esposizione, a spegnere le emozioni troppo dolorose, a ritirarsi.🥚
Il paradosso è che, proprio dentro questi corpi chiusi, resta vivo un desiderio potente: essere visti, accolti e riconosciuti.
La terapia lavora in questo spazio sottile: offre uno sguardo nuovo, un luogo sicuro in cui ricostruire il contatto.
Si tratta di vivere un’esperienze diversa: uno sguardo che accolga senza giudicare, una presenza costante, una relazione sicura.
Così, piano piano, la persona impara che non è più necessario chiudersi per sopravvivere.