Chiara Passarelli Psicologa

Chiara Passarelli Psicologa Sono Chiara psicologa specializzata in psicoterapia Sistemico-Relazionale
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Psicologo, Psicoterapeuta, terapeuta familiare, psicodiagnosta

Riccardo ha 19 giorni, un viso di porcellana che si riempie un giorno alla volta, mani piccole ma affusolate che fendono...
29/04/2025

Riccardo ha 19 giorni, un viso di porcellana che si riempie un giorno alla volta, mani piccole ma affusolate che fendono l'aria con movimenti liquidi, gli stessi che vedevo disegnati sulla mia pancia e mi hanno fatto compagnia nei mesi della gravidanza. Se è affamato tende tutto il corpicino, apre e chiude la bocca, si morde le manine chiuse a pugno. Mangia con così tanta foga da uscirne sfinito e cadere addormentato subito dopo. Durante il giorno sembra diventare sempre più capace di stare da solo nel sonno, ma all'imbrunire diventa richiedente di contatto. La notte dorme sul nostro petto e noi dormiamo un sonno difficile e disturbato dalla paura che cada, che non respiri, che qualcosa possa accadergli in questo sonno privo di sicurezza. Eppure lui si rilassa, cede tutto il peso del suo corpo piccolo piccolo a noi che lo accogliamo, insegnandoci che per nascere non basta ve**re al mondo. La nascita è un evento più lungo e complesso, che inizia coi 9 mesi di gestazione e prosegue con un lento, faticoso, spaventoso apprendimento alla vita extrauterina. Nel 'mondo di fuori' i rumori fanno trasalire, spaventa non sentirsi più avvolti e contenuti. Anche i segnali e i bisogni del corpo, un tempo immediatamente soddisfatti dalla simbiosi della gravidanza, diventano terribili e temibili. D'altra parte, nemmeno una mamma diventa mamma quando nasce il suo bambino, anche se ha avuto 9 mesi per abituarsi all'idea e pensarsi tale.
A me poi, il mio bambino lo hanno strappato via d'urgenza con un gesto che a lui ha salvato la vita e che io non dimenticherò mai. Ho urlato due o tre volte, come se insieme a lui mi portassero via le viscere e forse così è stato. L'ho protetto per 9 mesi, avendo cura di me per curare lui. Stavo imparando a respirare il dolore delle contrazioni e le pause tra loro, perchè potesse sentirsi accompagnato nel nostro mondo lentamente, con pazienza pari all'attesa di lui dei mesi precedenti. Di tutta la mia vita precedente. Invece, a causa di medici che prescrivono analisi ma non sanno comporre i risultati in una giusta diagnosi o peggio, lo ritengono superfluo così come l'ascolto del paziente, Riccardo perdeva battiti e la sua nascita, da lenta e consapevole, è divenuta un evento urgente.
Siamo stati catapultati in una vita separata, che a me ha sfiancato il corpo, lo ha deformato e reso sofferente. Ho dovuto imparare di nuovo a urinare, a stare in piedi (mi sono state concesse 24 ore), a lavarmi senza temere di procurarmi dolore. A guardarmi allo specchio senza la paura di rimanere per sempre sfigurata dall'edema che è seguito alla nascita di mio figlio, mentre il mio corpo stravolto contaminava la mia mente di pensieri solo negativi, su un futuro troppo difficile da sostenere. Per fortuna sono vecchia di età ed esperienza terapeutica. Ho imparato a chiedere aiuto e ho la fortuna di riceverne, da fonti varie e diverse. Per fortuna quando inizi a capire che sei una mamma, nasce un istinto di sopravvivenza per il quale mantenerti sana diventa una necessità improrogabile, equivalente a mantenere in salute tuo figlio. Così, un giorno alla volta il mio corpo ha ritrovato le sue forme, perdendo in breve tempo quasi 10 chili. Il taglio fa ancora male ma il dolore diventa secondario quando Riccardo, stretto al mio petto con la fascia, riesce a dormire e a ritrovare quella continuità tra noi che gli è familiare ed ancora necessaria. La mente si snebbia poco a poco e impara a misurarsi coi singoli giorni come orizzonte degli eventi, chè in fondo i bambini cambiano velocemente e adesso è tempo di fare la mamma e niente altro. Le cose della vita troveranno un loro equilibrio nuovo e claudicante, una fatica alla volta.
Così, un giorno alla volta, impariamo a sopravvivere al nostro essere separati che ci rende fragili e spaventati. Io innamorandomi del suo viso di porcellana, lui ritrovandosi sul mio petto, grazie ad una rete di affetti che avvolge entrambi e ci rassicura.
Mentre tutto quanto ruota intorno al parto rimane ancora e troppo spesso in una oscurità, incuria e superficialità da Medioevo. E bisogna pur cominciare a dirlo perchè le cose cambino. Perchè, in un modo o nell'altro le mamme partoriscono e i bambini nascono. Ma il come genera differenze che accompagnano a lungo la vita di entrambi.

̀consapevole ̀ ̀felice

Riccardo ha 19 giorni, un viso di porcellana che si riempie un giorno alla volta, mani piccole ma affusolate che fendono...
29/04/2025

Riccardo ha 19 giorni, un viso di porcellana che si riempie un giorno alla volta, mani piccole ma affusolate che fendono l'aria con movimenti liquidi, gli stessi che vedevo disegnati sulla mia pancia e mi hanno fatto compagnia nei mesi della gravidanza. Se è affamato tende tutto il corpicino, apre e chiude la bocca, si morde le manine chiuse a pugno. Mangia con così tanta foga da uscirne sfinito e cadere addormentato subito dopo. Durante il giorno sembra diventare sempre più capace di stare da solo nel sonno, ma all'imbrunire diventa richiedente di contatto. La notte dorme sul nostro petto e noi dormiamo un sonno difficile e disturbato dalla paura che cada, che non respiri, che qualcosa possa accadergli in questo sonno privo di sicurezza. Eppure lui si rilassa, cede tutto il peso del suo corpo piccolo piccolo a noi che lo accogliamo, insegnandoci che per nascere non basta ve**re al mondo. La nascita è un evento più lungo e complesso, che inizia coi 9 mesi di gestazione e prosegue con un lento, faticoso, spaventoso apprendimento alla vita extrauterina. Nel 'mondo di fuori' i rumori fanno trasalire, spaventa non sentirsi più avvolti e contenuti. Anche i segnali e i bisogni del corpo, un tempo immediatamente soddisfatti dalla simbiosi della gravidanza, diventano terribili e temibili. D'altra parte, nemmeno una mamma diventa mamma quando nasce il suo bambino, anche se ha avuto 9 mesi per abituarsi all'idea e pensarsi tale.
A me poi, il mio bambino lo hanno strappato via d'urgenza con un gesto che a lui ha salvato la vita e che io non dimenticherò mai. Ho urlato due o tre volte, come se insieme a lui mi portassero via le viscere e forse così è stato. L'ho protetto per 9 mesi, avendo cura di me per curare lui. Stavo imparando a respirare il dolore delle contrazioni e le pause tra loro, perchè potesse sentirsi accompagnato nel nostro mondo lentamente, con pazienza pari all'attesa di lui dei mesi precedenti. Di tutta la mia vita precedente. Invece, a causa di medici che prescrivono analisi ma non sanno comporre i risultati in una giusta diagnosi, Riccardo perdeva battiti e la sua nascita, da lenta e consapevole, è diventato un evento urgente.
Siamo stati catapultati in una vita separata, che a me ha sfiancato il corpo, lo ha deformato e reso sofferente. Ho dovuto imparare di nuovo a urinare, a stare in piedi, a lavarmi senza temere di procurarmi dolore. A guardarmi allo specchio senza la paura di rimanere per sempre sfigurata dall'edema che è seguito alla nascita di mio figlio, mentre il mio corpo stravolto contaminava la mia mente di pensieri solo negativi, su un futuro troppo difficile da sostenere. Per fortuna sono vecchia di età ed esperienza terapeutica. Ho imparato a chiedere aiuto e ho la fortuna di riceverne, da fonti varie e diverse. Per fortuna quando inizia a capire che sei una mamma, nasce un istinto di sopravvivenza per il quale mantenerti sana diventa una necessità improrogabile, equivalente e mantenere in salute tuo figlio. Così, un giorno alla volta il mio corpo ha ritrovato le sue forme, perdendo in breve tempo quasi 10 chili. Il taglio fa ancora male ma il dolore diventa secondario quando Riccardo, stretto al mio petto con la fascia, riesce a dormire e a ritrovare quella continuità tra noi che gli è familiare ed ancora necessaria. La mente si snebbia poco a poco e impara a misurarsi coi singoli giorni come orizzonte degli eventi, chè in fondo i bambini cambiano velocemente e adesso è tempo di fare la mamma e niente altro. Le cose della vita troveranno un loro equilibrio nuovo e claudicante, una fatica alla volta.
Così, un giorno alla volta, impariamo a sopravvivere al nostro essere separati che ci rende fragili e spaventati. Io innamorandomi del suo viso di porcellana, lui ritrovandosi sul mio petto, grazie ad un rete di affetti che avvolge entrambi e ci rassicura.
Mentre tutto quanto ruota intorno al parto rimane ancora e troppo spesso in una oscurità, incuria e superficialità da Medioevo. E bisogna pur cominciare a dirlo perchè le cose cambino. Perchè, in un modo o nell'altro le mamme partoriscono e i bambini nascono. Ma il come genera differenze che accompagnano a lungo la vita di entrambi.

̀consapevole ̀felice

🌈  𝗖𝗼𝘀𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹'𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶: 🧡 I figli non hanno bisogno di genitori perfetti ma 'sufficientemente bu...
01/06/2023

🌈 𝗖𝗼𝘀𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹'𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶:

🧡 I figli non hanno bisogno di genitori perfetti ma 'sufficientemente buoni': 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 né l'educazione perfetta

💛 L'imperfezione dei genitori insegna ai figli ad accettare e gestire la frustrazione di una realtà imperfetta, non sempre aderente alle loro aspettative

💚 Il genitore sufficientemente buono è quello che fornisce le risposte adeguate nel 30% dei casi!

💙 𝗜𝗹 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲!

💜 Se ti accorgi di essere in errore, non è mai troppo tardi per imparare a fare la cosa giusta!

🤍 Più importante del rincorrere la perfezione è saper 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶: da questo i figli apprendono a fare altrettanto ed a non abbattersi nelle sconfitte.

𝗕𝘂𝗼𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶!

𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮:
☎️ 347 681 9038
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Come gestire l'ansia da prestazione? 🤯L'ansia da prestazione è la preoccupazione eccessiva e sproporzionata circa il ris...
17/05/2023

Come gestire l'ansia da prestazione? 🤯
L'ansia da prestazione è la preoccupazione eccessiva e sproporzionata circa il risultato di una prova. Può manifestarsi in ambito lavorativo, scolastico, sportivo o relazionale, riguardando nello specifico la sfera della sessualità. ❣️
Ecco 5 consigli per superarla ⬇️
Articolo completo nel primo commento ✍🏻

Ciao, dottoressa!G., 23 anni e tre di terapia:'Oggi dottoressa sono stata al tirocinio. Tutti i pazienti chiamano le lor...
14/05/2023

Ciao, dottoressa!
G., 23 anni e tre di terapia:
'Oggi dottoressa sono stata al tirocinio. Tutti i pazienti chiamano le loro terapeute per nome. Che brutto!'
Le dico che in effetti tante volte mi sono domandata, senza chiederglielo, il motivo per cui si rivolge a me in modo ibrido, chiamandomi dottoressa ma dandomi del tu.
'Beh al mondo ci sono un sacco di G. E un sacco di Chiara. Dottoressa è solo una, come la mamma. E poi nel nome c'è già tutto dentro. C'è la relazione', mi dice commuovendosi.
Quanti sono i modi per essere madre, nutrire e proteggere, far (RI-) nascere? Infinti, perchè in ogni relazione si può dare alla luce qualcosa di prezioso, unico.

🌼 “Il sintomo, presentato ad esempio da un bambino, diventa la metafora, il prodotto finale di 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨...
11/05/2023

🌼 “Il sintomo, presentato ad esempio da un bambino, diventa la metafora, il prodotto finale di 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐦𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, che si mantiene ed elabora nel tempo, sulla base di debiti e crediti inter generazionali (..)la patologia può essere immaginata come la sintesi di 𝐮𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞. 𝐈𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞’”
𝘔𝘢𝘶𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘈𝘯𝘥𝘰𝘭𝘧𝘪

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𝟲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝘂𝗿𝗻𝗼𝘂𝘁 🤯⚡️ I sintomi del burnout sono ansia, stress fortissimo, sensazione di ...
17/04/2023

𝟲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝘂𝗿𝗻𝗼𝘂𝘁 🤯
⚡️ I sintomi del burnout sono ansia, stress fortissimo, sensazione di stanchezza e disconnessione dal mondo e dagli altri, fatica a dormire, fatica a relazionarsi, senso di fallimento e insicurezza.
Come affrontarlo? 👇🏻

➡️ https://bit.ly/3GQGAsy

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✨ 𝐁𝐮𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐞 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 ✨🌼 Nell’immaginario collettivo la primavera è la 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 ...
14/04/2023

✨ 𝐁𝐮𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐞 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 ✨

🌼 Nell’immaginario collettivo la primavera è la 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮, dopo l’oscurità invernale. Etimologicamente infatti, il termine deriva dal latino “ver”, che vuol dire “𝘀𝗽𝗹𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲”. Questo clima di risveglio e di luce simbolicamente rappresenta un momento opportuno per 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲́ 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶 e 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘀𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, rinnovando sé stessi e la propria vita.

🌾 Nella nostra cultura, la festa primaverile più importante è la Pasqua, memoriale della Resurrezione di Cristo dai morti, quindi della vittoria della luce sulle tenebre. Nella tradizione giudaica, la “Pesach”, ricorda la liberazione del popolo ebraico dall’Egitto ed il suo esodo verso la Terra Promessa. Il termine ebraico ha il significato di “passare oltre”, “tralasciare”.

🌻 Quindi buon ritorno alla luce e buona rinascita, ricordando che 𝗼𝗴𝗻𝘂𝗻𝗼 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘁𝗿𝗮𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗲́ 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲, approdando ad una versione di sé stesso più libera, che faccia 𝙜𝙚𝙧𝙢𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖𝙧𝙚 𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞 𝙙𝙚𝙨𝙞𝙙𝙚𝙧𝙞 !

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𝐷𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’...𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜’.𝐷𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎.𝐿𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑛𝑎...
11/04/2023

𝐷𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’...
𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜’.
𝐷𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎.
𝐿𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜.
𝐿𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜,
𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎 𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑎𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜.
(𝑪𝒉𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒂𝒏 𝑩𝒐𝒃𝒊𝒏)

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𝑄𝑢𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑞𝑢𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑖, 𝑞𝑢𝑒𝑖 𝑏𝑎𝑐𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑖, 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜.(𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝘽𝙖𝙪𝙙𝙚𝙡𝙖𝙞𝙧𝙚) 🌹La prima consulenza è gratuita:☎️ ...
07/04/2023

𝑄𝑢𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑞𝑢𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑖, 𝑞𝑢𝑒𝑖 𝑏𝑎𝑐𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑖, 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜.
(𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝘽𝙖𝙪𝙙𝙚𝙡𝙖𝙞𝙧𝙚) 🌹
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❤️ Con il sostegno del terapeuta, i partner sono guidati a trovare 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗱 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗿𝗲𝗰𝗶𝗽𝗿𝗼𝗰𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗶, funzionali e soddisfacenti, recuperando quella 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮 fondamentali per ritrovare fiducia nel legame e motivazione a prendersene cura. ❣️
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