Dottoressa Antonella Scutari Psicologa-Psicoterapeuta

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Dottoressa Antonella Scutari Psicologa-Psicoterapeuta Il benessere psicologico è un obiettivo per tutti,anche per i soggetti in condizione di disabilità.

25/10/2025

Quando si cambia molto in fretta, gli altri restano come spettatori congelati e con loro iniziano i silenzi. Anche le persone con cui si condividono amicizie o relazioni da anni, se non seguono allo stesso passo, restano indietro, appesantite e rallentate dalla loro paura o dal rifiuto del cambiamento. È molto triste, ma è il loro modo di non cambiare che li tiene lontani, che ci fa sentire a un certo punto irrimediabilmente estranei. Del resto, noi abbiamo capito che è la scoperta a tenerci in vita, la ricerca di un Io più grande, quello che Jung chiama processo di individuazione. Sembra che loro non ci capiscano più: in effetti, siamo noi a non capire loro. Non capiamo come si possa amare più un’abitudine che una guarigione, un dolore antico rispetto a una piccola o grande liberazione, un sapere di essere qualcosa, un difenderlo, piuttosto che il lasciarsi sommergere da nuovi territori, sconosciuti e profondi

Gabriele Policardo

19/10/2025

🛑 DDL SENZA IL NOSTRO CONSENSO🛑

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte al disegno di legge che mira a eliminare l'Educazione Affettiva e Sessuale (EAS) dalle scuole.

Non si tratta di un banale scontro ideologico, ma di una battaglia per la salute, la sicurezza e la consapevolezza dei nostri adolescenti.

L'ignoranza non è mai protezione, è vulnerabilità.

L'idea che la scuola debba astenersi da questi argomenti, lasciandoli interamente al caso o alle famiglie (spesso non attrezzate per affrontarli), è smentita in modo categorico dai dati sulla salute pubblica.

Siamo di fronte a un'emergenza silenziosa che l'EAS è chiamata ad arginare.

♦️Educazione Affettiva: Non Solo Prevenzione Fisica

L'Educazione Affettiva e Sessuale non è una "lezione sul sesso", ma un intervento complesso e multidisciplinare che risponde a bisogni psicologici fondamentali:

♦️ Educazione al consenso e riconoscimento della Violenza: Il punto più cruciale.

L'EAS fornisce il vocabolario e la consapevolezza per stabilire relazioni sane. Insegna ai ragazzi che la sessualità è basata sul consenso libero ed entusiasta e che "no" significa sempre no. È allarmante il dato secondo cui meno della metà degli adolescenti (45,7%) sa riconoscere concretamente atti violenti (dato IRPPS). Rimuovere l'EAS significa lasciarli più indifesi di fronte al bullismo omofobico, alla violenza di genere e alle relazioni tossiche, precludendo loro lo sviluppo di un senso critico su ciò che è accettabile in un rapporto.

♦️ Gestione emotiva e riconoscimento del desiderio:

Le relazioni affettive e sessuali in adolescenza sono spesso caotiche. La scuola, attraverso l'EAS, può offrire uno spazio sicuro e non giudicante dove normalizzare le emozioni, discutere di identità di genere, orientamento sessuale e imparare a comunicare i propri desideri e i propri limiti.

♦️I dati sanitari che rivelano la necessità dell'EAS

I dati ufficiali ci mostrano come la mancanza di informazioni chiare e continuative esponga i giovani a rischi sanitari crescenti:

♦️L'uso inconsistente del pr********vo: I dati ISTAT/HBSC-Italia evidenziano chiaramente una gestione del rischio insufficiente. Solo circa il 61% dei ragazzi e il 57% delle ragazze tra i sessualmente attivi (15-17 anni) dichiara di aver utilizzato il pr********vo nell'ultimo rapporto. A 17 anni, queste percentuali scendono ulteriormente. Se i nostri giovani non usano in modo sistematico il metodo contraccettivo più efficace contro le infezioni, è evidente che l'informazione che stanno ricevendo non è efficace.

♦️L'allarme Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST): La conseguenza diretta di un sesso non protetto è l'aumento delle IST. Le segnalazioni di infezioni come Clamidia, Gonorrea e Sifilide sono in crescita in Italia. Tra i giovani di 15-24 anni, l'incidenza della Clamidia è addirittura circa tripla rispetto ad altre fasce di età. Questo non è solo un dato medico; è il segnale che una generazione è esposta a rischi per la sua salute che potrebbero avere conseguenze a lungo termine.

La scuola, in questo senso, non si sostituisce alla famiglia, ma la affianca fornendo un'informazione scientifica, paritaria e priva di tabù. Togliere l'EAS in nome di una presunta protezione etica e ideologica significa, paradossalmente, spingere i giovani a informarsi in autonomia, spesso tramite fonti non verificate come il web o la pornografia, esponendoli a messaggi distorti e pericolosi.

Se la politica ha a cuore il benessere dei cittadini e del loro futuro, deve investire in un'Educazione Affettiva e Sessuale seria, obbligatoria e condotta da professionisti qualificati. Ignorare i dati e rimuovere l'EAS è una scelta che mette a rischio la salute, la sicurezza e il futuro psicologico dei nostri giovani e delle loro famiglie.

Educare per proteggere. Tutte e tutti.

17/10/2025

🔴 Comunicato stampa congiunto sull’educazione sessuo-affettiva nelle scuole

Le Presidenti e i Presidenti degli Ordini degli Psicologi di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto prendono una posizione chiara e netta in merito al DDL del 23 maggio 2025 del Ministro Valditara.

🎓 L’educazione sessuo-affettiva è una risorsa, non un rischio. Limitare o escludere la possibilità di promuovere da parte dei professionisti della salute attività educative su questi temi significa privare bambini e adolescenti di strumenti fondamentali per comprendere e gestire i cambiamenti fisici ed emotivi legati alla crescita.

🧠 L’educazione sessuo-affettiva, quando è adeguata all’età e scientificamente fondata, contribuisce a relazioni sane, alla prevenzione di bullismo e violenza di genere, e al benessere psicologico delle giovani generazioni.

👥 Gli Ordini regionali sopra menzionati esprimono profonda preoccupazione per le implicazioni culturali e sociali derivanti dalle limitazioni previste nel DDL “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”.

Chiediamo che la voce degli psicologi e delle psicologhe venga ascoltata nelle sedi parlamentari competenti, per ribadire l’importanza di un’educazione affettiva e sessuale tempestiva, continuativa e basata sulle evidenze scientifiche.

📢 La tutela dei minori passa anche — e soprattutto — attraverso la conoscenza, l’ascolto e la costruzione di contesti educativi sicuri e consapevoli.

17/10/2025

Ferite del Bambino Interiore 🌿

Ogni ferita interiore nasce da esperienze vissute nell’infanzia che continuano a influenzare emozioni e relazioni da adulti.

💔 Ferita della Colpa
Chi la porta dentro si sente spesso “sbagliato”. Evita di chiedere aiuto e usa il senso di colpa per ottenere approvazione. Ha paura di stabilire limiti e tende ad attirare persone che lo fanno sentire colpevole.

😢 Ferita dell’Abbandono
Nasce dal sentirsi “messo da parte”. Chi la vive teme di essere lasciato solo, odia la solitudine e cerca costantemente attenzione. Spesso dipende emotivamente da persone non disponibili.

😔 Ferita della Fiducia
Chi ne soffre teme di essere ferito e non si fida né di sé né degli altri. Cerca approvazione continua, si sente insicuro e attira persone che non gli trasmettono stabilità.

😶 Ferita della Negligenza
Si manifesta con bassa autostima e difficoltà a esprimere emozioni. Si evita il conflitto, si reprimono i sentimenti e ci si circonda di persone che non apprezzano o non vedono il proprio valore.

✨ Comprendere queste ferite non significa giudicarsi, ma iniziare un percorso di consapevolezza e guarigione verso sé stessi.

03/10/2025
12/09/2025

L' amore è innanzitutto prendersi cura dell'altro...
(…)l’amore, quello vero, richiede tempo. È un sentimento che cresce, si trasforma e resiste alle tempeste della vita. È un atto di pazienza, di ascolto e di cura.
Amare non è solo un’emozione, ma una decisione. È un impegno che prendiamo verso l’altro, e che ci richiede di dare senza pretendere sempre qualcosa in cambio. Ecco perché credo che l’amore non sia qualcosa da rincorrere o da possedere, ma da vivere. È una scoperta continua, una danza tra due persone che scelgono di camminare insieme, pur sapendo che ogni passo è incerto. Amare, in definitiva, significa accettare la vita in tutta la sua imprevedibilità e imparare, giorno dopo giorno, ad essere più veri, più autentici, e, forse, anche più felici.
Umberto Galimberti

22/08/2025

"Gli adolescenti che imparano a riconoscere e apprezzare le cose positive della vita tendono a soffrire meno di depressione. La ricerca sottolinea che la gratitudine, connessa a un aumento dell'autostima, funge da "antidepressivo" naturale per i più giovani: farebbe aumentare la stima di sé, e questo a sua volta fungerebbe da scudo contro la depressione".

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.focus.it/comportamento/psicologia/la-gratitudine-protegge-gli-adolescenti-dalla-depressione

21/08/2025

Mi chiedi qual è stato il mio progresso?
Ho cominciato a essere amico di me stesso.

Lucio Anneo Seneca

20/08/2025

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19/07/2025

Il CRITICISMO GENITORIALE è caratterizzato da un ricorso ripetitivo e pervasivo al rimprovero.

L’amore manifestato dai genitori è condizionato alla performance del bambino e le approvazioni sono INCONSISTENTI;
il bambino non si sente mai soddisfatto perché il suo comportamento non è mai abbastanza corretto per guadagnare l’approvazione dei genitori e attua uno SFORZO continuo per ottenerla.

Il bambino sviluppa così credenze di base su se stesso che possono riguardare la convinzione di incapacità personale, bassa autostima, propensione ad attribuzioni di COLPA e disorientamento personale con attitudine a costruirsi un’identità e stima di sé sulla base dell’opinione ALTRUI.

Il soggetto si adegua ad un criterio di valutazione esterno, normativo, favorendo così la formazione della tendenza sistematica all’autocritica tipica delle persone timide e degli ansiosi sociali.

Questo tipo di comunicazione “inferiorizzante” è un potente strumento di CONTROLLO del comportamento dell’altro che lo fa sentire DIPENDENTE e quindi bisognoso di approvazione.
Questo atteggiamento aumenta dunque l’autostima del rimproveratore che recupera POTERE nella relazione.

Gli adolescenti che subiscono un parenting controllante hanno più probabilità di sviluppare un orientamento al PERFEZIONISMO MALADATTIVO (caratterizzato da autovalutazioni negative), che a sua volta li rende più vulnerabili ai sintomi depressivi.

L’autocritica può risultare come strategia impiegata per correggere continuamente se stessi e quindi evitare la possibilità di ricevere critiche da altri e dover far fronte al relativo dolore emotivo.

L’autocritica sembra essere una delle più considerevoli componenti PATOLOGICHE del perfezionismo.

La dipendenza dai criteri normativi con la continua preoccupazione che il proprio comportamento sia giusto o sbagliato è riscontrabile nel disturbo ossessivo-compulsivo.

In queste persone il senso di responsabilità e timore della colpa è talmente forte da non poter essere immaginato, affrontabile.

Sembra esserci una trasmissione intergenerazionale del criticismo (come una sorta di stato mentale appreso): nella pratica clinica si è potuto osservare che coloro che sono stati fortemente rimproverati fin da piccoli dai genitori, o da chi si è preso cura di loro, tendono a loro volta a diventare “grandi rimproveratori”.

Il criticismo genitoriale è un fattore predisponte anche nei disturbi del comportamento alimentare e nel disturbo bipolare.

[Articolo tratto dal sito "State of Mind"]

È a causa del criticismo genitoriale che si cresce inconsciamente convinti di dover essere perfetti per Vivere.
Risultato? Una depressione esistenziale con sintomi sempre più pervasivi e insidiosi, come base.

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