Dott. Roberto Scionti - Osteopata Roma

Dott. Roberto Scionti - Osteopata Roma Pagina ufficiale del Dott. Roberto Scionti, Osteopata e fisioterapista a Roma. Nel 2013 ho conseguito il Diploma sessennale in Osteopatia al C.E.R.D.O.

Mi sono laureato con lode in Fisioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2005. Ho iniziato la carriera lavorativa come fisioterapista lavorando in diversi centri di riabilitazione fino ad assumere la responsabilità di coordinatore. In questo periodo ho proceduto nella mia formazione seguendo il corso base e avanzato sul "Metodo Mezieres", metodica posturale, presso l'AIFiMM (Associazione Italiana Fisioterapisti per lo Studio del metodo Mezieres), ed il corso in "Medicina Ortopedica secondo Cyriax" tenuto da "The Society of Orthopaedic Medicine" venendo ammesso al registro della medesima associazione . (Centre pour l’Etude, la Recherche et la Diffusion Osteopathiques) scuola di Roma che aderisce ai criteri formativi del ROI (Registro degli Osteopati d'Italia). Successivamente ho accresciuto il mio bagaglio professionale seguendo il corso in tecniche High-Velocity Low-Amplitude Thrust Manipulation del tratto cervicale, toracico, lombare e delle articolazioni sacro-iliache, tenuto da "Spinal Manipulation Institute, American Academy of Manipulative Therapy" ed il corso in Kinesiologia Applicata tenuto dall'associazione KinesItalia. Attualmente svolgo l'attività di osteopata presso il mio studio privato, in zona Nuovo Salario (Roma Nord), occupandosi dei disturbi funzionali dell'organismo, in particolare dell'apparato muscolo-scheletrico, della colonna vertebrale e posturali. Prenota una visita immediatamente su:
https://www.miodottore.it/roberto-scionti/osteopata-fisioterapista/roma

Tel: (+39) 338 116 4661

Email: sciontiroberto@libero.it

08/08/2024
24/07/2024
29/05/2023

Caratteristiche e meccanismi di riassorbimento nell'ernia del disco lombare.

Astratto
Disegno dello studio: i meccanismi responsabili della regressione spontanea dell'ernia del disco lombare (LDH) sono stati studiati esaminando il tessuto erniato raccolto durante l'operazione da pazienti con LDH.

Obiettivo: Lo scopo del presente studio era di indagare il ruolo della neovascolarizzazione e dei macrofagi nelle ernie quando si verificava la regressione spontanea di LDH.

Riepilogo dei dati di base: la regressione spontanea delle LDH è già stata dimostrata mediante diagnostica per immagini con strumenti come la risonanza magnetica. Tuttavia, ci sono stati pochi studi sui meccanismi di regressione spontanea basati sull'esame patologico del tessuto erniato. In particolare, non è stato svolto alcun lavoro dettagliato sul ruolo dei macrofagi, che si pensa siano strettamente associati alla regressione spontanea.

Metodi: sono stati studiati i reperti di risonanza magnetica e operativi di 73 pazienti sottoposti a intervento chirurgico e i campioni raccolti durante l'intervento chirurgico sono stati esaminati mediante microscopia ottica ea trasmissione elettronica.

Risultati: I capillari che invadono l'ernia ei macrofagi derivati ​​dai monociti che migrano fuori da questi capillari sono considerati fattori importanti nella regressione dell'ernia del disco. I macrofagi contengono lisosomi pieni di enzimi di degradazione del collagene che scompongono le sostanze dopo la fagocitosi, mentre i lisosomi primari sono secreti da queste cellule e scompongono le sostanze intercellulari come il collagene. Entrambi questi meccanismi sono strettamente coinvolti nella regressione dell'ernia.

Conclusione: si ritiene che la risposta infiammatoria che si verifica attorno al tessuto erniario nello spazio epidurale svolga un ruolo importante nel riassorbimento del disco erniato, sebbene possa anche avere un effetto dannoso sulla radice nervosa adiacente. Pertanto, il controllo della reazione infiammatoria è una sfida importante quando si trattano pazienti con ernia del disco.

Characteristics and mechanisms of resorption in lumbar disc herniation
Pengfei Yu

31/03/2023

MUSCOLI PIÙ FORTI RENDONO IL CERVELLO PIÙ FORTE
📘 Questo studio chiamato dagli autori SMART (Study of Mental And Resistance Training) è stato condotto dall’Università di Sidney e ha studiato gli effetti sulle funzioni cognitive di un allenamento con i sovraccarichi in pazienti con impairment cognitivi lievi di età compresa tra i 55 e i 68 anni.
👵🏻 Sappiamo che una grossa fetta di questa popolazione (circa l’80%) svilupperà nel giro di 6 anni demenza o Alzheimer.
👩‍👩‍👧‍👧 Nello studio, 100 pazienti venivano suddivisi in 4 gruppi e assegnati a svolgere diverse attività.
🏋️‍♀️ Queste includevano una combinazione di esercizi con i sovraccarichi e una attività placebo sotto forma di stretching.
📱Ad altri gruppi di pazienti venivano somministrate attività quali un training cognitivo eseguito tramite computer e il suo equivalente placebo.
❌ Il training cognitivo e le attività placebo non apportavano nessun miglioramento cognitivo.
✅ Al contrario, lo studio dimostrava una relazione diretta tra il miglioramento delle funzioni cognitive e i guadagni in termini di forza muscolare.
🏆 I partecipanti eseguivano allenamenti con sovraccarichi per 6 mesi, due volte alla settimana, lavorando almeno all’80% della propria forza massimale. I carichi venivano gradualmente incrementati nel momento in cui i partecipanti divenivano via via più forti, cercando sempre di rimanere almeno all’80% della loro forza massimale.
🔁 Lo SMART è il primo studio che dimostra un chiaro nesso di causalità tra l’incremento della forza e le funzioni cerebrali in pazienti con deficit cognitivi lievi.
🆒 Più le persone, anche anziane, eseguono attività fisica, anche e sopratutto attraverso l’uso di sovraccarichi, più avremo una popolazione in salute, sia fisicamente che cognitivamente.
👥 Yorgi Mavros et al (2017). Mediation of Cognitive Function Improvements by Strength Gains After Resistance Training in Older Adults with Mild Cognitive Impairment: Outcomes of the Study of Mental and Resistance Training. J Am Geriatr Soc.

06/03/2023

L'iniezione intra-articolare di soluzione fisiologica è efficace quanto i corticosteroidi, il plasma ricco di piastrine e l'acido ialuronico per il dolore da artrosi dell'anca: una revisione sistematica e una rete di meta-analisi di studi randomizzati controllati.

L'evidenza suggerisce che le iniezioni di soluzione salina dell'anca per IA hanno funzionato così come tutte le altre opzioni iniettabili nella gestione del dolore all'anca e degli esiti funzionali.

Quali sono le nuove scoperte:
L'attuale revisione dimostra che nessuna iniezione intra-articolare attualmente disponibile fornisce un miglioramento significativo del dolore e della funzione rispetto al placebo a un follow-up a breve termine.

Intra-articular saline injection is as effective as corticosteroids, platelet-rich plasma and hyaluronic acid for hip osteoarthritis pain: a systematic review and network meta-analysis of randomised controlled trials

A cosa è dovuto il rumore, lo scrocchio che possiamo sentire nelle nostre articolazioni? L'immagine spiega l'ipotesi più...
18/12/2020

A cosa è dovuto il rumore, lo scrocchio che possiamo sentire nelle nostre articolazioni? L'immagine spiega l'ipotesi più accreditata.

Trattamento di epicondilite ( gomito del tennista)Il segreto dei miei costanti e veloci successi su questa patologia con...
04/11/2020

Trattamento di epicondilite ( gomito del tennista)

Il segreto dei miei costanti e veloci successi su questa patologia consiste nell’affrontarla da osteopata andando a eliminare la causa alla sua origine ossia il sovraccarico funzionale e il difetto di vascolarizzazione che, non nutrendo più adeguatamente le cellule del tendine, lo degenera precocemente e lo rende suscettibile ai microtraumi e all’infiammazione.

La terapia manipolativa osteopatica (manipolativa nel senso che l’osteopata usa come unico strumento il suo corpo per il tramite delle mani) è volta quindi in maniera mai protocollata ma cucita su misura sul paziente a: migliorarne la postura per mettere in condizione il gomito di non ve**re sovraccaricato; liberare l’apporto circolatorio, ridare respiro ai tessuti connettivali contratti e disorganizzati, rendere la persona maggiormente consapevole e protagonista della sua guarigione.

Un motivo in più per mantenere il nostro corpo in forma. Buona lettura...
18/04/2020

Un motivo in più per mantenere il nostro corpo in forma. Buona lettura...

L'importanza del trattamento osteopatico per mantenere un corpo sano ed equilibrato, assicurando una condizione di benessere e prevenzione dai tumori.

Mai come quest'anno il Vangelo ci regala uno dei suoi più importanti insegnamenti.In un periodo che ci accomuna nel port...
11/04/2020

Mai come quest'anno il Vangelo ci regala uno dei suoi più importanti insegnamenti.
In un periodo che ci accomuna nel portare la stessa croce esso ci indica la via per cogliere da una avversità la fortuna, dal buio il ritorno alla luce. Una rinascita che ci vedrà migliori.
Auguro a voi tutti e ai vostri cari una Buona Pasqua!
Roberto Scionti

www.robertoscionti-osteopata.it

L'osteopatia e i disturbi psicosomaticiIl primo compito dell’Osteopata consiste nel ricercare la causa originaria che ha...
07/01/2020

L'osteopatia e i disturbi psicosomatici

Il primo compito dell’Osteopata consiste nel ricercare la causa originaria che ha scatenato le problematiche che affliggono il paziente. Il che non vuol dire semplicemente diagnosticare una sciatalgia dovuta alla compressione delle radici nervose da parte di un disco intervertebrale protruso, ma capire per quali motivi il paziente ha sovraccaricato proprio quel disco.

Per riuscirci deve affidarsi a uno dei principi fondamentali dell’Osteopatia, che recita: “Il corpo è un’unità; la persona è un’unità di corpo, mente e spirito”.

Ciò ci ricorda che la causa primaria delle disfunzioni del paziente potrebbe risiedere in organi e tessuti anche lontani dalla regione in cui il paziente avverte i sintomi.

Un dolore alla spalla potrebbe essere dovuto a una disfunzione dello stomaco, un capogiro o una emicrania a un difetto di mobilità cervicale, una lombalgia a una colite, e così via.

Non solo…

Una disfunzione somatica potrebbe essere dovuta a una condizione disfunzionale psico emozionale e viceversa.

Una condizione emotiva stressante o un trauma psichico può sfogare la sua energia sul corpo e l’Osteopata ha il dovere di indagare anche su questa possibilità.

Ricordo un paziente anziano che, poverino, dopo essersi procurato una frattura multipla alla spalla a seguito di una caduta, per la tensione accumulata il giorno dopo ebbe un’emorragia dovuta a un ulcera duodenale perforata.

Blocchi emotivi possono influenzare il neurovegetativo e il tono muscolare.

Per cui, vista la difficoltà oggigiorno di vivere in contesti sociali e ritmi che hanno poco di umano, sono molto frequenti i pazienti che lamentano disturbi psicosomatici.

Una cervicalgia può essere ricondotta all’impossibilità dell’individuo di dire ciò che sente; un dolore allo stomaco a non riuscire a digerire determinate situazioni; una infiammazione della cuffia dei rotatori per il dover sobbarcarsi del peso delle responsabilità eccessive; il dolore alla colonna vertebrale per le preoccupazioni economiche o per il carico lavorativo esagerato; le continue distorsioni alle caviglie possono avere la premessa in un equilibrio psichico alterato; i capogiri a un conflitto tra la componente razionale e istintiva/passionale della persona; ecc.

Il sentimento, il pensiero tenuto troppo a lungo finirà con il pesare tanto, a volte anche troppo.

Per fare un esempio, farà aumentare il tono muscolare che diventerà contrattura dei muscoli che agiscono sulla colonna vertebrale, senso di rigidità, dolore. Nel tempo, si sovraccaricheranno i dischi intervertebrali, e il rachide diventerà meno mobile. Finché, se la persona non avrà ascoltato tutti i campanelli di allarme che il corpo gli ha mandato, si arriverà alla vera e propria lesione: per rimanere attinenti all’esempio, l’ernia del disco.

A questo punto la persona cadrà in un circolo vizioso perché il dolore del corpo si riverbererà sulla mente, aumentandone il malessere.

In questi casi è ovvio che la competenza per eliminare la causa di disagio psichico sia delle figure professionali specializzate, in primis dello psicoterapeuta.

Ma, come la mente può influenzare negativamente il corpo, così il corpo può aiutarla a ritrovare equilibrio e pace.

Allora l’Osteopata mirerà a stimolare il paziente per sciogliere le tensioni muscolari e fasciali che lo attanagliano, riattivare una fisiologica respirazione diaframmatica, eliminare il pungolo irritativo della sintomatologia somatica dolorosa. Il raggiungimento di questi obiettivi rappresenterà un significativo messaggio di pace e tranquillità per la mente.

Il ripristino del movimento deve essere globale per donare benessere. Si devono poter muovere le gambe come le idee; i muscoli come le emozioni; deve circolare il sangue trasportando gli ormoni e devono fluire le informazioni nervose come i pensieri.

Perché come diceva Andrew Taylor Still (il fondatore dell’Osteopatia): “la vita è movimento, il movimento è vita”.

Dott. Roberto Scionti - Osteopata
www.robertoscionti-osteopata.it

Queste fotografie molto esplicative sono la sintesi dei risultati ottenuti dalla revisione sistematica: "Brinjikji W. et...
19/10/2019

Queste fotografie molto esplicative sono la sintesi dei risultati ottenuti dalla revisione sistematica: "Brinjikji W. et al (2015). Systematic Literature Review of imaging features of spinal degeneration in asymptomatic people. AJNR".
In questo studio 3110 persone senza sintomi sono state sottoposte a indagini strumentali quali TAC e Risonanza Magnetica. I risultati della revisione hanno evidenziato come molto frequentemente le immagini diagnostiche pur mostrandoci degenerazioni e lesioni a livello della colonna vertebrale, non sono però direttamente correlabili alla condizione di salute della persona.
In poche parole, non basta una fotografia della colonna vertebrale che mostri lesioni come protusioni discali o artrosi per indicarci: 1) se la persona sta soffrendo; 2) se sta soffrendo, per informarci se la sintomatologia dipenda dalle lesioni evidenziate dall'imaging.
Prima di effettuare indagini strumentali è fondamentale consultare uno specialista che solo dopo aver eseguito un'attenta anamnesi ed esame obiettivo, eventualmente, potrà indicare i migliori esami da eseguire per arrivare alla giusta diagnosi e quindi poter proporre una terapia appropriata.

(Fotografie e idea per questo post sono stati tratti dall'articolo della pagina FB Pain to Train, che ringrazio)

Indirizzo

Piazza Vinci 53, Palazzina C1
Rome
00139

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 17:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott. Roberto Scionti - Osteopata Roma pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott. Roberto Scionti - Osteopata Roma:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

La nostra storia

Mi sono laureato con lode in Fisioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2005. Ho iniziato la carriera lavorativa come fisioterapista lavorando in diversi centri di riabilitazione fino ad assumere la responsabilità di coordinatore. In questo periodo ho proceduto nella mia formazione seguendo il corso base e avanzato sul "Metodo Mezieres", metodica posturale, presso l'AIFiMM (Associazione Italiana Fisioterapisti per lo Studio del metodo Mezieres), ed il corso in "Medicina Ortopedica secondo Cyriax" tenuto da "The Society of Orthopaedic Medicine" venendo ammesso al registro della medesima associazione . Nel 2013 ho conseguito il Diploma sessennale in Osteopatia al C.E.R.D.O. (Centre pour l’Etude, la Recherche et la Diffusion Osteopathiques) scuola di Roma che aderisce ai criteri formativi del ROI (Registro degli Osteopati d'Italia). Successivamente ho accresciuto il mio bagaglio professionale specializzandomi nelle tecniche High-Velocity Low-Amplitude Thrust Manipulation del tratto cervicale, toracico, lombare e delle articolazioni sacro-iliache con lo "Spinal Manipulation Institute, American Academy of Manipulative Therapy" ed ampliando le mie conoscenze e le mie potenzialità terapeutiche nella sfera delle metodiche fasciali in ambito viscerale seguendo gli insegnamenti di Jean-Pierre Barral. Attualmente svolgo l'attività di osteopata presso il mio studio privato, in zona Nuovo Salario (Roma Nord), occupandomi dei disturbi funzionali dell'organismo, dell'apparato muscolo-scheletrico, della colonna vertebrale, posturali, neurologici e viscerali. Prenota una visita immediatamente su: https://www.miodottore.it/roberto-scionti/osteopata-fisioterapista/roma Tel: (+39) 338 116 4661 Email: sciontiroberto@libero.it