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Maldischienaroma L'indicazione alla terapia O2-O3 naturalmente viene stabilita sulla base di una Risonanza Magnetica recente.

Il trattamento dell'ernie discali è effettuato, sotto guida TC, con SINGOLA iniezione di una miscela di O2-O3 (ossigeno-ozono) in sede paravertebrale in prossimità dell'emergenza delle radici spinali responsabili della sintomatologia dolorosa. Non è necessario alcun ricovero, nè preparazioni particolari: al termine della procedura il paziente può tornare tranquillamente al proprio domicilio.

NEUROLISI FACCETTALE CON RADIOFREQUENZASapete che la maggior parte dei dolori della colonna vertebrale dipende da un'inf...
14/06/2019

NEUROLISI FACCETTALE CON RADIOFREQUENZA
Sapete che la maggior parte dei dolori della colonna vertebrale dipende da un'infiammazione delle faccette articolari?
Quando le classiche terapie infiltrative con cortisone ed anestetico non sono più efficaci, oggi è possibile effettuare la neurolisi faccettale.
In cosa consiste?
Il mal di schiena è uno stimolo che nasce dalle faccette articolari infiammate, delle piccole articolazioni che si trovano nella parte posteriore della colonna, e viene trasmesso da fibre nervose al nostro cervello che lo traduce in una sensazione di dolore.
La neurolisi faccettale è una tecnica mini-invasiva che, sotto controllo radiologico, attraverso l'utilizzo di sottili aghi a radiofrequenza, posizionati in precisi punti della colonna vertebrale, permette di interrompere le fibre nervose (neurolisi) responsabili della trasmissione dello stimolo doloroso.
In altre parole si effettua una denervazione della faccetta articolare.
In questo modo non arriverà più al cervello l'impulso nervoso causa dei sintomi.
La procedura dura pochi minuti, ed al termine
il paziente avverte già primi benefici.

Neurolisi faccettale per il trattamento del mal di schiena da sindrome delle faccette articolari.
08/06/2019

Neurolisi faccettale per il trattamento del mal di schiena da sindrome delle faccette articolari.

CHE COS'E' LA SINDROME DELLE FACCETTE ARTICOLARI?La sindrome delle faccette articolari è una delle principali cause di d...
15/05/2019

CHE COS'E' LA SINDROME DELLE FACCETTE ARTICOLARI?
La sindrome delle faccette articolari è una delle principali cause di dolore cronico lombare.
Le faccette articolari, più precisamente note come articolazioni interapofisarie, sono delle piccole articolazioni che si trovano nella parte posteriore delle vertebre; queste, insieme ai dischi intersomatici, consentono il movimento delle vertebre fra loro.
Queste articolazioni, nel punto di contatto, sono rivestite da cartilagine che ne consente lo scorrimento; se la cartilagine va incontro a fenomeni di deterioramento, come si osserva nell'artrosi, si verifica infiammazione dell'articolazione con comparsa di dolore lombare, accentuata nei movimenti di torsione e di iperestensione del busto, e rigidità.
COSA SI PUO' FARE?
Se il dolore lombare da sindrome delle faccette articolari non regredisce con i comuni farmaci anti-infiammatori presi per bocca, si può ricorrere come primo approccio alla terapia infiltrativa, che consiste nella somministrazione intra-articolare, per mezzo di un sottile ago, di farmaci anti-infiammatori.
Infatti anche le faccette, come tutte le articolazioni, beneficiano della terapia intra-articolare di cortisonici, eventualmente associati ad anestetici locali che, oltre a dare un sollievo perché addormentano le terminazioni nervose che trasmettono lo stimolo doloroso, ci consentono anche di confermare la diagnosi.
Questa procedura deve essere effettuata sotto controllo radiologico perché solo grazie all'utilizzo della radiologia ed ancor meglio della TAC, è possibile posizionare correttamente l'ago all'interno della faccetta articolare.
Con questo trattamento è possibile risolvere la sintomatologia dolorosa in oltre l'80% dei casi.

FRATTURE VERTEBRALI E VERTEBROPLASTICAQuando il mal di schiena è conseguenza di una caduta o più in generale di un traum...
28/03/2019

FRATTURE VERTEBRALI E VERTEBROPLASTICA
Quando il mal di schiena è conseguenza di una caduta o più in generale di un trauma, va sempre sospettata una frattura vertebrale.
Nelle persone in età avanzata inoltre una frattura vertebrale può verificarsi anche in seguito a traumi di lieve entità o addirittura spontaneamente, a causa dell'estrema fragilità dello scheletro.
1) Che cosa è una frattura vertebrale?
Generalmente la frattura vertebrale classica, consiste in un cedimento o schiacciamento del corpo vertebrale per effetto di una compressione, con conseguente avvallamento o deformazione della vertebra.
2) Che sintomi può dare?
Generalmente la frattura vertebrale si presenta con un intenso dolore focalizzato sulla colonna, più o meno alto a seconda del livello della frattura, che fa seguito ad una caduta o un trauma. Spesso il dolore è così intenso da limitare fortemente i movimenti.
3) Come si fa la diagnosi?
La diagnosi è clinica, ma in tutti i casi è necessario ricorrere ad una radiografia della colonna e ad una Risonanza Magnetica che dimostreranno la deformazione della vertebra e ledema dell'osso.
4) Come si cura?
Nella maggior parte dei casi è sufficiente una terapia conservativa con farmaci antidolorifici e con il posizionamento di un busto che scarica il peso dalla colonna e favorisce la guarigione.
5) Se il dolore persiste?
Se il dolore persiste anche dopo un lungo periodo in cui si è portato il busto, allora è necessario effettuare un intervento.
Fra quelli che hanno mostrato la maggior efficacia e sicurezza vi è la VERTEBROPLASTICA.
La Vertebroplastica è una procedura mini invasiva che consiste nel iniettare una piccola quantità di cemento nella vertebra attraverso un sottile ago, sotto guida radiologica, al fine di stabilizzare la frattura, favorendone la guarigione.
In oltre l'80% dei casi la sintomatologia dolorosa sparisce nel giro di poche ore.
La procedura necessita di una breve degenza e si effettua nella maggior parte dei casi in anestesia locale associata ad una blanda sedazione.

01/01/2018
01/01/2018

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Rome
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Il mal di schiena

Il mal di schiena è una delle più comuni affezioni che interessa tutte la fasce di età; si stima che oltre il 40% della popolazione andrà incontro, nel corso della propria vita ad un episodio di mal di schiena.

Con il termine mal di schiena tuttavia si intendono una serie di sindromi dolorose che possono avere cause diverse.

La LOMBALGIA è caratterizzata da dolore localizzato nella parte bassa della colonna vertebrale e può insorgere in modo improvviso, dando luogo a quello che comunemente è noto come “colpo della strega”; esso compare come un dolore acuto, lancinante, con notevoli limitazioni nelle normali attività quotidiane, e spesso è conseguente ad un movimento brusco della colonna. Alla base di questa sintomatologia vi è generalmente una contrattura dei muscoli paravertebrali con irritazione delle strutture nervose e conseguente dolore. In questi casi è sufficiente un trattamento con analgesici, anti-infiammatori e miorilassanti, associati ad un periodo di riposo.

Quando invece la LOMBALGIA si presenta come dolore cronico, ovvero come un sintomo continuo di entità variabile, di tipo gravativo nella parte inferiore della colonna, che limita i movimenti e che si accentua in particolare nel passare dalla posizione supina alla posizione eretta, le cause possono essere molteplici; infatti nella genesi di questa sintomatologia possono essere coinvolte problematiche legate ad uno stato di disidratazione dei DISCHI INTERVERTEBRALI. Queste particolari strutture anatomiche, costituite da un anello di materiale fibro-cartilagineo con un nucleo polposo, consentono l’articolazione delle vertebre fra loro, nella parte anteriore, svolgendo anche una funzione di ammortizzatore.