15/12/2025
Le nuove terapie farmacologiche dell’obesità 💉, sono state accolte con straordinario clamore e sono state considerate, da molte parti, come risolutive. 🤔
Alla luce delle ultime evidenze, invece, si dimostrano essere una terapia cronica che il paziente obeso non può più abbandonare, pena il vanificare ed annnullare i risultati ottenuti. 😡
I numeri del Surmont-4, da questo punto di vista, non lasciano spazio ad interpretazioni. 📚
L’82,5% dei pazienti, indipendentemente dal peso perso, ne riacquista +25% già entro l’anno. 😳
A questo si aggiunge che:
-la circonferenza vita aumenta fino a +14,7cm 😳
-HbA1c aumenta fino a +0,35% 😳
-Insulina a digiuno aumenta fino a +46% 😳
Di contro, il colesterolo HDL (quello definito “buono” per capirci) diminuisce durante il trattamento 💉e risale quando si interrompe la terapia. Peggiorando, comunque la si veda, il profilo lipidico. 🤦♂️
Probabilmente la straordinaria enfasi che accompagna queste terapie risulta quantomeno esagerata. 🤷♂️
Viceversa occorre ancora una volta rimarcare quanto l’obesità necessiti di un approccio integrato e multidisciplinare che non può prescindere, indipendentemente dall’utilizzo dì terapie farmacologiche 💉, da una corretta alimentazione e di un cambio, radicale, di abitudini alimentari. 🥗
Per approfondire 👉 https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2841273