22/12/2025
Allenarsi nel modo giusto significa scegliere il tipo di esercizio corretto, nella giusta proporzione e al momento giusto 🧘♂️✨
Non tutti gli esercizi, infatti, creano le condizioni fisiche e mentali ideali per la meditazione.
Dobbiamo sempre ricordare l’obiettivo dello Yoga, liberazione dalla sofferenza e realizzazione di sé stessi.
Un’attività intensa può aumentare il battito e bruciare calorie, ma se non rende il corpo più flessibile e non rilassa il sistema nervoso, per il meditante è di scarso beneficio. Le asana hanno anche come obiettivo quello di preparare corpo, mente, respiro alla meditazione. Le forme stesse diventeranno meditazione ed assorbimento pranico.
L’esercizio davvero utile è quello che armonizza il corpo, libera i canali energetici (nadis) e risveglia i centri pranici profondi. Tutto ruota attorno al respiro: anche le asana diventano una base solida per la meditazione solo quando migliorano la qualità della respirazione.
Un respiro sano dipende da polmoni, cuore e dal centro dell’ombelico. Per questo sono fondamentali gli esercizi che rafforzano l’addome e ristabiliscono il movimento armonico del diaframma: calmano il cervello, il sistema nervoso e preparano alla meditazione.
Forme fisiche estreme garantiscono forza e flessibilità ma l’obiettivo deve poter essere l’esplorazione di dimensioni più sottili. Le asana tradizionali garantiscono una struttura in cui poter esplorare Prana. Quelle forme più da arte marziale sono ottime per generare forza, non vanno escluse ma considerate in modo adeguato per quello che sono, veicoli che ci preparano agli step più interiori della pratica.