Stop al reflusso - Metodo Trabucco

Stop al reflusso - Metodo Trabucco Specializzata nella cura del reflusso gastroesofageo, dell'ernia iatale, delle aritmie da reflusso.

Specialista in riabilitazione posturale fasciale e viscerale
Fondatrice di "Stop al reflusso con il metodo Trabucco” per il trattamento meccanico integrato conservativo della malattia da reflusso Gastrico, delle ernie iatali e delle aritmie cardiache. Docente nell’ambito del Master di II Livello in “Psico-Neuro-Endocrino-immunologia della Nutrizione” presso L'Università Europea di Roma. t: (+39) 349 1368337
e: centrotrabucco@gmail.com
w: www.centrotrabucco.com

Quando “mangiare sano” diventa un’ossessione: l’ortoressiaMangiare in modo consapevole fa bene.Ma quando il pensiero del...
14/11/2025

Quando “mangiare sano” diventa un’ossessione: l’ortoressia

Mangiare in modo consapevole fa bene.
Ma quando il pensiero del “cibo perfetto” diventa costante, e ogni pasto porta con sé ansia, controllo e senso di colpa, non parliamo più di una scelta salutare:
parliamo di ortoressia.

Cos’è l’ortoressia

È l’ossessione per il cibo sano e “pulito”.
Chi ne soffre tende a:
• eliminare interi gruppi alimentari,
• temere i cibi industriali,
• vivere con la paura di “contaminarsi” mangiando qualcosa di sbagliato.

Le conseguenze
• carenze nutrizionali importanti
• isolamento sociale (difficoltà a frequentare ristoranti, cene, viaggi)
• ansia e bisogno di controllo costante
• peggioramento del rapporto con il corpo e della qualità digestiva

Spesso sento dire:
“Ho iniziato togliendo un alimento… poi un altro… finché non sapevo più cosa mangiare.”
La paura del cibo può nascere dal desiderio di salute, ma finire per trasformarla in stress.

La vera salute non è controllo: è equilibrio.

Saper mangiare bene senza paura è un obiettivo terapeutico tanto importante quanto la nutrizione corretta.

Nel Metodo Trabucco accompagno le persone non solo a curare il reflusso, ma anche a riconciliare il corpo con il cibo, ritrovando fiducia e serenità.
Un percorso integrato che unisce fisioterapia, nutrizione e supporto psicologico, grazie alla collaborazione con il Dott. Mauro Volpe, prezioso nel ristabilire un rapporto sereno con se stessi e con l’alimentazione.

Il cibo: il primo grande stress (e alleato) del nostro corpoOgni cibo che mangiamo è un messaggio per il nostro organism...
12/11/2025

Il cibo: il primo grande stress (e alleato) del nostro corpo

Ogni cibo che mangiamo è un messaggio per il nostro organismo.
Non è solo nutrimento: è una forma di stress fisiologico che obbliga il corpo ad adattarsi, attivando sistema nervoso, immunitario e ormonale.

Quando introduciamo del cibo, l’organismo deve riconoscerlo, digerirlo e valutare se è sicuro o potenzialmente dannoso.

Questo processo — che avviene migliaia di volte nella vita — rappresenta uno dei primi e principali stress biologici dell’essere umano, insieme all’ossigeno e alla luce.

In condizioni normali, questo “stress buono” (eustress) mantiene il corpo in equilibrio e allenato a rispondere agli stimoli.
Ma se il cibo è infiammatorio, troppo elaborato o mal digerito, questa risposta naturale diventa distress, cioè una fonte di infiammazione cronica e disfunzione digestiva.

Ecco perché il modo in cui mangiamo conta tanto quanto ciò che mangiamo.
Il cibo può essere la prima forma di stress… o la prima forma di equilibrio.

Fonti scientifiche:
• Mayer EA et al., Nature Reviews Neuroscience, 2021 – “Gut–brain axis and stress responses”
• Chrousos GP, Endocrinology and Metabolism Clinics, 2019 – “Stress and inflammatory responses to diet”
• Konturek PC et al., Journal of Physiology and Pharmacology, 2011 – “Stress and the gut: pathophysiology and clinical implications”

Reflusso e psiche: la connessione neurofisiologica oggi riconosciuta dalla ricercaIl reflusso gastro-esofageo nasce da u...
06/11/2025

Reflusso e psiche: la connessione neurofisiologica oggi riconosciuta dalla ricerca

Il reflusso gastro-esofageo nasce da una dinamica complessa che coinvolge tre componenti strettamente interconnesse:
la meccanica, la nutrizionale e l’emozionale.

Il Metodo Trabucco integra queste tre dimensioni, ma nella maggior parte dei casi lo starter è emozionale: un conflitto interno o uno stato di ansia che si traduce in una risposta meccanica di contrazione.

L’ansia, infatti, è un vero e proprio disturbo meccanico: attiva un riflesso di contrazione del diaframma e dello stomaco e, di conseguenza, del LES (cardias).
Questa rigidità riduce la motilità gastrica, rallenta la digestione e favorisce la formazione di gas, che per risalire è costretto a superare il tono di chiusura del LES, generando così il reflusso.

Nel tempo, il corpo memorizza questo schema di tensione e lo riproduce automaticamente, anche in assenza di ansia consapevole.
Da qui nasce il circolo vizioso tra emozione, meccanica e digestione, che mantiene il disturbo nel tempo.

Per interromperlo, il Metodo Trabucco interviene contemporaneamente su più livelli:
• sul piano meccanico e fisiologico, per ridare elasticità e funzione al cardias;
• sul piano nutrizionale, per migliorare la risposta digestiva e ridurre i processi fermentativi che aumentano la pressione gastrica;
• e sul piano emozionale e neurovegetativo, in collaborazione con il
dott. Mauro Volpe, psicologo clinico,
per sciogliere la causa interna che genera la contrazione e mantiene l’attivazione del sistema nervoso.

È solo attraverso questa sinergia tra corpo, mente e nutrizione che si può ottenere una risoluzione reale e stabile del reflusso gastro-esofageo.

03/11/2025

Il Dott. Massimo Gasperini racconta la sua esperienza con il reflusso resistente ai farmaci.

Dopo anni di terapie farmacologiche, è riuscito a stare bene grazie all’approccio integrato che propongo con il Metodo Trabucco, che agisce sulle cause funzionali e alimentari del disturbo, e non solo sui sintomi.

Mi sento grata nel vedere che sempre più medici si avvicinano a questo approccio e ne sperimentano i risultati in prima persona.

La medicina sta andando verso una visione più completa e interdisciplinare, che unisce scienza, funzione e prevenzione.

Guarda la testimonianza del Dott. Gasperini: la sua esperienza racconta molto più di qualsiasi teoria.

Soffice, profumato e completamente senza glutine, lattosio e nichel Di solito a colazione mangio solo proteine e pochiss...
31/10/2025

Soffice, profumato e completamente senza glutine, lattosio e nichel

Di solito a colazione mangio solo proteine e pochissimi carboidrati, ma quando ho voglia di qualcosa di dolce scelgo sempre versioni equilibrate e proteiche, per non mandare in tilt la glicemia e iniziare la giornata con energia stabile.

Mangiare sano non significa privarsi, ma capire come nutrire il corpo nel modo giusto, anche nei momenti di piacere.

“Sto ancora imparando.” – Michelangelo, a 87 anni.Una frase che racchiude un grande insegnamento: non si smette mai di i...
29/10/2025

“Sto ancora imparando.” – Michelangelo, a 87 anni.
Una frase che racchiude un grande insegnamento: non si smette mai di imparare, neanche sulla propria salute.

Spesso non si sa che dal reflusso si può guarire, se si affronta la causa e non solo il sintomo.
Di solito si parla solo di bruciore di stomaco o acidità, e si consigliano terapie farmacologiche che, pur dando sollievo, inibiscono solo temporaneamente la secrezione acida, senza risolvere il problema alla radice.

Molte persone arrivano da me dopo lunghi periodi di cure farmacologiche e mal di testa sempre più forti, convinte che non esista altra soluzione se non la chirurgia.
In realtà, anche nei casi cronici più avanzati, c’è quasi sempre una forte rigidità del diaframma — e non solo.
È un muscolo fondamentale che, se riabilitato con le giuste tecniche, può davvero cambiare tutto, ma è altrettanto importante valutare anche le altre cause meccaniche, nutrizionali ed emotive che contribuiscono al reflusso.
Solo così si può agire in modo completo e duraturo.

✨ Quando si capisce perché si ha il reflusso, e si lavora sul corpo con metodo e costanza, il miglioramento arriva.
Serve conoscenza, fiducia e collaborazione tra paziente e professionista.

DOVE C’È CONOSCENZA, C’È SALUTE.
Estratto dal mio libro 👉 Stop al Reflusso con il Metodo Trabucco
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Relazione tra dolori cervicali, reflusso gastrico ed ernialataleSembra strano, ma il legame è reale — e ha origine nel d...
27/10/2025

Relazione tra dolori cervicali, reflusso gastrico ed ernia
latale

Sembra strano, ma il legame è reale — e ha origine nel diaframma.
Quando questo muscolo si irrigidisce (per stress, posture scorrette o tensioni croniche), non riesce più a gestire bene la respirazione.
Così chiama in aiuto i muscoli inspiratori accessori del collo e del torace.

Questi muscoli, però, non nascono per respirare: servono per muovere il collo, ruotare la testa e sollevare le braccia.
Se vengono reclutati ogni giorno per aiutare il diaframma, si contraggono Cronicamente.

Risultato?
4 Dolori cervicali
4 Rigidità scapolare
4 Sensazione di affanno
4 E spesso anche reflusso gastrico o
ernia iatale
Perché il diaframma contratto altera la pressione tra torace e addome, facilitando la risalita dei succhi gastrici verso l’esofago.
Riequilibrare la respirazione e liberare il
diaframma significa ridurre insieme cervicalgia e reflusso.
I] Il Metodo Trabucco lavora proprio su questo: ristabilire la corretta funzione del diaframma e del cardias per eliminare il reflusso alla radice.


I farmaci inibitori della p***a protonica (IPP) riducono l’acido nello stomaco.Ma attenzione: se l’acidità gastrica dimi...
22/10/2025

I farmaci inibitori della p***a protonica (IPP) riducono l’acido nello stomaco.
Ma attenzione: se l’acidità gastrica diminuisce troppo, la digestione si blocca a catena.

Bile, succhi pancreatici e intestinali non riescono più a lavorare correttamente perché il loro pH si altera.
Risultato? Grassi, proteine e zuccheri restano indigeriti nell’intestino.

Questo porta a:

Pancia gonfia (sia dopo i pasti che a digiuno)
Reflusso gastrico
Feci poco formate o stitichezza
È la classica condizione di disbiosi intestinale, spesso concausa del reflusso.

Ricorda: non c’è nulla di magico. Dove c’è conoscenza, c’è salute.
Più impari, più riesci a risalire alla vera origine di un dolore o di una disfunzione.

Te lo spiego nel dettaglio nel mio libro:
Stop al Reflusso con il Metodo Trabucco
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Voglio rispondere a una domanda che mi fate spesso: ‘Ma davvero il LES beante e l’ernia iatale si possono risolvere senz...
20/10/2025

Voglio rispondere a una domanda che mi fate spesso: ‘Ma davvero il LES beante e l’ernia iatale si possono risolvere senza interventi invasivi?

La risposta è sì, in molti casi sì. “Spesso questa informazione non viene approfondita perché rientra in ambiti di competenza diversi, che si studiano in percorsi specifici post-laurea in fisioterapia.

Il medico si occupa giustamente di diagnosi, farmaci e chirurgia, ed è una figura fondamentale in questo campo.

Ma esiste anche un approccio riabilitativo funzionale che riguarda le cause meccaniche e funzionali alla base di questi disturbi, ed è proprio ciò che approfondisco da anni con il mio Metodo Trabucco.

Non è una soluzione magica né improvvisata, ma il risultato di studi universitari, corsi specialistici post-laurea che mi permette di intervenire su cause funzionali come la rigidità muscolare che influisce sull’ insorgenza dell’ernia iatale e sulla pressione di chiusura di un LES beante.

Anni di esperienza clinica dedicata esclusivamente al trattamento di pazienti con LES beante e/o ernia iatale.

Per questo, nel mio lavoro, mi occupo soltanto di questo tipo di disturbi, applicando un approccio integrato che agisce sulle cause.

È un lavoro concreto, razionale, basato su esperienza clinica e conoscenze specifiche di meccanica corporea.

E se desideri sapere come è possibile risolvere un’ernia iatale o ripristinare la funzione di un LES beante, saremo felici di spiegartelo in modo chiaro e personalizzato.

Perché sì, si può risolvere. Ma serve metodo, conoscenza e un approccio globale. “E io sono qui per questo, perché da anni mi occupo esclusivamente di reflusso gastroesofageo, e quindi di un LES beante, ernia iatale e di tutte le problematiche ad essi correlate.”
È importante affidarsi a chi tratta esclusivamente queste problematiche ogni giorno.”
Dott.ssa Imma Trabucco.

Ingoiare bocconi amari, chiudersi in se stessi, tenere tutto sotto controllo…sono atteggiamenti che “incendiano lo stoma...
15/10/2025

Ingoiare bocconi amari, chiudersi in se stessi, tenere tutto sotto controllo…
sono atteggiamenti che “incendiano lo stomaco”, causando gastrite e reflusso gastro-esofageo.

Il nostro stomaco non elabora solo cibo, ma anche emozioni.
Così come valuti gli alimenti a cui potresti essere intollerante, dovresti chiederti:
quali emozioni o relazioni “indigeste” sto mandando giù ogni giorno?

I disturbi gastrici – gastriti, ulcere, reflussi – segnalano l’abitudine a ingoiare ciò che non va, come se lo stomaco fosse costretto a digerire rabbia inespressa e frustrazioni.

Il bruciore di stomaco è un messaggio: qualcosa nella tua vita non va come vorresti.
Il reflusso gastrico è un campanello d’allarme… qualcosa va cambiato.

Le emozioni che “bruciano lo stomaco”

Rabbia, ansia, bisogno di controllo, accumulo di stress e schemi mentali rigidi sono le condizioni che nutrono i disturbi gastrici.

Queste emozioni comprimono il torace, alterano il respiro e schiacciano lo stomaco, creando tensione e favorendo il reflusso.
Quell’aria che trattieni, spesso finisce proprio nella pancia.

Gastrite e reflusso nascono dall’eccesso di tensione.
Per allentarla:
• Pratica esercizi di respirazione profonda,
• Dedica tempo alla natura e al movimento,
• E soprattutto… lascia andare ciò che non ti serve.

Permettiti di respirare.
Permettiti di lasciare andare. 🌬️

Dott. Mauro Volpe

14/10/2025

Indirizzo

Via Della Lega Lombarda
Rome
00162

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:30
15:00 - 19:30
Martedì 09:30 - 12:30
15:00 - 19:30
Mercoledì 09:30 - 12:30
15:00 - 19:30
Giovedì 09:30 - 12:30
13:00 - 19:30
Venerdì 09:30 - 12:30
15:00 - 19:30
Sabato 09:30 - 12:30

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